Parliamo di UNIVERSITÀ con l'ex MINISTRO dell'Istruzione 🎓

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Ex Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, magnifico rettore del Politecnico di Torino (dal 2005 al 2012), ingegnere, ex presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nonché attuale rettore di OPIT - Open Institute of Technology: Francesco Profumo è un uomo di spessore nel mondo dell'istruzione, e sono contentissimo di essermi confrontato con lui.

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#metododistudio #università #universitàtelematiche
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Комментарии
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Molto bello, il video❤️
Spero che possiate fare una live cosi si approfondisce di più la questione della scuola e su opit.

joaquin
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Molto interessante l'intervista.
In particolare mi è piaciuto il discorso sulla formazione, sulla conoscenza di base, sul pensiero critico, sulla cultura umanistica.
Complimenti

marco
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Mah! Alessandro, il tuo impegno è davvero apprezzabile...spero approndirai il significato del termine "rotondo" che posso intuire ma può generare ambiguità. Grazie sempre 😊

francescacimmino
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Da full professor del Politecnico di Torino, che ha iniziato il suo percorso anche con esperienze nelle medie inferiori e superiori, ho molto apprezzato la "carrellata di sintesi " che Francesco è riuscito organizzare, nel tempo e nelle modalità a disposizione, ben evidenziando aspetti di criticità e positività; ci rifletterò molto....Grazie!!!

annamarotta
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Non comprendo bene le critiche rivolte ad Ale in merito al video. Innanzitutto dovreste considerare il tempo ristretto dell'intervista, in poco più di 30 minuti sarebbe stato possibile approfondire (e non in maniera esaustiva) al massimo 1/2 argomenti sviscerandoli bene, motivo per cui (almeno credo) Ale abbia preferito porre delle domande generiche. In secondo luogo quando porti per la prima volta sul tuo canale un ospite non parti all'attacco con l'intento di fare notare tutte le incongruenze; e si potete chiamarla condiscendenza/omertà benevola se vi fa sentire meglio, io la definirei più "comprendere le situazioni e adattarsi di conseguenza". Aggiungo che il professore non ha detto castronerie palesi o cose assurde, anzi ha un punto di vista più che ragionevole sulla situazione dell'istruzione in Italia ed anzi, da grande appassionato di politica, ho apprezzato molto l'aver ricondotto lo scenario anche alla precaria situazione economica in cui verte l'Italia

Sir.Ciac
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Bravo Alessandro !! Bella intervista!!

lorenzosacchetto
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Sono davvero interessato a OPIT. Spero però che nei prossimi anni creino anche un indirizzo triennale che sia ibrido tra computer science e business perché mi piacciono entrambi i percorsi e in questo modo potrei avere accesso a tutti i percorsi di magistrale che offrono in base a cosa ho preferito durante la triennale.

Poi sarebbe interessante capire se c'è l'interesse per gli indirizzi scientifici che sono totalmente assenti nelle università telematiche e magari loro potrebbero colmare quel vuoto.

jackblood
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Il ministro ha attirato giovincelle appassionate di sapere nei commenti. ❤

lecoquez
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Boh per carità a me é sembrato un discorso super generale, temo che pure non abbia ben chiari i problemi della scuola/università italiana

liutprandoberzolli
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31:35 Profumo menziona dei fantomatici limiti riguardo alla memoria, nonostante la ricerca punti più verso l'idea che questo limite non ci sia o comunque sia irraggiungibile. Questo credo tu lo sappia bene ma non l'hai corretto.
Nel titolo c'è scritto "Parliamo di..." e in descrizione "...essermi confrontato con lui", ma questo confronto non c'è stato. Semplicemente l'ex ministro ha risposto ad una manciata di domande (generiche) con dei monologhi ininterrotti (a mio avviso altrettanto generici).
Si è persa un'occasione secondo me

