L’immigrazione è un problema per l’Italia?

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Il principale effetto economico negativo di una forte immgrazione è sugli stipendi di fascia più bassa. Quelli legati ai lavori a bassa qualificazione professionale.

Secondo l’economista e professore di Harvard George J. Borjas un aumento del 10% di lavoratori non qualificati nati all’estero in una professione tende a causare, negli Stati Uniti o in Paesi simili, un ribasso sui relativi stipendi tra il 3% ed il 4%.

Non vuol dire che con una forte immigrazione gli stipendi di fascia bassa saranno per forza in calo, è uno dei fattori. Vuol dire che se i salari sono in crescita ci sarà una rallentamento e se invece sono in calo ci sarà un peggioramento.

A parte questo effetto negativo su alcuni salari, gli effetti dell’immigrazione sull’economia sono in gran parte positivi.

Innanzitutto perché è utile a contenere lo squilibrio demografico del XXI secolo, con il forte invecchiamento della popolazione, nei Paesi ricchi.

Quindi vanno a compensare il calo nella forza lavoro, nella quale si contano le persone al di sotto dei 64 anni.

Nel caso dell’immigrazione di persone ad alta qualificazione professionale, essi tendono a portare anche una significativa spinta all’innovazione, portando nuove pratiche e metodi.

Nel mondo guardando alle economie dei Paesi più sviluppati, aderenti all’OCSE, oggi gli immigrati sono tra il 14% ed il 15% della popolazione. In diversi casi valgono più della metà della crescita demografica.

Di questi più di metà ha un lavoro regolare.

In alcuni Paesi, come l’Australia, più della metà è ad alta qualificazione. Quindi, anche con una spinta sull’innovazione.

In Europa ed in Italia, invece, sono molti di più quelli a bassa qualificazione.

In Italia, nello specifico, gli immigrati sono circa il 9% della popolazione, in leggero calo negli ultimi anni. In effetti sono di meno rispetto alla media OCSE ed europea.

Contando i clandestini la situazione cambia poco, visto che in Italia secondo le stime più per eccesso dovrebbero essere meno di 700 mila.

Per lo Stato i regolari richiedono una spesa iniziale maggiore ma, nel tempo, compensano il costo grazie a tasse, imposte e contributi. Con un bilancio generale per le casse dello Stato, tra entrate e spese per gli immigrati, in positivo, anche se di poco.

INDICE:
00:00 Intro
00:52 Gli effetti negativi dell’immigrazione
04:05 Gli aspetti positivi dell’immigrazione
07:07 I numeri dell’immigrazione
09:28 L’immigrazione in Italia

FONTI:
OCSE
Eurostat
FMI
Bruegel

Autore: Cosimo Volpe
Revisione Testo: Valerio Ribeca
Montaggio: Simone Gramellini
Animazioni: Dario Bozzi
Coordinamento: Edoardo Scirè

#StartingFinance #Finanza #Economia

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Комментарии
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Questo video solleverà sicuramente molti dibattiti, probabilmente anche troppi. Ciò che ci è interessato fare è stato andare a vedere i dati più affidabili e mettere ordine. Il lavoro dei nostri autori ci permette di affrontare queste tematiche in maniera il più completa possibile, ma senz'altro non possiamo affrontare sempre tutto. Se avete qualcosa da condividere vi invitiamo a farlo, ma sempre con rispetto ed educazione. Spero vi sia piaciuto il video, nonostante fossi un po' raffreddato.

edoardoscire
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Il problema non è solo economico, anche se chiaramente un punto di vista ultra liberista vede solo l'economia come fattore di riscontro. Il problema è di impatto sul tessuto sociale, sempre più disomogeneo e sfilacciato, specie nei paesi, come l'Italia, dove c'è un forte squilibrio demografico e culturale fra autoctoni sempre più anziani e immigrati più giovani e dove si fa poco o nulla per favorire l'integrazione...

