#11 - ESPERIENZE DI PREMORTE con Enrico Facco

preview_player
Показать описание
Questo è il Simone Tommasini podcast e quella che segue è una conversazione con Enrico Facco.

Enrico è professore di Anestesiologia e Rianimazione presso l'Università di Padova; è inoltre specialista in Neurologia ed esperto di terapia del dolore ed ipnosi clinica. È autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche e del libro "Esperienze di premorte: scienza e coscienza al confine tra fisica e metafisica".

In questa conversazione parliamo di cosa sono le esperienze di premorte, qual è il loro impatto sulla vita di chi le vive e su cos'hanno da dirci riguardo una possibile vita oltre la vita.

Рекомендации по теме
Комментарии
Автор

Il prof. Facco per me non è solo un vero uomo di scienza ma soprattutto un illuminato, cioè un individuo che ha avuto accesso ad un livello superiore dell'esistenza. Ascoltarlo mi da la conferma di essere arrivato, in questo momento della mia vita, ad una soglia di coscienza tale da poter fare esperienze utili, quanto necessarie, per la mia crescita interiore.

dido
Автор

A me fa incazzare gli scienziati che dicono è una proiezione del cervello, io l'esperienza che ho avuto non può essere una proiezione del cervello semplicemente perché mentre vedevo il mio corpo da sopra ho pensato a mia madre e mi sono trovato di fronte a lei che parlava con mio padre, erano distanti 4 stanze, circa 80 - 100 metri con 7 - 8 pareti e quando risvegliato ho raccontato e chiesto se quanto sentito era reale, bè parola per parola tutto riportato e confermato, come potrebbe essere una storta di sogno o proiezione del cervello. Io so che quei minuti sono stati veri e chiedo ha scienziati di aprire la mente e cazzo non rifugiarsi dietro ipotesi.

nazzarenotorresi
Автор

Racconterò quello che mi è successo.
In un incidente in mare il 2 aprile dell'89, mi ero capovolto con la mia piccola barca vela, sono stato ripescato dai soccorsi, il distaccamento marino dei vigili del fuoco, dopo più di un'ora, (erano stati allertati da un uomo che dal balcone di casa sul lungomare con il binocolo osservava il mare e le barche) almeno questa la stima del tempo passato in acqua che ho fatto più tardi, con temperatura del corpo a 26 gradi, con una spalla slogata, (non sò come ma non ho bevuto una goccia d'acqua) non ho sentito arrivare il motoscafo, che eppure in condizioni normali con le orecchie sott'acqua si sente da miglia di distanza, ma l'unica cosa che ricordo è di aver sentito due braccia che mi afferravano e mi tiravano sù poi più niente. Cominciai a rivegliarmi in ospedale quando sentii una voce, forse un dottore che diceva "FORZA FORZA CHE SENNO' LO PERDIAMO!!" ero completamente insensibile e non sentivo niente e non sò cosa mi iniettarono per farmi ritornare un pò di calore ma quando la vita ricominciò scorrermi nel corpo ricordo di aver provato dolori così atroci che quasi ho rimosso il ricordo tanto erano forti. Ricordo di aver provato molto dolore ma non ricordo il dolore in se stesso.
Ma quello che provai prima di essere salvato è quasi impossibile da spiegare: la barca era stata trascina via dalla corrente dal vento e non ero certo in condizioni di raggiungerla, sulle prime cercai di nuotare disperato verso la costa con un solo braccio ma era inutile, avevo vento e corrente contrari, ero 2 miglia dalla costa, poi dovetti arrendermi e fermarmi e galleggiare a morto, intanto un freddo atroce mi stava avvolgendo ma ero ancora cosciente, cominciai a pensare che non era possibile ciò mi stava succedendo, che non era possibile morire così in questo modo, pensavo, a casa chissà cosa penseranno e cose di questo genere. Poi cominciai a non sentire più il freddo e subentrò la rassegnazione: capivo che non sarei mai più ritornato, capivo che stavo lasciando la vita (avevo 20 anni) e capivo che stavo imboccando una strada da cui non si ritorna, che tra poco sarei morto, che a casa non ti rivedranno più, il provare una solitudine mai provata prima, solo, davanti la morte.
Poi svanì anche la rassegnazione ed i pensieri e si entra in un altro mondo.
Piano piano è come se mi addormentai, senza un confine preciso trà coscienza ed incoscienza. Mi vedevo da l'alto, come da circa una ventina di metri. Vedevo me che galleggiavo nel mare e non pensavo a niente: indifferenza più totale, quasi fosse il corpo di un'altro, quel corpo che non era più il mio. Io mi vedevo, però era come se guardassi non con gli occhi ma con l'anima, molto difficile da spiegare. Poi ebbi la sensazione come di essere fatto di cristallo, trasparente, con un cuore che batteva, sarebbe bastato un niente e sarei andato in pezzi, Ma quello che più ricordo è poi quel senso di pace assoluta che sopraggiunse, una serenità mai provata prima, molto diversa dalla serenità che si prova da, diciamo, da coscienti, molto piu profonda e interiore, nessuna nozione del tempo. Non avrei potuto notare la differenza tra un minuto o un'ora ed in quei momenti neanche esisteva la possibilità di chiedermelo, impossibile da spiegare ...solo pace e serenità... assoluta. Chiudere gli occhi per cercare di capire, è inutile. E' come essere in un altro mondo in una galassia sconosciuta.
Per me c'è un prima e c'è un dopo, come una seconda data di nascita.
Ho capito una cosa: che nei momenti di "vero pericolo" c'è una forza in noi che viene fuori solo in certi momenti.
Semplicemente ora considero la vita sotto un'altro aspetto.

