Psichiatra| Spiego il DISTURBO NARCISISTICO di Personalità

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Benvenuto nella rubrica MIND LAB del Professore Antonino Tamburello dedicata alla Psicopatologia. In questa rubrica, il professor Tamburello tratterà nel dettaglio tutte le psicopatologie più o meno diffuse, che sono presenti nel DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi Psicologici).
Oggi parleremo del Narcisismo. Quali sono le caratteristiche di questo disturbo ? Quali sono gli aspetti luminosi e bui di questo disturbo.
Il disturbo narcisistico di personalità è un disturbo della personalità che si caratterizza per idee di grandiosità, costante bisogno di ammirazione e mancanza di empatia. L’atteggiamento dominante del narcisista è di difesa da potenziali ferite al proprio valore alle quali reagisce con senso di superiorità, arroganza e disprezzo, non prendendosi quasi mai la responsabilità delle proprie azioni (sottotipo overt) o sentendosi inferiore, vulnerabile alle critiche e spaventato dal confronto (sottotipo covert).
Sono il professore Antonino Tamburello e ho deciso di creare queso canale con il solo scopo di restituire cosa ho imparato in questi 50 anni di esperienza di colloqui clinici.

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Комментарии
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Ho avuto una relazione lunghissima con un presunto narcisista. Non facevo altro che mettermi alla prova per dimostrargli di valere. Lui era il centro della nostra vita, vivevo la sua vita. Mi dava e poi mi toglieva. Il fatto è che dentro c’era una piccola parte buona, capace di amare e di volere amore, ma come dice lei lui produceva ingiustizia. Io mi lagnavo spesso e il mio dolore veniva sminuito, spesso riusciva a mettere in dubbio le mie emozioni. Io non potevo essere fragile, ma sempre pronta a dargli energia. Mi ha spenta, distolta con il tempo dai miei obiettivi personali, esisteva solo lui. Quando ho aperto gli occhi ero già distrutta. Oggi è passato un anno e mezzo e riesco a vedere chiaramente anche se la mia anima non sembra essere completamente apposto, adesso ho i super poteri, riesco a vedere le manipolazioni a distanza, ma non ho più la voglia di amare. C’è un velo attraverso i miei occhi. Il narcisista è una persona apparentemente forte, ma oggi non faccio altro che provare compassione per lui, perché so quanto effettivamente sia triste la sua vita. Più dai a un narcisista, più è insoddisfatto, sfuggente, cattivo, ingrato e denigratorio. Stare accanto a uno psicopatico ti spegne. Però si ha la responsabilità di cambiare le cose e si lotta con tanto coraggio per ricostrinsi.
Grazie per questo video professore 🙏🏻

veronicaromano
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Dottore lei E'Fantastico...Spesso i narcisisti sono grandi, ma spesso, solo bimbi invidiosi, vendicativi, con una vita insinificante

jelenakorobova
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Io ospito un disturbo narcisista. Rimarco che parallelamente a questo bisogno di grandezza e di autoaffermazione si prova un senso di schifo, di scandalo, di inadeguatezza agli orizzonti mutuati da altri e incamerati come propri; il che consuma visceralmente e porta all'autodifesa irosa da una parte e alla depressione dall'altra. Un gran macello... soprattutto perché, come si è detto, si vede tutto deformato, cadendo in un nauseante circolo di già saputo su di sé e sugli altri che è terrificante.

gggiormt
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Mi sarebbe piaciuto avere avuto quest’uomo come padre. Immenso :)

antofresh
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Sono uscita da pochissimo da una relazione con un ragazzo che credo soffra di questa patologia... Non mi sono mai sentita adatta o degna di stare accanto a lui, mi paragonavo al suo passato, mi sentivo non speciale. Lui nei momenti di rabbia confermava questi miei dubbi con forti insulti e offese. La mia autostima si è abbassata moltissimo e lui mi rimproverava della mia insicurezza. Mi accusava di essere la causa di ogni nostro problema, di essere troppo emotiva e bisognosa. I suoi bisogni erano al primo posto, le mie esigenze erano stupidaggini, cose di cui poteva fare a meno. Alternava momenti di dolcezza infinita, promesse di un futuro a momenti di distacco e rabbia, dove rimanevo sola mentre lui faceva le cose che avrei voluto fare insieme.
Ad oggi sono stata scartata con una scusa, solo poco tempo dopo ho scoperto della presenza di un'altra ragazza. Ancora quando lo vedo mi manca il fiato, e ho dovuto smettere di lasciarmi andare con le emozioni per non provare troppa sofferenza. Sento di averlo amato molto in questi tre anni e ora mi chiedo se ci sarà qualcuno che sarò in grado di amare con tutta questa potenza.

