LA MIA TERAPIA NON HA FUNZIONATO [RISPOSTE INEDITE]

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Ti sei mai chiesto come uno psicologo capisce se la terapia sta davvero aiutando il paziente? In questo video esploriamo i segnali che indicano il progresso e i momenti di stallo che possono emergere nel percorso terapeutico. Parliamo anche di come terapeuta e paziente possano affrontare insieme questi momenti per tornare sulla strada giusta.

💬 Hai mai vissuto momenti di impasse in terapia? O sei curioso di sapere come funzionano questi processi?

#matteoradavelli #psicoterapia #terapia #pscioterapia

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📘Ho scritto tre libri: ‘Oltre il tradimento. La psicologia dell’infedeltà’.

📘 ‘ L’amore in gabbia ‘

📘 ‘ Liberare la passione: La storia di Giovanni ‘

Per ogni info: ​​​Dr. Matteo Radavelli - Psicoterapeuta e Psicologo Seregno
Via Ballerini, 56, 20831 Seregno MB
+393479177302
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Комментарии
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Anche questo video è molto interessante! Di recente mi confrontavo con un amico sulle diverse terapie che io e lui abbiamo intrapreso. Lui diceva che ad ogni seduta si sente meglio, io invece no... Per me la terapia è sconvolgente! Mi spiego meglio: io non "scarico" addosso al mio terapeuta tutto ciò che mi accade come se fosse una discarica, lo informo della situazione, evidenzio i passi avanti e la situazione residua, ma poi affronto un "nodo" nuovo. Il beneficio si palesa non nell'immediato, ma sul lungo. Spesso dalla seduta esco stremata, spaventata, disorientata, ma nel giro di una decina di giorni mi arriva una consapevolezza nuova che mi modifica... Mi sembra sempre di non capire niente, ma è come se qualcosa che risiede in me, invece, cogliesse il detto e più spesso il non detto del dottore. Lui dice che è l'inconscio...Domanda: esistono approcci terapeutici che, già sulla carta, sono controindicati per certi tipi di problemi?

danielasella
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Ho già posto questo problema e non voglio diventare più ossessivo ed ossessionato di quanto già non sia, ma ci potrebbe porre degli esempi circa l'eventualità di aver la sensazione di stare addirittura "danneggiando" il paziente?

Perché a me è capitata, forse, questa circostanza (dopo innegabili grossi progressi), e citare magari, a questo punto, alcuni modi efficaci (o meno pericolosi) per comunicarlo e "sganciare" il paziente, indirizzandolo eventualmente verso un altro professionista più adatto, senza creare fratture o sfiducia, se non addirittura invalidare dei progressi fatti e rendere ulteriormente difficoltoso il rivolgersi a qualcun'altro.


"Mi son sentito ahimè letteralmente dire da altri psicologi di aver subito un danno e che avrei dovuto denunciare la mia terapeuta"... Chiaramente cosa estremamente difficile perché, "su che basi farlo, non essendo io stesso un terapeuta" e "con quali prove"...

Grazie.

Mi spiace, argomento scottante... Un po' come l'abbandono scolastico (tra le altre cose, una delle problematiche in questione. Pur essendo arrivato diretto in quarta perito chimico, averla ripetuta, poi ritirato due volte in quinta, una a novembre, l'altra ad aprile, e dopo aver tentato anche il passaggio al serale).

Le questioni "ingombranti" erano altre, ma mi è stato sostanzialmente impossibile avere chiarimenti su quali fossero, cosa non aveva funzionato, e cosa fare poi quindi.

andreabusa
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