filmov
tv
Traversata del Col Chasseur per Ferrata al Bivacco Borelli, Rifugio Monzino e Ferrata Glarey (AO) 4K
Показать описание
Bellissimo itinerario che si sviluppa per la maggior parte su più sentieri attrezzati e vie ferrate.
Nota bene: il percorso è piuttosto lungo e fisicamente impegnativo, fare in giornata solo se ben allenati, altrimenti consiglio di suddividerlo in 2 giorni appoggiandosi o al comodo Rifugio Monzino o al Bivacco Borelli-Pirovano.
Partenza dal camping in frazione Peuterey (Val Veny, Courmayeur (AO)) dove si lascia l'auto nei comodi parcheggi. Si attraversa il bosco dove una volta all'anno Courmayeur organizza la festa di 'Celtica' e si continua su poderale in direzione La Visaille, fino a quando si incontra il cartello per il Rifugio Borelli (su una pianta vicino ad una centralina idroelettrica).
Si risalgono 400 faticosi metri di dislivello fra pinetti e piccoli arbusti in direzione degli evidenti muri di roccia dai quali scende una bellissima cascata.
Si raggiunge così l'attacco della via ferrata caratterizzato dall'inizio di una catena che ci accompagnerà per tutto l'itinerario fino al Bivacco Borelli. La via ferrata è molto atletica e a tratti esposta; a mio avviso il passaggio più complicato è un camino di una 15ina di metri che si incontra quasi subito. Per il resto nulla da segnalare, l'ho trovata anche abbastanza rapida da fare. Dopo un'ultima placca molto esposta si raggiungono i pianori superiori erbosi e con un lungo traverso e un mini guado si raggiunge l'Ex. Rifugio Borelli incastonato sotto le rocce della parete (davvero caratteristico!).
Breve esplorazione del bivacco e poi si punta dritto verso l'intaglio del Col Chasseur (evidente!).
Si attraversa a mezza costa il cosiddetto Fauteuil des Allemands e si giunge all'intaglio sud del Colle. Per evitare la neve si può aggirare sulla sinistra con passi di arrampicata di II/III, altrimenti mettete i ramponi per quei 50 metri che vi separano dalle evidenti funi d'acciaio. Si sale sempre seguendo le funi e questo tratto è decisamente impegnativo sia a livello fisico che a livello alpinistico (fare attenzione! parte più complicata della gita!).
Dopo essere arrivati al colle si può salire per parte attrezzata fino ad un bel ripiano posto poco più su del colle dove la vista vi ripagherà della fatica della salita, davvero STUPENDO!!!!
A questo punto si vede il rifugio Monzino e si inizia a scendere il sentiero attrezzato che vi porterà su quel che resta del basso ghiacciaio del Freney. Dapprima il sentiero è comodo su ampi prati un pochino esposti. Verso la fine, prima di mettere piede sul nevaio, la situazione si complica e, se si ha la possibilità, consiglio di fare una doppia da 30 metri per evitare le placche che separano dal nevaio. Altrimenti il tratto è molto molto fisico da disarrampicare. Se a stagione inoltrata portare una corda in quanto il nevaio sarà pressoché inesistente e la calata risulterà d'obbligo.
Portare picca e ramponi per attraversare il nevaio in sicurezza (poi magari vi rimarranno nello zaino, ma meglio averli).
A questo punto ci si tiene a sud del ghiacciaio e si attraversa il Freney in diagonale verso l'evidente sentiero dell'ultimo tratto della Via Ferrata Franco Garda che porta al Rifugio Monzino.
Breve sosta per pranzare e poi salgo fino alla Ex. Capanna Gamba per scendere lato ghiacciaio del Bruillard. Quì si segue parallelamente e si aggira la dorsale della Aiguille de Chatelet fino a trovare il cavo d'acciaio dove inizia la via ferrata Luigi Glarey. La si percorre integralmente (alcuni passaggi esposti, ma tutto sommato semplice e divertente) fino alla fine. Prestare attenzione in quanto bisogna guadare per ben 2 volte un impetuoso torrente (cercare il punto più semplice per attraversare in sicurezza).
Ora le difficoltà sono terminate e si può rientrare su comodo sentiero fino al Peuterey (il sentiero si trova sulla dorsale, seguire gli ometti/bolli gialli).
Giornata fotonica e panorami che solo il Monte Bianco e Courmayeur possono regalare.
Difficoltà Alpinistica: PD+ (via molto fisica).
Attrezzatura: Casco, imbrago, kit da ferrata, ramponi e piccozza (eventualmente una corda per la calata con discensore e cordino).
Totale Gita: Circa 21 km e 1650 metri D+.
