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Come gestire le emozioni negative: combatterle o conoscerle? Con Daniel Lumera
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Possiamo gestire le emozioni negative? Le emozioni sono la benzina della vita, sono ciò che ci mette in movimento. La nostra tendenza è quella di classificare alcune emozioni come positive e altre come negative (come quelle che ci fanno soffrire). Il problema di considerare alcune emozioni come negative è che tenderemo a combatterle. Ricordiamoci però che non tutto ciò che ci fa soffrire è necessariamente negativo.
Ogni emozione porta con sé un messaggio e per questo è importante ascoltarla e conoscerla:
- se ascolti la rabbia, conosci la grinta
- se ascolti la tristezza, impari la riflessività
- se conosci la paura, acquisisci il coraggio.
Una vita senza emozioni sarebbe una vita in bianco e nero. In un mondo senza rabbia, non ci sarebbero state le grandi rivoluzioni e ribellioni. Ricorda: le emozioni non sono negative di per sé, ma spesso sono le nostre reazioni ad esserlo.
LINK UTILI:
#psicologia #emozioni #felicità
---
"LM: «Quando noi veniamo al mondo Madre Natura ci dà in dono una serie di emozioni, le cosiddette emozioni di base. Quante siano queste emozioni la comunità scientifica sta ancora un po' discutendo, ma tra queste c'è la gioia, la tristezza, la rabbia, il disgusto, la sorpresa, la paura. Tra queste emozioni Madre Natura non ci ha dato il coraggio.»
DL: «Ma aspetta perché per te sono così importanti le emozioni, qual è il ruolo delle emozioni?»
LM: «Allora, le emozioni sono la benzina della vita, sono ciò che ci mette in movimento, no? E quindi io combatto molto per cercare di far conoscere le emozioni e il loro potenziale, io adesso ho nominato 6 emozioni, di queste quella "bella" è la gioia. Eppure, se quando veniamo al mondo su queste 6 emozioni solo una è "bella", la gioia, ci sarà un motivo, no?
Culturalmente abbiamo iniziato a chiamarle negative perché ci fanno soffrire, ma non tutto quello che ci fa soffrire necessariamente è negativo. Come non tutto ciò che ci fa piacere è necessariamente positivo. Secondo me, il vero ruolo delle emozioni invece è quello di essere messaggeri. Le emozioni non vanno combattute, se tu le etichetti come negative ti viene naturalmente da combatterle, però se tu le combatti, stai facendo la guerra a te stesso perché sono una parte di te. Invece, le emozioni andrebbero conosciute, perché portano con sé un messaggio.
Ad esempio, se ascolti la rabbia impari la grinta, se ascolti la tristezza, impari la riflessività, se combatti la paura aumenta la paura, ma se tu conosci la paura, invece, acquisisci il coraggio. Come sarebbe un mondo senza rabbia? Sarebbe un mondo nel quale non ci sarebbero state le grandi rivoluzioni, le grandi ribellioni. La rabbia è importante, poi chiaramente è quello che tu te ne fai che rende la rabbia negativa o no, ma non è la rabbia negativa, è la tua risposta alla rabbia. Madre Natura ci dà la paura, ma non il coraggio, perché il coraggio è un'emozione derivata dall'affrontare l'emozione ad esso antagonista, cioè la paura.
Tanto più tu affronti la paura, tanto più riesci ad acquisire coraggio, io mi immagino una specie di videogame, dove c'è l'omino che deve affrontare le paure. Tante più paure affronta, tanto più aumentano i suoi punti coraggio, tante più paure evita, tanto più il coraggio diminuisce e la paura invece diventa forte, perché tu ti convinci di non essere in grado di gestirla. Quindi, in origine è paura, però, se impari ad affrontarla poco alla volta questa paura, acquisisci coraggio. Il coraggio, nell'Era del Cuore, è il primo ingrediente per una vita felice perché in fin dei conti la felicità è una questione di coraggio. La felicità è una questione di coraggio, ma il coraggio nasce nella paura, quindi così come non può esserci coraggio senza paura, non può esserci felicità senza coraggio. E se il sillogismo tiene, senza paura, non c'è felicità, no? È la paura che ti dà il coraggio, ed è il coraggio che ti permette di provare a forgiare la vita, a darle una forma.
La paura è il precursore del valore, tutte le cose che tu abbiamo di valore nostra vita, sono figlie di una scelta coraggiosa, cioè dell'aver affrontato una paura in passato. Quindi il valore di oggi è la paura di ieri e la paura di oggi, se viene affrontata, io dico che la paura è il primo ingrediente chimico dell'entusiasmo.
