Pacifismo e populismo

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Nel Donbass il comportamento più riprovevole non è stato affatto degli Ucraini, se non altro perché loro difendevano il loro territorio da un tentativo di eversione armata, guidata con armi e soldati russi. Sarebbe come se l'Austria armasse una milizia in Alto Adige per rovesciare il potere legittimo e poi ci fosse una reazione, per quanto esagerata, di milizie nazionaliste italiane. La strage di Odessa non c'entra niente, Odessa non è nel Donbass, e comunque, anche quella fu una reazione, da parte di ultrà di una squadra di calcio, di fronte ad un tentativo simile, cioè di fare una rivolta armata sobillata dai russi. Se i russi hanno il diritto di sobillare rivolte armate in altri paesi e non si può neanche reagire allora va tutto bene. Ripeto, aspetto solo che qualcuno lo faccia in Italia, poi vediamo cosa direte.
E anche gli accordi di Minsk da questo punto di vista non c'entrano niente perché sono stati fatti DOPO la rivolta armata, e comunque i primi a non volerli rispettare sono stati i russi, per la banale ragione che a loro non interessa nulla dell'autonomia del Donbass, gli interessa controllare l'Ucraina. Infatti l'anno scorso Putin ha giustificato l'invasione dicendo che l'Ucraina non esiste, non certo per "salvare" il Donbass.

eugeniorossi
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Egregio professore, noto con piacere che la moderazione delle parole non le appartiene (più). Ovviamente in un commento io non posso esprimere le analisi che lei fa in 36 minuti, mi sento solo di volerle contestare alcuni punti (supponendo, ma non essendo certo che l'altrui opinione le interessi) nel minimo di spazio possibile.
1) Lei ha il problema classico delle elite, ossia che queste parlino per il popolo. Per cui se l'opinione del suo amico o compagno è sciocca, la conseguenza è che le idee di tutti siano altrettanto. Questo è un comportamento tipico delle elite culturali, vedersi talmente sopra che gli altri sono così in basso da non generare interesse per cui si parla con presunti altri di pari livello. Come sa bene questo comportamento ha un nome piuttosto comune.
2) Conseguenza del precedente è quella di attribuire agli altri conoscenze o disinteressi, riunendo tutti in un gruppo omogeneo. Tecnica retorica di grande semplificazione. Certo difficilmente un pacifista è un amante delle tecnologie militari e difficilmente riconosce, come molti militaristi, a occhio un sistema da un altro. Diverso è dire che non ci si interessi. Proprio per capire in realtà seguo con ammirazione, in caso di persone moderate, e disgusto, nei confronti dei militaristi, scritti, interventi e canali social di studiosi, arrivando al paradosso di trovare più moderato un gen. Capitini di molti che chiacchierano su un canale Telegram.
3) Una tecnica retorica sempre attiva è quella dell'uso della storia, di solito per fare paragoni. Quasi mai nei miei studi di storia mi è stato possibile riconoscere due eventi paragonabili tra di loro. Questa guerra non fa eccezione. Un conto è parlare di cosa fare ora, un conto è parlare delle cause, di come e perchè ci si è arrivati.
4) La guerra per procura non è il mantra dei pacifisti, anzi più si alza il livello di cinismo e maggiore appare una guerra per procura. Basti vedere il numero 6/22 di Limes (difficilmente si può dare in blocco a loro dei pacifinti) o gli interventi di Caracciolo sul suo canale.
5) Non tiriamo in ballo le vittime civili come armi per cortesia, proprio contro i pacifisti. Non stiamo sostenendo l'Ucraina per le vittime civili, ci sono e ci sono stati milioni di morti nelle guerre del mondo anche di espansionismo imperialista e cinicamente noi stiamo sostenendo solo questi morti civili perchè fa comodo alla "nostra" strategia.
6) Non c'è alcuna difficoltà a pensare Putin, un autarca e lo era quando ancora mezza Italia lo osannava o mezza Europa faceva finta di nulla, talmente stupido da aver imboccato con tutte le scarpe per orgoglio dittatoriale alla esca avvelenata dell'Ucraina. Ma basta vedere una qualunque immagine della piazza di Euromaidan per vedere come il popolo Ucraino desiderasse l'Europa e gli è stata servita la NATO.
7) Quello che lei si vuol rifiutare di vedere sono proprio le mamme gioenti che gridano "via la guerra dalla storia", lei dice di essere d'accordo ovviamente, ma la sua idea per farlo è quello di armarsi sempre di più. Ecco quì invece si separa completamente dal pacifismo. Il pacifismo non può parlare alle elite perchè le elite hanno interessi senza rischio, il popolo "bue" rischio senza interessi. Non è possibile fare una disamina delle idee di molti pacifisti, ma provo quì a fare alcune domande. Lei può affermare che è stato il popolo Russo a spingere a massacrare i civili in Ucraina? Credo molto difficilmente. Quindi chi è che ha voluto questa guerra? Il dittatore/autarca russo Putin. E se è così, chi la sta combattendo? I militari (costretti) e i militaristi (per diletto). Ora se immaginiamo che non ci siano persone disposte a indossare la divisa e menti disposte a progettare sistemi usati per la offesa/difesa (che quasi sempre vengono dalla società civile), chi combatte la guerra di Putin?
Possiamo intervenire su tutte le persone del mondo? No. Ma possiamo parlare per noi stessi e cercare di convincere gli altri.
In questa guerra i militaristi sembrano avere tante soluzioni, ma non ne hanno in realtà. Il gen. Capitini a Parabellum diceva che con le colonne di carriarmati che si con viste bastava una squadriglia di aerei anticarro per farli scomparire dalla faccia della terra. Allora perchè non li abbiamo inviati? Non sto chiedendo perchè non abbiamo addestrato gli Ucraini, sto chiedendo perchè non siamo andati noi. Perchè anche se sembrate così avanti, in realtà non sapete neanche voi quale sarebbe la reazione della Russia. E se a questo non facesse niente, non sapete a quello dopo e a quello dopo ancora. Sapete però per certo che ci sarà un momento in cui per vincere dovete entrare di là e a quel punto non sapete se ci cancelleremo tutti dalla faccia dal pianeta o meno, semplicemente non lo sapete, lo sperate, ma non lo sapete. Gli USA cinicamente non sanno le conseguenze del crollo della Russia per cui la vogliono lì moribonda, ma non morta. Non ho pretesa di parlare per i pacifisti, i pacifisti hanno un ideale non pensano tutti alla stessa maniera nonostante quello che volete trasmettere, ma quello che non si vede proprio in questa guerra è la politica, completamente scomparsa dai radar, è proprio la assenza di strategia politica e quindi diplomatica, delle relazioni internazionali che è sparito dai radar. All'inizio si è provato a fare un po' di scena all'ONU, ma quando si è visto che non tutti i paesi stanno con noi e come numero di persone sul pianeta per una enorme fetta ci hanno risposto "problema vostro" abbiamo accantonato anche quella via. Abbiamo esultato per un tribunale a Putin con persone che non hanno mai riconosciuto il tribunale internazionale. La semplificazione è figlia proprio dei militaristi, non di chi cerca la pace, perchè nella stragrande maggioranza dei militartisti c'è una sola soluzione ricacciare i Russi di là il più esangue possibile. Poco importa le conseguenze sullo stato Ucraino, meno ancora il dopo e per nulla cosa succede se si ha successo e la Russia implode esangue o semplicemente è contenuta da una NATO ai confini. E' sicuro che chi semplifica sono questo schifosissimi pacifisti? Ovviamente dal suo discorso l'elite intelligente e colta e saggia è quella che sta con lei. Una novità inaudita.

