Il populismo come opposizione alla distruzione creatrice

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Una nuova puntata con la rubrica di Giorgio Arfaras
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Giorgio arfaras grazie di esistere, grazie liberi oltre!

osteriadelpoggiotommaso
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I complimenti per Arfaras ormai si sprecano; vorrei anche elogiare la conduzione di Bizzarri, mai invasiva, ma sempre attenta e puntuale.
Duo davvero piacevole da ascoltare con Arfaras che, con solerzia e solidarietà, trasmette le sue enormi conoscenze e le sue elaborate tesi sul mondo. Top 👍

federico
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La chiarezza di Arfaras non ha pari. Grazie

sandracamerotto
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Ie vostre conversazioni sono meravigliose… hanno cambiato la mia consapevolezza sul mondo… grazie!!!

donatellaboscarino
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È sempre fantastico ascoltare Giorgio Arfaras

marcogiglio
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Starei ore a sentire dottor Arfaras e un bravo al discreto e competente Bizzarri

mauropasinetti
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Arfaras chiaro e sempre un ascolto stimolante

paolabandini
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Sull idea che i social danno un vantaggio ai populisti solo nel breve termine perché poi anche gli altri imparano a usarli non sono d accordo. Il messaggio che si presta maggiormente per essere diffuso con questa tecnologia, quello che raggiunge più persone, è breve e d'effetto e questo tipo di messaggio avvantaggia il populismo

barbass
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Che coppia
Grazie a Paolo e Giorgio.
Da recuperarle tutte le loro conversazioni,
Evviva LiberiOltre.

giovannif
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Giorgio Arfaras lo trovo spesso su Radio Radicale con Valeria Manieri. È sempre un piacere.

mauroorso
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Con un video cosi avete ripagato alla grande il mio abonamento di liberi oltre! Siete fantastic 😊

blertastringa
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Buonasera, non riesco mai ad intercettare la diretta . Un piacere ascoltare Il Prof. Arfaras.

statodellavoro
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Sempre un piacere ascoltare Arfaras. Se posso permettermi un piccolo appunto non sono d'accordo sul fatto che Berlusconi non fosse populista, anzi a mio avviso è stato il prototipo del populismo. Mi piacerebbe sentire un breve approfondimento di Arfaras su perché Berlusconi secondo lui non è stato populista.

michelep
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Grande coppia! E bella live (come sempre!). Grazie! 🙏🏻

AlessioMinuzzo
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C'è un settimo libro: "grandi illusioni" di Graziosi Amato

giannibaratti
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Grazie ragazzi questi video sono preziosi 🤟🤟🤟🤟🤟🤟🤟🔝

AndreaGagliaTopWelder
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Grazie. Una sintesi ineccepibile da divulgare senza paura

stefanofanin
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2000 visualizzazioni? Ma siamo pazzi? Dovrebbe essere obbligatorio farlo vedere nelle scuole

barbass
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Puntata molto bella grazie. Ho un'osservazione da fare in merito ai social network. Se è vero che l'uso dei social può essere stato assorbito per riduzione del vantaggio competitivo, mi sembra che il problema comunicativo rimanga e sia grave. Giorgio ha parlato di espressione "senza filtri" delle opinioni personali. Affermazione in gran parte vera ma nell'ambito di un dibattito democratico perché ad esempio in Cina il dibattito social mi risulta essere fortemente filtrato dall'alto. Quella che vorrei sottoporre alla vostra attenzione è la questione se la comunicazione sui social sia dibattito democratico (magari "realizzato", nel senso che si avvicina all'analisi politica di Michele Boldrin) o se invece non sia, come penso, un far west ancora da regolamentare, che è nella sua essenza anti-democratico perché privilegia l'opinione del più forte (banalmente, colui che ha più risorse per pubblicizzarsi sul web) e in cui il concetto di responsabilità delle proprie affermazioni non ha normalmente risvolti civili e/o penali. Sono dell'opinione che le democrazie debbano tutelare loro stesse da questi strumenti di comunicazione prima di tutto obbligando le piattaforme che ospitano tali strumenti a diventare degli editori in piena regola, come di fatto a me sembrano, se non si volessero nascondere dietro il dito della mera "ri-condivisione delle informazioni". Se la memoria non mi difetta ricordo che negli anni '90 si decise di aggredire Microsoft per scardinare il suo monopolio. Forse è troppo tardi ma la politica in Occidente dovrebbe iniziare a porsi seriamente il problema dei giganti digitali, e in questo caso mi limito a parlare dei social. Grazie mille ancora ciao

MrViktorViktorio
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Una delle ultime cose dette da Bizzarri, che i politici di sinistra in determinate occasioni “chiedevano” al popolo le soluzioni, mi ha ricordato un format televisivo che oggi, da qualche anno, va x la maggiore: X Factor e simili, dove ti presentano persone/artisti ed il popolo (televisivo) decide se quello/a diventerà famoso/a.😂😂

federico