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Wireguard & Raspberry Pi - Accedere alla rete locale dall'esterno con una VPN
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Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo video. Nel video di oggi vedremo insieme come configurare una VPN sul nostro Raspberry Pi per accedere ai dispositivi presenti all'interno della nostra rete domestica come NAS, telecamere, media center, server e via discorrendo, in tutta sicurezza e senza doverci preoccupare di fare port forwarding per un numero eccessivo di porte sul nostro router.
Esporre un numero elevato di porte, soprattutto senza eseguire il remapping delle porte standard, ci mette in serio pericolo. Online esistono tantissimi tools e servizi che permettono di scansionare la rete alla ricerca di vulnerabilità, ed è proprio in questo modo che la maggior parte dei sistemi vengono violati.
Nell'immaginario comune, molto spesso il termine VPN viene abusato per indicare uno strumento o un servizio per eludere delle limitazioni geografiche e accedere a servizi che normalmente non sarebbero disponibili. Un altro aspetto che spesso si associa al termine VPN è l'anonimato. Ci sono diversi servizi online che offrono connessioni VPN con le quali ci viene garantita l'assenza di tracciabilità, sulla serietà di questi servizi onestamente nutro ancora qualche dubbio, ma non è ciò di cui vi voglio parlare oggi.
Il principale compito di una VPN è quello di riunire diversi client appartenenti a reti differenti, anche geograficamente distanti, sotto un'unica rete ma virtuale, questa rete è privata, ragion per cui i dati scambiati dai client non saranno accessibil dall'esterno a soggetti terzi.
Di recente nel mondo Linux, si sta facendo sempre più ricorso ad un nuovo strumento per realizzare delle VPN, sto parlando di Wireguard, che a differenza di OpenVPN e IPSec risulta essere più leggero ed efficace. Ma non perdiamoci in chiacchiere, e vediamo insieme come installarlo su un Raspberry Pi attraverso il tool PiVPN.
In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei dei seguenti prodotti:
#raspberrypi #vpn #cybersecurity
Esporre un numero elevato di porte, soprattutto senza eseguire il remapping delle porte standard, ci mette in serio pericolo. Online esistono tantissimi tools e servizi che permettono di scansionare la rete alla ricerca di vulnerabilità, ed è proprio in questo modo che la maggior parte dei sistemi vengono violati.
Nell'immaginario comune, molto spesso il termine VPN viene abusato per indicare uno strumento o un servizio per eludere delle limitazioni geografiche e accedere a servizi che normalmente non sarebbero disponibili. Un altro aspetto che spesso si associa al termine VPN è l'anonimato. Ci sono diversi servizi online che offrono connessioni VPN con le quali ci viene garantita l'assenza di tracciabilità, sulla serietà di questi servizi onestamente nutro ancora qualche dubbio, ma non è ciò di cui vi voglio parlare oggi.
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Di recente nel mondo Linux, si sta facendo sempre più ricorso ad un nuovo strumento per realizzare delle VPN, sto parlando di Wireguard, che a differenza di OpenVPN e IPSec risulta essere più leggero ed efficace. Ma non perdiamoci in chiacchiere, e vediamo insieme come installarlo su un Raspberry Pi attraverso il tool PiVPN.
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