Quanti immigrati ci sono in Italia? La maggior parte degli italiani non lo sa

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Secondo uno studio dell’Istituto Cattaneo, l’Italia è il Paese europeo in cui è più distorta la percezione dell’immigrazione da parte dell’opinione pubblica. Il risultato deriva dall’analisi di un sondaggio tra campioni rappresentativi delle popolazioni di tutti i Paesi dell’Unione Europea. La domanda era: “Secondo lei qual è la percentuale di immigrati rispetto alla popolazione complessiva?”.



Gli intervistati italiani sono quelli che mostrano un maggior distacco tra percentuale reale e percentuale percepita. Sono convinti che gli immigrati extracomunitari siano il 25 per cento della popolazione, quindi circa 15 milioni. In realtà sono circa 4, il 6,7 per cento della popolazione totale. Anche considerando i circa 600 mila irregolari, si tratta di numeri inferiori agli altri Paesi Europei: 9,9 per cento in Austria, 8,5 per cento in Francia, 8 per cento in Germania, 11,6 per cento in Svezia.



Invece, gli immigrati ospitati nei centri di accoglienza a spese dello Stato, in quanto richiedenti asilo politico, sono 160.485. Nel 2017 l’Italia ha ricevuto 126 mila richieste di protezione internazionale, da parte dei migranti sbarcati sulle nostre coste. Dunque 2.089 richieste ogni milione di abitanti.

Ci sono paesi che in proporzione ne hanno avute di più: l’Austria 2.526 ogni milione di abitanti, la Svezia 2.220 ogni milione di abitanti, la Germania 2.402 ogni milione di abitanti, la Grecia 5.295 ogni milione di abitanti.



Per quanto riguarda i migranti sbarcati in Italia nel 2018 sono circa 20.000. Si tratta del dato più basso da cinque anni. Il calo è del 79,8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel 2018 sono sbarcati più migranti in Spagna: 28.600, circa il 40 per cento più che in Italia.



Fonte Commissione Ue, Eurostat, Eurobarometro, Istituto Cattaneo, Ministero dell’Interno, Oim



di Giuseppe Salvaggiulo

Montaggio e grafica Stefano Scarpa

Riprese Gaia Martignetti (Napoli), Stefano Scarpa (Torino), Martina Martelloni (Roma), Roberta Russo (Milano)
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"Non sono d'accordo sul fatto che questa invasione sia incontenibile, un evento naturale: non ci obbliga nessuno di tenere illimitatamente ed incondizionatamente aperte le frontiere e non si capisce perchè lo faccia solo l'Italia, in tutta Europa.

Il fatto è che non sappiamo nemmeno come chiamarli questi giovani che provengono dall'Africa, dall'Asia e dal Medio Oriente: inizialmente la grande stampa italiana li chiamava immigrati ma, poi, hanno smesso di definirli tali poichè chi meglio degl'italiani sa che l'immigrato è un lavoratore che, quando si trasferisce dal propio Paese di origine ad un altro, la prima cosa che fà è rimboccarsi le maniche per guadagnarsi il pane con il sudore della propia fronte. Questi giovanotti non lavorano, nè sono intenzionati a lavorare, nè noi chiediamo loro di lavorare ma, al contrario, li coccoliamo, diamo loro tutto e di più gratuitamente, il vitto, l'alloggio, le sigarette, il wi fi.

Poi i media ci hanno detto che sono profughi, sono rifugiati in fuga dalle guerre: basti guardare il sito del Ministero dell' Interno, quindi la fonte governativa ufficiale, per capire che di tutti quelli che entrano, quelli che beneficiano dello status di profugo o di rifugiato sono solo il 19% (la percentuale varia di anno in anno); la stragrande maggioranza di quelli che arrivano in Italia provengono da Paesi dove non ci sono guerre. Oltretutto, se veramente ci fossero guerre, loro dovrebbero stare li a combattere: dalle guerre possono fuggire le donne, possono fuggire i bambini, possono fuggire gli anziani, non fuggono i giovanotti dai 20 ai 30 anni di sana e robusta costituzione tanto è vero che molti di loro, fisicamente, sembrano dei palestrati.

Oggi si è arrivati ad una sorta di compromesso lessicale che io considero un raggiro lessicale, li si chiama migranti: "migrante" è il participio presente del verbo migrare, indica un azione in addivenire ma non connota lo status della persona, non ci dice "chi è" quella persona dal punto di vista giuridico. Usato come sostantivo il termine "migrante" indica un essere vivente che si trasferisce da un posto all'altro: mentre è corretto dire che gli uccelli migrano, le persone, essendo queste depositarie di una identità nazionale quando si trasferiscono in un altro Paese o sono regolari, perchè hanno regolari documenti, o sono clandestini, se sono sprovvisti di documenti.

