Cosa sarebbe necessario per salvare il ciclismo italiano? | GCN Italia 307

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Nell'ultima puntata del GCN Italia Show abbiamo alzato un polverone analizzando un'intervista di Olivano Locatelli (storico Direttore Sportivo del ciclismo dilettantistico). In questa puntata analizziamo le criticità del ciclismo giovanile e cosa sarebbe necessario per salvare il ciclismo italiano.

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Комментарии
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Spingete per organizzare una squadra di ciclismo giovanile targata GCN con il Brambo direttore tecnico

pcollu
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Io la penso come Giorgione e avevo capito, al netto dell'episodio di oggi cosa si voleva dire la scorsa settimana. Io mi sono avvicinato al ciclismo da puro amatore e durante il COVID, considerato il mio percorso di studi in scienze motorie, decisi di dare un contributo diretto e sostanziale al ciclismo giovanile presso una scuola di ciclismo e considerato quello che ho visto in questi anni e quello che vedo di domenica in domenica mi sento di dire che ancora non si è capito ad alcuni livelli che una cosa è dare il proprio supporto ad una squadra (cosa che possono fare i genitori o quanti lo fanno per pura passione) un altro è prendersi cura (nel vero senso della parola) della crescita biologica, sportiva, personale e sociale di un ragazzo. L'esperienza serve, ma fino ad un certo punto nemmeno troppo ampio, perché non è detto che ciò che è servito per Tizio venti anni fa possa essere utile anche per Caio venti anni dopo, eppure in alcune circostanze si tramandano ancora esperienze e su di esse si fonda la crescita di un ragazzino... È assurdo oltre che in barba a qualsiasi criterio scientifico ma è così !

luigicerrone
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Cari ragazzi, ho ascoltato attentamente la vostra discussione.
Sto iniziando a fare volontariato e ad aiutare l'allenatore di una squadra giovanile sperando di dare la mia esperienza da ex ciclista e dopo gli studi fatti durante i corsi seguiti. La società che seguo inizialmente era una squadra amatoriale e successivamente i soldi (tanti) li hanno investiti nei giovani. La squadra amatoriale è in supporto ai ragazzini e la quota associativa va ad aggiungere qualche soldo per supportare il team dei giovani.
La chiave (non solo nello sport) non è solo nella federazione, ma sta anche nel sistema scolastico.
Bisogna che le scuole portino lo sport (musica, arte, eccc) dentro le mura e che sia equilibrato con lo studio.
Facendo così aumentano gli interessi e faremo crescere nuove generazioni, non solo di atleti, ma sicuramente migliori e capaci.
Tutto il resto è la solita solfa basata sul far girare i soldi nel totale disinteresse dei giovani talenti e non.

bouncia
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Brambo leggermente più nervoso da quando si è messo in forma 😂 A parte gli scherzi complimenti per il lavoro che fate e speriamo che qualcosa cambi nei settori giovanili. Lavoro nello sport e le stesse problematiche che evidenziate nel ciclismo le riscontro anche in società di altri sport. Non servirebbe una riforma nel ciclismo ma una riforma dello sport italiano! 🚴 💨

zuki
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sarà un argomento che crea vedute diverse ma una cosa è certa: parlate con cognizione di causa, e questo non può negarlo nessuno!! grazie per il vostro lavoro, ci vorrebbero più persone come voi ad affrontare tanti temi dell'Italia di oggi

onevision
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#Captionchallange "risparmia sulla bici, risparmia sulle ruote, risparmia su tutto ma investi sul misuratore di potenza..." così mi hanno detto quelli di GCN italia

gabrieleperessutti
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In francia questa cosa si fa da tempo, ogni regione quasi ha un centro di formazione con una decina di ragazzi, io ne faccio parte, abbiamo un preparatore super competente con più laure, preparatore per la palestrà, medico, preparatore mentale…. Una parte è finanziatà dalla regione che paga 10000€ per ogni ragazzo, ma la scuola privata, la mensa o la stanza dove dormire le pagano i genitori. Il vantaggio nella scuola privatà è Che abbiamo degli orari addati per andare in bici. Dalla struttura in qualè sono, dei professionisti come Julien Bernard sono uscitì. I giovani italiani non si rendono conto della fortuna che hanno ad avere bici casco, scarpe… tutto quasi gratuito, qui ogniuno si pagà tuttò e vi posso dire che quando devi fare un sacrifizio così grande per pagarti il materiale la mentalità non è la stessa alle gare.