Jeydi
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Ospito il disturbo, non è facile, oltre alla terapia, una buona cultura e conoscenza del significato di bontà e purezza dell’anima penso facciano gran parte del lavoro. Lavorare quindi su empatia e rispetto, soprattutto indagare quali siano i fattori scatenanti.
Il mio, è stato il non essere stato amato da un padre che pensate un po’ aveva a sua volta il disturbo, quindi sono cresciuto con la grande ammirazione nei confronti di un uomo che si è rivelato con il tempo un grande bambino.
La consapevolezza è sicuramente la prima fase, dopodiché si tratta solo di mantenere un rapporto equilibrato e SINCERO con gli altri, senza mai fingere pur di tenersi stretto qualcuno.
La mia partner è una persona magnifica che ha accettato consapevolmente di continuare a frequentarmi nonostante il disturbo, è una donna estremamente forte e intelligente, ma questo non significa che accetterebbe comportamenti malsani se dovesse rilevarli.
Ergo, anche nei confronti delle donne e dei pochi uomini che hanno subito le manipolazioni dei partner ospitanti il disturbo, invito a provare di comprendere l’altro e vedere se c’è un eventuale “malignità” invece che uno “scompenso” perché se tutti pensano che ci sia malignità allora non esisterebbero soggetti con lo scompenso, cosa che sappiamo non essere possibile. Dunque prima di condannare a morte queste persone rifletteteci bene, perché potrebbero invece essere “rieducate” e offrire tanto alla società.

lucabozzi
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Salve Doc, povero chi capita con un narcisista 😭ti distrugge la vita.
Scappare subito secondo me non appena ti accorgi che qualcosa non quadra. Sempre super nel parlare
semplice da capire e schietto.
Buona serata👍😘

enzaciaceri
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Chi ha un rapporto con una persona che ospita questo disturbo, per riuscire a non soccombere e ammalarsi, lo deve conoscere molto bene. Ma non basta conoscere il disturbo, bisogna conoscere soprattutto se stessi, i motivi per cui ci si è legati a tale persona e le possibilità che si hanno di non essere annientati. È molto difficile comprendere che anche la cosiddetta vittima è in qualche modo corresponsabile della situazione che si è venuta a creare. Le strade sono due: o uscire dal rapporto o restarci senza tuttavia esserne vittima.
Nessuno se non se stesso può permettere a qualcuno di deprivarlo della propria vitalità.
Anche nel rapporto terapeutico questi pazienti sono difficili da gestire. Richiedono attenzioni e conferme destinate sempre ad essere bocciate. Guai se il terapeuta entra nel gioco subdolo del narcisista, soprattutto quello apparentemente fragile. Sono dotati di un'attenzione incredibile al minimo particolare e di grande intelligenza, anche se questi punti di forza coprono un nucleo interiore disperato.
Dobbiamo tenere sempre presente che abbiamo a che fare con un bambino in età prescolare nel corpo di un adulto. Queste persone vivono di ideali compensativi del loro vuoto interiore che sono irrealizzabili e infine soffrono per un continuo autosabotaggio.
Solo la psicoterapia può molto se voluta e accettata dal paziente.

giovannabreccia
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Notevole per la delicatezza, il rispetto e l'accoglienza con cui tratta un argomento cosi tanto "particolare". Grazie infinite!

rositafornaro
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Io credo di ospitare alcuni tratti narcisistici, mi spaventano perché ho paura di ferire gli altri accanto a me. Alcuni tratti, li uso come strumenti per difendermi, perché ho paura e sono sempre stata oggetto di aggressioni e violenze della mia anima. Però è proprio l'ora di scegliere di proteggere me stessa e di non toccare gli altri. Grazie

camilla
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Bellissimo video, mi piace il fatto della distinzione tra persona narcisista a persona che ospita un disturbo narcisistico di personalità. Io credo che purtroppo molti dei disturbi di personalità e anche molte malattie fisiche, derivino proprio da una società disfunzionale e contraddittoria, perchè basta vedere in noi stessi abbastanza attentamente per renderci conto di quanto siamo scissi, e tutti presentiamo un lato di noi narcisista, borderline, paranoide e così via. Apprezzo il fatto che tu Antonino, guardi alla persona come una persona, non giudicandola ed etichettandola o addirittura riducendola al suo disturbo come purtroppo vedo in molti altri psicologi sul web che adottano uno stile analitico e povero di umanità per aiutare le persone. Senza umanità non ci si aiuta tra umani.

darkfather
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L'equilibrio è difficile da raggiungere per ogni cosa.
Quello riguardante la Stima di sé non fa eccezione: se ce ne hai poca ti senti inutile e depresso, se ce ne hai tanta, la tua Stima sovrasta quella degli altri (magari non rendendone conto)
Oltre a cercare di essere equilibrati bisognerebbe cercare di essere rispettosi verso gli altri con un po' di empatia

