Come si valutano gli insegnanti?

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Cosa occorre per valutare gli insegnanti?

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Ho ascoltato queste riflessioni e, notando alcune criticità, vorrei proporre un'alternativa che mi sembra valida.

Per correttezza credo che sia meglio precisare che sono un docente di un liceo statale da ormai alcuni anni.

Inizio mostrando le criticità che mi sembra di aver osservato sul metodo di valutazione:
Soprattutto per alcune discipline (scienze motorie o filosofia, per fare degli esempi) è molto complicato produrre dei test standardizzati che monitorino in maniera efficace le competenze obiettivo della disciplina, e probabilmente riuscirebbero al più a monitorare uno sterile nozionismo che già zavorra pesantemente il sistema scolastico italiano.
Il ruolo del buon docente, oltre a fornire conoscenze e competenze, si articola in altri importanti aspetti che è indispensabile valutare: è necessario un comportamento rispettoso degli studenti e dell'istituzione in sé, è necessario dare prova di imparzialità e correttezza nelle valutazioni, è necessario creare un ambiente di apprendimento attivamente stimolante in cui lo studente non veda i suoi compiti come una vuota sofferenza, è necessaria una buona dose di empatia per gestire situazioni di criticità relazionale che inevitabilmente nelle classi si vengono a creare ed infine, purtroppo, deve anche essere attento a compilare tutta la modulistica correttamente entro le scadenze.
Mi viene in mente un esempio di una collega che ho avuto: le ore dedicate alla spiegazione erano molto poche e gestite malissimo, la maggior parte delle volte si limitava ad effettuare interrogazioni molto difficili dalle valutazioni estremamente severe. Quasi tutti gli alunni delle sue classi (provenendo da famiglie tendenzialmente benestanti) facevano ricorso a lezioni private per compensare l'assenza di didattica ed evitare l'insufficienza. Secondo criteri che misurino solo le competenze ottenute dagli studenti questa insegnante risulterebbe eccelsa.
Per quanto questo sia un caso estremo ho visto molti casi di natura simile.

Farei notare poi alcune criticità sul tipo di incentivi e disincentivi che si vogliono proporre:
Un aumento stipendiale per i docenti che si mostrino più capaci potrebbe avere un effetto positivo come elemento di gratificazione per i meritevoli, ma temo che non avrebbe un effetto positivo su quegli insegnanti che meritevoli non sono. Per esperienza personale (e credo che sia un sentore comune) i docenti pessimi sono tali non perché non si dedicano con sufficiente impegno alla loro mansione, ma proprio perché sono incapaci e mai riuscirebbero a svolgere la loro mansione in modo decente. Alcuni di questi, in seguito ad un'eventuale valutazione negativa, probabilmente accumulerebbero frustrazione e la riverserebbero sugli studenti creando danni ancor maggiori.
Per quanto riguarda la proposta di rimuovere i docenti palesemente problematici "dopo 15 anni" mi sembra uno scenario davvero terrificante: 15 anni sono un'eternità e in quel tempo un docente avrà a che fare con anche più di un migliaio di studenti, credo fermamente che uno stato non possa lasciare che migliaia di vite vengano compromesse da docenti nocivi e pericolosi. Bisogna agire prima.

Ora vorrei proporre una soluzione alternativa:
Se lo stato fornisce un servizio, la valutazione di questo dovrebbe spettare a chi di quel servizio sta usufruendo, ovvero in questo caso gli studenti (o per ragioni anagrafiche di attendibilità della valutazione, dalle loro famiglie).
Molto spesso parlando con i genitori di un giovane studente questo sa dare una panoramica dei docenti nel consiglio di classe: quello che non fa nulla, quello che regala i voti, quello molto severo, quello che mette i voti per pura discrezionalità, quello che insulta gli studenti, quello che fa propaganda politica in classe...
Per questo mi sembrerebbe sensato raccogliere delle valutazioni per ogni docente su una serie di indicatori essenziali, ad esempio: efficacia della didattica, gestione della classe, trasparenza nella valutazione
Per quanto riguarda le scuole superiori si potrebbe pensare di tenere in considerazione anche il parere degli studenti stessi (maggiorenni o quasi), da soppesare con quello della famiglia. C'è l'ovvio rischio di premiare i docenti che assecondano troppo i desideri degli studenti, ma proprio per questo manterrei comunque la componente delle famiglie nella valutazione.
Per esperienza personale so che esistono genitori per cui i loro figli sono geni e si scagliano contro chiunque dica il contrario. Per arginare questo tipo di fenomeni direi che nella valutazione effettiva si potrebbero escludere il 25% delle valutazioni peggiori e il 25% delle valutazioni migliori, in modo da avere un indicatore un po' più "mediano".
Per quanto riguarda premi e sanzioni un ipotesi di premi stipendiali può essere ragionevole, ma credo sia più importante che il dirigente abbia l'obbligo di allontanare i docenti da quelle classi da cui hanno ricevuto delle valutazioni significativamente negative. Qualora la cosa si riproponga per più anni consecutivi allora il preside deve avere la possibilità di allontanare il docente dall'istituto e costringerlo al trasferimento. Se per più volte un docente è stato forzato a cambiare istituto per questo motivo allora dovrebbe perdere il ruolo.
Questo tipo di sanzioni farebbe anche in modo che la fase di valutazione da parte delle famiglie sia svolta con il massimo senso di responsabilità, perché da questa dipenderebbero i docenti dell'anno successivo.
Esistono casi particolari come ad esempio quelli in cui un docente insegna in un solo anno di corso o insegna a tutte le classi per cui è prevista una determinata materia, ma sono abbastanza rari e andrebbero trovate delle soluzioni ad hoc.

