Dipendenza Affettiva e Scelte Relazionali

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Un elemento che si riscontra nelle dipendenze affettive è la scelta di partner che presentano caratteristiche disfunzionali, con i quali il dipendente dà vita a relazioni che confermano i suoi vissuti e le sue aspettative negative riguardo ai legami affettivi. In genere la scelta relazionale si orienta verso un partner autocentrato, poco empatico, sfuggente o non disponibile alla condivisione dell'intimità emotiva.

Il dipendente affettivo prova nei suoi confronti un sentimento di insicurezza, precarietà, inadeguatezza che lo induce moltiplicare gli sforzi per compiacerlo, spinto dai sensi di colpa e dalla convinzione di essere responsabile dell'andamento disfunzionale della relazione.
Assecondando i bisogni del partner e accantonando i propri, il dipendente affettivo si assicura la vicinanza della persona che più di tutte lo tiene in scacco, ed entrambi in realtà sono attori di una dinamica nella quale i ruoli possono essere più sfaccettati di come appaiano. Ciascuno ha infatti bisogno dell'altro per perpetuare un circolo vizioso da cui non riesce a uscire.

Mi chiamo Gianluca Frazzoni, sono uno Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale ed esercito la mia attività privatamente a Milano. Lavoro con pazienti adulti trattando:
dott. Gianluca Frazzoni Psicologo
Psicologo Cognitivo comportamentale con sede a MilanoMilano

Mi occupo anche di adolescenti e svolgo colloqui di sostegno con genitori.

La terapia cognitivo-comportamentale è un metodo clinico fondato sull’approfondimento dei contenuti mentali coscienti e utilizza numerose strategie fra cui:
tecniche cognitive e immaginative
procedure di esposizione e desensibilizzazione
narrative personali
analisi dei cicli interpersonali e delle strategie metacognitive
analisi degli stili di attaccamento
homeworks conportamentali
rilassamento muscolare progressivo.
L’obiettivo è aiutare il paziente ad acquisire maggiore consapevolezza di sé e a sviluppare un repertorio di strategie emotive e cognitive finalizzate al superamento del disagio psicologico.
Ho svolto un training in Psicoterapia Sensomotoria per la cura del Trauma. Questo approccio permette di intervenire su traumi specifici e più in generale sul contenuto disturbante di esperienze attuali o già vissute. Utilizzo la Psicoterapia Sensomotoria per lavorare sul disturbo da stress post traumatico ma anche per attacchi di panico, ansia generalizzata, fobie, ossessioni e altri contenuti emotivamente attivanti.
Sono abilitato alla conduzione dei gruppi clinici Marsha Linehan per il trattamento di condotte impulsive, disregolazione emotiva e disagi relazionali riconducibili al Disturbo Borderline di Personalità o presenti in altri quadri clinici.
Sono inoltre specializzato in Scienze Criminologico-Forensi.
E’ possibile contattarmi per un primo consulto gratuito.
Dott. Gianluca Frazzoni psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale a Milano
Tel. 340/1874411
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Комментарии
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Buongiorno. Sono una delle tante dipendenti affettive che inconsapevolmente si ritrovano in relazioni tossiche. Sono trascorsi dieci anni in cui mi sono sentita come sulle montagne russe ma ne sono venuta fuori a causa di altri episodi traumatizzanti vissuti in campo lavorativo. Tra attacchi d'ansia e attacchi di panico ho chiesto aiuto perché ciò che provavo era diventato insostenibile. Ora ne sono fuori. Ho riacquistato la mia autostima e sono felicemente single. Credo che la ricerca spasmodica dell'amore al di fuori di noi sia sbagliata se non ci amiamo così come siamo. Ho capito qualcosa dell'esistenza degli esseri umani? Non lo so, ma sono alla ricerca del senso della vita. Intanto cerco di migliorare e amare come so fare ma senza farmi calpestare. Spero tanto di aver raggiunto una giusta consapevolezza . La ringrazio per questi video così esaustivi.

