Dario Fabbri: La Fine dell'Impero Americano?

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Gli Stati Uniti come non ve l'hanno mai raccontati.

Un'America divisa: Il crollo dell'impero. Dario Fabbri racconta l'America che soffre e si interroga sul proprio destino. Una profonda analisi dello scontro interno e le sue conseguenze che va al di là delle elezioni presidenziali con Biden e Trump.

L'analista geopolitico Dario Fabbri spiega i motivi della depressione che gli Stati Uniti stanno vivendo e i suoi effetti sul mondo.
Una società depressa e violenta, nonostante la crescita economica e le condizioni di vita di gran lunga migliori di quelle dei propri principali antagonisti.
Le tante facce di un paese che è stato grande ma che oggi si scontra con un nuovo ordine mondiale.

Perché il paese con la più grande economia del mondo è depresso e avvilito?
L'attentato a Donald Trump è una prova di questa divisione interna?

Le altre conferenze di Dario Fabbri:
Dario Fabbri: "L'india non sarà mai un impero": Coming soon

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Dario Fabbri: La Fine dell'Impero Americano?

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Le altre conferenze di Dario Fabbri:
Dario Fabbri: "L'india non sarà mai un impero" : Coming soon

RinascimentoCulturale
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Vivo in Michigan e viaggio in tutti gli Stati incluso il Canada; posso dire che la fedeltà e la chiarezza di quello che Dario espone è esemplare.

lucacroce
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Non ho perso una virgola. Una lectio magistralis. Analisi serena, completa e originale della storia e della situazione attuale del popolo americano e dei popoli che vi ruotano intorno. Molto coinvolgente.

paolinorosu
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Caro Fabbri, sono medico e ricercatore e vivo a Pittsburgh, Pennsylvania. Quello che vedo tutti i giorni e’ un impoverimento culturale drammatico di tutti gli strati sociali, ma in particolare di quelli piu’ istruiti. E’ molto evidente quando si toccano questioni anche attualissime di geopolitica, appunto. Anche gli Americani di cultura universitaria elevata sanno pochissimo di geografia di base, di semplici distinzioni etnico/religiose di zone del mondo dove i loro soldati e mezzi sono spesso ago della bilancia. Pensi che stiamo arrivando a un “punto di rottura culturale” in cui anche l’establishment americano si disinteressera’ del “resto del mondo” in larga parte per ignoranza?

francesco
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Che meraviglia ascoltarti! Il miglior professore che io abbia mai avuto. Racconti con chiarezza e senza partigianeria i fatti del mondo ! Sei giovane, come hai fatto a impadronirti della nostra geo storia che è veramente parte di te?!!! Altro che il nostro studente che fatica a mandare a memoria il capitoletto di storia da pag. ...a pag. ...
Dario sei davvero unico. Complimenti

MultiALiEn
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Analisi perfetta. Da anni molti colleghi che lavorano in USA mi dicono le stesse identiche cose.

andrew-p.manouli
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Gentile Dario, è un piacere ascoltarla. Ha una capacità oratoria così trasversale nell' esposizione che rende storia ed oggettività affascinanti. Grazie.

mariacristinacarcano
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Vivo nel Missouri, sono cresciuto tra Miami e Friuli… mondo totalmente diverso… sono appena diventato papà 3 anni fa, voglio tornare in Italia …. Mi sento di vivere nel paese dei balocchi e di essere Pinocchio… non è tutto oro quel che lucica…

danielballarin
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Aaah la storia, all'esame di maturità portai italiano e storia, mi diedero del pazzo i miei compagni. Che bello vedere che ci sono persone che amano la "Storia". La più bella materia da studiare di base. Poi naturalmente la formazione professionale è oggi soprattutto chimica, tecnologia, scienza... ecc.. vorrei rinascere dopo questa vita per quante cose ci sono da apprendere. Una vita non basta

riccardosslazio
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Sempre un piacere ascoltare gli interventi che postate 👍🏻

andrew-channel
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Io ero Orgoglioso di essere Europeo fino a quando l'europa non ha iniziato ad americanizzarsi. Era belo essere Europeo quando in europa contava la qualità della vita dei cittadini e non soltanto il Pil delle Aziende, quando eravamo dotati di Welfare, quando avevamo una scuola pubblica realmente formativa, quando avevamo una sanità di eccellenza al servizio di tutti. Da quando, caduto il muro di Berlino, l'Europa è diventata la brutta copia degli Stati Uniti, un sistema Oligarchico e plutocratico, sono diventato antieuropeista, inteso come Anti Neoliberista e Anti Ordoliberista. Sono felice che gli mericani finalmente si siano resi conto che nessuno sarebbe voluto diventare Americano e che anzi ogniuno che è stato costretto a farlo rimpiange i vecchi sistemi.

vincenzonesci
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Si può essere d'accordo oppure no ma l'esposizione di queste idee è utile per favorire un dibattito vero all'interno dell'occidente, la capacità di dibattito critico è ormai un miraggio in occidente ed è questa mancanza che rappresenta l'inizio della fine....

paolomarchi
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Negli USA spaccati dalle molteplici contraddizioni, si propone la dem Kamala che vuole la guerra : ne consegue un presumibile rafforzamento delle catene di sottomissione che l'imperialismo americano imporrà alla colonia europea . Il personale dem USA propende per la guerra, in forza di esperienze internazionali collaudate ( Corea, Vietnam, Iraq, Afghanistan, Serbia, Libia, America Latina, Africa, Medio Oriente ecc.) : non sono da meno i rappresentanti dem italiani che hanno assecondato le scelte di guerra fatte dalla Nato, bypassando l'obbligo costituzionale della dichiarazione di guerra da parte del Parlamento in seduta comune e in assenza di qualsivoglia delega da parte dell'ONU ( esemplare la guerra contro la Serbia).