Critsu
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Vorrei far notare che la guerra se vogliamo proprio dirla tutta la guerra inizia con l' invasione della Crimea e poi le rivolte armate nell' est in cui già erano inseriti elementi dei servizi russi

giovannichiaranti
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25:50 "non distinguere tra una guerriglia e una guerra... " La logica e la chiarezza di giudizio di Aldo Giannuli sovrastano impietosi la retorica di tanti teletubbies del pacifismo. Grazie professore e continui così!

valeriosalevs
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Analisi impeccabile come al solito ..Grazie professore

lucius
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Tutti vogliono la pace, ma quando ti aggrediscono che fai?

russofobia
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Certo che per considerare l'attuale conflitto in Ucraina come se fosse una situazione simile alla crisi dei Sudeti ci vuole proprio poco spirito critico.

lucianomengoli
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chiarissimo, analisi da manuale, opinioni ragionevoli e atteggiamenti giustificabili (per me anche altamente condivisibili), purtroppo molti degli esponenti di queste posizioni, specie i più visibili, non entrano su questo piano, rifiutano un dibattito razionale sui termini reali della questione per cui il rischio è di parlare al vento o di fare come dicono gli americani "preaching to the converted" - aggiungerei a quanto detto che oltre all'ignoranza c'è anche un elevatissimo, in alcuni casi scandaloso, tasso di ipocrisia di una serie di persone e di settori politici che usano il pacifismo come maschera rispettabile di una crociata antiamericana che con la pace non c'entra nulla ma è il tentativo di fare una continuazione postuma della guerra fredda con altri mezzi - da quello che sento in giro si tratta di un fenomeno anche molto italiano, che condividiamo tristemente forse con qualche paese dell'est Europa e non ha riscontri analoghi in Europa occidentale - infine resta di un certo interesse la proposta di spiegazione psicologica del prof. Galimberti: la negazione degli aiuti e l'accusa all'Ucraina sono anche modi di giustificare verso se stessi di voltarsi dall'altra parte e pensare (in modo fra l'altro non lungimirante) al proprio interesse particolare e immediato, cioè di giustificare il menefreghismo

