IL DRAMA DELLE BORSEGGIATRICI 👜

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FONTI: a cura della cercatrice Simonetta (su IG @simonettha)

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CAPITOLI:
0:00:00 INTRODUZIONE
0:02:16 LE BORSEGGIATRICI
0:22:22 IL BARBATRUCCO
0:26:21 CHIARA FERRAGNI VS BEPPE SALA
0:28:10 LA MISSIONE DI NICHOLAS E I SUOI AMICI
0:34:00 "È IL NOSTRO LAVORO": IL TIKTOK
0:51:28 MONICA ROMANO VS NICHOLAS
0:57:33 È GIUSTO FILMARE LE BORSEGGIATRICI?
1:08:00 LE BORSEGGIATRICI VANNO IN TV
1:14:38 PIPPONE SULLA STORIA DEI ROM
1:41:30 LE BORSEGGIATRICI VANNO IN TV
1:47:39 RIFLESSIONI CONCLUSIVE
Рекомендации по теме
Комментарии
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DOBBIAMO INDIGNARCIIII È IL NOSTRO LAVOROOOO! Raccontate la vostra esperienza con le borseggiatrici se vi va 👜

irisbabilonia
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Ho subito alcuni tentativi di furto nei sottopassi delle stazioni, ma si sono sempre risolti con mie grandi risate. Nella tasca esterna dello zaino metto sempre un assorbente di quelli grossi con ali completamente dipinto in modo verosimile di sangue e lo tengo come prima cosa a protezione del contenuto della tasca. Due volte è successo di vederlo cadere lanciato per terra e una volta con tanto di urletto da parte della borseggiatrice di turno. Vi giuro, entrambe le volte NON AVEVO SENTITO NIENTE. Nessun rumore, nessun movimento sospetto e la volta dell'urletto ero anche sola nel sottopasso (e questa donna è sopraggiunta con un ragazzino). Continuo a usare il trucco dell'assorbente 😂

clarabella
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Questa la voglio raccontare perchè è una storia assurda che fa ridere e intristire allo stesso tempo:
un bel po' di anni fa ormai, forse avevo circa 15 anni, ero all'Autogrill con mio padre e uscendo, mentre ci stavamo dirigendo alla macchina, ci ferma una mendicante con in braccio un bimbo neonato, chiedendoci dei soldi anche in modo abbastanza insistente. Mio padre decide di non darglieli, saliamo in macchina e partiamo. Poco dopo, quando eravamo già andati via dall'area di servizio da almeno 5 minuti, io sento un rumore provenire dai sedili dietro, mi giro e vedo un bimbo piccolissimo, avrà avuto 4/5 anni, con in mano la valigetta ventiquattrore di mio papà. La mia prima reazione ovviamente è stata quella di urlare a mio padre di fermarsi e alla prima zona di sosta ai bordi della strada ci siamo fermati, abbiamo provato a parlare al bambino chiedendogli cosa ci facesse lì e tutto, ma non apriva bocca ed era spaventatissimo.
Facendo poi mente locale abbiamo capito la dinamica: la mendicante ha provato a distrarci chiedendoci i soldi e nel frattempo il bambino - addestrato a doc - si è intrufolato di nascosto nella macchina di mio padre, dopo che lui ha aperto a distanza col telecomando, per rubare la valigetta. Probabilmente è successo qualcosa che gli ha impedito di scappare subito e quindi ce lo siamo portati via. La madre però non ha fatto NIENTE e non ha nemmeno provato ad impedircelo. Questa cosa mi ha messo un'angoscia pazzesca, perchè ovviamente non sapevamo cosa fare. Da una parte avremmo voluto far qualcosa per questo bambino, dall'altra invece lui continuava a volere la sua mamma. Siamo tornati all'autogrill, e la donna era ancora lì a chiedere soldi, appena ci ha visti ci ha iniziato ad urlare di aver rubato suo figlio, facendo girare mezzo mondo, ed il bambino è corso ad abbracciarla. Ci siamo rivolti ad un addetto alla sicurezza che era lì, che ci ha detto che se ne sarebbe occupato lui e di evitare di chiamare la polizia perchè era una situazione "ambigua" e che tanto non avrebbero fatto nulla, perchè a sua detta " 'ste cose le ho viste spesso e so come funzionano" e quindi niente, alla fine ce ne siamo andati. Forse abbiamo sbagliato, me lo chiedo sempre.

