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Liberarsi dall'IO: come superare l'EGO

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Liberarsi dall'IO: come superare l'EGO
Questo episodio della rubrica "Conosci te stesso e amplia la tua coscienza" affronta il tema dell’espansione della coscienza, sottolineando che essa e la conoscenza di sé non sono azioni distinte, ma un unico processo: più si conosce se stessi, più si comprende il Tutto o il divino.
L' io, essendo limitato, non può comprendere la realtà assoluta, perché tenta di contenerla con la mente, che è di per sé duale e insufficiente a cogliere l’illimitato. La ricerca di comprensione assoluta, di Dio o della spiritualità, è dunque spesso una forma di desiderio egoico, che alimenta un senso di conflitto interiore. Anche il tentativo di negare l’io per raggiungere il non io è un’illusione, poiché rappresenta solo un’altra forma di volontà egoica di diventare qualcosa di diverso, anziché essere semplicemente nel presente.
Nel video si affronta poi il tema della ricerca della spiritualità attraverso l’isolamento dal mondo. La convinzione che ritirarsi in un monastero o in un eremo possa portare alla liberazione è illusoria, poiché l’io è presente ovunque. Nessun luogo garantisce la pace interiore, e ogni sforzo di miglioramento personale può nascondere un desiderio inconscio di accrescimento egoico. Persino la rinuncia alle tentazioni materiali o l’adesione a percorsi spirituali possono costituire, inconsapevolmente, un’altra forma di autoaffermazione dell’io.
La vera liberazione non si ottiene attraverso posizioni o percorsi esterni, ma solo attraverso un autentico superamento dell’ego.
Quando si raggiunge questa liberazione, ci si apre alla realtà in modo spontaneo, si comprende la bellezza del Tutto e si smette di agire in base a vantaggi e svantaggi personali. La paura svanisce, poiché essa esiste solo quando si è immersi nei meccanismi della mente, e non quando si è pienamente nel presente. In questo stato di coscienza, l’azione non è più motivata da un calcolo di costi e benefici, ma nasce spontaneamente da un sentire profondo, privo di aspettative o ritorni personali.
Proviamo a chiederci: ricordo un momento in cui ho agito senza alcun tornaconto, solo per puro sentire? Riconoscere questi rari momenti può essere un esercizio prezioso per ampliare la propria consapevolezza.
#antonioquaglietta #psicologia #ego
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Questo episodio della rubrica "Conosci te stesso e amplia la tua coscienza" affronta il tema dell’espansione della coscienza, sottolineando che essa e la conoscenza di sé non sono azioni distinte, ma un unico processo: più si conosce se stessi, più si comprende il Tutto o il divino.
L' io, essendo limitato, non può comprendere la realtà assoluta, perché tenta di contenerla con la mente, che è di per sé duale e insufficiente a cogliere l’illimitato. La ricerca di comprensione assoluta, di Dio o della spiritualità, è dunque spesso una forma di desiderio egoico, che alimenta un senso di conflitto interiore. Anche il tentativo di negare l’io per raggiungere il non io è un’illusione, poiché rappresenta solo un’altra forma di volontà egoica di diventare qualcosa di diverso, anziché essere semplicemente nel presente.
Nel video si affronta poi il tema della ricerca della spiritualità attraverso l’isolamento dal mondo. La convinzione che ritirarsi in un monastero o in un eremo possa portare alla liberazione è illusoria, poiché l’io è presente ovunque. Nessun luogo garantisce la pace interiore, e ogni sforzo di miglioramento personale può nascondere un desiderio inconscio di accrescimento egoico. Persino la rinuncia alle tentazioni materiali o l’adesione a percorsi spirituali possono costituire, inconsapevolmente, un’altra forma di autoaffermazione dell’io.
La vera liberazione non si ottiene attraverso posizioni o percorsi esterni, ma solo attraverso un autentico superamento dell’ego.
Quando si raggiunge questa liberazione, ci si apre alla realtà in modo spontaneo, si comprende la bellezza del Tutto e si smette di agire in base a vantaggi e svantaggi personali. La paura svanisce, poiché essa esiste solo quando si è immersi nei meccanismi della mente, e non quando si è pienamente nel presente. In questo stato di coscienza, l’azione non è più motivata da un calcolo di costi e benefici, ma nasce spontaneamente da un sentire profondo, privo di aspettative o ritorni personali.
Proviamo a chiederci: ricordo un momento in cui ho agito senza alcun tornaconto, solo per puro sentire? Riconoscere questi rari momenti può essere un esercizio prezioso per ampliare la propria consapevolezza.
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