Com'erano le barzellette degli antichi?

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Il senso dell'umorismo è qualcosa di incredibilmente variabile e soggettivo: può cambiare da individuo a indivduo, cambiare da una cultura all'altra e anche cambiare nel tempo.

Così come può offrire informazioni interessanti sulla società che l'ha plasmato, al contempo il senso dell'umorismo richiede, per essere compreso a tutto tondo, che si padroneggino gli elementi culturali del suo contesto

Studiare le barzellette degli antichi dunque si presenta come una sfida notevole, ricca di spunti interessanti ma al contempo di interrogativi di difficile risposta.

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COM’ERANO LE BARZELLETTE DEGLI ANTICHI?
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00:00 – Introduzione
02:21 – Le barzellette (?) dei Sumeri
09:50 – Le barzellette dei Romani
14:41 – Il Philogelos
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A cura di Gioal Canestrelli Istituto di Archeologia Sperimentale "Fianna ap Palug" di Verona

Copertina e montaggio di Angela Ruggero

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Комментарии
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La barzelletta romana delle corna si ripeteva anche in quel di Napoli durante i l Regno. Il Re, venuto a sapere che a Napoli v'era un uomo che gli somigliava moltissimo, lo mandò a chiamare e, constatata l'incredibile somiglianza, gli chiese: "Forse tua madre veniva a servire a palazzo" " Mia madre no, ma mio padre veniva a portare il pesce."

peppilbello
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Il vero dilemma sulle barzellette sumere sta nel fatto che in una struttura politica fatta di città stato nessuno abita mai iniziato una barzelletta con "ci sono uno di Ur uno di Uruk e uno di Kish davanti all'Eufrate..."

Caneprocionetanuki
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Barzelletta greca :


Due uomini stanno passeggiando lungo la strada verso Atene, quello più svelto scrive su una pietra miliare all'amico più lento "Affrettati". L'amico, letto il messaggio, scrive anche lui "E tu aspettami".

IlFantePesante
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Thanks! (Mi scuso della verbosità)

Un mattino presto in Galilea, Gesù e Pietro si trovano insieme a raccogliere mandorle; Pietro sotto l'albero e Gesù lassù a squotere i rami.

Un gruppo di farisei passa lì vicino, li vede, e si avventa su Pietro sotto l'albero sottoponendolo sotto una bella valanga di sberle e pedate.
Stanchi, i farisei se ne vanno.

A ora di pranzo, ripassano di ritorno i farisei e, di nuovo, prendono il povero Pietro sotto l'albero, e lo massaggiano ben bene.
Col fiatone, se ne vanno i farisei.

Pietro, gonfio di botte, implora Gesù, e gli dice,
"Sai che facciamo, Maestro? Facciamo il cambio; io sto sopra a squotere i rami, e tu Signore, raccogli le mandorle quaggiù.
E, fanno il cambio.

Ritornano in serata i farisei che, prontamente si avventano, ma il capo li ferma e dice:
"Non lui! A questo povero bastardo ne abbiamo dati abbastanza.
Stavolta le diamo a quello sopra l'albero."

fuferito
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"Cesare durante il trionfo vide una persona incredibilmente somigliante tra la folla e gli chiese "Buon uomo, vostra madre ha mai prestato servizio al palazzo?" e l'uomo rispose "No, vostra maestà, ...ma mio padre sì!".

paolopozzobon
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Spesso si studia la Storia con una visione geopolitica, perché questo tipo di fonti sono quelle più facilmente reperibili dall'antichità. Ma quando ci si sofferma a pensare che anche nell'antichità, le persone ovviamente erano normali e con normalissime "beghe" quotidiane, come il ridere per una scorreggia, le dispute fra fratelli per un'eredità, il tradimento di un coniuge, etc... Allora ti rendi conto che esiste una continuità con il passato, e che basta andare indietro di appena qualche generazione e sei già in "un altro mondo" (all'epoca della nonna di mia nonna, l'Italia non esisteva).

askadia
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Video leggendario. Complimenti davvero. Quello che ci manca è anche sapere come le barzellette antiche fossero lette. Una stessa barzelletta letta da noi o da un maestro come fu Gigi Proietti non farà mai lo stesso effetto

dellerpesh
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Sto ricoverato in ospedale in attesa della diagnosi. Grazie per questo video, che casca proprio a pennello❤

leonardomarchetti
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L' ultima sulla nonna l' ho sentita da Robin Williams in uno show americano, quella dell' asino la dice Totò nel film "47 morto che parla"

giuseppedidioroccazzella
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le barzellette su marito e moglie non solo sono la prova, che io reputo meravigliosa, che alcune dinamiche sociali trascendono lo spazio e il tempo e ci rendono vicini a uomini e donne che per noi sono così lontani, ma anche e soprattutto che un comico come Maurizio Battista riscuoterebbe lo stesso successo sia che faccia il suo monologo ad Uruk nel terzo millennio a.c. sia che lo faccia al teatro brancaccio nel 2024

pagolo.
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Veramente notevoli ... Quelle romane somigliano molto a quelle che si usano ancora oggi nella Capitale ... Carine pure quelle greche.

alessandrovaragnolo
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Quando all'inizio hai detto "barzellette sumere" ho pensato: no vabbè non può essere 😂 complimenti per la ricerca Gioal e per l'ultima chicca!

claudiobernardi
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Mi ha fatto ridere realmente la maniera in cui il Canestrelli ha declamato l'ultima, agghiaggiande barzelletta greca... 😂

omicroneridani
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È incredibile come molte trovino trasposizioni moderne che ho sentito spesso… non me se ne voglia ma ho trovato quelle sui misogini le più divertenti

alessandrospaccini
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È finalmente arrivata la "linea comica" (cit. Boris) di Europantiqva!

L'ultima barzelletta è talmente moderna che la vedrei bene raccontata da Stefano Rapone.

robertofoddai
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Le barzellette sul corridore sono le barzellette di Totti dell'evo antico.

Dio che sei nei server di Youtube, preserva per sempre questo contenuto, amen

Vargeon
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L'ultima barzelletta, giustamente definita agghiacciante, mi fu raccontata non molti anni fa con Pierino protagonista al posto dell'erudito. L'antica saggezza infatti dice "il peggio non è mai morto"

matteomazzoni
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Le barzellette raccontate in questo video mi hanno fatto morire, ma non dal ridere.
Comunque, è stato un grande video l'ennesimo direi, hai illustrato un aspetto della vita di tutti i giorni dell'antichità che di solito non riceve la benché minima attenzione, complimenti, adesso scusa ma sento un irresistibile desiderio di buttarmi dal decimo piano.

antoniorossi
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Due vestali abbandonano un attimo il fuoco sacro per andare in suburra a comprare un po' di frutta: una fa' all'altra: "prendiamo delle banane?" e l'altra: "certo, prendine IV, così almeno II le mangiamo"...

daigoro
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Quella dell'erudito che voleva insegnare all'asino a non mangiare si racconta ancora a Napoli. Ha come protagonista i cavalli di Bellomunno (storica agenzia di pompe funebri).
Quando a Bellomunno morirono tutti i cavalli di fame disse: "che sfortuna! Proprio adesso che ero riuscito ad insegnargli a non mangiare".
Sapevo che era vecchia come barzelletta, ma non sapevo che fosse così vecchia! Addirittura greca!

stefanoiulianovideo