Buona visione!
Iscrivetevi al canale, mettete like al video e, se volete ulteriori info, commentate sotto! :)
Nota bene: il percorso è piuttosto lungo e fisicamente impegnativo, fare in giornata solo se ben allenati, altrimenti consiglio di suddividerlo in 2 giorni appoggiandosi o al comodo Rifugio Monzino o al Bivacco Borelli-Pirovano.
Partenza dal camping in frazione Peuterey (Val Veny, Courmayeur (AO)) dove si lascia l'auto nei comodi parcheggi. Si attraversa il bosco dove una volta all'anno Courmayeur organizza la festa di 'Celtica' e si continua su poderale in direzione La Visaille, fino a quando si incontra il cartello per il Rifugio Borelli (su una pianta vicino ad una centralina idroelettrica).
Si risalgono 400 faticosi metri di dislivello fra pinetti e piccoli arbusti in direzione degli evidenti muri di roccia dai quali scende una bellissima cascata.
Si raggiunge così l'attacco della via ferrata caratterizzato dall'inizio di una catena che ci accompagnerà per tutto l'itinerario fino al Bivacco Borelli. La via ferrata è molto atletica e a tratti esposta; a mio avviso il passaggio più complicato è un camino di una 15ina di metri che si incontra quasi subito. Per il resto nulla da segnalare, l'ho trovata anche abbastanza rapida da fare. Dopo un'ultima placca molto esposta si raggiungono i pianori superiori erbosi e con un lungo traverso e un mini guado si raggiunge l'Ex. Rifugio Borelli incastonato sotto le rocce della parete (davvero caratteristico!).
Breve esplorazione del bivacco e poi si punta dritto verso l'intaglio del Col Chasseur (evidente!).
Si attraversa a mezza costa il cosiddetto Fauteuil des Allemands e si giunge all'intaglio sud del Colle. Per evitare la neve si può aggirare sulla sinistra con passi di arrampicata di II/III, altrimenti mettete i ramponi per quei 50 metri che vi separano dalle evidenti funi d'acciaio. Si sale sempre seguendo le funi e questo tratto è decisamente impegnativo sia a livello fisico che a livello alpinistico (fare attenzione! parte più complicata della gita!).
Dopo essere arrivati al colle si può salire per parte attrezzata fino ad un bel ripiano posto poco più su del colle dove la vista vi ripagherà della fatica della salita, davvero STUPENDO!!!!
A questo punto si vede il rifugio Monzino e si inizia a scendere il sentiero attrezzato che vi porterà su quel che resta del basso ghiacciaio del Freney. Dapprima il sentiero è comodo su ampi prati un pochino esposti. Verso la fine, prima di mettere piede sul nevaio, la situazione si complica e, se si ha la possibilità, consiglio di fare una doppia da 30 metri per evitare le placche che separano dal nevaio. Altrimenti il tratto è molto molto fisico da disarrampicare. Se a stagione inoltrata portare una corda in quanto il nevaio sarà pressoché inesistente e la calata risulterà d'obbligo.
Portare picca e ramponi per attraversare il nevaio in sicurezza (poi magari vi rimarranno nello zaino, ma meglio averli).
A questo punto ci si tiene a sud del ghiacciaio e si attraversa il Freney in diagonale verso l'evidente sentiero dell'ultimo tratto della Via Ferrata Franco Garda che porta al Rifugio Monzino.
Breve sosta per pranzare e poi salgo fino alla Ex. Capanna Gamba per scendere lato ghiacciaio del Bruillard. Quì si segue parallelamente e si aggira la dorsale della Aiguille de Chatelet fino a trovare il cavo d'acciaio dove inizia la via ferrata Luigi Glarey. La si percorre integralmente (alcuni passaggi esposti, ma tutto sommato semplice e divertente) fino alla fine. Prestare attenzione in quanto bisogna guadare per ben 2 volte un impetuoso torrente (cercare il punto più semplice per attraversare in sicurezza).
Ora le difficoltà sono terminate e si può rientrare su comodo sentiero fino al Peuterey (il sentiero si trova sulla dorsale, seguire gli ometti/bolli gialli).
Giornata fotonica e panorami che solo il Monte Bianco e Courmayeur possono regalare.
Difficoltà Alpinistica: PD+ (via molto fisica).
Attrezzatura: Casco, imbrago, kit da ferrata, ramponi e piccozza (eventualmente una corda per la calata con discensore e cordino).
Totale Gita: Circa 21 km e 1650 metri D+.
Buona visione!
Iscrivetevi al canale, mettete like al video e, se volete ulteriori info, commentate sotto! :)
Комментарии