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IL PANE SICILIANO LA MAFALDA
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La Mafalda è un pane nato nel territorio palermitano nell’ Ottocento . Secondo alcuni, fu un maestro della panificazione, che però non gli diede il nome.
Secondo altri, le prime mafalde vennero realizzate interpretando un’antica ricetta araba.
La ricetta si diffuse velocemente in tutta l’Isola e giunse a Catania dove, all’inizio del Novecento, un altro maestro della panificazione lo dedicò alla principessa Mafalda di Savoia. Così il pane assunse definitivamente questo nome.
La mafalda è realizzata con farina di grano duro e il cimino, cioè i semi di sesamo. L’impasto viene lavorato vigorosamente per favorire l’agglutinazione e poi si lascia riposare. Essa può essere foggiata come : una spirale, a esse detta anche gli occhi di Santa Lucia, una corona o a ventaglio.
A Palermo la Mafalda è molto utilizzato nei street food insieme alle panelle e alle crocché.
Questo pane inoltre è usato per degustare l’olio nuovo: appena calda, con un pizzico di sale e pepe, restituisce tutti i sapori tipici del periodo della spremitura delle olive in Sicilia.
In più, anche se molto più comunemente viene usata la vastedda, non è raro che venga proposto come alternativa dal meusaro per mangiare il pane con la milza.Figlia secondogenita di Vittorio Emanuele III e di Elena del Montenegro, Mafalda Maria Elisabetta Anna Romana, soprannominata Muti,psta mafalde.
Secondo altri, le prime mafalde vennero realizzate interpretando un’antica ricetta araba.
La ricetta si diffuse velocemente in tutta l’Isola e giunse a Catania dove, all’inizio del Novecento, un altro maestro della panificazione lo dedicò alla principessa Mafalda di Savoia. Così il pane assunse definitivamente questo nome.
La mafalda è realizzata con farina di grano duro e il cimino, cioè i semi di sesamo. L’impasto viene lavorato vigorosamente per favorire l’agglutinazione e poi si lascia riposare. Essa può essere foggiata come : una spirale, a esse detta anche gli occhi di Santa Lucia, una corona o a ventaglio.
A Palermo la Mafalda è molto utilizzato nei street food insieme alle panelle e alle crocché.
Questo pane inoltre è usato per degustare l’olio nuovo: appena calda, con un pizzico di sale e pepe, restituisce tutti i sapori tipici del periodo della spremitura delle olive in Sicilia.
In più, anche se molto più comunemente viene usata la vastedda, non è raro che venga proposto come alternativa dal meusaro per mangiare il pane con la milza.Figlia secondogenita di Vittorio Emanuele III e di Elena del Montenegro, Mafalda Maria Elisabetta Anna Romana, soprannominata Muti,psta mafalde.
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