Da lì comunque sono diventata molto più attenta quando sono in giro, in metro o sui mezzi borsa davanti a me, non dar mai corda a nessun tipo di persona che si avvicina se prima non ho la mia borsa tra le mani o le mani in tasca sui miei oggetti di valore e soprattutto non do mai soldi o confidenza ai mendicanti, soprattutto quando utilizzano bambini e animali per impietosire la gente, sfruttando esseri che fondamentalmente non sono in grado di dire di no. Piuttosto gli porto del cibo o delle cose utili e non avete idea di quante volte mi hanno guardata schifata o addirittura rifiutato le cose perchè volevano i soldi! Una simpaticona sulle scale della metro in duomo mi ha sputato addosso perchè non le ho fatto vedere quanti soldi avevo nel portafoglio dopo averle detto "no" alla richiesta di soldi.
Ovviamente tutto questo non ha nulla a che fare invece con i senzatetto o persone che sono davvero in serie difficoltà e che non fanno del male a nessuno e credetemi, la differenza si nota subito. Ricorderò per sempre un senzatetto che si è commosso quando insieme ad una mia amica, gli abbiamo portato delle focacce, un thermos con the caldo e dei croccantini per il suo cane. Addirittura ci ha chiesto di fermarci a mangiare con lui.

Insomma, io sono di Milano e per chi vive in queste grandi città dove determinate cose accadono all'ordine del giorno, direi che diventa difficile non diventare intolleranti a queste persone, forse anche per una questione di paura perchè ci sentiamo vulnerabili e potenzialmente "prossime vittime" e a nessuno piace...poi penso a quel bambino di tanti anni fa e mi chiedo, ma se cresci così, come puoi pensare che ci siano alternative migliori e che quel che fai non sia la normalità?

ilariacastaldi
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Ciao Iris! Vivo in Giappone e purtroppo ti devo dire che il motivo per cui i giapponesi sono presi di mira è un altro: qui i borseggiatori non esistono, la metro è molto sicura e i giapponesi sono abituati a sedersi e a rilassarsi sul treno, addormentarsi addirittura… magari con le borse in bella vista! Purtroppo non sono abituati alle metro italiane o a quelle europee in generale e questo li rende le prede ideali! Qualche anno fa avevano messo dei cartelli in giapponese nella metro di Roma per avvertire di fare attenzione, ma dubito che siano serviti a qualcosa.

tokyoslowreader
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Stavolta ti sei superata e vale la pena di aspettare anche se non fai tanti video. Il tuo è un servizio di informazione di eccellenza. Mi hai fatto provare un'intera gamma di emozioni, dallo sconcerto, all'indignazione, al rancore con annesso desiderio di vendetta, per finire a sorpresa, senso di colpa e compassione. La verità è che nella vita è solo una questione di c.. fortuna. È un peccato non avere avuto a scuola un'insegnante di storia capace di raccontare gli eventi come sai fare tu. Forse allora non sarei caduta nel baratro del mio stesso sbadiglio.

ivanasazzini
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Sono stata a Tokyo meno di un mese fa. E credo che i giapponesi siano presi di mira non solo perché portano dietro molti contanti ma perché sono molto ingenui. Nel senso buono, si fidano delle persone, quindi non prendono precauzioni. A Tokyo nelle strade gremite di persone (piene, tutti attaccati) non c’era nessuno che prestasse particolare attenzione al proprio zaino, rigorosamente tenuto sulle spalle. Altra occasione, andiamo a fare merenda da starbucks, un ragazzo giapponese si alza, lascia tablet e smartphone incustoditi accanto a noi e va tranquillamente in bagno. Altra mentalità, altro pianeta proprio.

