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Alessandro Barbero - Monsù Cerutti: Mussolini, il fascismo e il Piemonte (Torino, 27-10-2016)
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Dal podcast "Alessandro Barbero. La storia, le storie - Intesa Sanpaolo On Air".
Tutti gli episodi del podcast “Alessandro Barbero. La Storia, le storie” sono disponibili su Spotify, Google Podcast, Apple Podcast
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“La storia passa da Torino” (2016) racconta tre momenti centrali della storia della città: due ben conosciuti dai torinesi, anzi centrali nella memoria e nella leggenda del capoluogo piemontese – l’assedio del 1706 e il Risorgimento – e un terzo passaggio storico a lungo occultato, il rapporto fra Torino e il fascismo.
Ognuno degli incontri si incentra sull’uomo protagonista dell’evento o della fase storica che Alessandro Barbero, grazie alla sua straordinaria capacità divulgativa, rievoca: il principe Eugenio, Camillo di Cavour, Mussolini.
13 ottobre 2016
Il Principe Eugenio e l’assedio di Torino
20 ottobre 2016
Cavour e l’Unità d’Italia
27 ottobre 2016
Monsù Cerutti: Mussolini, il fascismo e il Piemonte
Il fascismo ebbe a Torino un radicamento più superficiale che altrove. Mussolini lo sapeva e nel corso del ventennio assunse verso la Capitale del Piemonte un atteggiamento ambivalente. A parole rendeva omaggio a quella “splendida città del lavoro”, in realtà, diffidava tanto dei veri padroni di Torino, gli Agnelli, quanto dei loro operai, che lo soprannominavano beffardamente Monsù Cerutti. Finché, durante la repubblica di Salò, Mussolini non nascose più la sua avversione per il Piemonte “centro della Vandea monarchica, reazionaria, bolscevica”.
Tutto il materiale audio video è di proprietà di Intesa Sanpaolo.
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“La storia passa da Torino” (2016) racconta tre momenti centrali della storia della città: due ben conosciuti dai torinesi, anzi centrali nella memoria e nella leggenda del capoluogo piemontese – l’assedio del 1706 e il Risorgimento – e un terzo passaggio storico a lungo occultato, il rapporto fra Torino e il fascismo.
Ognuno degli incontri si incentra sull’uomo protagonista dell’evento o della fase storica che Alessandro Barbero, grazie alla sua straordinaria capacità divulgativa, rievoca: il principe Eugenio, Camillo di Cavour, Mussolini.
13 ottobre 2016
Il Principe Eugenio e l’assedio di Torino
20 ottobre 2016
Cavour e l’Unità d’Italia
27 ottobre 2016
Monsù Cerutti: Mussolini, il fascismo e il Piemonte
Il fascismo ebbe a Torino un radicamento più superficiale che altrove. Mussolini lo sapeva e nel corso del ventennio assunse verso la Capitale del Piemonte un atteggiamento ambivalente. A parole rendeva omaggio a quella “splendida città del lavoro”, in realtà, diffidava tanto dei veri padroni di Torino, gli Agnelli, quanto dei loro operai, che lo soprannominavano beffardamente Monsù Cerutti. Finché, durante la repubblica di Salò, Mussolini non nascose più la sua avversione per il Piemonte “centro della Vandea monarchica, reazionaria, bolscevica”.
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