Quattro secoli per spiegare perché il cielo di notte è buio!

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In questo video capiamo perché il cielo di notte è scuro. Sembra una domanda banale, ma ci sono voluti secoli per capire il perché. Una discussione che ci porterà a parlare di espansione del cosmo, di Big Bang, di universo osservabile, di gas interstellare, della velocità della luce.

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BIBLIOGRAFIA E FONTI DI QUESTO VIDEO:
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Michelson and Morley, American Journal of Science, vol. 34, No. 203 (1887)
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Комментарии
Автор

Grazie prof. Baroni, sempre chiarissimo. Ho visto proprio sabato scorso, al planetario di Milano, una conferenza del prof. Peri che trattava l'argomento del buio del cielo affrontando anche la "luminosità" dell'universo al di fuori dello spettro visibile (i colori drl buio, appunto). Sono temi molto affascinanti che spiegano fenomeni che diamo per ovvi e scontati e che, invece, non lo sono affatto.

Alessandro

alebigna
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C'è voluto uno scrittore di racconti fantasiosi per capire l'enigma notturno: la fantasia è un principio su cui posa la comprensione scientifica del mondo. Aggiungo il mio like al video.

quivirgiliob
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Prof Baroni nell'universo di youtube il suo canale brilla come una stella.
La seguo con ammirazione

ambrogiogabrieleottini
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Adoro lo stile di esposizione! Grazie!

MeilinLi
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Simone, ottima spiegazione su una domanda che prima o poi tutti si fanno. Però adesso una domanda potrebbe essere: lo stesso principio vale anche per spiegare perchè, nonostante l'universo sia pieno di stelle con temperature immensamente calde sia immensamente freddo? Ciao e grazie ancora per i tuoi video!

robertopadovani
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Grazie della spiegazione! è Incredibilmente affascinante e, se ci pensiamo, di una Potenza immaginativa enorme, come sia possibile anche con un semplice sguardo e senza strumenti, ma solo con i nostri occhi e il ragionamento, comprendere proprietà così complesse dell'Universo stesso!!!!

andreaco
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Splendido video e spiegazione chiara, grazie davvero ! 🙏

Lonelovers
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Video al top come sempre, e che mi ha fatto venire due quesiti, forse banali:
1) Se esistesse un pianeta gemello della Terra il doppio più vicino al centro / origine dell'universo e potessimo osservarne il cielo notturno, lo vedremmo 4 volte più luminoso del nostro?
2) Ammettendo di conoscerne l'esatta posizione, sarebbe possibile osservare il momento in cui un corpo luminoso passa dall'universo invisibile a quello osservabile? Ovvero, il momento esatto in cui la luce proveniente da questo corpo lontanissimo ci raggiunge per la prima volta?

Come sempre, grazie mille e complimenti per la chiarezza e professionalità di questi video

gpexio
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Una domanda qual’è la velocità di espansione del universo? Se la velocità d’espansione è maggiore della velocità della luce allora un giorno(miliardi e miliardi di anni dopo)avremo un cielo completamente buio giusto?

Sukhrytrucker
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C'è talmente tanta distanza da qualsiasi corpo celeste che non può influire ne sulla luce ne sul calore su di noi, la protezione che ha intorno la terra per proteggerci dalle radiazioni, se lo spazio fosse finito il calore e la luce sarebbe uniforme dappertutto, ma così non è .

evelinapaganin
Автор

Grazie mille Simone per il video, ho visto che sono emersi dubbi da parte di molti, incluso me.

Assumendo appunto che l'universo abbia avuto un inizio, e se è vero che sia iniziato in un punto, e se è vero che ha senso dire che "subito dopo si sono formate le galassie che hanno cominciato ad allontanarsi", e quindi se è vero che all'epoca fossero vicine e quindi la luce di tutte colpiva tutte le altre, in base a quale principio col passare dei miliardi di anni alcune si sono allontanate al punto da non "illuminarsi reciprocamente" più? Domando perché da profano posso solo pensare che quelle che "non vediamo piu" abbiano dovuto allontanarsi più velocemente della luce.