MultiAbcde
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Da come ho già fatto dichiarazioni in commenti precedenti inerenti a video sullo stesso tema, non una parola su cui sono in disaccordo.

solarpunk_hive
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E rieccoci. Caro Giannuli, è inutile che cerchi di far passare sue personalissime e discutibilissime opinioni per oro colato, dando degli imbecilli o ostentando disprezzo per chi ha opinioni differenti dalle sue. I suoi percorsi logici, ancorché di per sé rispettabili, cessano di esserlo nel momento in cui lei smette di rispettare quelli altrui, anzi cerca di farli passare per privi di logica. Quando cerca di far passere le opinioni altrui per sciocchezze non fa altro che precipitare lei stesso nella sciocchezza e quando ostenta disprezzo si rende lei stesso disprezzabile.

Lei mistifica in più di un modo.

Primo parla sempre e solo di pacifisti, quando dovrebbe parlare di "non interventisti" - ossia di tutti coloro che sono contrari all'invio di armi e allo schierarsi contro la Russia - all'interno dei quali si trovano motivazioni e argomentazioni differenti, non semplicemente un pacifismo di principio incurante del contesto.

Secondo cerca di far passare i suoi avversari (tali li considera se non addirittura nemici, sentiti i suoi toni) per ignoranti e sprovveduti. Questa è una palese e grave mistificazione senza il minimo dubbio, tanto da farmi sospettare una più o meno consapevole malafede (il dubbio sulla consapevolezza è dovuto al fatto che spesso le istanze emotive offuscano la ragione). E già una biasimevole mistificazione far passare per ignoranti e sprovvedute le persone che non conosce, ma lo è in modo eclatante se si pensa a personaggi sicuramente anche a lei noti come Orsini, Cardini, Canfora che evidentemente per lei non sono altro che capre, e che comunque cerca di far passare per tali (se questa non è malafede ci si avvicina molto).

Terzo cerca di far passare i suoi ragionamenti come gli unici che tengano conto dei fatti e come dotati di una ferrea e inequivocabile logica. Non è così per nulla. La sua è solo supponenza. Non riesce ad accettare il fatto che dagli stessi dati possano scaturire interpretazioni e valutazioni differenti, in particolari diverse dalla sua, e fa passare un suo personale problema per il risultato di una logica incontrovertibile. Qui non stiamo parlando di matematica o fisica, lei parla sulla base di interpretazioni, opinabili valutazioni, sue personali convinzioni e supposizioni che non sono affatto più logiche di quelle dei suoi avversari che detesta tanto, e se ne renderebbe conto se solo avesse la serenità d'animo di ascoltarle con un minimo d'attenzione e obiettività.

Quarto da una parte si dichiara disponibile al confronto, mentre per ora non lo ha dimostrato affatto, anzi con le due dichiarazioni arroganti e offensive rende ben difficile il dialogo con chiunque non sia d'accordo con lei, che trovandosi bersaglio dei suoi insulti sarà ovviamente incline a mandarla a quel paese.

Suppongo che, a conferma di quest'ultimo punto, continuerà a non prendere in considerazione o non leggere neppure le mie critiche, ma io continuerò a rimarcare le sue contraddizioni, le sue manchevolezze e la sua arroganza, almeno fino a quando non sarò eventualmente bandito (al diavolo il termine "bannato").

Paolo
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Certo che quelli del Donbass nel 2014 hanno combattuto, è che avrebbero dovuto fare?

deluigiroberto
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Buona sera professore. Lei non esclude che se ha torto il suo amico, debba avere ragione lei. Non è possibile una terza tesi?

isidoromigliorati
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Professore, non sono io quello che le va a correggere dei piccoli lapsus, ma dire che prima Hitler annesse la Cecoslovacchia e poi l'Austria è un errore non da lei! (molto grave)! Fra l'altro, considero che fare questi paragoni storici piuttosto "tirati per i capelli" con mera funzione retorica, non aiuta a chiarire gli eventi storici ed è un atteggiamento tipico dei populisti. Su molte altre cose invece concordo: bisogna trovare una sintesi fra il semplicismo striminzito ma "inclusivo" (e a che costo! L'abbrutimento del dialogo politico) con il complessismo sicuramente più attinente alla nostra realtà (che è sempre complessa, se non complicata, odio i semplificatori alla Paolo Crepet) ma che porta con sé il rischio di escludere i cittadini "non specialisti". Gli economisti è bene che non si esprimano al di fuori del loro campo che fanno danni: vedasi Draghi, molto bene in ambito economico molto male su tutto il resto (nella scuola intervenì quanto basta per far bestemmiare tutti i professori).