lafabbricadeisogniweb
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Carlo in alta definizione é ciò che ho sempre voluto

sofiettav
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Ho lavorato con i "rom" per anni, nei progetti di scolarizzazione e inserimento lavorativo... Purtroppo un buco nell'acqua. Difficilissimo convincere i genitori a mandare i figli a scuola (le bambine, poi, ritirate da scuola e messe a casa non appena le sorelle grandi si sposavano), inserimento lavorativo delle persone adulte inutile, perché non seguono le lezioni, gli stipendi troppo bassi e vogliono essere pagati anche solo per andare ad un seminario (si muovono solo dietro promessa di compensi o è "roba" inutile). Pochi quelli che decidono di cambiare vita, come gli esempi che hai portato. Lo Stato sbaglia gli interventi sicuramente e noi siamo pieni di pregiudizi e stereotipi, ma dall'altro lato è difficile smontare i loro muri e le loro abitudini, tanto più rinforzati da una criminalità italiana che ha tutto da guadagnare sfruttando la loro presenza. È un discorso molto complesso, che richiede una grande intelligenza politica, culturale e sociale. Cosa di cui siamo carenti.

alessandraedo
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Ciao Iris, a me era successa una cosa simile a Madrid. Poco prima dell'ingresso del museo del Prado, con una mia amica, mi si avvicinano queste ragazze, chiedendomi una informazione. Esordisco subito dicendo loro che non sono spagnolo ma, nel frattempo, queste mi piazzano la cartina sulle mani, come se stessero cercando di aprirla bene per farmi vedere. Così io, babbo come pochi, mi lascio convincere e guardo cosa mi indicano. Tieni presente che tenevo lo zaino sul davanti, proprio per paura dei furti. Alla fine però, mentre sono occupato a guardale la cartina, vengo illuminato dalla luce divina e sposto la cartina. Così vedo una delle ragazze che, non solo aveva aperto il mio zaino ma aveva in mano già € 100 euro tolte dal mio portafoglio. Vedendosi scoperta, lascia cadere i soldi e si allontanano velocemente. Anche perchè io avevo visto la polizia e mi ci stavo dirigendo. Cosa divertente, qualche giorno dopo, le rivedo che cercano di fare la stessa cosa a due ragazzi giapponesi. Così io e la mia amica, sentendoci in dovere di intervenire, siamo andati diretti e abbiamo detto ai due ragazzi giapponesi di fare attenzione. Mi sono preso la mia rivincita.

tranquilize
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Il pippone sulla storia Rom mi ha aperto la mente e incuriosito, grazie Iris per i semini di "voglia di sapere" che pianti in ognuno di noi♥️ ogni volta che finisco un tuo video voglio leggere libri sugli argomenti di psicologia e sociologia che tocchi

sabrialfaro
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Mi rubarono il cellulare che avevo circa 12/13 anni, ero alle giostre con le mie cugine e, dopo un attacco di panico contornato da un pianto isterico, mi ricordai che per il parco giravano anche dei poliziotti, mi avvicinai ad uno di loro e ancora satura di paura dissi "mi hanno rubato il telefono dalla borsa" uno dei due con fare MOLTO scocciato mi rispose " embè? Che te dovemo fa?!"
Ci rimasi così male che ancora oggi ho difficoltà a rivolgermi alle autorità

annalisacapoccioni
Автор

Qui a Roma è pieno di borseggiatrici e io con gli anni ho imparato a riconoscerle a distanza. Giusto per aiutare chi è di Roma faccio una piccola spiegazione: sono sempre in gruppetti da 2 massimo 3, nello stesso vagone si mettono 2 intorno alle porte cosi da allungare la mano giusto al passaggio del malcapitato e poi una più dietro che fa da palo o "giocatore libero" per rincorrere il poveretto che non esce dalla porta giusta. Sono spesso minorenni o signore grandi ben piazzate. Spesso si riconoscono perché girano con il carrellino della spesa (quello in stoffa ) ovviamente vuoto in cui fanno sparire la refurtiva o le ragazzine con borsoni o grandi shopper palesemente vuoti. La persona che fa da palo invece è spesso giovane e gira per il vagone facendo finta di stare a telefono (l'altro giorno faceva finta di mandare un audio WhatsApp ma senza aver nessuna chat aperta 😅) prende a mano e poi fa sparire tutto nel borsone delle complici. Quando c'é la signora con il bambino che chiede l'elemosina e' uno specchietto per le allodole che permette alle complici qualche metro più dietro di agire indisturbate ( questo succede soprattutto quando la metro non è pienissima e si noterebbe il loro avvicinamento. In metro TERMINI, soprattutto lungo le scale mobili, ci sono branchi di ragazzini che dalle scale ferme corrono a tutto spiano scippando la borsa di prepotenza a chi sale o scende con le scale mobili! Essendo io una delle loro prede preferite (piccola, bassina e sempre con zaino o borse gonfie) ho imparato a riconoscerle per difendermi(negli ultimi anni ho aggiunto anche un bel corso di autodifesa dato che una volta mi hanno messo al muro, sputato in faccia e poi spento addosso una sigaretta)🤬

