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L’EUROPA ORIENTALE sotto STALIN

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Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'URSS di Stalin si prepara a raccogliere i frutti della vittoria, trasformando i Paesi dell'Europa orientale in "democrazie popolari" sotto il suo rigido controllo. Ma c’è un ribelle: la Jugoslavia di Tito, che osa sfidare il giogo sovietico e scegliere una strada autonoma. La risposta di Mosca? Un’esclusione brutale e la repressione nei satelliti. Tito resiste, ma il messaggio è chiaro: l’URSS non perdona chi osa deviare dalla linea.
► SUPPORTA IL PROGETTO:
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Unione Sovietica, dopo essersi sacrificata per la vittoria sul nazi-fascismo, si prepara ad assumere un ruolo di guida mondiale. Stalin, leader dell’URSS, impone la sua volontà sui paesi dell’Europa orientale sotto controllo sovietico, imponendo pesanti riparazioni di guerra e influenzando radicalmente le economie locali. Ingenti capitali e risorse fluiscono verso l’Unione Sovietica, rafforzando soprattutto l’industria pesante e l’arsenale militare. Nel 1949, la prima bomba atomica sovietica pone fine al monopolio nucleare americano.
Politicamente, i paesi dell’Europa orientale vengono trasformati in “democrazie popolari” sul modello sovietico, con la Bulgaria, la Romania e la Polonia che subiscono forti pressioni per adottare governi comunisti controllati da Mosca. In Cecoslovacchia, l’influenza sovietica porta all’ascesa del Partito Comunista, segnando la fine della democrazia.
La Jugoslavia, sotto la guida di Tito, rappresenta l’unica eccezione, rifiutando di allinearsi pienamente all’URSS. La resistenza di Tito provoca una frattura con Mosca, portando la Jugoslavia a sviluppare una politica estera indipendente. Tuttavia, questa ribellione avrà un prezzo: l’Unione Sovietica rafforza il controllo sugli altri stati satelliti per evitare ulteriori dissidenze, inaugurando un lungo periodo di repressioni che segnerà l’inizio della Guerra Fredda.
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00:00 La sovietizzazione dell’Europa orientale
01:40 Le trasformazioni politiche in Europa Orientale
02:54 Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia
05:06 Sviluppo economico degli Stati Satelliti
06:10 La Jugoslavia di Tito
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Una produzione Specter Film Collective
STARRING: Francesco Furesi, Pietro Iacopo Benzi
DIREZIONE ARTISTICA: Francesco Furesi
SCENEGGIATURA: Pietro Iacopo Benzi, Francesca Faverio, Francesco Furesi
CONTENUTI STORICI: Pietro Iacopo Benzi, Francesca Faverio
FOTOGRAFIA: Mattia Rossetti
AUDIO PRESA DIRETTA: Edoardo Conti
MONTAGGIO: Edoardo Conti
MOTION DESIGN: Francesco Furesi, Mattia Rossetti, Lauryn Stella Sardella
STOCK FOOTAGE: Pietro Iacopo Benzi
COPERTINA: Simone Acquiroli
SOUND DESIGN & MIX: Andrea Romani
PRODUZIONE: Caterina Scalfi
SOCIAL MEDIA MANAGER: Fulvio Matera
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Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Unione Sovietica, dopo essersi sacrificata per la vittoria sul nazi-fascismo, si prepara ad assumere un ruolo di guida mondiale. Stalin, leader dell’URSS, impone la sua volontà sui paesi dell’Europa orientale sotto controllo sovietico, imponendo pesanti riparazioni di guerra e influenzando radicalmente le economie locali. Ingenti capitali e risorse fluiscono verso l’Unione Sovietica, rafforzando soprattutto l’industria pesante e l’arsenale militare. Nel 1949, la prima bomba atomica sovietica pone fine al monopolio nucleare americano.
Politicamente, i paesi dell’Europa orientale vengono trasformati in “democrazie popolari” sul modello sovietico, con la Bulgaria, la Romania e la Polonia che subiscono forti pressioni per adottare governi comunisti controllati da Mosca. In Cecoslovacchia, l’influenza sovietica porta all’ascesa del Partito Comunista, segnando la fine della democrazia.
La Jugoslavia, sotto la guida di Tito, rappresenta l’unica eccezione, rifiutando di allinearsi pienamente all’URSS. La resistenza di Tito provoca una frattura con Mosca, portando la Jugoslavia a sviluppare una politica estera indipendente. Tuttavia, questa ribellione avrà un prezzo: l’Unione Sovietica rafforza il controllo sugli altri stati satelliti per evitare ulteriori dissidenze, inaugurando un lungo periodo di repressioni che segnerà l’inizio della Guerra Fredda.
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00:00 La sovietizzazione dell’Europa orientale
01:40 Le trasformazioni politiche in Europa Orientale
02:54 Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia
05:06 Sviluppo economico degli Stati Satelliti
06:10 La Jugoslavia di Tito
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Una produzione Specter Film Collective
STARRING: Francesco Furesi, Pietro Iacopo Benzi
DIREZIONE ARTISTICA: Francesco Furesi
SCENEGGIATURA: Pietro Iacopo Benzi, Francesca Faverio, Francesco Furesi
CONTENUTI STORICI: Pietro Iacopo Benzi, Francesca Faverio
FOTOGRAFIA: Mattia Rossetti
AUDIO PRESA DIRETTA: Edoardo Conti
MONTAGGIO: Edoardo Conti
MOTION DESIGN: Francesco Furesi, Mattia Rossetti, Lauryn Stella Sardella
STOCK FOOTAGE: Pietro Iacopo Benzi
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