SERGIO BRUNI – E CHIOVE

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Brano tratto dalla Piedigrotta “Acampora”del 1953 composto da Giuseppe Anepeta su versi di Peppino Fiorelli. Inciso nel 1953 dalla Voce di Napoli, Sergio Bruni, per la Voce del Padrone.
L’orchestra è diretta dallo stesso M° Anepeta. Il brano, inciso anche da Giacomo Rondinella, è molto suggestivo al pari dell’interpretazione soave del M° Sergio Bruni.
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Комментарии
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grazie per averci proposto questo brano stupendamente appassionato.
un carissimo saluto - dolores-

doloresmytube
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una voce melodica appassionevole e unica al mondo i suoi brani sono meravigliosi un cantante che rimmarra per sempre nella storia della canzone napoletanale sue canzoni le ho seguite e ascoltate da quando ero un ragazzo mi piace.

giuseppepinomodugno
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Una canzone molto malinconica, il Grande Maestro Sergio Bruni ci regala un'ottima interpretazione.

cinziaruzza
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Neanche il tempo ha osato mancare di rispetto
a questa voce!! Il disco è magnificamente con-
servato!!  Un leggero fruscio, sembra
pioggia....Chiove!!! grazie-giancarlo-

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*La canaria e Sergiobruni*

*A Napoli...* ma non inteso come un luogo fisico definito da confini giuridici, uno spazio fisico-aereo di profondità animale, anche a Bergamo, per dire, c'è Napoli, ma non solo. A Treviso, a Pordenone, a Cincinnati, a Baghdad c'è Napoli.

*A Napoli...* si usa un'espressione ormai tipica *_"Chi si’? Tu si’ ‘a canaria!"_*

Una domanda, una risposta.

L'espressione è dovuta ad una canzone del 1923 *CHIOVE* dedicata dal poeta *Libero Bovio* alla grande cantante *Elvira Donnarumma* che, nonostante fosse in punto di morte, espresse il desiderio di imparare le nuove canzoni per la *Festa di Piedigrotta*.

L'espressione nella canzone è drammatica, ma nel parlato quotidiano, e non si sa perché, è diventato uno sfottó, una presa in giro: _"Ma chi ti credi di essere? Te lo chiedi ogni tanto? Chi sei? Chi sei? A canaria?"_

La risposta non ha un punto esclamativo ma è un altro punto interrogativo, è sottinteso un forse, un auspicio dell'interrogato, ma l'interrogante lo invita a farsi 4 conti e a scendere con i piedi per terra.

La *_"canaria"_* infatti è il *canarino* capace di un canto bellissimo profondo divino ed è una costante metafora nella canzone napoletana. È messo in gabbia perché l'umanità non può fare a meno del suo fischio e lo deve tenere sempre a portata di timpano. *'A canaria*, il canarino, è dramma e gioia, profondità e leggerezza ad uso di Napoli ovunque Napoli sia.

Il primo cantante ad eseguire *Chiove* fu *Salvatore Capaccio* al *Teatro San Carlo di Napoli* accompagnato dall'autore della musica, il *maestro Nardella*.

Ma la canzone ha l'interpretazione definitiva con *Sergiobruni che oggi avrebbe compiuto 103 anni.*

*Chi è Sergiobruni? Sergiobruni è 'a canaria!*

L'interprete definitivo della canzone napoletana, la *Voce di Napoli* _(ovunque sia Napoli) secondo *Eduardo*, fonde in uno stile unico ed assoluto le villanelle secentesche con la canzone classica dell'Ottocento e le evoluzioni linguistiche e musicale del XX secolo con una *voce nasale e l'ugola tremante* divenuto uno stile, collega il *fado portoghese* con il *raï arabo-berbero* del Nordafrica e con gli stili musicali dell'Anatolia e della Persia nella sintesi di ciò ché è Napoli: *la tragedia greca*

Sergiobruni canta sempre con gli occhi chiusi, con una postura precisa ed il capo rivolto a intravedere cosa dice il cielo. Eleganza e religiosità.

*_"Chi si’? Tu si’ ‘a canaria!"_*

*W SERGIOBRUNI!*

*..A Napoli...* ma non inteso come un luogo fisico definito da confini giuridici, ma uno spazio fisico-aereo di profondità animale...

Buona domenica
Vincenzo Russo Traetto

*CHIOVE **_(Libero Bovio - Evemero Nardella)_*
Tu staje malata e cante,
tu staje murenno e cante.
So’ nove juorne, nove,
ca chiove, chiove, chiove.

E se fa fredda ll’aria,
e se fa cupo ‘o cielo,
e tu, dint’a stu ggelo,
tu sola, cante e muore.

Chi si’? Tu si’ ‘a canaria.
Chi si’? Tu si’ ll’ammore.
Tu si’ ll’ammore
ca pure quanno more,
canta canzone nove.

Giesù, ma comme chiove.

Tu, comm’a na Madonna,
cante na ninna-nonna
pe’ ‘n’angiulillo ‘ncroce,
ca vò’ sentí ‘sta voce,

‘sta voce sulitaria ca,
dint’ ‘a notte, canta.
E tu, comm’a na Santa,
tu sola sola, muore.

Chi si’? Tu si’ ‘a canaria.
Chi si’? Tu si’ ll’ammore.
Tu si’ ll’ammore,
ca, pure quanno more,
canta canzone nove.

Giesù, ma comme chiove.

vincenzorussotraetto