In questo caso, però, non possiamo neppure correttamente definirli clandestini perchè solitamente il clandestino, oltre ad essere sprovvisto di documenti, entra nel territorio di un altro Stato in modo furtivo: queste persone non entrano furtivamente in Italia perchè noi li andiamo a prendere a casa loro e li portiamo dentro casa nostra. La più corretta denominazione di queste persone è quella usata da Laura Boldrini che li ha definiti "risorsa"; dal loro punto di vista è la risorsa umana su cui hanno investito per sostituirci come società e per porre fine a questa nostra civiltà: questa è la vera strategia in atto.
Questa non è un invasione, non è un emigrazione spontanea e naturale perchè le guerre e la povertà in Africa, in Asia e in Medio Oriente purtroppo ci sono sempre state ma, se è solo ora che si traducono in questo esodo epocale di milioni di persone, avviene perchè c'è una strategia pianificata, una strategia deliberata e una strategia da noi finanziata affinchè vengano qui: è una strategia che collima con la volontà di chi realmente ci governa, la grande finanza speculativa globalizzata, che vuole omologare e omogenizzare l'umanità per ridurci sostanzialmente a semplici strumenti di consumo e di produzione.

Noi dobbiamo tornare a riscattare la nozione di casa comune, di casa nostra e, all'interno di casa nostra far valere il nostro interesse, il nostro bene: noi dobbiamo sicuramente aiutare chi ha bisogno ma non per questo dobbiamo farci autoinvadere da tutti quelli che hanno bisogno.

E' vero che gli africani sono poveri, è vero che l'Africa per secoli è stata sfruttata dalle potenze europee e, ad oggi, è prevalentemente sfruttata dalla Cina ma, resta vero il fatto che l'Africa è un continente ricco, il suo sottosuolo è ricco: quello che manca a gli africani non sono le risorse, quello che manca a gli africani è la formazione professionale, dobbiamo metterli nella condizione di diventare i protagonisti dello sviluppo dei loro Paesi, quindi dobbiamo chiudere le frontiere, dobbiamo porre fine a questa autoinvasione affrontando i problemi non con l'ottica di chi considera l'Italia come se fosse una terra di nessuno e vuole trasformarla in una terra di conquista, dove ogni giorno noi sottostiamo a tutti quelli che entrano e a tutti quelli che piantano la loro tenda e che dettano le loro condizioni. Noi dobbiamo esigere da tutti quelli che scelgono di vivere in Italia il rispetto delle nostre regole, delle nostre leggi e dei nostri valori e, fare in modo che queste persone possano vivere dignitosamente a casa loro".

Magdi Cristiano Allam, giornalista e scrittore.

buonsanguenonmente
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Secondo me non ha senso chiedere quanti sono i migranti in città così diverse in Italia, per esempio nel mio paese gli stranieri sono il 5%, ma nella città più vicina sono il 13%, quindi la percezione può variare di molto da città a città.
Poi in realtà non sono il 7 per cento, infatti non vengono contati i naturalizzati, poi a Torino e Milano gli stranieri sono quasi al 20 per cento, quindi è normale che ti dicano percentuali molto più alte.

MR-niiv
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Questo video si basa su numeri. E visto che volete parlare di numeri, parliamone.
Nel video viene detto che gli immigrati sono meno del 10% della società, ovvero il 6, 7%.
Bene, 1 cosa: nonostante siano così ""pochi"", più del 40% dei crimini è commessa da immigrati.
La popolazione carceraria è per almeno là metà composta da immigrati.
(Con questo non voglio dire che TUTTI gli immigrati sono delinquenti, parlo solo di numeri)

2 cosa: non viene specificato se si tratta di immigrati regolari e/o irregolari (clandestini)

3 cosa: chiedere a dei passanti quanti sono secondo loro è una cosa molto ma molto relativa.
L' opinione di un individuo varia a seconda di tanti fattori, percezione, località (ci sono città con più stranieri ed altre con meno) e addirittura convinzione politica (se chiedessi ad uno pro immigrazione, la risposta sarebbe di una percentuale irrisoria, cioè che in Italia ci sono pochi clandestini.
Il contrario se chiedessi ad uno contro l'immigrazione (tipo me).