l.g.
Автор

Da milanese mi è capitato di essere borseggiata solo due volte…una a Oxford e una a Strasburgo. Morale: siamo tutti i turisti di qualcun altro 😅

angeladiana
Автор

È ammirevole come tu riesca sempre a prendere un argomento esploso sui social, su cui, apparentemente, si ha detto tutto e renderlo non solo interessante ma anche arricchito con informazioni e riflessioni che possono davvero fare la differenza e che lasciano qualcosa di significativo ad ogni spettatore.

Sei davvero una ventata d'aria fresca su questa piattaforma ❤

fastidiosamentegreta
Автор

Una volta dentro un treno nella metropolitana di Roma avevo il classico marsupio, con diverse tasche a cerniera, legato davanti a me altezza ombelico.
All'improvviso una ragazza mi fissa in modo strano, ma troppo strano ("quando mai una ragazza mi ha guardato così" è la battuta fatta da un mio amico alla quale gli ho raccontato la cosa). Dunque mi ricordo dei borseggiatori e abbasso lo sguardo...il marsupio aveva una cerniera completamente aperta (la prima provata dal ladro e fortunatamente vuota) e la seconda cerniera aperta a metà con il portafoglio quasi fuori ma che aveva bisogno di un'apertura di cerniera completa per uscire). Mi sono guardato intorno e ho capito chi potesse essere il ladro (era maschio adulto...non so se fosse rom) in quando costui faceva finta di niente e se ne è uscito subito alla prima fermata.
Oggi quella ragazza è mia moglie.
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....no, quest'ultima frase non è vera.

dario
Автор

Sono nata, cresciuta e vivo a Milano. Partiamo dal presupposto che tra area B e area C è praticamente impossibile spostarsi con mezzi propri, soprattutto sulle tratte battute da loro (da centrale a Duomo)non ci sono grandi alternative. Nessuno avrebbe voglia di stare con con gli occhi sulla gente dopo una giornata di lavoro ma, questi video, hanno aiutato non poche persone a stare all'erta o a riconoscere e, di conseguenza, attivarsi nel momento in cui le vedi.
Mi è capitato in libreria di essere approcciata da loro: uno mi chiedeva consigli su un libro e, l'altra, ha cercato di ravanarmi nella borsa fallendo miseramente. Manco a scegliere un libro puoi star serena e il fatto che loro non abbiano ripercussioni, da veramente noia.