ad
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In poche parole, non si può chiedere alle società gestite in modo amatoriale di tirar su gli evenepoel e i campioni di domani, né chiedere ai ragazzi di talento e motivati di emergere con gli strumenti forniti oggi dal sistema ciclismo italiano, in collaborazione colposa con il sistema scolastico che spesso ostracizza chi dedica tante risorse allo sport. Da ex pallanuotista di buon livello, allargo il discorso aggiungendo che è un problema diffuso in tutti gli sport "minori"

samuelealmagioni
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Lucidissimi e propositivi, con idee chiare, io continuo a ritenere prioritario l'aspetto culturale, nello specifico in merito alla sicurezza stradale, inutile indicarne i motivi. L'idea del ciclismo a due modalità direi che è interessante e ben argomentata come sempre, e lascerei però la possibilità di passare dal ciclismo come passatempo al ciclismo 'di prospettiva professionale' anche negli anni successivi, perchè spesso all'età di un allievo un ragazzo non ha sempre la maturità e la capacità di capire e decidere cosa realmente vuole e può fare

albertob_
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Bravi ragazzi. questa puntata mi è proprio piaciuta!!

federicoboezio
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Bellissimo video e trattazione. Veramente bravi!

alessandroriva
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Ottima analisi e ottime proposte. Non c’è alternativa a modernizzare questo sport. Serve sdoppiare i percorsi perché serve allargare la base dei praticanti. Bravissimi. Grazie

EmilianoGalanti
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Cmq bravi bravi e giusto parlare e voi lo avete fatto sempre senza offesa per nessuno ovviamente ❤

gianlucasardegna
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In realtà è quando tutti possono accedere a uno sport e si corre alla pari che si trova il talento mentre la super specializzazione precoce può dare l'effetto opposto cioè i pochi selezionati, vuoi con più possibilità economiche o fisiche in alcuni casi solo perché più avanti nello sviluppo fisico, che sono spremuti e a 20 anni non vanno più e gli altri che essendo fuori dal giro si ritirano ancora prima perché non corrono alla pari e si stufano, vedete voi dove sta il giusto, sicuro quando uscivano tanti talenti decadi fa i costi per una famiglia erano quasi nulli e i preparatori non esistevano. Ognuno tragga le sue conclusioni.

andreaval
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Ciao Alan e Giorgio vi ho scritto che il mio vo2max é di 70 e, almeno che il test che ho fatto era sbagliato, è il mio valore effettivo. (Ho 17 anni e faccio da sempre sport vari)

lngshark
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Ciao Alan e a Brambo, tutti bello quello che dite . Ma a mio avviso c’è un problema alla base di tutti che noi ciclisti dall’amatore al professionista in Italia siamo visti male addirittura c’è stato qualcuno che è contento quando viene asfalto un ciclista….Quindi se non viene cambiata la mentalità non vedo cambiamenti a breve.

robertogibertoni
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Giorgione 🔝🔝🔝🔝
serve un bel cambio di mentalità
nel calcio queste cose sono la normalità con le scuole calcio, ritiri, preparatori.

titaniumvirtual
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Ragazzi di gcn quello di cui parlate è proprio il mio caso: io sono un ragazzo di 14 anni e mi alleno da quando ne avevo 11 ho fatto molta strada e sono migliorato tanto ma qui non c'è una squadra vivo in Basilicata e mi alleno da solo vorrei lavorare sul serio nel mondo del ciclismo ma non ho attualmente possibilità...come potrei fare? Comunque bel lavoro anche oggi❤

AndreaBurzo
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Davide Cassani già almeno dieci anni fa diceva cose simili alle vostre.
Diceva, ad esempio, che le squadre dovevano pensare di fare provare tutte le specialità del ciclismo ai ragazzi (ciclocross, Mountain bike, pista, etc.) così da farli divertire e allenarli non solo su strada.
Unico neo di questa proposta è che non tutte le zone danno la possibilità di allenarsi in pista e, soprattutto, pista coperta.

favro
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Cmq a parte tutto, secondo me Giorgione è il classico individuo che è sopra la media in tutti i campi...vede le cose in modo esatto ...abbiamo bisogno di gente come lui per portare in alto il ciclismo italiano...numero uno❤

antonino