Umberto Galimberti: l'età della tecnica e società

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Il filosofo Umberto Galimberti torna al nostro Festival per parlare del rapporto uomo-macchina, mettendoci in guardia dai relativi pericoli: la guida è passata alla macchina, e nuove declinazioni della tecnica minacciano l'uomo: i Big Data, l'intelligenza artificiale (AI), il dominio digitale; codici e numeri che vedono l'uomo con gli occhi della fenomenologia (ignorando la sua anima, o meglio la sua psiche, la sua sfera affettiva e sentimentale). Sulla deriva contemporanea ci avevano già avvertito gli antichi Greci (per Galimberti il popolo più saggio mai esistito), attraverso il mito di Prometeo che appunto ruba il fuoco agli Dei, dando inizio all'età della Tecnica.

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I rischi dell'intelligenza artificiale.
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Комментарии
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al min 41:30 fine arrivati al punto chiave di tutto il discorso .
" siccome siamo incompetenti rispetto alla tecnica ci dobbiamo lasciare vaccinare"
il bello che ci sono dei medici competenti che non vengono lasciati parlare e di cui Galimberti si asterra a citare.
voglio vedere come arrivi poi all'intelligenza artificiale.

normocultura
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Caro professore lei è veramente un eroe, perché anche se il suo pensiero molto amorevole ed illuminante mi sono reso conto di come è difficile riuscire a spiegare cosa sono le fondamenta per la costruzione di un pensiero umano che possa aiutare in questa tragica esperienza umana. Per poter essere in armonia e vivere una vita con misura. Io credo che lei è una goccia che farà crescere un grande oceano della conoscenza, leggo commenti di gente che la critica e questi sono commenti di chi sa che potrebbe migliorare la propria esistenza ma non lo fa e neanche riesce ad opporre un pensiero davanti alla sua missione di conoscenza, ma sappia professore tanta gente la stima e la vuol sentire parlare della filosofia io da parte mia all'infinito. Non ho più parole per esprimere il mio ringraziamento el suo modo così empatico e spesso meglio di chi si definisce padre o madre.La verità è cruda ed impopolare ma qualcuno deve avere il coraggio di dirla a costo di bere la cicuta. Alcuni l'hanno detta ed hanno pagato. Grazie

salvatorepileggi
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Tutti i conoscitori dei miti riescono a farsi una idea di come devono perpetrare truffe, imbrogli e, con trucchi e trappole, fanno sostituzione di persone per mandarli a fare cose di cui essi stessi non vogliono o non possono assumersene le responsabilità. Ho illustrato che il male è stato sempre il prodotto di ideologie praticate contro masse di persone, singoli soggetti o gruppi associati e organizzati, che potessero, in qualche modo, diventare esperti di mondi in cui sono le economie e gestire la classe politica dominante mentre il contrario è impossibile. Le pulsioni a meta indeterminata sono state superate dalla facilità con cui tutto si può acquistare stando a casa o in ufficio o in un laboratorio. Grazie professore perché con le sue lezioni sto rivalutando le mie pregresse esperienze operative in contesti sociali estremamente esposti a qualsiasi giudizio ma non ho potuto studiare il greco se non in forma privata e abbreviata dal poco tempo che vi ho dedicato. Inoltre, caro professore lei è l'emblema di uno dei tre mestieri protetti da Dio che è non è una ignota identità ma un qualcosa di intangibile 🎉🎉🎉attraverso la quale l'essere umano vivente si è fatto un mondo dove poter esercitare le proprie competenze in ambito educativo.

renatomatano
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Grande Galimberti, è chiaro che viene da dire tutto ciò, perché sei tu. Quello che manca su questa terra è la conoscenza di sé stesso. Manca la condizione cognitiva di poter accettare una nuova visione della vita, fatta di leggi universali, di logica, di ragione, di etica, di responsabilità, di consapevolezza, di ignoranza, di mancanza di informazione, che tutto è uno ed è collegato con l'altro come Ogni cellula del proprio corpo. Chi vuole può avere accesso a nuove conoscenze, chi si ferma purtroppo ha già perso in partenza. Si salverà un umanità che avrà accettato di avere un anima, il resto è cieca ed è diretta verso la perdizione.

albertolanza
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Uno dei problemi della mia generazione (1990) è la disney, che ha eliminato l'esistenza del male, e dato un'idea di amore totalmente utopica e distorta.

Dema
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Carissimo professore, la stimo moltissimo e seguo con passione e grande interesse le sue lezioni sui vari canali social.
Mi permetto umilmente di farle notare che la scienza, nel mondo attuale, è molto spesso asservita ad interessi economici e politici. Per questo motivo è giusto dubitare e non accettare passivamente ciò che viene propinato con disinvoltura come "verità scientifica".
Soprattutto se ad eccepire sono altri scienziati, magari non "a libro paga".
La ringrazio e saluto cordialmente.

lambro
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Ma come fa Galimberti a dire quello che dice attorno al minuto 19 ed essere favorevole al vaccino sperimentale? Non si accorge di essere in contraddizione?

waltergobbi
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Professore, Lei è un pozzo di Sapienza infinita 😊

micheladarin
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54:46 finché le conseguenze sono prevedibili, Weber ci dice che le conseguenze della scienza e della tecnica non sono prevedibili e quindi sono fuori dall'etica .
Con questa frase Galimberti contraddice la sua scelta pro-vaccini .