anjaascot
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È molto chiaro ciò che dice ed è fonte di studi, grazie.
Da persona consapevole che ha attraversato tale dipendenza, e tutt'ora si è ripresentata inaspettatamente, posso dire che il lavoro sull'essere Presenti è il più importante per poter alzare la consapevolezza al di sopra dei pensieri e riconoscerli come "solo pensieri".
L'essere nel Presente, la meditazione, per me, dopo tanti anni, è stata la svolta per riconoscere ogni momento per quello che è veramente, senza essere travolto dal vortice dei pensieri e delle emozioni. L'ascolto dello spirito, se così lo vogliamo chiamare, permette di guarire a livello profondo. Altrimenti si fa un percorso da qualche psicologo-psicoterapeuta, ma per poi ritornare nel vortice prima o dopo.
La cura è dentro ognuno di noi.

hikestillness
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Dottore, sono al terzo suo video sulla dipendenza affettiva e non solo sono incollata alle sue spiegazioni, ma sono piacevolmente rapita dall’efficacia esplicativa e dalla chiarezza delle sue parole, aspetti non comuni negli innumerevoli video riguardanti questo contenuto presenti sul web. Grazie davvero, spero continui a divulgare altri contenuti

chicchi
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Buongiorno. la ringrazio per la pacatezza e la professionalità con cui ha affrontato l'argomento. Ho individuato chiaramente passaggi da ma già compiuti nel corso di anni di terapia in cui però non era mai stato dato un nome alle mie problematiche. Sono arrivata quindi all'autonomia inconsapevolmente e anche dolorosamente. Spesso infatti la presa di coscienza di sé corrisponde alla fine della relazione. Io non avevo colto (o forse voluto cogliere?) la tossicità della mia relazione ultra ventennale. Il
partner (con cui avevo fatto un percorso terapeutico triennale) non ha affatto accolto la mia nuova autoconsapevolezza, anzi ne ha fatto la molla per allontanarsi definitivamente.
Adesso va bene ed ascoltare la sua disamina ha confermato quanto sento ma che, ancora a tratti, faccio fatica a riconoscere come valido.
È vero non abbiamo occhi per vederci, non abbiamo orecchie per sentirci e li cerchiamo in altri. Trovo che a differenza del partner autocentrato che ci scegliamo, spesso siamo invece predisposti a cambiare. Il cambiamento richiede pazienza e accoglimento di sé che si realizza anche grazie a video come il suo.

Ellevi
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Buonasera Dottore, grazie per aumentare sempre la consapevolezza di chi vuole capire sé stesso con questi suoi illuminanti interventi.
Sono una dipendente affettiva e ne conosco ora i motivi risalenti all'infanzia. Ma il mio atteggiamento è sempre stato quello della fuga e della ricerca di un nuovo partner da sostituire subito al precedente per non rimanere sola. Dopo i 50 anni ho cominciato a diventare più cinica, a rifiutare le illusioni, insomma a non crederci più. E' un po' triste però...

saabferr
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Descrizione perfetta della mia condizione! Sono un dipendente affettivo, legato ad una donna con le caratteristiche descritte nel video.
Complimenti dottore!

andreaanonimo
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Alcune volte un dipendente affettivo non finisce però per forza in una relazione con una persona narcisista, o preferisco io dire "tossica". Spesso accade che il dipendente affettivo possa reagire in modo disfunzionale ad un rifiuto relazionale da parte di un partner ambiguo circa le sue reali emozioni. Si instaura così una relazione dove la dipendenza affettiva si incastra con l'ambiguità di un partner non del tutto rifiutante. Il dipendente affettivo allora cerca di incassare i crediti emotivi che si porta appresso dall' infanzia, non riuscendo a "gestire" il rifiuto, se pur parziale, da parte del partner. Valgo poco e quindi devo fare di più per guadagnare l'amore di un partner che è apparso ambiguo, ma non rifiutante, perché devo incassare i vecchi crediti e dimostrare cosi a me stesso che posso essere amato. Un dipendente affettivo paradossalmente accetta meglio un rifiuto deciso che una relazione ambigua. Che ne pensa dottore? La ringrazio per il lavoro di divulgazione che fa con grande competenza.

eugeniog.
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Se si insegna ciò nelle scuole al posto di tante cose inutili, avremmo un mondo migliore