marcoz
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In questo breve articolo(v Link) si mette in evidenza una delle caratteristiche più importanti dell'istruzione del Regno Unito.
Attenzione, questo non significa che io condivida tutto il contenuto del breve articolo.
A me interessa fare emergere nel dibattito una realtà diversa da quella descritta da davidepiù3759 il quale propone il modello anglosassone per la soluzione di problemi di ingiustizia sociale.
Si badi, io condivido le intenzioni di davidepiù3759
ma non condivido la soluzione che lui propone perché il modello anglosassone va in tutt'altra direzione.
E, sempre per evitare di essere frainteso, questo non significa che per me la scuola e l'università italiana siano il paradiso terrestre.

Il prof. Profumo, nell"intervista, spiega secondo me in modo chiaro come dovrebbe essere una scuola che funzioni bene: dovrebbe favorire lo sviluppo di una "testa ben fatta" e accenna alle caratteristiche di questa testa ben fatta:
che poi sono quei concetti che Alessandro de Concini esprime nei suoi video.
Si parla di metodo di studio, di imparare a imparare, di capacità di analisi e sintesi, di pensiero creativo, di pensiero critico.
Condivido totalmente questa visione della scuola, della formazione scolastica, degli scopi più importanti(il prof Profumo accenna anche alla socializzazione)

Come raggiungere questi obiettivi?
È un altro discorso sviluppato nell'intervista su cui non mi esprimo in questo commento.

Sono straconvinto che per formare una "testa ben fatta"
siano importanti le discipline umanistiche, la cultura umanistica a cui il prof Profumo accenna.
Questo non significa eliminare gli integrali o le lingue straniere: questa è una sciocchezza insinuata da davidepiù3759 nel suo commento.
Dico soltanto, per parafrasare davidepiù3759, che gli inglesi non arriverebbero mai alla follia di eliminare il grande William Shakespeare dal percorso formativo scolastico.

La follia, e c'è chi la propone, è quella di eliminare la storia e la letteratura... e aumentare le ore per le nuove tecnologie.
Alcuni folli (e ci sono, specialmente in questi tempi di enorme retorica e propaganda dell'IA) pensano che per formare "una testa ben fatta" sia meglio tenere dei corsi sull'Intelligenza Artificiale... che perdere tempo con la storia, con la letteratura, con la poesia ... e ... con il SOMMO POETA.
Pura follia.

Saluti

Link:
*Disuguaglianza ed istruzione nel Regno Unito"

marco
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“Il modello anglosassone in questo periodo storico dimostra tutte le sue debolezze”😂. Porco due ma basta leggere eurostat per capire che la scuola italiana è allo sfascio e anzi fa danno e avrebbe solo che benefici al passaggio a un sistema simil anglosassone. Queste interviste dai toni baronali, formali e gentil fanno danno e non informano. La scuola non è solo per quelli che vengono da una famiglia agiata e hanno capacità cognitive sopra la media, quelli ce la faranno lo stesso a realizzarsi NONOSTANTE la scuola. La scuola è sopratutto per chi viene dal disagio e non ha particolari doti genetiche. Per questi ultimi la scuola non fa nulla, non migliora le loro condizioni di vita all’uscita del percorso scolastico. Mi chiedo quali altre curiosità si possano avere sulla scuola se non questa, che è appunto l’obiettivo principale di un sistema formativo di un paese: Permettere alle fasce piu fragili della popolazione di emanciparsi. Il fatto che esistano studenti eccellenti di nazionalità italiana non dice nulla sulla qualità dell’università italiana, follia sentir dire certe cose da un ex ministro. Gli outlier non rappresentano l’università italiana. Lo studente mediano italiano è n volte meno preparato dell’ omologo tedesco o olandese. E poi cosa strac***o vuol dire base culturale? Aver imparato la divina commedia da qualche libro di testo? Sapere risolvere integrali o parlare inglese decente non fa parte di questa “base culturale”? Chi decide cosa è cultura e cosa no? Follia pura

davidepiu