superb
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Come sempre mi trovo d’accordo sulla maggior parte degli assunti che Galimberti propone. Tuttavia, non mi sento di essere così severo come lui nei confronti delle prospettive future dei progressi della tecnica. Tanto per cominciare, il timore che la tecnica possa sfuggirci di mano non riguarda esclusivamente il futuro, ma è cosa che ha cominciato a coinvolgerci tutti quanti da quel dì, almeno fin da quando è stata inventata la bomba atomica. Ebbene, ad oltre 70 anni dal suo terribile “collaudo”, dopo anni e anni di guerra fredda, l’umanità ha dimostrato di essere stata capace (almeno in questo caso e fino a questo momento) di saperla tenere abbastanza bene a bada la tecnica. Ciò, ovviamente, non costituisce garanzia assoluta per il futuro, ma la cosa comunque conforta. La mia seconda obiezione riguarda una sospetta contraddizione in cui a mio avviso Galimberti incorre. Se egli teme e stigmatizza una possibile perdita del controllo della tecnica da parte dell’uomo, ne dedurrei che egli possa allora, specularmente, auspicare il completo dominio della stessa da parte dell’umanità. Ma allora non si tornerebbe a quel concetto dell’uomo come dominatore e padrone del mondo che Galimberti critica (giustamente) nella visione cristiana delle cose? L’uomo - ormai lo sappiamo da un bel po’ - non è al centro dell’universo. Un universo che, come ci ricorda Jacques Monod, gli è del tutto indifferente. Io penso che dovremmo adattarci all’idea di scomparire, prima o poi, come specie animale. Ai dinosauri ci pensò un asteroide. A noi può darsi che sarà la tecnica a farci fuori. E se anche fosse? Credo che dovremmo affrancarci dalla convinzione di essere invulnerabili come specie. Senza farne un dramma eccessivo, suggerirei dunque di adattarsi un po’ all’idea di potere sparire dalla circolazione, ancorché si tratti di un bocconcino bello amaro. Ciò avverrà a causa del fatto che la tecnica ci sfuggirà di mano e ci si rivolterà contro? Se anche fosse, qual’è il problema? Se non sarà quella la causa della nostra estinzione, lo sarà un’altra (sconvolgimenti climatici, pandemie, ecc.). Del resto, se proprio volessimo dare tutte le colpe alla tecnica che ci disumanizza, quali sono le proposte, gli antidoti per ovviare al problema? Ci leghiamo alla vita un gonnellino fatto di banane e ci trasferiamo tutti su di un isola caraibica, vivendo di pesca? Ci stiamo tutti e sette i miliardi che siamo, su quell’isola? Alternative?

guidocorallo
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Grsnde prof. conferenza, molto istruttiva 🙏

antonellagiovia
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Come sempre sono d'accordo su quasi tutti i punti.
Ho solo incertezza sul tema vaccini...non capisco come mai non declini alla tecnica anche i fini delle case farmaceutiche...o per lo meno lo provi ad ipotizzare.

Ovviamente non ho nessuna certezza però, sarei curioso di capirne il motivo

paolovirgoletti
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La Filosofia!!!
La trovo anche
nelle persone
più umili...
Quelle che
combattendo,
non si arrendono mai
e
conservano
difendendoli,
I VALORI PIÙ BUONI.

Gloria-gvmy
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Galimberti lei dice che la tecnica fa ma non sappiamo cosa provoca perché serve tempo, la Pfizer di fatti l’ha detto, serve tempo per vedere quello che succede, ( apparte quello che già si sa sulla proteina spike) e quando quello che succederà sarà un disastro cosa facciamo? E i numeri citati da lei è così sicuro che siano giusti?

WnaX
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Dall'etica delle responsabilità oggettive si formano i portatori di carità e di pace🎉🎉🎉

renatomatano
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al min 4:10 il distanziamento sociale è stato propagandato incessantemente, perchè qualcuno voleva proprio questo, altrimenti lo avrebbero chiamato distanziamento fisico,
ma Galimberti si guarda bene da utilizzare il vocabolo giusto, dato che deve distorcere la realtà, preferisce dire che il virus crea distanziamento virale.
non è che se anche una parola non viene mai usata, appena la propone un filosofo diventa una scoperta verità, ma di certo ora la useranno in molti.
persino la Gabanelli dopo mesi di scorretto utilizzo della parola "distanziamento sociale" ci era arrivata e disse in tv non doveva essere utilizzata, ma hanno continuato sino ad oggi che Galimberti ha concesso loro una scappatoia con una parola terroristica.

normocultura
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Grande professore. Lei dìce delle cose interessantissime dalle quali imparare e non ascolti qualche stupido che dà fiato alle stupidaggini! Si vergognino!l Lei è un grande filosofo e la ammiro profondamente. La prego. Continui a parĺarci e a insegnarci!

paolaaimonecat
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Mah... è vero che la tecnica ha invaso tutto..devo dire che da ingegnere... la capacità della tecnica è sorprendente e meravigliosa....xche capace di trovare soluzioni e ottimizzazionii....ovvio che l etica deve essere capace di imporre limiti esempi? Uomo non può essere compromesso x

nicolacevoli
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Galimberti lei costituisce oggi un'ulteriore profonda delusione non ci avrei mai creduto che anche lei tra le tante ne avrebbe fatto parte.

pierapavia
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Grande Professore Umberto Galimberti!!😮😮😊

mariadicecilia