Alessandro Barbero - Il Principe Eugenio e l’assedio di Torino (Torino, 13-10-2016)

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Dal podcast "Alessandro Barbero. La storia, le storie - Intesa Sanpaolo On Air".
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“La storia passa da Torino” (2016) racconta tre momenti centrali della storia della città: due ben conosciuti dai torinesi, anzi centrali nella memoria e nella leggenda del capoluogo piemontese – l’assedio del 1706 e il Risorgimento – e un terzo passaggio storico a lungo occultato, il rapporto fra Torino e il fascismo.

Ognuno degli incontri si incentra sull’uomo protagonista dell’evento o della fase storica che Alessandro Barbero, grazie alla sua straordinaria capacità divulgativa, rievoca: il principe Eugenio, Camillo di Cavour, Mussolini.

13 ottobre 2016
Il Principe Eugenio e l’assedio di Torino

20 ottobre 2016
Cavour e l’Unità d’Italia

27 ottobre 2016
Monsù Cerutti: Mussolini, il fascismo e il Piemonte

Il 1706 fu una data decisiva nella storia di Torino: la sconfitta dei francesi consolidò l’immagine del Piemonte come unica regione d’Italia a vocazione militare, e permise ai duchi di Savoia di ottenere il titolo di re.
Il protagonista di quella vittoria fu anch’egli un Savoia, ma espatriato e apolide: italiano d’origine, nato e cresciuto a Parigi, comandante dell’esercito austriaco, colui che si firmava “Eugenio von Savoy” è ancora oggi un mistero per gli storici, uno degli uomini più imprevedibili di un’epoca sospesa fra arcaismo e modernità.
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Комментарии
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Grazie per questi podcast Intesa. e per tutto il resto. L'unica pagina di Barbero seria (che non inventa titoli, copia da altri, etc.).

Sgobol
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Interessantissimo il finale sul rapporto tra il Principe Eugenio e il Villars. Denota benissimo come nel secolo dei lumi la guerra fosse considerata dai generali quasi come uno Sport.

paolobignardi
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Bellissima storia. Approfondderó meglio questo personaggio. Grazie. Sandro non ci abbandonare.

desantisandrea
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Dall' Australia, mille grazie Prof. Molto istruttiva la Sua lezione. Non sapevo nulla del Principe Eugenio. Un personaggio unico.

ritabuzio
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3 giugno 2021
Sempre più meravigliosa la Storja che ci insegna affascinandoci come Narratore. Che mente raffinata e sublime.

renatapassoni
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Non mi ricordavo niente di questo periodo... Grazie professore... Si Pietro Micca.. Facevo quinta elementare... La rosa di Maroncelli.. Nella scuola di oggi tutto questo è sparito...

mariasilviatesi
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22:40 C'è un piccolo refuso: Gastone non era fratello di Luigi XIV, ma zio (in quanto fratello minore di Luigi XIII) e non era omessesuale. Mentre il successore Filippo D'Orleans sì, era omessesuale e visse nella corte di Luigi XIV.

ilFreeboterOcculto
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Bella lectio magistralis. Ci sono già anche le altre due conferenze ?

Geppozzippo
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Questo video non mi ha fatto perdere la stima che nutro per il principe Eugenio, e continuerà a ad essere il mio eroe

Nicolo
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1706 un mondo che oggi non possiamo neanche immaginare

gigieinaudi
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I dislike sono dei discendenti del Savoia Carignano.

erdipa
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Attendo di trovare la lezione su un paio di altri canali con un titolo tipo “Eugenio il Gay Truculento” e una bella cornice di musichette ebeti e commenti che danno a intendere che siano scritti dal professore stesso

sieyes
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Narrazione appassionante.
Una dama francese ( la Palatina?) Commentando la mancanza di donne attorno al Principe Eugenio scrisse: a lui basta un paggio.
Il fratello gay del Re Sole si chiamava Filippo, non Gastone, che era lo zio.

brunovelani
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Anche una divisione da montagna delle SS venne intitolata al "Prinz Eugen"

federicobellomo
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Bhe, chi non manderebbe un carico di ghiaccio al giorno se fosse assediato da uno che ha fatto bombardare una città per l'uccisione di un ufficiale?

kristoffmcewan
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Vorrei conoscere quale è l"assedio di Vienna in cui prese parte il principe Eugenio grazie

pierluigibocconello
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il Professore Barbero, è egli stesso un libro di storia.

SuperBrescia
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Le cose cambiano continuamente in una serie di corsi e ricorsi storici. Gli alti comandi potevano essere al sicuro a pianificare dietro alle linee nella prima guerra mondiale, ma oggi con le moderne tecnologi gli alti comandi sono proprio uno degli obiettivi primari da colpire, perché si punta a disarticolare l'avversario. Inoltre se prima i generali potevano godere di una certa qual immunità data dal grado, adesso, finita la guerra li si processa se commettono dei reati ritenuti contrari alle regole. Naturalmente la cosa vale per i generali che perdono, perché quando uno vince ha sempre ragione e infatti un generale serbo dopo la strage di Sebreniza è stato tratto in arresto e processato ed è morto in carcere. E oggi con la Russia accerchiata da una camicia di forza che va dal Baltico al Caucaso e che cerca disperatamente di tenersi fuori dal capitalismo internazionale delle élite economiche mondiali, si comincia a dire che se Putin è il comandante in capo ebbene verrà caricato di reati e se preso verrà processato e condannato. E anche qui conta la psicologia perché è chiaro che il principe Eugenio ci giocava sulla crudeltà. Attenzione perché non fa prigionieri e questo lo si deve aver saputo fra i turchi. Del resto a Famagosta i turchi scuoiarono vivo l'ammiraglio Morosini poiché non si era arreso. E per Putin adesso lo si avverte che attenzione a lasciare i separatisti alla mercé degli ucraini, perché se li aiuti puoi essere processato e un reato lo si inventa anche, per esempio quello di destabilizzare l'Europa nella sua pacifica convivenza, come ha detto il presidente ucraino: La Russia destabilizza l'Europa. E in Russia il presidente ha un nome e un cognome.

robertoorsi
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La pratica medica del passato era alquanto limitata....fortunati ad esser nati nella nostra epoca!

federicobellomo
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PERCHE' L'ITALIA CRONICAMENTE FIN DAI TEMPI DELLE GUERRE D'INDIPENDENZA A OGGI NON HA UNA CLASSE MILITARE ALL'ALTEZZA?

lucamorakx