Santoro e Zelensky hanno una cosa in comune: dicono di "servire il popolo" ma servono solo loro stessi.

PS: nessuno difende la Russia! L'idea stessa di superpotenza mi fa ribrezzo!

will_mar
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Si ma per conquistare mercati non c'è bisogno della nato.

lanottedelleuropa
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Servire il pollo! Me li ricordo, prof ha ragione

francorebolini
Автор

Sarebbe anche interessante sapere quanto incassano le aziende italiane che producono armi e quanti di questi soldi finiscono nelle casse dello stato per pagare pensioni, stipendi statali, ospedali etc

francorebolini
Автор

Pur essendo fra coloro che ritengono un dovere aiutare gli ucraini che difendono la loro patria non mi sento di condividere queste critiche al movimento pacifista. Cercano una via d'uscita da questo massacro probabilmente inutile. Magari sbagliano ma è una situazione in cui io vorrei vedere chi ha la verità in tasca. Poi:
1) L'Anschluss è del marzo, Monaco settembre del '38, quindi l'annessione dell'Austria precede e non segue quella dei Sudeti.
Strano che un professore di storia faccia questo errore (fra l'altro ripetuto due volte) non per una mera questione di date ma perchè ovviamente Hitler dette la precedenza all'Austria, sia perchè era un vecchio obiettivo fallito nel '34 e conteneva tutta popolazione tedesca, sia perchè l'opposizione internazionale era molto più debole rispetto alla violazione dei confini cecoslovacchi.
Hitler avvedutamente andava in crescendo: Renania, Austria, Cecoslovacchia, Polonia, saggiando a ogni più grossa puntata la resistenza degli anglo-francesi.
2) Si è chiamata giustamente (dalla parte russa) "operazione militare speciale" perchè non doveva essere una guerra ma, sulla scorta di quel che era successo in Crimea, una specie di golpe militare in cui al prezzo di qualche morto si cambiava il governo di Kiev con uno fantoccio.
In questo modo si sarebbero risolti d'un colpo tutti i problemi: Donbass, UE e NATO. In pochi giorni invece si è trasformata in una vera guerra ma in partenza la resistenza ucraina non era assolutamente prevista, si trattava di ripetere la Crimea su scala più vasta.
3) Mandare gli Abrams o i Leopard non è la stessa cosa: già la Germania ha fatto qualche resistenza spiegando che non gli piace molto che carri tedeschi fronteggino quelli russi rievocando gli scontri della IIGM.
Gli USA poi è chiaro che vogliono saggiamente evitare qualunque confronto diretto con la Russia, mandare masse di carri americani, magari decisivi, significherebbe impegnarsi direttamente contro l'Orso. E infatti non mandano nè carri nè aerei, armi necessarie per l'offensiva, limitandosi a un po' di artiglieria e missili AA e AT, da usare in difensiva.

mauroperossini
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Esimio professore, la invito a provare a far valere i suoi diritti in una procura o in un tribunale e poi vedrà com'è facile mangiarsi il fegato.
La invito ad affrontare il problema dell'inefficienza (se va bene) della nostra magistratira, prendendo spunto dalla sentenza del tribunale dell'Aquila che ha sottratto parte del risarcimento delle vittime per la inquietante ignoranza del giudice.
Per quanto riguarda il problema dell'educazione alla conoscenza e alla complessità delle scelte comuni ritengo che il diritto allo studio, soprattutto il diritto a raggiungere un livello di consapevolezza (anche della propria ignoranza in campi specifici) così come previsto dalla nostra costituzione sia la sola via percorribile.
Formare un cittadino dotato di senso critico è prioritario rispetto formare un lavoratore. Altrimenti avremo poi le scelte che lei elencava e i conseguenti disastri.
Un'ulteriore domanda. Considerando la sempre più minor partecipazione al voto (che ritengo figlia dell'impossibilità di poter scegliere validi rappresentanti), il voto nullo o la scheda bianca non vengono valorizzati nella determinazione delle scelte politiche? Se riconteggiamo i seggi del parlamento dopo le ultime votazioni nazionali e regionali i vuoti nei differenti emisferi rappresenterebbero la maggioranza!

pierlucaallegri
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Non ci posso credere!...la teoria è che serve la base culturale politica per esprimere una opinione 😂😂😂...ma per favore!!

nursebruno
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Professore intanto sembra che sia cominciata la controffensiva Ucraina, le prossime settimane potrebbero essere quelle decisive in un senso o nell’altro

deluigiroberto