dangerariel
Автор

Racconto la mia avvilente esperienza! Sono della provincia di Palermo e ho frequentato lì l’università, che raggiungevo principalmente in treno, mai in bus. La prima (e ultima) volta che ho preso il bus ero con due amici ed era anche la prima volta in cui non avevo una borsa a tracolla per portare i libri, bensì uno zaino che con grande ingenuità ho tenuto tranquilla sulle spalle. Entriamo sul bus, pieno a tappo di gente, e man mano che superiamo le fermate, la gente sul bus diminuisce. Durante tutto il tragitto mi rendo conto che un ragazzo, poggiato al mio stesso corrimano/sbarra, non ha mai distolto lo sguardo dal mio, davvero neanche per un momento. Ho provato disagio, non capivo il motivo.. fino a quando uno dei miei amici non viene avvicinato da una signora che gli confida a voce bassa di aver visto qualcuno aprire il mio zaino. Lui subito me lo dice, ed effettivamente lo zaino era aperto e il mio portafoglio sparito. Angoscia, rabbia, frustrazione.. ma qui viene il bello. A tutto ciò aggiungeteci che solo dopo aver capito cosa fosse successo, la stessa signora, stavolta a gran voce, dice “eh si, l’avevo visto che ti avevano aperto lo zaino..”, dopo di lei, altri testimoni vengono fuori come funghi! Un’altra signora “eh si anch’io l’ho visto”.. un’altra ancora “anch’io”.. (insomma io e i miei amici i più rincoglioniti del bus) poi è il turno del ragazzo che mi ha fissata per tutto il tempo “eh si anch’io ho visto tutto.. è che noi queste persone le conosciamo, le vediamo sempre, sono sempre le stesse, ma noi non possiamo dire nulla perché poi la cosa si ritorce contro di noi che viaggiamo sempre sui loro stessi bus”. Ho immaginato fossero uomini che non ci pensano due volte ad aggredire se qualcuno dovesse parlare.. però potete immaginare lo shock che ho provato sapendo che così tanta gente aveva visto tutto e non aveva accennato a segnalare la cosa in tempo, anche solo a farmi un segno, come quel ragazzo che mi ha fissato sconcertato tutto il tempo, ma senza lasciar trasparire nulla.. che min**** ci guaddi allora? Boh.. insomma morale della favola, l’omertà fa schifo, ho capito la loro situazione, ma sono comunque rimasta molto delusa e non mi sarei comportata come loro. Ora vivo a Milano e tengo zaino e borse strette a me come fossero loro il mio pancione! E questo evento mi ricorda sempre di non tacere davanti a situazioni simili! Ed è quello che mi auguro possano fare sempre tutti, perché credetemi è stato più brutto scontrarmi con questa omertà che con il fatto in se di aver perso il portafoglio.

Ps. Nel portafoglio non c’erano soldi per fortuna, sucat* str****

sofiadamico
Автор

Anche in zona stazione di Padova è pieno di donne rom (scusate la schiettezza, ma almeno qui sono SOLO rom, non è un pregiudizio e soprattutto non è un sillogismo per cui tutto il popolo rom vivrebbe quindi al di sopra della legge) e io mi diverto a prenderle per il cu: fingo di essere assorta e avere la borsa vulnerabile, quando vedo che stanno per colpire la sposto facendo finta di cercare qualcosa e mi diletto nel sentire le loro maledizioni stile Drag me to hell 🥰
Scusate ma non riesco ad empatizzare con donne che pur sicuramente sfruttate e che vivono in un profondo disagio sociale mettono al mondo innocenti condannati a soffrire per pararsi i fondelli
È oltre ogni umana comprensione di stato di necessità
Ciò detto un plauso spetta pure alle nostre forze dell’ordine, sempre sul pezzo raga

juliabathory
Автор

ogni tanto penso al nostro sistema scolastico e, specialmente dopo aver visto la parte della spiegazione sui rom, ho pensato a te come a quell’unica professoressa di qualità che mi è capitata alle superiori. Un’Iris moltiplicata per tutte le professoresse praticanti ci salverebbe dall’inevitabile declino. Ti adoro, soprattutto per diffondere il verbo (parole come “tascio” o “sciarra” o “ciunnata” etc)

francesca
Автор

Ciao Iris :) volevo ringraziarti per questo contenuto, perché ho imparato qualcosa in più su quest'etnia che mi ha fatto almeno riflettere sulle loro scelte.
Continuo a credere che se mi dovesse succedere qualcosa del genere, non riuscirei a restare calmo e a fare semplicemente il video col telefonino (che per me non è una violazione a questo punto, ma più come un autovelox, cioè io non ti riprendo se tu non fai nulla di sbagliato), piuttosto credo che lo farei ingoiare alla mal capitata.
Ma la seconda parte del video, dove parli della storia di questa etnia e di come ancora oggi, queste persone, siano del tutto abbandonate alla loro situazione drammatica, mi ha illuminato.

peppeiluff