Oceanolibero
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Dottore non sapevo nulla io ero una bambina, sono stata maltrattata in famiglia, credevo che era colpa mia 😱, l ho imparato da adulta che esistono questi tipi di personalità, io sono codipendente perché

missapricot
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Salve, innanzitutto grazie per i Suoi video così esaustivi, chiari e in qualche modo tranquillizzanti. Potrebbe cortesemente approfondire i concetti di "struttura emotiva" e "risorse emotive" che cita sul finale? Sulla base dei Suoi altri video penso agli automatismi di pensiero tipici di questa patologia e alla capacità di gestione delle emozioni, ma mi piacerebbe sapere se (ho ben compreso e se) c'è altro che mi sfugge. Di nuovo grazie!

akamilla
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Buongiorno, sono stata in terapia due anni grazie alla quale sono riuscita a liberarmi della mia relazione tossica. Non so se il mio partner fosse o no un narcisista, in quanto non sono una psicologa per fare una diagnosi, ma ascoltando mi ritrovo in molti dei sintomi di dipendenza affettiva: non riuscivo a lasciarlo, avevo paura di rimanere sola e di non trovare nessun'altro(anche perchè lui mi diceva così), davo sempre spazio più a lui che a me e mi lasciavo molto sminuire. Ora sono tre anni che sono single con frequentazione sporadiche ma ogni volta che frequento qualcuno che ha delle caratteristiche che mi ricordano lui ho ansia e abbandono la frequentazione e poi dopo comincio a pensare che forse quella persona meritava una seconda chance. E' perchè riesco a capire i segnali tossici, o sono io che sono diventata diffidente?

Jlechan
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“DG Buongiorno, sicuramente lascerei trascorrere del tempo per darle la possibilità di fare un passo quando se la sente. Nel frattempo può dirle che lei c'è, che è disponibile al dialogo quando l'altra sarà pronta.”
Ho provato a mandare un messaggio chiedendo “come sta” ed esprimendo riguardo per il suo tempo e spazi e dicendo che la mia porta sarà sempre aperta. Non ho ricevuto segni di vita e alcuna risposta. Immagino che non possa fare altro da parte mia?

dg
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Quanti fiorellini di campo raccolti dalle mie mani e buttati nel bidone a male parole quando te li consegnavo piena di amore… E poi solo quella forte voglia di ballare con te, così bella alla sagra di paese nel vestito di seta verde e nero ma no, la mazurca non la ballo con te, è ridicolo.
Ora capisco che eri in ogni maltrattamento, in ogni colpo subito in silenzio, nei vizi compensatori, nelle lacrime.

elenafavaro
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spesso però questi narcisisti di cui si parla nel video non mostrano subito i loro "true colors". Si mostrano gentili e affettuosi. La maschera la calano quando hanno conquistato la preda, o il dipendente affettivo di turno. Quindi dire che il dipendente affettivo si cerca sempre questi tipi... Insomma forse non è più complesso di così?

mariellaradaelli
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Buongiorno, sono appena uscito da una relazione estremamente tossica con un partner con dipendenza affettiva nei miei confronti. Il suo malessere nella fase finale della relazione ci ha portato ad una forte discussione e alla rottura (nata per mano mia ma perpetrata principalmente da lei). Nelle ultime fasi ha sfogato i suoi dolori ad un grande amico esterno alla relazione, con cui si è messa insieme poco dopo la nostra fine (probabilmente lui provava già qualcosa per lei). Avendo chiuso in “buoni” rapporti mi ha confessato di non riuscire a metabolizzare il mio addio e di aver quindi iniziato un esperienza con lui vista la sua disponibilità. È anche questo un segnale di dipendenza affettiva? È possibile che porterà avanti questa dipendenza anche nella prossima relazione?

armageddon
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Ho bisogno di un aiuto valido a Padova ! Son 8 mesi che sono in terapia

elisapaccagnella
Автор

Dopo 15 anni di dipendenza affettiva con un narcisista sono riuscito a liberarmi e chiudere questa relazione, faticando non poco …..sono rinato

simonecorta