Dario Fabbri: la geopolitica dell’acqua

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La lezione del direttore della Rivista Domino al Festival delle città del Medioevo di L'Aquila, 5 luglio 2024
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Комментарии
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sempre chiaro, pungente, veritiero, Dario Fabbri...è un piacere ascoltarlo

stanislaomazzei
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A me piace il suo modo di esporre senza fronzoli e la sua visione ben spiegata in Geopolitica Umana 🎉

rossanatosi
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Dario...menomale ci sei...la geostoria che studia anche mio figlio mi lascia senza parole🙈

sabrinazanolli
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Forse non si può essere sempre d'accordo con tutto quello che dice Fabbri, ma la cosa certa è che lo si può ascoltare per ore perché ha un modo di esporre oltremodo piacevole.

fabriziodebattista
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Esiste un aggettivo più alto di genio? Sì, è Dario Fabbri

armandolario
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Conferenza interessante senza ombra di dubbio. Mi sorge una domanda. Qui Fabbri critica (giustamente) il fatto che noi italiani crediamo che la storia sia finita, che la storia è una sola e che soprattutto esista una sola versione oggettiva di grandi eventi del passato. Però, e qui pongo il mio dubbio, il suo editore, Mentana, che secondo me nel suo privato non è così poco coscienzioso, non fa altro che divulgare quel tipo di storia, quel tipo di verità oggettiva che oggettiva non è bensì ricca delle più sottili sfumature che portano a determinati accadimenti. Stroncare questi canali di “informazione” sarebbe un risultato quantomai auspicabile.

alessandrozenoni
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Bravo Dario ma una sola richiesta se in Ucraina ci sono regioni russofone mal digerite....cosa ci vuole a capire che chiedano aiuto alla Russia, per il resto sei molto interessante e ci poni Dubbi che stimolano chi ha capacità di ricerca senza dogmi perché la Storia cambierà sempre sempre sempre, grazie Dario

valeriogheorghiu
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Ma qualcuno che conosca il testo vedico dove parla dell’equipaggio di Ulisse che mangia le vacche sacre? O di quello Sanscrito e Vedico dove le parole bene e male si riferiscono a concetti uguali e opposti?

germanosansipersico
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Fabbri ha ASSOLUTAMENTE ragione. Siamo un popolo vecchio. È un dato di fatto.

giulianaandriuoli
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È tornato a parlare in giro che goduria

pietrolauria
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15:18 "...ci è stato specificato che, noi, non spariamo mai"?:Bè, direi che "è stato specificato" alla nazione giusta... del resto basta vedere una qualsiasi, tra le centinaia di interviste rilasciate dal ns vicePM Tajani, in cui a prescindere dai più svariati argomenti trattati, il nostro VPM chiosa:"...perché noi non siamo in guerra con la Russia!". Lungi da me, ora, ambire alla guerra contro la Russia ma da qui a doversi sorbire, più volte a settimana, il solerte belare del nostrano ministro degli esteri che con occhi da cerbiatto contrito, mette le mani avanti, soprattutto non essendo l'argomento trattato mai inerente alla guerra russo ucraina, ne tanto meno ad un ns intervento diretto nella stesso conflitt.
Mandare armi per aiutare l'Ucraina è stata una libera scelta del governo italiano, non sta scritto da nessuna parte che l'Italia lo debba fare avendo la faccia di Fantozzi che, mastcandosi la lingua, mugola 'miscuuuusii"!

Noriginalgazza
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Questo dizionario Guglielmotti andrebbe recuperato.

marcofratini
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E D'Annunzio una base sul Lago di Garda L'ha fatta veramente: il mitico Vittoriale Che ha al suo interno una base non so quanto realistica per i motosiluranti cioè di quella specie di siluro che si poteva guidare cavalcando Lo Verso l'obiettivo da affondare

fabriziogarbarino
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Quando dice che oramai l'Europa è fuori dalla storia poiché "cliens" dello zio Sam non posso che dargli ragione. E purtroppo metà degli italiani venderebbe un parente pur di essere americano