Sarei felice di avere qualche opinione su queste riflessioni, da chiunque abbia avuto la pazienza di leggerle!

blim
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Drin drin per svegliare l'algoritmo!

gabrielesalini
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Io lo voglio, le mie classi sull invalsi sono in top oppure in media rispetto al livello di riferimento. Vorrei che mi fosse riconosciuto

SerloCa
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Faccio il professore, sono d'accordo al 1000%. Tuttavia se osi nominare la parola PERFORMANCE degli studenti a scuola orde di pedagogisti o simil pedagogisti che popolano gli ambienti scolastici, la cui personalità si basa sullo sparare ad minchiam definizioni imparate di ''grandi autori''', ti gridano dietro e cercano di umiliarti. La scuola in italia è a un livello tragico, ma proprio a livello umano e mi fermo qui perchè non voglio parlare male di persone che dovrebbero esser colleghi. Iniziamo da dirigenti che vaneggiano teorie che non hanno nemmeno capito bene (ovvio che se metti in mano un casino burocratico come la scuola a gente laureata in scienze motorie o teologia si vengono a creare problemi), passando dal ministro che vuole scrivere le indicazioni nazionali e nelle materie STEM la commissione è fatta solo da pedagogisti e nemmeno uno straccio di laureato in una qualsiasi materia STEM. Cose assurde professore, cose assurde. Concludo con i posti di sostegno, un ufficio di collocamento per diplomati che tramite percorsi da ITP si trovano da fare i muratori a fare i professori di sostegno, senza nessuna vocazione, nessuna competenza ma solo con migliaia di euro di soldi spesi per certificazioni comprate.

juliocarlos
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Essendo all'interno di questo campo, ho questo pensiero in merito. L'idea può essere buona alla base, ovviamente è il come si applica, in modo da evitare eventualmente soprusi. Ciò che intendo è: definire bene dei criteri e delle modalità che siano più eque possibili. Questa è la mia opinione!

simonemiretti
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complimenti anche per la regia!! si vede che drin drin raccoglie i migliori

hardstuckpantheon
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Com'è simpatico Boldrin in questo intervento! Pur esprimendo posizioni "radicali" (nel senso che vanno alla radice di un sistema che intende riformare), lo fa in maniera molto efficace: non insulta nessuno, non provoca e non cerca affatto facili consensi. La proposta è spiegata in maniera molto lineare, sintetica, concreta e coerente.
Purtroppo spesso, quando parla di scuola (ma non solo), Boldrin è molto aggressivo e, al di là della sensibilità personale (a me non piace un approccio così "confrontational", ma è una preferenza soggettiva), questa aggressività inficia molto l'efficacia della comunicazione

andreageuna
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Pensate che questo sistema sia applicabile anche alla primaria e alla scuola dell'infanzia? Da insegnante di Primaria lo trovo da un lato auspicabile ma al contempo in conflitto con la struttura meno rigida della primaria, senza menzionare che la direzione nella quale sta venendo spinta è una che poco si conforma a test atti a misurare la performance degli alunni (in caso si cercasse di fare un'inversione di rotta la vedo dura nel breve termine). Quando si parla di scuola nelle discussioni del drin drin vedo sempre una lente su medie e superiori ( giustamente, son quelle che hanno più problemi al momento in Italia) ma raramente sento menzionare la dimensione della primaria, mi piacerebbe sapere quali considerazioni avete a riguardo di quell'ambiente, se poi fosse possibile per voi intavolare una discussione con esperti del settore ancora meglio.

rakeshomega
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Gli insegnanti saranno contro, radicalmente contro. Bisogna capire come convincere i genitori dei ragazzi.

matteogiacomelli
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Adeguare lo stipendio sarebbe difficilissimo e creerebbe sicuramente malcontento tra il personale, ma semplicemente dividere il personale "dEcente" da quello "non dEcente", e quello veramente indecente fuori dai coglioni (sto parlando anche di ATA e lo farei anche retroattivo: c'è gente andata in pensione a 40-45 anni senza aver mai fatto spudoratamente un ca..o di niente a scuola, gliela dimezzerei), sarebbe già tanta ma tanta roba!! Migliaia di anni fa mi sono disiscritto dal sindacato, il principale colpevole di questa situazione e a cui mi ero iscritto solo per presentare le domande in Provveditorato (all'epoca senza internet era praticamente obbligatorio essere supportati), mi hanno addirittura telefonato a casa per dirmi "guarda hai ragione tu, ma noi dobbiamo fare così".

