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I Siculi nel Latium Adiectum

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La tomba dell'eneolitico (III millennio a.C.) rinvenuta presso la stazione di Sgurgola (FR), a fine dell'800, mostrava lo scheletro di un uomo di circa 30 anni, che sul cranio e su parte del corredo tombale era colorato di rosso.
Questa usanza richiama un rituale funebre utilizzato soprattutto dagli antichi Siculi, popolazione autoctona italica, che proveniente dal nord della penisola, si insediarono nel Latium e, quando ne furono scacciati dagli Etruschi, approdarono quindi in quell'isola, chiamata dai Greci "Trinacria", e che da loro prese il nome di Sicilia.
La loro presenza nelle aree laziali è citata anche dalla storiografia, e in particolare da Dionigi D'Alicarnasso, che ricorda come ancora ai suoi tempi molte località avessero ancora un nome Siculo e che le aree dove poi era sorta la città di Roma, furono originariamente abitate da questo antico popolo.
Questa tomba venne acquistata dal prof.Pigorini e oggi è visibile presso l'omonimo Museo etnografico L.Pigorini di Roma.
Questa usanza richiama un rituale funebre utilizzato soprattutto dagli antichi Siculi, popolazione autoctona italica, che proveniente dal nord della penisola, si insediarono nel Latium e, quando ne furono scacciati dagli Etruschi, approdarono quindi in quell'isola, chiamata dai Greci "Trinacria", e che da loro prese il nome di Sicilia.
La loro presenza nelle aree laziali è citata anche dalla storiografia, e in particolare da Dionigi D'Alicarnasso, che ricorda come ancora ai suoi tempi molte località avessero ancora un nome Siculo e che le aree dove poi era sorta la città di Roma, furono originariamente abitate da questo antico popolo.
Questa tomba venne acquistata dal prof.Pigorini e oggi è visibile presso l'omonimo Museo etnografico L.Pigorini di Roma.
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