CoppodiMarcovaldo
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Peccato che ripeta sempre le stesse cose. Che, vogio dire, sono importanti, però è da parecchio che non aggiuge qualcosa nei suoi discorsi

lorenzolama
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Fabbri ha alcuni lati poco chiari e che non mi convincono della sua buona "fede", come a esempio chi e perché abbia "patrocinato" la sua trionfale quanto sospetta entrata nel teatro mediatico italiano che è dal 1945 sotto vigilissima tutela statunitense proprio come lo sono quelli giapponese e tedesco; oppure come il suo ritenere la storia e il peso della civiltà/cultura italiana, considerando io questa al vertice dell'esperienza umana sulla terra assieme a poche altre, quasi come ininfluente perché in tralice il suo approccio divulgativo si attiene costantemente al detto greco: "la guerra è il padre di tutte le cose". Eppure quando interviene, esprimendosi tra l'altro egregiamente e senza neanche la necessità di leggere alcun appunto pur parlando a braccio per oltre un'ora, purtroppo dice molto spesso cose giuste nonché per noi dolorose perché irrisolte. Quindi bene così anche se una una domanda resta per forza di cose: cosa c'entrerà mai il medioevo con questa interessantissima dissertazione? Non sarebbe stato bello che avesse in effetti parlato di geopolitica dell'acqua nel medioevo (Repubbliche Marinare, Bisanzio, Vichinghi) dal momento che in merito a tale vasto tema ha citato solo i nomi di alcune città marinare come Pisa, Venezia e Genova? Non è che il padrone a stelle e strisce ha deciso che è arrivato il tempo per la provincia Italia ci si uniformi entro pochi anni (diciamo 10) al pensiero di dover affrontare la guerra e quindi comincia a "mandare avanti" gente che, seppur preparatissima, ne perori la causa tipicamente imperiale/imperialista?

AndreaZaccardi
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Bravo, ma mi sembra dica sempre un po’ le stesse cose

giuliobalestrieri
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La forma impeccabile, l'eloquio forbito, le divagazioni colte. Però poi se vai a fondo ci sono una marea di contraddizioni e di semplificazioni per portare tutti i temi alle sue convinzioni che non sono la verità rivelata sono un pensiero legato ad un ideologia geopolitica che come tutte le ideologie possono essere accolte ma anche contestate.
Per lui la politica non conta, l'economia non conta contano solo i popoli, i ceppi etnici e la geografia poi però bisognerebbe capire le decisioni chi le prende.
Un esempio lo scontro tra Iran e mondo arabo è per lui uno scontro tra popoli perché persiani e arabi si detestano sono agli opposti non c'entra la politica ( che non conta nulla), non centra l'economia e neanche la religione è solo una questione di popoli civiltà imperiali. Poi però mi parla di tutti gli alleati arabi del Iran ( ma non erano popoli incompatibili?) che sono collegati in quanto sciiti ( ma la religione non c'entra giusto?) o che sono dei partiti politici ( ma la politica è poco rilevante segue il volere dei popoli no?) e che intervengono sugli stretti per danneggiare l'occidente economicamente ( ma l'economia è irrilevante giusto?) però lo fanno solo per costringerci a fermare Israele ( infatti prima del ultima crisi a Gaza non c'erano problemi sugli stretti come no).
Discorsi simili si potrebbero fare sulla questione popoli di mare o non di mare, su Taiwan, su gli USA che sono dominati dal ceppo tedesco in cui il Midwest è la parte più importante del paese e tutte le cose che lui liquida semplicemente con quello non esiste quello è inventato ecc...
Ho semplificato il suo pensiero? Si certo anche perché ho scritto in poche righe quello che lui ha spiegato in molti minuti semplificando elementi molto complessi.
Pensare che sia solo la pura politica o l'economia o addirittura la religione a decidere la storia e gli scontri tra potenze è certo sbagliato ma credo che lo sia anche pensare che siano elementi irrilevanti e che conti solo la divisione tra i popoli e etnie che magari risale a molti secoli fa. Una visione abbastanza razzista e semplicistica nonostante sia posta in una forma apparentemente molto complessa grazie all'eloquio e alle capacità retoriche (che peraltro Fabbri esprime quasi sempre in monologhi in cui nessuno può rilevare le contraddizioni o le semplificazioni estreme che fa).

danielegoia
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Che dire!? Dario Fabbri; alias shapo'.

davidforconi
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Ma su 'sta benedetta acqua cosa ci navigavano? I turisti? Ma caro Fabbri, tutto lo sforzo per mantenere il controllo dei mari, per scambiare merci. Appunto.
Struttura e sovrastruttura non cambiano nonostante la bella narrazione sulla storia e sulla cultura dei popoli che sono e restano, appunto, sovrastrutturali.

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