La co-dipendenza: innamorarsi del dolore dell’altro

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#codipendenza #dipendenzaaffettiva #indipendenzaemotiva
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Комментарии
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Sbam! 💥 Ecco cosa è successo! Ero una co-dipendente! Per una vita ho salvato gli altri, e non me stessa. E me la sono motivata come ingratitudine altrui... ma pensa te! Mi sono cibata del dolore altrui per anestetizzare il mio. Wow. Senza parole. Grazie per questa nuova illuminazione doc! 🙏🏼

katiac
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Grazie dottore. Posso aggiungere che chi ha sofferto molto comprende la sofferenza degli altri e soprattutto la molla che spinge a muoversi in direzione degli altri è che quel dolore non lo si sopporta perché lo si conosce bene ed è insopportabile. Ci si concentra sul dolore degli altri per due ragioni: capire come fare per uscirne e per non provare il nostro dolore che, nel mio caso, è il dolore dell'impotenza. Io devo accettare di essere impotente di fronte al mio dolore però, quello che posso fare, è prendermene cura ❤️

elenalivio
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Grazie per questo contenuto incisivo.
In aggiunta agli ottimi suggerimenti di tisane e sciroppi, le suggerisco il "digiuno della voce": il silenzio.

annamariabecherini
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🙏🙏🙏🙏 devo assolutamente acquistare il suo corso. Finisco il libro e poi lo faccio. Infinitamente grazie per tutto ciò che ci REGALA!!! 🤗😘

alessandraboni
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Ombelico del mondo 🌈Molto eduttivo !Occorre acquisire assonanza cognitiva sulle proprie debolezze più o meno saltuarie Ci si salva da soli ...e non cercando di fare coming out verso una persona esterna Il mondo è abitato da molti individui elio centrici ...che però trovano terreno fertile li dove trovano, perché è loro costume accecare, esseri umani, che io dico Normali ossia aperti al mondo esterno Grazie Dotto ...Ottima riflessione e sempre chicche di saggezza che ti fanno venire voglia di cambiamento e futuro👒🌿🌼

micheladonofrio
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Grazie Dottore, è il video che aspettavo da tempo, dopo una relazione tra Co-dipendente e personalità evitante, spero approfondisca in futuro.

francesco
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Molto chiaro, ciò che occorre sapere. Grazie, dottore.

gabrielladimarino
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Grazie 🙂Lo definisco in qualche modo e simpaticamente" il centro di gravità permanente" . L' ho perso, ho capito bene cosa stà cercando di far capire. Consigli molto saggi e " producenti ", per " ritrovarsi*. Non vuol dire perdere l' elasticità per le altre metamorfosi o piccole trasformazioni ma, semplicemente ri- focalizzarsi sù questa consapevolezza che aiuterebbe alla grande.⭐ A presente quando una persona è stata all' estero per molti anni e, tornando nella sua città, non riconosce più niente, facendo fatica a ritrovare la casa di origine? Simbolicamente è un pò come dire" non mi abito più".

susannavaccaro
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in 8 minuti dice TUTTO. grandissimo video.

giorgiapolly
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Io ho fatto cosi' con i miei genitori....pensavo di aiutarli ma non ci sono riuscito

dinopasquini
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Condivido, il percorso di guarigione e' personale ...rifletto pero' sul comportamento della persona ferita che dopo aver raggiunto la guarigione delle ferite emotive, anche grazie all'aiuto appunto del co-dipendente, ad un certo punto decide di escluderlo dalla propria vita( poiche' incapace di guardarsi dentro e salvare se stesso). Tutto molto chiaro, anche la spiegazione molto tecnica. Mi domando a questo punto dove sia la reciprocitá.Si sa che un malato animicamente parlando, a causa del dolore e' quasi del tutto egocentrato...ma una volta giunto a guarigione grazie anche alla presenza del co- dipendente, non dovrebbe umanamente e civilmente indirizzarlo e magari mostrargli affetto e vicinanza anziche' allontanarlo? E' sana veramente una persona che si comporta in questo modo oppure ha vissuto ed e' divenuta, "guarendo", semplicemente una opportunista? Credo che il sintomo che caratterizzi la reale guarigione sia l'equilibrio. Se da un lato il soggetto guarito ha giustamente compreso che ognuno elabora il proprio dolore responsabilmente ed autonomamente, dall' altro non giudichi o si disinteressi del tutto del dolore altrui e partecipi con saggezza senza assurde pretese, alla vita dell'altro.

carmenciociola
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Io tendo ad accettare le persone così come sono.. il mio unico difetto è la gelosia.. non riesco ad accettare di essere messa da parte.. specie per un altra.. il resto lo accetto

TheCuoricinax
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Il caos aumenta😩non si diceva che tra i due sarebbe il dipendente affettivo ad avere maggiori capacità e possibilità di cambiamento?(ora leggo di queste situazioni di innamoramento del dolore dell'altro da parte del dipendente Etc.

.. Ma non è possibile fare almeno degli esempi più pratici che forse si comprendono anche meglio, visto che già l'argomento è, mi sembra zeppo di contraddizioni😖?( Altrimenti può sembrare veramente che le stesse cose possano venir fatte sia dal narcisista che dalla vittima. E che Quindi non siano le azioni che vengono fatte a determinare se sei un narcisista oppure un dipendente, ma la maniera in cui esse vengon fatte.piuttosto che lo scopo che c'è dietro alle azioni suddette. Conclusione:Non ci capisco una Eva 😔

Grazie a chiunque potrà riuscire a dare le risposte che ormai chiedo ovunque, da mesi.. spero il Dottor Giusti prenda in carico persalmente per spiegare le domande che ho fatto qui ma.anche in altri video🙌

Izha

izha
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Effettivamente curavo il suo dolore, invece del mio.

luciabianco
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ciao.fati una tisana di cipolla 😇 rossa

unicita