maremontilago
Автор

FInalmente, un vero professionista della scienza medica, i miei complimenti. 👍💪

lanfrancovitali
Автор

Anche a me è successo una NDE, che mi ha radicalmente cambiato, per raccontarla ho dovuto scrivere un libro dal titolo emblematico : "Una fortunata disgrazia" questa è l'introduzione: "Il cervello è protetto dalla scatola cranica, che si trova al vertice della colonna vertebrale, la prima vertebra è l’Atlante, sulla quale poggia il cranio, sotto c’è la seconda vertebra, il “Dente dell’Epistrofeo” in cui è collocata la sede del respiro. La frattura o anche solo una lesione di quest’ossicino, provoca la morte immediata, si può sopravvivere solo nel caso rarissimo, in cui non viene intaccato il midollo spinale. Il giorno 11 maggio 2011 alle ore 11, mentre alla guida del mio scooter passavo per un incrocio, fui investito da un furgone che mi tagliò la strada. L’impatto fu devastante, e mi ritrovai sbalzato battendo la testa, prima nel parabrezza, e poi sull’asfalto. Il contraccolpo del casco sul collo mi provocò la lesione del “Dente dell’epistrofeo” volgarmente detta “Noce del collo”. In quel momento ebbi la mia prima conoscenza del “Viaggio Astrale”, ovvero l’esperienza di uscire, fuori dal corpo fisico. Devo confessare che non frequentavo chiese, sinagoghe o moschee, non credevo nei miracoli, e mi consideravo abbastanza razionale da non riuscire a concepire l’idea di Dio, credevo solo nella casualità e nella fortuna. Ero alquanto scettico nel prestar fede, a quei racconti sull’aldilà, visti in tv o sul web, come tutti i pensatori logici, fondavo la mia fede, solo su prove certe. Quindi non ero certo un soggetto suggestionabile, ma ho dovuto ricredermi, quando uno di questi eventi prodigiosi, ha riguardato proprio me, smentendo tutte le mie teorie fataliste. Vidi me stesso riverso sulla strada, come la proiezione di un’osservazione aerea. Ma non vidi né il tunnel, né la luce, né i parenti defunti, elementi che di solito vengono descritti, da chi ha provato questa esperienza. Nel mio caso vidi, la dimensione successiva della vita terrena, vidi gli angeli. Dopo lo schianto ero circondato dalle persone accorse, e più in alto, vidi esseri di luce, dal corpo fluido, che galleggiavano in aria, intorno al mio corpo inerme, comunicandomi un senso d’elevazione ultraterrena, con un linguaggio muto di suoni, ma articolato di elementi luminosi. In quel momento, mentre sembravo morto, vivevo l’esperienza più eccezionale, che l’uomo possa esplorare. Sentivo con sensi sconosciuti, una relazione empatica con tutto l’universo, capivo l’armonia delle relazioni vitali, ero come improvvisamente irraggiato della conoscenza divina, in uno stato di consonanza generale. Che intende pienamente l’energia creatrice dell’amore, che dirige l’universo, come una melodia armonica perfetta. Anche se apparentemente morto, sentivo ancora il mio corpo fisico, ma in un’altra dimensione. Quegli angeli, avevano realizzato un mantello di luce, che posarono sul mio corpo, riempiendolo di un bagliore sfolgorante, poi uno di loro mi soffiò in bocca, sapevo che era mio padre. Fu bellissimo, ebbi la percezione d’essere riempito, da una forza energetica illimitata, e beatamente ritornai nel mio corpo, mentre quelle sagome lucenti, lentamente svanirono dissolvendosi in cielo. I medici parlarono di miracolo, i carabinieri di resurrezione, rimasi sei mesi immobilizzato in un tutore avvitato nel cranio, finché si calcificò la frattura al collo. Da quel momento sono cambiato, sono un’altra persona, consapevole dell’esistenza, di una dimensione chiara, di luce pura, che troveremo dopo la morte fisica, in questa realtà mistificata ed illusoria. Se volete approfondire il tema con tutta la documentazione dei caso sono ben lieto di concedervi un intervista.