Vuol dire questo, cioè tutto ciò che oggi ci entusiasma una volta ti spaventava e allo stesso modo tutto ciò che oggi ti spaventa, se ben affrontato, un domani potrebbe entusiasmarti, ma se vince la paura, muore il coraggio.»
Ogni emozione porta con sé un messaggio e per questo è importante ascoltarla e conoscerla:
- se ascolti la rabbia, conosci la grinta
- se ascolti la tristezza, impari la riflessività
- se conosci la paura, acquisisci il coraggio.
Una vita senza emozioni sarebbe una vita in bianco e nero. In un mondo senza rabbia, non ci sarebbero state le grandi rivoluzioni e ribellioni. Ricorda: le emozioni non sono negative di per sé, ma spesso sono le nostre reazioni ad esserlo.
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#psicologia #emozioni #felicità
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"LM: «Quando noi veniamo al mondo Madre Natura ci dà in dono una serie di emozioni, le cosiddette emozioni di base. Quante siano queste emozioni la comunità scientifica sta ancora un po' discutendo, ma tra queste c'è la gioia, la tristezza, la rabbia, il disgusto, la sorpresa, la paura. Tra queste emozioni Madre Natura non ci ha dato il coraggio.»
DL: «Ma aspetta perché per te sono così importanti le emozioni, qual è il ruolo delle emozioni?»
LM: «Allora, le emozioni sono la benzina della vita, sono ciò che ci mette in movimento, no? E quindi io combatto molto per cercare di far conoscere le emozioni e il loro potenziale, io adesso ho nominato 6 emozioni, di queste quella "bella" è la gioia. Eppure, se quando veniamo al mondo su queste 6 emozioni solo una è "bella", la gioia, ci sarà un motivo, no?
Culturalmente abbiamo iniziato a chiamarle negative perché ci fanno soffrire, ma non tutto quello che ci fa soffrire necessariamente è negativo. Come non tutto ciò che ci fa piacere è necessariamente positivo. Secondo me, il vero ruolo delle emozioni invece è quello di essere messaggeri. Le emozioni non vanno combattute, se tu le etichetti come negative ti viene naturalmente da combatterle, però se tu le combatti, stai facendo la guerra a te stesso perché sono una parte di te. Invece, le emozioni andrebbero conosciute, perché portano con sé un messaggio.
Ad esempio, se ascolti la rabbia impari la grinta, se ascolti la tristezza, impari la riflessività, se combatti la paura aumenta la paura, ma se tu conosci la paura, invece, acquisisci il coraggio. Come sarebbe un mondo senza rabbia? Sarebbe un mondo nel quale non ci sarebbero state le grandi rivoluzioni, le grandi ribellioni. La rabbia è importante, poi chiaramente è quello che tu te ne fai che rende la rabbia negativa o no, ma non è la rabbia negativa, è la tua risposta alla rabbia. Madre Natura ci dà la paura, ma non il coraggio, perché il coraggio è un'emozione derivata dall'affrontare l'emozione ad esso antagonista, cioè la paura.
Tanto più tu affronti la paura, tanto più riesci ad acquisire coraggio, io mi immagino una specie di videogame, dove c'è l'omino che deve affrontare le paure. Tante più paure affronta, tanto più aumentano i suoi punti coraggio, tante più paure evita, tanto più il coraggio diminuisce e la paura invece diventa forte, perché tu ti convinci di non essere in grado di gestirla. Quindi, in origine è paura, però, se impari ad affrontarla poco alla volta questa paura, acquisisci coraggio. Il coraggio, nell'Era del Cuore, è il primo ingrediente per una vita felice perché in fin dei conti la felicità è una questione di coraggio. La felicità è una questione di coraggio, ma il coraggio nasce nella paura, quindi così come non può esserci coraggio senza paura, non può esserci felicità senza coraggio. E se il sillogismo tiene, senza paura, non c'è felicità, no? È la paura che ti dà il coraggio, ed è il coraggio che ti permette di provare a forgiare la vita, a darle una forma.
La paura è il precursore del valore, tutte le cose che tu abbiamo di valore nostra vita, sono figlie di una scelta coraggiosa, cioè dell'aver affrontato una paura in passato. Quindi il valore di oggi è la paura di ieri e la paura di oggi, se viene affrontata, io dico che la paura è il primo ingrediente chimico dell'entusiasmo.
Vuol dire questo, cioè tutto ciò che oggi ci entusiasma una volta ti spaventava e allo stesso modo tutto ciò che oggi ti spaventa, se ben affrontato, un domani potrebbe entusiasmarti, ma se vince la paura, muore il coraggio.»
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