SOLIDToM
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Come sempre gli effetti negativi dell'immigrazione sono esposti fra mille distinguo e mille cautele, gli effetti positivi sono accettati acriticamente, anche i più improbabili (vedi l'innovazione). Inoltre, vedo anche un'altra malizia: viene preso in considerazione il dato più positivo e ignorato quello negativo. Esempio: è vero che la percentuale di immigrati che lavorano è più alta rispetto agli italiani che lavorano, dando l'idea che si tratta di gente più attiva rispetto ai pigri italiani, ma vi guardate bene dal dire che l'apporto al pil italiano in termini percentuali di questa fetta di residenti è molto più bassa rispetto alla loro percentuale numerica. Alcuni dati esposti inoltre sono al limite del falso. Mi spiego, quando viene detto che i costi dell'immigrazione sono inferiori (di poco) ai benefici, lo si può affermare solo perchè non vengono presi in considerazione tutti i costi dell'immigrazione (conosco bene come sono fatti questi studi): per esempio i costi del sistema giudiziario, sanitario e di sicurezza legati all'immigrazione non vengono generalmente inclusi, considerandoli come dati fermi del sistema paese. Inoltre fra i costi vanno inclusi anche i danni ai privati provocati dai reati dell'immigrati.

leob
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non è che sia un caso che gli immigrati di australia ed usa hanno qualificazioni piú alte delle nostre, quelli a bassa li respingono.
sull'abbassamento degli stipendi c'è anche da dire che il governo ha fatto una politica proattiva per farlo avvenire, con contratti di lavoro nazionali e svalutazione del costo del lavoro giovanile ( un 20-30 enne è meglio di un adulto nei lavori a bassa qualificazione o tecnologici per assurdo, eppure costano meno della metà. questo fa sí che l'adulto non abbia nessun potere contrattuale e debba accettare nel migliore dei casi la paga minima sindacale, il lavoro non è nel nostro paese di fatto piú un prodotto sul libero mercato ma a prezzo fisso).

stefanoballiero
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Ai ricchi non fa calare lo stipendio, anzi.... A quelli che non ci abitano accanto l'immigrazione è un bene, non cambia niente. Si crea poi poca omogeneità nella forza lavoro e quindi forza lavoro più divisa e bastonabile.

Txyleo
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non c'è niente da fare siete i migliori! ho costantemente dibattiti con mio padre per questo argomento... Gli farò vedere il video al più presto. Grazie per quello che fate!

D_Geno
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Interessante e fatto bene, ma lascio qualche dato preso dal video con qualche spunto di riflessione.
- 700.000 persone irregolari, se stessero in una città sola, questa sarebbe la quinta città più popolosa della penisola. Pochi in proporzione all'intera Italia, ma sono 700.000 vite precarie, non è che sia un problema trascurabile.
- Il 60% di quelli in età da lavoro (tra 15 e 64 anni) ha un lavoro, più o meno stessa percentuale degli italiani nella stessa fascia d'età. Ok, ma la situazione per queste persone è ben diversa da quella degli italiani. Un italiano di 35 anni senza lavoro è probabile che sia a casa dei genitori. Un immigrato di 35 anni senza lavoro è per strada, non sono situazioni paragonabili, anche perché si suppone che vengono in Italia a lavorare. Il fatto che il 40% sia senza lavoro è un problema serio.
- Ogni persona che viene in Italia è un lavoratore in meno per il suo Pease di origine. Contando che vengono i più svegli/forti/con iniziativa, è un grave problema per i loro Paesi che perdono i cervelli e le braccia migliori. A tal proposito consiglio di guardare il video "Immigration World Poverty and Gumballs"

MatteoAllegri
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Ottimo, ma dovresti analizzare anche i reati

lorenzopierini
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Premesso che non sono contro l'immigrazione ne sostengo una particolare linea politica.

Il video è bello e chiaro, ma poco concreto (a mio parere).

Quindi iniziamo col dire che l'immigrazione non è mai un problema, quella incontrollata si.
Per incontrollata non si intende solo nelle quantità, ma nell'impossibilità di controllare i migranti clandestini che risultano così anche fuori da tutti i dati. Gli stessi che nel video prima vengono utilizzati per avvalorare la tesi della "positività" dell'immigrazione, per poi essere smentiti giustamente per l'incapacità di tracciare le rotte migratorie verso altri paesi UE (passanti teoricamente per l'Italia).

Dati (o assenza di tali direi) che costruiscono un castello di carte che non sta molto in piedi in merito a tutte queste valutazioni fatte, sulla positività o negatività dell'immigrazione (comprese quelle sui costi/vantaggi a carico dello Stato).

Come ad esempio gli effetti sul mercato del lavoro. Su quali dati ci si basa? Forniti da chi? I lavoratori in nero (che per insiemistica possono essere sia immigrati regolari che irregolari) chi li conta?

La questione dei lavori poco qualificati poi ha tutto un suo significato.
Primo fra i quali: perché un lavoro deve essere considerato poco qualificato (ovviamente siamo d'accordo che un ingegnere non è paragonabile ad un manovale, ok) sol perché non richiede una laurea? È un rischioso modo di svilire e distruggere tante professionalità, come quelle nell'agricoltura (settore che comunque credo che l'Italia possa e debba invece vantare), vitali per la nostra economia. Bisogna essere sempre professionali, sempre qualificati, anche per raccogliere dignitosamente dei rifiuti.

