DANTE (non) è padre della lingua italiana

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Durante lo scorso anno avrete sicuramente sentito qualche migliaio di volte la frase: Dante è padre della lingua. Ora, non è totalmente scientificamente esattamente inequivocabilmente così. Spesso questa semplificazione, se applicata da professionisti, serve a sottintendere tutta una serie di passaggi che, per chi non sa di cosa si sta parlando, figura come un "alleggerimento del carico", ma le lingue sono sistemi complessi, con secoli di storia ed evoluzioni. Analizziamo quindi un po' meglio la situazione per capire, ed eventualmente accettare, ma questa volta con una nuova consapevolezza di ciò di cui stiamo parlando.

N.B.: a minuto 16.14 parlo di come sia "improbabile" aver perso testi. Ovviamente è un'imprecisione, stavo parlando nello specifico di grandi testi dei letterati influenti, che potessero puntare ad essere modello. Per quanto riguarda i testi di autori mediamente o poco importanti, ovviamente la perdita di materiale è stata enorme.

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Inoltre ho anche aperto una pagina Instagram, per comunicazioni di servizio e più dirette. Per ora non contiene molto, siamo davvero ai suoi albori, ma conto di renderla col tempo un mezzo di comunicazione pratico ed efficiente.
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