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Dieta chetogenica: cos’è? Esempi e cosa mangiare
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00:00 - Cos’è la dieta chetogenica: come funziona e cosa mangiare per andare in chetosi? Esempi di menù settimanale e caratteristiche e consigli su carboidrati semplici e complessi
00:29 - Quali sono i carboidrati semplici e complessi
04:36 - Cos'è la dieta chetogenica
05:43 - Cosa sono i chetoni
05:53 - Cosa succede quando si va in chetosi?
07:30 - Cosa mangiare? Esempio di dieta chetogenica
Quali sono i carboidrati semplici e quali i complessi?
I carboidrati sono uno dei tre macronutrienti, insieme a proteine e grassi, ossia sostanze in grado di fornire energia all’organismo.Le famiglie di carboidrati sono 3:
• i carboidrati semplici, spesso chiamati zuccheri, formati da singole molecole o al più piccole catene. Per il nostro intestino è un gioco da ragazzi assorbirlo, sono già praticamente pronti per passare in circolo.
• Carboidrati complessi, in cui le molecole sono riunite in catene più lunghe e strutturate. Anche in questo caso il nostro organismo è bravissimo a digerirli, perché siamo velocissimi a trasformarli in zuccheri semplici e assorbirli.
Dobbiamo fare un passo in più e parlare della fibra; l’apparato digerente umano non è in grado di digerirla, ve ne accenno per farvi comprendere la differenza tra carboidrati provenienti da cereali raffinati, rispetto alle varianti integrali
La pasta integrale, così come il pane e le farine integrali in genere, contiene MOLTA fibra, e questo fa tutta la differenza del mondo, perché il nostro intestino si trova di fronte ad una situazione più ingarbugliata e lenta da affrontare. Più è lento l’assorbimento dei carboidrati e meglio è per l’organismo, perché troviamo meno zucchero in circolo, meno insulina da produrre, meno sonno dopo il pasto, meno rischio di diabete ed eventi cardiovascolari.
Cosa si intende con dieta chetogenica e cosa sono i chetoni?
Dieta chetogenica significa "dieta che produce corpi chetonici" . Dovete sapere che la maggior parte delle cellule del nostro organismo, quando possibile, usa lo zucchero presente nel sangue come principale fonte energetica, tanto che il nostro cervello fa in modo che a prescindere da quello che mangiamo ce ne sia sempre, sempre una certa quantità in circolo, che potrebbe essere prodotto ad esempio dal fegato se non più disponibile dal cibo, o semplicemente in caso di digiuno prolungato.
Se però smettiamo di introdurre un’adeguata quantità di carboidrati, le nostre celluline imparano rapidamente ad organizzarsi in altro modo e facendo di necessità virtù iniziano a scomporre il grasso
immagazzinato con somma gioia di chi desidera perdere peso.
Questo utilizzo del grasso a scopo energetico porta alla produzione di molecole chiamate corpi chetonici o chetoni, secondo un processo che si chiama chetosi.
Per entrare in chetosi, ossia passare dall'uso dello zucchero circolante alla scomposizione del grasso immagazzinato come fonte di energia, di solito sono necessari tra i 2 e i 4 giorni di un consumo drasticamente ridotto carboidrati, con differenze individuali anche significative in base ad esempio al livello di attività fisica quotidiana.
Cosa succede quando si va in chetosi?
I due o tre giorni necessari per entrare i chetosi sono i più fastidiosi, perché compaiono mal di testa, nausea, stanchezza, irritabilità e talvolta anche qualche capogiro.
Una volta in chetosi però, questi sintomi come per magia scompaiono ed in genere ci si sente bene.
Cosa mangiare?
Come spiegherò meglio tra poco si tratta di un approccio che NON dovreste intraprendere autonomamente, ma solo e soltanto se seguiti da un nutrizionista o da un medico, ecco perché sono in realtà molto restio a fare esempi concreti.
Escludendo tutti gli alimenti con quote significative di carboidrati volgeremo quindi la nostra attenzione a carne, uova, latticini, pesce, frutti oleosi, semi e poco altro.
Ci sono controindicazioni nell’intraprendere questo tipo di dieta e ci sono persone che non possono seguirla?
Il diabete di tipo 1 è invece la prima grande controindicazione a questo regime dietetico, ma anche pazienti affetti da disturbi renali e donne in gravidanza e allattamento non dovrebbero prendere in considerazione la dieta chetogenica, che come tutte le diete ad esclusione inevitabilmente espone chi la pratica a qualche carenza.
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