alfonsodigiulio
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L' analisi sociologica, la definisco così, di Fabbri è molto interessante. Lo sono anche i commenti di chi parla di impoverimento culturale. Ma sono tutti elementi noti. La cultura umanista e le sue gravi lacune, cultura a cui inevitabilmente appartiene anche Fabbri, però non va mai a trattare elementi che sono dirimenti e spesso sorvolati: il rapporto tra scienza e società oggi, tra politica e scienza, tra politica e gestione della tecnologia; i rapporti e gli effetti della tecnologia sul pensiero e direi anche sul corpo di individui, società, etnie. Non si parla mai degli effetti straordinari - come invece fa meritoriamente Harari - delle tecnologie sul nostro futuro, sulla crisi del multilateralismo imprescindibile per affrontare i problemi globali politici, ma soprattuto ambientali e di rapporto con la tecnologia. Non si parla mai degli effetti sul pensiero umanistico delle recenti scoperta straordinarie della fisica degli ultimi 70 anni. Ed infine non si parla mai abbastanza della profonda crisi spirituale in cui è caduto l'occidente tutto. Manca uno scopo vero alle persone ed alle colletività che non sia quello di godere e consumare. La politica, le istituzioni, la famiglia, la classe dirigente politica e culturale, le tradizioni culturali ed infine persino le religioni non sembrano più in grado di dare uno scopo vero alla stragrande maggioranza delle persone e delle colletività. Se non si inizia a parlare di questi problemi ... la vedo molto male. Che la cultura umanistica, compreso quella di Fabbri .. si incomincino a dare una mossa.

Fluodynamic
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Non sono solo d'accordo con l'idea che in Italia si pensa che tutti vogliano essere occidentali. Anche questo lo vedo come un discorso vecchio decenni, ora la musica è cambiata, e secondo me anche gli americani stessi si sentono meno 'apprezzati' dall'Europa occidentale (altra possibile causa di questa depressione). Ora gli europei non hanno più interesse ad emigrare negli Stati Uniti, un tempo si ed era considerato un sogno per molti, ora gli si viene spesso sbadierato che noi abbiamo la sanità Nazionale, che mangiamo meglio, viviamo una vita più sana ecc. E che non vorremmo mai essere nella loro situazione. Anche questo fa crollare il loro mito a mio avviso.

Lillaable
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Grazie per la lucidità dei suoi interventi: precisi, argomentati, oggettivi

gabrielecovottaformatore
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Ho un’ analisi personale leggermente più ampia rispetto a quella di Dario Fabbri, perché la sua non approfondisce altri temi e altre realtà concrete.
1) La fine dell’American Dream : il boom economico del dopoguerra e dell’espansione del welfare della middle class americana è rimasto solo un lontano e nostalgico ricordo impresso nella memoria dei nonni perché, per mantenere intatto il loro tenore di vita contro l’inflazione, sempre più cittadini americani sono costretti a rimanere in debito continuo e perpetuo con le carte di credito.
2) L’impennata dell’ideologia neoliberista in politica e in economia, che ha arricchito di più i capitalisti e impoverito ancor di più la "middle class".
3) L’alto costo dei college americani, il mito del competitività sul lavoro e il disonore del fallimento impresso nei giovani sin dalla tenera età.
4) La Sanità Pubblica messa in mano alle lobbies private e gli alti costi delle assicurazioni per le cure mediche.
5) L’alto tasso di delinquenza nelle strade di periferia dei grossi centri urbani, e il consumo massiccio di cibo spazzatura, droghe e alcolici.
6) la "Cancel Culture", la mentalità dogmatica “Politically Correct” e "Woke” che appiattisce ogni possibilità di ragionamento e induce ad un Pensiero Unico.
7) L’ossessione per una "minaccia incombente" : prima la "minaccia nazista e nipponica" che gli ha permesso di disseminare basi militari ovunque in Europa e Asia, poi la "minaccia comunista" che gli ha permesso di fare guerre in Corea e Vietnam, poi la "minaccia islamica" che gli ha permesso di bombardare l’Iraq e l’Afghanistan per sfruttare le loro risorse petrolifere, poi la "minaccia Virus" che ha permesso di far arricchire le case farmaceutiche, e ora la "minaccia Russia" che gli ha permesso di inglobare nuovi stati europei nella NATO e quindi nuove basi e tanti bei guadagni per l’industria bellica.
Se andate a vedere il recente film "Civil War" non era mai capitato di vedere un film di soldati americani contro altri soldati americani, con scene di guerra localizzate negli Stati Uniti, simili a quelle viste in zone di guerra come Iraq, Afghanistan, Vietnam, ecc... con case bombardate, campi di concentramento, fosse comuni, ecc... E mai in passato si era visto, in tutta la storia di Hollywood, un film americano dove c'è un presidente degli Stati Uniti che viene giustiziato alla Casa Bianca alla pari di un qualsiasi dittatore come Ceausescu o Gheddafi.

robyrun
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Nel mese di giugno l'Arabia ha cessato dopo 50anni di commerciare il petrolio in dollari.
Turchia e Arabia hanno fatto domanda di accedere nei Brics.
Il tramonto statunitense è ormai una certezza .

Stopper-GM
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Grandissimo intervento.
C’è da meditare …..

onomalato
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Questi ospiti riescono a darci veramente una informazione reale e non faziosa grazie

marcobattarra