E ovviamente il successivo punto è quello spiegato giustamente nel video, con il problema dell'abbassamento dei salari causato dalla manovalanza di immigrati.
Anche in questo caso il problema non sono gli immigrati (tutti noi vorremmo lavorare), ma i soliti furbetti (italiani e non) che sfruttano questi meccanismi a proprio vantaggio, badando al proprio tornaconto.

Torniamo sempre in uno stesso punto perciò, ovvero che il problema non è l'immigrazione ma quella incontrollata, generata da delle politiche (italiane, comuntarie o extracomunitarie) scellerate, ignoranti e meschine.

Basti pensare l'assurdo "dato" presentato anche nel video, secondo il quale "l'immigrazione riuscirebbe a compensare/contrastare" tutte quelle problematiche giustamente spiegate nel video in merito alla natalità, lavoro ecc.

Davvero vogliamo dire che dobbiamo sperare nell'immigrazione anziché attuare delle SENSATE politiche giovanili? Per far diventare i giovani di oggi gli uomini di domani di un paese normale?
Continuo a non capire.

Il mio non vuole essere un discorso astioso, non prendo le parti di niente e di nessuno se non di un'analisi obbiettiva, soprattutto non falsata da dati a loro volta falsati.

federicobenincasa
Автор

Bravi autori e bravo Edoardo, è importante fare chiarezza su un tema che troppo spesso viene usato come scusa per nascondere i veri problemi dell’Italia (e non solo). “La colpa è di chi guida, non dei passeggeri”.

Paolok
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Bel video, anche se non trattare l’argomento della correlazione tra tasso di criminalità e immigrazione mi sembra una mancanza.

riccardob
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Grazie mi hai aiutato in un progetto per la scuola e aver chiarito le mie idee

nationalpigeon-
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La verità è che noi non dovremo pensare all'immigrazione. Noi dovremmo sempre pensare che abbiamo solo le nostre risorse e i nostri cittadini e non fare affidamento sugli altri. Si è bello amicizia, commercio e tutto, ma alla prima crisi ci chiudiamo. Se io fossi in parlamento cercherei di far lavorare i disoccupati italiani, quelli immigrati, impostare un salario minimo e bloccare l'emigrazione agli italiani. Inoltre si dovrebbe stabilire una cifra massima di immigrati che possono essere presenti.

Winnermindset-tw
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Gli immigrati portano più entrate fiscali che spesa pubblica se quando vengono fatti lavorare gli si fa un regolare contratto. Purtroppo i contratti regolari non vengono fatti molte volte (come se per gli italiani venissero fatti sempre...).

sircrocus
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mamma mia quanto amo i vostri video, il mondo in cui esponete la tesi, le animazioni per tenere alta l'attenzione (tra l'altro con un design coerente non solo da inizio a fine video ma per tutti i video del canale), l'indicazione delle fonti. Siete bravissimi, vi auguro il meglio, davvero.

yuripalazzo
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Stupendo video che spiega semplicemente gli effetti di un fenomeno che viene costantemente sfruttato dalla politica per creare consensi e deviare sui veri problemi di questo paese. Per esempio, come dite voi, la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie

giuseppesturniolo
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Il punto principale è proprio la disuguaglianza creata con la crisi del 2008-2011. Nel mentre che le persone diventavano più povere e perdevano il lavoro, sono iniziati flussi cospicui di migrazione.

Andrea-yqub
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Il sistema migliore è quello canadese: paghi prima, non sai se ti accolgono ma se sai fare qualcosa di utile ti arriva un visto

spazeit
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alla fine il problema è demografico per evitare l'immigrazione e quindi la SOSTITUZIONE ETNICA che non è stata menzionata (anche se è palese anche nel video che si parli di questo in ultima analisi per giustificare i vantaggi economici del grande capitale a discapito delle fasce basse popolari). Non si sono esaminate minimamente le cause delle migrazioni. In qualsiasi caso, mettendo tutte gli aspetti sulla bilancia l'immigrazione di bassa qualità e alta quantità che stiamo subendo è sbagliata e va fermata cambiando drasticamente le politiche interne per aumentare le nascite a 4 figli per nucleo familiare. Questo chiaramente implica anche una propaganda differente rispetto a quella calata bellamente dall'alto degli ammerdicani.

necronegrofilo
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Bravi, davvero bravi. Video molto chiaro ed esaustivo 👍

giannig