Umberto Galimberti spiega il concetto di felicità | Lezioni di filosofia con Feltrinelli Education

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Che cos'è la felicità? E ha sempre avuto lo stesso valore nella storia umana? O forse è meglio dire peso?

Per festeggiare, nel giorno del suo ottantesimo compleanno, un pensatore e un uomo che ci ha arricchiti e continua ad arricchirci con i suoi studi, il suo pensiero e le sue opere, ti vogliamo invitare a scoprire "Il dizionario del cambiamento. Lezioni di filosofia su amore, bellezza, felicità, cura, libertà e sacro" di Umberto Galimberti.

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Комментарии
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Quanto è saggio e immenso quest' uomo..

AlessandroilTemplare
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Trovo abbia un viso vero e degli occhi bellissimi e veri, quando si dice la fisiognomica in questi casi rispetta la bellezza interiore di quest'uomo.

ivanaavalli
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PROFESSOR GALIMBERTI GRAZIE DI ESSERCI . UN BACIO DA E' ADORBAILE. GRAZIE

gioiac
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L' adoro.. la sua conoscenza è meraviglia... professore che bello ascoltarla❤

gabriellarezzuto
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Saggissimo pensiero. Grande proffesore. Il giusto va bene in tutto per tutto

flutrameta
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Fra 100 anni, l'umanità accosterà Galimberti ai più grandi filosofi della storia.

davidegiudicianni
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Il problema e capire qual‘e‘ il proprio talento e come poter fare della propria passione il proprio lavoro. 🤔🤔🤔

Filosofiamo
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È molto bello cosa dicevano e come interpretavano i greci il concetto della felicità’ ovvio 🌸…ma per lei invece? Si potrebbe sapere cortesemente il suo punto di vista non prendendo esempi dei nostri passati.. sarebbe molto bello saperlo. Grazie Dott Galimberti.

claudiorotella
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Non imitare nessuno, essere se stessi Ogniuno di noi siamo unici e irripetibili

sharondelfi
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Bisogna avere la forza di capire qual'è la via, ma incasinati come siamo, senza un minuto per noi.Come fare a capire il motivo per il quale sono nato e trovare la forza per cambiare?

salvatoreparodo
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Solo guardando il proprio demone si può elaborare la tua realizzazione...padrone di ciò che creo in dimensione di ciò che l'io narrante mi rappresenta ✌️🪄✨

danielaciel
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Ok tutto buono .ma qual è la giusta misura?! È come dire a un ragazzino a scuola "devi impegnarti di più" ok ma quanto ?! Non si getta l'ancora se non si capisce quanto è profondo il fondo. Gli psicologi fanno presto a dire belle frasi che magari sono di altre persone . Ma bisogna avere il coraggio di andare in fondo.

elisabettadesimoni
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Misura nell'architettura, esempio concetto dell'uomo Vitruviano che prende forma dal pensiero di Vitruvio, e Leonardo ha preso spunto. Anni e anni di passione ricerca. È un concetto che nasce dalla kabala ebraica comprendente il nostro tipheret.

LilloLilli-ei
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Apprezzo ma non mi convince appieno: se Michelangelo o Canova si fossero limitati alla "misura" senza l'ardire di superare Fidia oggi non avremmo i loro meravigliosi capolavori.

marcotaticchi
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Concordo a pieno. Ma non sul secondo misura. No. È andando oltre i propri limiti e ispirandosi ai più grandi artisti che si può raggiungere l'apogeo della tua aspirazione.

simonebertuletti
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Se Michelangelo non avesse pensato di poter superare Giotto non avremmo la Cappella Sistina…

robertocollo
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Sinceramente non sono d'accordo con ciò che dice il prof. Galimberti. Per cercare la felicità dobbiamo cercare di conoscerci. Io penso che nessuno ha questo potere. Noi abbiamo un nome, un anima, una mente, e poi. Noi tutti siamo un mistero, anche lei Prof. Galimberti è un mistero. Lei parla per ciò che i libri le hanno insegnato, ma mi perdoni non siamo tutti uguali. Lei dice che la felicità non si può trovare se una persona non trova i suoi ideali di lavoro, o altro, la felicità sono l'alimento dell'amore, l'anima ci da la propulsione per vivere e perciò donarci sentimenti. L'anima non è una cosa vaga, l'anima esiste. Lo spirito che detiene l'anima ha la dinamica della vita. Ed esiste una grande differenza, l'anima primordiale accede a tutte le vie del cielo, quella atavica, invece, vive solo per la dimensione della sua esistenza terrena. Non dovete mai confondere l'anima come oggetto, ma considerarla soggetto che viene ad esporsi per donarvi la via di casa. L'anima è la prima atmosfera pensante dell'universo, ma anche la prima a farne le spese se non capisce il concetto del creato; essa è, comunque, molto esigente e non può risorgere nelle vie di Dio se prima non è tornata ad essere perfezione nel suo interiore. La perfezione è importante perché apporta all'anima la conoscenza di tutte le anime esistenti, divenendo così universale, ma restando singola nella sua identità. Non c'è, pertanto, una dimensione, ma le dimensioni che fanno di noi e voi la dimensione di Dio. Nel cielo esiste la dimensione del tutto e lo Spirito trova spazio ovunque; lo Spirito è la massa che fa accelerare l'universo dividendo le emotività in tutti noi per poi ricongiungersi nella nostra massa pensante, è la forma che si fa antica e moderna dentro e fuori di noi, in quanto, se la metamorfosi della vita fosse un programma da definire, noi non saremmo nulla, solo polvere, invece la metamorfosi arriverà e sarà eclatante per tutti. La sintesi stessa dell'anima ora non può emigrare da noi, poiché siamo ancora vivi, domani, però, potrà farlo. Ecco perché esiste la morte terrena, senza questo evento l'anima non potrebbe liberarsi per ritornare alle sue origini. Il progetto morte è un contesto di utilità che porta alla nostra anima la dimensione della vera vita; non esiste un progetto migliore di questa realtà, anche se tutti avete paura di lasciare il vostro contenitore senza nemmeno soppesare la reale entità di questa verità. Se la vostra dimensione dipendesse da voi vivreste nel contesto del vostro male, ma essa dipende dalla vostra anima atavica che vuole, invece, ritornare alle sue origini. Chiamare perciò la morte un reato arbitrario non potete, perché è proprio la vostra entità che vuole ritornare a casa, quella casa che avete perso per provare nuove dimensioni che non erano confacenti al nostro sistema, ma a quello del male. La nostra dimensione è solo luce e alla luce dobbiamo tornare.

Prof. Galimberti
grazie comunque per le sue teorie, Avrà capito che non le condivido.
Elena Diena

gianfrancoderobertis
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A quei tempi non c'era big farma....
Eh professore?

paolobarretta
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Se ognuno di noi facesse ciò che gli piace, nessuno pulirebbe i bagni, nessuno farebbe il manovale, nessuno probabilmente farebbe l'operaio, nessuno farebbe lavori umili ma necessari, nessuno lavorerebbe sabato e domenica e quindi di conseguenza nessuno lavorerebbe in turismo ristorazione. Sono questi i grandi filosofi moderni? Prima di inseguire i sogni bisogna essere concreti. I messaggi che si danno in questi anni sono sempre gli stessi: <fate ciò che vi piace, inseguite i propri sogni..> si certo, quanti ce la fanno? Piedi per terra alla vecchia scuola è molto meglio

metalrebellium
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Lo stato della giusta misura ! Fa esperienza di se! Nella non giusta misura!, solo dopo! ha la conferma della giusta misura!, e se deve esserlo!

francescopezzella