puldar
Автор

Ho avuto un esperienza spontanea bellissima, ero immersa in un amore che non esiste in questo mondo, volevo reatare li ma mi e' stato detto da una presenza amorevole, che non era il mio momento e che sarei dovuta tornare qua..
È successo anni fa e ancora adesso quando oenso a quell amore mi sento felice

fanny-zujp
Автор

Credo di non aver mai sentito una persona più saggia e nel contempo aurorevolmente aperta a nuove tecnologie, se vogliamo chiamarle così, lo ascoltato con tanto interesse. Mio marito è morto un anno fa di tumore al pancreas, sia la chemio che tutti i farmaci che prendeva l hanno ridotto a uno scheletro, i medico sapevano che aveva poco tempo, lui no, perché si sono ostinati a farli quella cura devastante? Potevano fare una cura con del placebo, sarebbe morto lo stesso ma senza dolori, e morto urlando di dolore perché non li hanno somministrato abbastanza morfina😢. Spero che ora stia bene, visto che me lo dice in sogno quasi tutte le notti, mi abbraccia e mi bacia, mi dice che mi ama e che li manco, come lui manca a me, l aldilà esiste e io ne ho le prove grazie a quello che mi dice lui, quando faccio i viaggi astrali, lui è sempre con me... Grazie🙏

emmaemma
Автор

Nell'I King, il libro dei mutamenti e' scritto: per orientarti nell' infinito, distingur devi, e dopo unire . Noi in occidente siamo bravi a separare ma unire poi, e' cio' che ci manca. Questo professore e' un pozzo di conoscenza. Questi sono gli scienziati che servono al mondo. Grazie

donatellazilio
Автор

La mia esperienza l'ho avuta durante una seduta di regressione, ma è troppo lunga da raccontare. Dico solo che l'amore che ho provato, era talmente grande e intenso, che lo respiravo persino, e mi trapassava tutta. È stato meraviglioso, mai provato una cosa così bella e Gesù, mi ha detto che dovevo tornare indietro, non era ancora giunta la mia volevo.

ivanagazzetta
Автор

Completamente "Ipnotizzata" da questa interessantissima intervista. Grazie

gildadigiorgio
Автор

Sono credente grazie per questo programma che conferma quello che io penso e spero ❤❤❤

MariaTeresaDadone
Автор

Mio marito ricoverato in casa di riposo perché ingestibile dopo 7 tia al cervello, un giorno in cui ero in visita, si presenta lucidissimo, e mi dice : tra 3 giorni muoio, non voglio fiori al mio funerale, e tu Anna non piangere, sono rimasta, sdalordita nel sentire le sue parole, ma il fatto più incredibile che il terzo giorno mi chiamò l'ospedale dicendomi che mio marito aveva avuto un atto cardiaco, e rimasto in stato comatoso per 2 giorni , noi familiari erano tutti intorno al suo letto, mio genero il secondo giorno lo chiama, Franco, e lui apre gli occhi, sembrava che fosse ritornato in vita, ma domanda che mi assilla è : quale angelo ha parlato al suo posto informandoci che il terzo giorno sarebbe entrato in un coma profondo? Oppure lui stesso aveva previsto la sua dipartita? Perché era incapace di fare un ragionamento in senso compiuto, fino all'annuncio della sua morte, nei 3 giorni successivi? Dopo un altro attacco cardiaco è morto il 18 marzo 2024

annadonzelli
Автор

Grazie davvero a voi per questa bella trasmissione

silviaronchi
Автор

👉🏻Massima STIMA per questo professore molto umile e sapiente

cosimolupoli
Автор

Nel 2018 il prof.Facco, il prof. Tressoldi e mio marito, ing.Luciano Pederzoli di Evanlab, tennero una conferenza insieme nell'aula maxima dell'Università di Padova. Ho parte della registrazione.

MGraziaEvangelistaDalberto
Автор

Molti complimenti al dott. Facco per la cultura e la competenza che mette in campo.
Da notare peraltro come il livello qualitativo dei suoi contributi divulgativi sia aumentato parecchio rispetto alle interviste che rilasciava alcuni anni or sono.
Grazie di cuore per l'impegno!

Lucam
Автор

Complimenti Dottore❤ lei è un uomo eccezionale. Grazie per la sua apertura a nuove strade per condurre le persone al benessere. Il mondo ha tanto bisogno di anime come la sua! Daniela

danielapasquini
Автор

La più bella intervista mai ascoltata sulle NDE. Splendida professionalità, smisurata cultura e mente fra le più aperte e libere quella del prof. Facco, che apprezzo da tempo e che qui mi ha entusiasmato con la sua capacità di divulgazione comprensibile.
Complimenti a te Simone per la qualità delle tue domande. Terrò da parte questo link. Grazie!

paolasimonetti
Автор

Ero al capezzale di morte di mia madre, le stringevo la mano lei guardava in alto e con l'altro braccio indicava il "tunnel" ...mi disse.. vai!...voleva che la lasciassi andare..penso che il collegamento tattile di stringerle la mano le impediva di "andare" nel tunnel...

marinolilliu
Автор

Si potrebbe spendere molte parole per descrivere l’altissima qualità di questo intervento, ma credo che possano bastarne anche poche: quest’uomo è un genio.

salvatorefesta
welcome to shbcf.ru