4 cosa: è inutile continuare il pippone pro immigrazione, ormai non regge più.
Che piaccia o no, permettere a degli stranieri di entrare in Italia irregolarmente provoca un danno all' economia e al mercato del lavoro fomentando il lavoro a nero e abbassando il costo della manodopera. Questo non lo dico io, lo dice Milton Friedman e John M. Keynes, per chi non li conoscesse, sono, diciamo, fra i padri fondatori dell' economia moderna.
Per i pochi ancora che sono pro questa pagliacciata, propongono di fare un confronto di efficienza fra paesi che adottano misure restrittive e di respingimento, come il sistema di visti (tipo la politica del "No way" di Australia, Canada, USA, Russia ecx) e i paesi che per anni hanno fatto entrare immigrati senza moderazione (esempio, l' Italia appunto)

5 cosa (e con questo chiudo): un paese che lascia entrare gente che nella.migliore delle ipotesi finirà a bighellonare e nella peggiore ostaggio del caporalato oppure a delinquere, non è un paese che ci tiene veramente. È solo opportunismo, è solo profitto per quelle persone che hanno interesse nell' avere manodopera a basso costo.
Un paese che tiene veramente a queste persone, li aiuta a casa loro, investendo, dove 1 euro vale 20 volte tanto e attuando una sorta di piano Marshall che 1) va a estinguere il problema alla fonte 2) nel lungo termine ci farà avere un credito nei confronti di questi paesi.
Come gli USA dalla fine della guerra lo hanno avuto e lo hanno tuttora nei confronti di tutta Europa, quando hanno finanziato la ricostruzione (piano Marshall appunto)

stefanoscarsy
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Come si fa. Non lo sa neanche l emigrazione...

giuseppefarris
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Vedendo la quantità di reati commessi dai " pochi" immigrati ( secondo questo video) presenti in Italia non posso che confermare la correttezza dell'operato del governo, nel limitare gli arrivi.
Certo delinquono anche gli italiani ed è per questo che mi sembra assurdo dovere importare altra delinquenza ( vedi varie organizzazioni nigeriane, cinesi ecc.).
Io sarei ancora più drastico nel controllare l' immigrazione di massa e se altri stati vedi Spagna, Svezia pensano sia giusto fare il contrario...beh fatti I popoli, tramite il voto decideranno quale linea

mcroma
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credo la percezione cambi a seconda della cittá-regione o paese nel quale si abita!

sirasy
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L'Italia è perduta or no? L'Italia ora è come la Francia era nei 1990

warden
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Ma dico io si organizzano referendum anche per questioni da due soldi, ma perchè non si fa un referendum per chiedere agli italiani se sono d'accordo ad accogliere tutta

albertoasmodei
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I dati dicono 7/8% in tutto saranno 5 milioni circa.

italiandevilish
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Quindi: Spagna, Francia, Svezia fate posto che ne avete!

gp
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Ma che titolo è? Hai intervistato si e no 10 persone e ti permetti di dire che "la maggior parte degli italiani non lo sa" ? Faccio una segnalazione per contenuti ingannevoli

enduro
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Mandateli da noi in Siberia, ce lavoro per loro tutti, sono adulti uomini e nessuno li debba mantenere!!! Devono costruire e lavorare a loro paese, e non arrivare ogni giorno, perche dove li mettete???

soznanie
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QUESTI ARRIVANO COL GOMMONE, E POI PRETENDONO LA VILLA SUL MARE

ilbracciodestroditinelli
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È inutile ... bisogna organizzare per noi Italiani una nave per l'Australia il Canada o...altro... certamente saremo accolti...con tanto tanto amore...

riccardoriccardi
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classifica:
Germania 27x KMq
Italia 23xKMq
Austria 15xKMq
Spagna 12xKMq
Francia 10xKMq
Svezia 2, 8xKMq

gp
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Avete capito, addirittura una signora ha detto 60% hehe... Così forse siete più tranquilli e capirete che i crisi nn e per colpa di immigrati ma per colpa di chi gestisce il paese. GRAZIE

ediedi
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Troppi. Occorre fare i rimpatri prima che sia troppo tardi.
Questa invasione deve finire.

dagoriva
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Per precisare: i dati riportati sono corretti, ma per km quadrato a disposizione per ogni paese citato noi siamo al top, mentre Francia e Spagna no. Fate ricerca per favore, i dati ci sono.

gp
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Sono al meno triplo con tutti non registrati in Lombardia con quelli buttati di Europa di Turchia di Grecia di quelli fuggiti di quelli entrati con pescatori.
Se voi fai un giro delle scuole e vedi 10 italiani e resto tutti loro

markdove
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La popolazione sta dando i numeri e questo è comprensibile perché un numero congruo di persone potrebbe venire a lavorare da noi, in agricoltura e in edilizia dove ci sarebbe bisogno. A suo tempo l’abbiamo fatto anche noi ma verso paesi che ci hanno indirizzato con un certo metodo e non in modo caotico come sta venendo ora alla faccia della crisi economica

stilerrix