michelebarbara
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Da docente sono assolutamente a favore di una riforma importante per filtrare il corpo docenti (e soprattutto vorrei che la categoria non fosse più illicenziabile una volta che ha il posto fisso - il posto fisso non dovrebbe esistere, se inizi a fare male il tuo lavoro, cambia lavoro). A mio avviso sarebbe importante anche semplificare alcuni aspetti della scuola, tra (troppi) progetti e attività che interrompono continuamente le lezioni e tante materie che si fanno per un anno e poi si abbandonano a causa del piano di studio dell'indirizzo scelto (a volte potrebbe essere una buona idea, per carità, ma ha senso fare un anno di fisica e basta in alcuni istituti tecnici?).

pagliaiodifoglie
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Licenziare tutti i professori e poi assunzioni basate sulle performance il docente deve essere un lavoro di prestigio pagato tantissimo e riservato a pochissimi che costantemente devono dimostrare di essere all’ altezza perché? Perché i danni che fanno i professori oggi in Italia sono incalcolabili letteralmente macellano intere generazioni . Non accadrà mai in Italia i professori sono voti certi purtroppo

riceputiGiandomenico
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Devono essere valutate le SCUOLE a mio parere, così poi sono le scuole stesse a selezionare e valutare gli insegnanti come preferiscono, come accade con gli impiegati di qualunque azienda

emifuc
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Idea certamente interessante, che va strutturata di più. La nevessità di selezionare quanto meno il peggio del peggio (purtroppo molti) dai decenti comunque resta.

alessandrosignori
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Insegnanti e soprattutto sindacati degli insegnanti sono radicalmente e ferocemente contrari ad ogni forma di valutazione delle prestazioni!!!

maurizioboggian
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Tutte buone, ottime idee ma va messa moltissima attenzione sull'implementazione. Al liceo quando applicavo per borse di studio INPS si vedevano le graduatorie e magicamente c'era una spropozione di studenti di istituti del Sud con medie altissime... Due domande me le farei. Quindi molta attenzione alle metriche che si usano per queste valutazioni, bisogna tenere conto del "paese reale". Forse parte della soluzione potrebbe essere usare le prove invalsi come indicatore, farne di più e avere supervisori esterni durante le prove.

ulisseromagnoli
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Come si potrebbero valutare le capacità relazionali del docente coi propri studenti? Aiutare gli stessi a scegliere la strada giusta nella vita, insomma la crescita emotiva?

morenasimone
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il testo di questo video andrebbe inserito nelle clausole di ogni contratto docente e fornito ad ogni genitore e studente. Quella professione e' troppo importante per essere lasciata in mano alla casualita'. Io sarei un po' piu' drastico: chi porta risultati statisticamente rilevanti, oltre a mantenere il posto ed avere aumenti salariati sostanziosi, dovrebbe avere altre forme di benefits. Chi produce asini o depressi, trovera' un mercato del lavoro privato che lo accogliera' a braccia aperte.

dfolegna
Автор

Il problema è che la valutazione degli insegnanti tende troppo spesso a trasformarsi in un'autovalutazione, o comunque un sistema in cui i valutati hanno grande discrezionalità.

Il valutato non deve avere voce in capitolo sul processo di valutazione, lo dico per esperienza personale... Lasciamo perdere l'invalsi, e prendiamo in considerazione le "prove parallele" che vengono svolte semestralmente e che hanno un riscontro personale diretto sull'insegnante:

L'insegnante A svolge le prove con tutti i crismi, sorvegliando gli studenti perché non copino e seguendo le regole.
L'insegnante B, chiude uno o due occhi, e aiuta gli studenti più fragili, magari certificati.

Secondo voi quale classe totalizza un punteggio superiore? Spoiler alert: l'insegnante B. Nella valutazione bisogna prestare estrema attenzione al conflitto di interessi.

Secondariamente, il "materiale umano" di partenza è talmente determinante ai fini del risultato, che mi chiedo come sia possibile "normalizzare" i dati. Boldrin da questo punto di vista mi sembra la faccia troppo facile.
Perché anche i risultati invalsi sono pesantemente influenzati "dall'inclusività" della scuola, per cui a parità di indirizzo scuole che bocciano molto hanno risultati invalsi migliori!

reptileita
Автор

Spiegategli che un docente su 3 è precario ed ogni anno cambia scuola. Su alcune materie (soprattutto quelle ambito stem) non trovando candidati disposti ad entrare nel tritacarne dell'insegnamento mettono in cattedra persone senza titoli. Cosa vuoi che gliene freghi della valutazione annuale e anche della qualità dell'insegnamento se poi a giugno gli terminano il contratto? Ah aspetta, a casa mia la qualità si paga. Lo stipendio di un docente si aggira sui 26mila euro lordi all'anno!
La questione è complessa. Cmq senza fare troppi test, basta parlare con gli studenti. Loro sanno chi sono i prof bravi e quelli incapaci che leggono il giornale in aula.

RagingDemon-jo