emj
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Ho vissuto gli ultimi due anni passando da una persona narcisista ad un'altra, ogni donna della mia vita (ex fidanzata, ex migliore amica, coinquilina persino) si rivelava possedere un disturbo narcisistico più o meno grave. La cosa peggiore è che a causa di non so quale disturbo che mi attanaglia, ma io sono abituato a buttarmi addosso qualsiasi colpa mia e non. Ne risultava che l'esposizione prolungata a queste personalità col tempo mi ha spinto prima a delle crisi depressive che superavo con la "violenza" (non fisica, per violenza intendo la chiusura emotiva e l'alienazione dell'altra persona che per me è una forma di violenza), ossia arrivando (per esaurimento e instinto di conservazione) a gettare fuori dalla mia vita queste persone. La cosa peggiore è che la cosa era graduale, io non rigettavo subito tali persone ma cercavo il dialogo, e più cercavo un confronto costruttivo e più loro buttavano su di me ogni colpa e io di indole le accettavo, finché non capivo l'inganno: perché queste persone che sono così presenti nella mia vita non mi conoscono affatto? Alle mie reazioni di rigetto rispondevano con la sorpresa, come se avessero davanti un estraneo, e con la demonizzazione delle mie azioni. Io ero un orco, e le mie azioni non avevano motivazioni. Con questa immagine ci inquinavano le esperienze degli altri e va da sé che la coinquilina ad esempio mi ha spinto a lasciare la casa per esaurimento (anche su consiglio del mio terapista), e la mia ex migliore amica mi ha fatto perdere due mesi della mia vita per recuperare i rapporti di amicizia del gruppo comune (che per fortuna sono più saldi di prima), perché per quanto io provassi a spiegarmi lei dava informazioni parziali e decontestualizzate di ciò che facevo. Era un vero e proprio processo kafkiano. Ero un Joseph K che rischiava la sua condanna a morte nonostante fosse sempre stata una persona buona e presente.
Un incubo. Con l'esposizione tanto prolungata con queste persone sono arrivato a crisi depressive (a cui sono incline già di mio) talmente lunghe e forti da arrivare a pensieri suicidi (cosa a cui non ero incline da decenni). Mi facevano sentire spazzatura di continuo e questo era soffocante. Io penso che nella società moderna di oggi c'è bisogno di sensibilizzare molto di più su questo disturbo, perché è capace veramente di tirare fuori i demoni peggiori delle persone.

marco
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Grazie..ti rendono vuoti, tolgono forza e voglia di vivere e ti senti niente, si è stanchi...tanto stanchi...si vuole solo sparire e trovare pace...

erikamorigi
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Finalmente qualcuno che sa equilibrare l'argomento con parsimonia, non è che se qualcuno crede in sé o ha stima di sé è narcisista.. perché molto spesso chi ha una bassa autostima dato che non riesce ad arrivare all'uva punta il dito contro il partner, che invece spesso ha le palle ed egoisticamente vuole che quest'ultimo si abbassi alle pretese dell'altro.. mettendo in gioco tutto il suo orgoglio e amore VERO di protrarre il proprio tempo per la l'altro.
Ricordate egoista non è colui che vive la vita che vuole ma colui che impone la sua a chi gli sta attorno per un proprio capriccio.

spiritsilvr
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Sono d'accordo che tutti noi abbiamo dei tratti narcisistici ma contenuti in limiti che non danneggiano le persone attorno a noi, ad esempio si cerca il meglio per se stesso, si punta alla crescita, si desiderano delle cose grandiose, e cosi via.
Il problema con le persone che invece hanno un disturbo narcisistico vero e proprio è la loro incapacità di provare empatia anche se sono molto bravi a recitare l'empatia e tante altre emozioni costruttive nelle relazioni umane. Inoltre hanno l'istinto ad oscillare tra momenti molto alti (esempio in relazione forte bombardamento con gesti grandi di amore) a momenti molto bassi (tradimenti, manipolazione, fuggire da ogni conversazione che può minacciare il loro ego)... e quindi con una persona narcisista è molto difficile avere dei momenti tranquilli, avere una stabilità, e non appena si verifica un momento tranquillo tendono a rovinarlo (il cosi detto self sabotage) in modo da ritrovarsi di nuovo in uno dei due punti sopra menzionati: o siamo in alto oppure in basso, e quindi sempre seguono le emozioni forti. Pertanto, trovarsi in una relazione romantica con loro...ti destabilizza, ti succhia le energie, ti rende confuso...uscire non sempre è facile, si diventa dipendenti delle forti emozioni che si producono dai momenti altissimi e bassissimi. Certo sono esseri umani, molto bravi anche, con grande fascino, però è meglio starne lontani perché con loro la vita è sempre un dramma.

sonis
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molto bello il fatto che descrive il narcista per quello che è senza giudicarlo per esserlo, come fanno molti, penso che comunque la prima vittima del narcisista sia sempre se stesso

rubenzanatta
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Sentirsi fuori dal mondo per non vedere il successo o l’insuccesso.
È un’epoca amara in cui stare.

SgtHeartmann.
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Io l'ho ospitato per ben 20anni un comportamento narcisista da parte del mio compagno non avendo compreso la tipologia di persona e vivendo con inserito il pilota automatico, è successo dopo anni di subire inizialmente il suo comportamento poi di avere un blocco di impotenza e poi nel lockdown ho avuto una tregua forzata, tanto che ho deciso di riprendere in mano la mia vita, approfondire ciò che sono ciò che la mia anima mi stava comunicando e dopodiché raggiunta la consapevolezza che questa storia non faceva più parte della mia vita da anni l ho lasciato..

bergisbo
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Aspettiamo un video sulle persone altamente sensibili, fate un lavoro strepitoso❤️

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