Dove sta l'errore tra le mie supposizioni?

leonardotirelli
Автор

Ciao Simone. Una storia sintetica e perfetta del paradosso di Olbers! Qualcosa non ho ben capito nel red shift legato alla recessione delle galassie E' vero che la recessione porterebbe la luce fuori della sensibilità dell'occhio umano, ma l'energia non può andar perduta e lo spazio intergalattico risplenderebbe all'infrarosso.Non credo che i telescopi Hubble e J. Webb lo abbiano mostrato. Se invece assumiamo che non sono le galassie a recedere, ma è lo spazio a dilatarsi (trascinando le galassie), allora la densità di energia nello spazio calerebbe drasticamente sempre più. Questo dicono alcuni Autori. Che ne pensi?

vitovittucci
Автор

Ciao, video molto interessante che mi ha fatto sorgere molte curiosità. Noi viviamo su un pianeta che è circondato da un'atmosfera di aria, questo chiaramente inflisce su quello che noi vediamo dalla terra specie di giorno. Mi sono chiesto, se mi trovassi fuori dall'orbita terreste, sempre intorno al sole, come sarebbe la mia visione del sole e del spazio? (Buio? Sicuramente stellato, e il sole?). Un'altra curiosità, se mi trovassi sulla luna, priva di atmosfera? Sicuramente il modo di vedere ombre ecc sarebbe diverso. Scusa se ho esagerato con la mie domande, ma potrebbe essere un argomento interessante per un nuovo video.

robertoellena
Автор

Scusate ma se la spiegazione al cielo nero sta nel fatto che la luce ancora non ci ha raggiunto allora perché le osserviamo? Se non ci avesse raggiunto non dovremmo neanche vederle giusto?

mariostecchi
Автор

Buongiorno, io però resto sempre perplesso quando i divulgatori parlano di universo infinito che ha avuto un inizio localizzato ( il diametro dell'universo dopo l'inflazione era 1 m) a divulgare spiegando come stanno insieme il concetto di infinito ( non di finito illimitato) e di
Aspetto ardentemente risposte da qualunque fisico all'ascolto
Ciaoooo

marcobinni
Автор

Molto interessante, avrei una domanda da curioso: secondo il modello del big bang l'universo avrebbe avuto inizio da un unico "punto", estremamente denso, che sarebbe poi esploso lanciando nello spazio materia, pianeti, stelle ecc .. ora se questo fosse vero e considerando che secondo la relatività generale di Einstein non esiste qualcosa che possa andare più veloce della luce (compresi questi corpi celesti "sparati" in tutte le direzioni) allora la luce che questi corpi emettono dovrebbe aver già raggiunto la Terra, perchè è vero che l'universo si sta espandendo ma i fotoni che hanno cominciato a viaggiare appena dopo il bigbang stanno andando in ogni direzione ad una velocità più grande di quella dei corpi che li stanno emettendo .. se ciò fosse vero l'universo osservabile dovrebbe coincidere con l'universo effettivo e dal nostro pianeta dovremmo già vedere tutte le stelle che esistono ... no?

vbh-xh
Автор

Grazie professore per l'interessantissimo argomento trattato in un modo chiaro ed esaustivo!

gaetanocontato
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Caro Prof. Ma perché tutti pensano che l'universo è originato da una singolarità infinitamente piccola, e va' verso un'infinitamente grande. Possibile che nessuno pensi che ci troviamo in una singolarità senza tempo e dimensione? Che l'infinitamente grande, coincida con l'infinitamente piccolo? E se l'universo sta' accelerando è perché la gravità (vista in una dimensione più della nostra), attrae verso il grande Che è anche il piccolo infinito? Le scrissi alcuni mesi fa, per sapere cosa ne pensava, ma non ho ricevuto risposta, mi è dispiaciuto molto, perché io la stimo.

Joe-pqzc
Автор

L'Universo e formato di Energia, per cui esistono Infiniti Universi concentrici, il nostro Universo per la distanza in cui si trova trasforma l'energia in energia materiale, come le galassie sistemi solari pianeti. IN ogni Universo abbiamo la coscienza di se come Esseri viventi, in quanto l'energia che forma gli infiniti Universi trasmette conoscenza. Gli Esseri viventi sono creati per percepire l'Universo in cui sono stati creati, per cui con una vista limitata, lo dimostra il microscopio, siamo circondati da microbi, che sono respinti dall'energia che produciamo, in vita, ma non li vediamo, la Massa che curva lo spazio non la vediamo, ma la percepiamo dalle orbite. la VITA come la conosciamo la viviamo, come effetti di magia.

francorusso
Автор

Ma non è dovuto al redshift? Cioè l'universo si espande e quindi le stelle si allontanano... e la luce devia verso il rosso per effetto doppler?

ruggeroguglielmina
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