Sopra la Scala di Kardashev - Creepypasta #1

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RINGRAZIAMENTI
Autrice della parte video della sigla
Autore sigla MORTECUORE: Haruko Katsura e Alessandro La Calamita
#Kardashev #PuntoOmega #Transumanesimo
MOOSEECA:

Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 License

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Рекомендации по теме
Комментарии
Автор

Che Link4Universe sappia.
Che veda.
Che reagisca.

PS: Creepypasta 1 perché sostituisce la vecchia creepy qui su youtube, che troverete nella Playlist "creepypasta special". No, non è come quella che troverete nel libro, quella è diversa ancora, non mi manca la fantasia :P

Mortebianca
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Titolo: creepypasta #1
L'uomo quantistico: quantistically disapproves

Pericle-vtuq
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io : *leggo Creepypasta #1*
Sempre io : "Il re del sud sta tramando qualcosa*

riccardotessarotto
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Chi è il romanziere fantascientifico preferito di Mortebianca? E perchè proprio Asimov?
Grande come sempre!

lucamarzola
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"Uhm, che film mi vedo stasera su netfl..."
*MORTEBIANCA HA PUBBLICATO UN NUOVO VIDEO*

Evertrip
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viaggio in un buco nero epico finito male

marcocerto
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Personalmente? Una delle mie preferite fino ad ora.

Il finale poi... ho tante domande, molte ipotesi ma nessuna certezza. Come giusto che sia.

MangaSt
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Una creepypasta a tema Scala di Kardashev? Non posso chiedere di meglio.

themonster
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Fumarsi una canna e ascoltare mortebianca è una cosa molto fantastica.
I viaggi mentali che ti fai sono indescrivibili.

LaCasaDellaSapienza
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Ok probabilmente sto per dare un parere troppo presto, sono ancora fomentato dal video, ma questo video è il tuo capolavoro.... Hegel approva il tuo lavoro

AndreaBetti
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Wow io non riesco ad immaginare cosa sia il tu cervello per pensare tutte queste storie filosofie e collegarle tra loro wow sei il mio idolo❤️

foxalciao
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E se in realtà il narratore fosse dio? Forse viveva in una sorta di sogno in cui ogni cosa faceva parte della sua immaginazione. Gli uomini cercavano di scorgere ciò che c'è oltre il loro universo, la vera realtà. Alla fine ci sono riusciti e si sono ricongiunti a dio ma tutto è svanito, il narratore si è quindi risvegliato dal suo sogno per scoprire che in realtà lui è solo. Credeva di voler vedere la vera natura del mondo ma in realtà non è questo che cercava, perchè la realtà è di gran lunga peggiore di quanto potesse immaginarsi, e decide quindi di voler tornare indietro per scappare dalla sua solitudine. Inconsciamente sa che non riuscirà più a tornare indietro, infatti la sua mente continua a ripeterlo mentre lui tenta invano. Il tempo non esiste perchè era anch'esso immaginario e non c'è quindi un "prima" a cui tornare, questo potrebbe spiegare perchè alla fine cade in un loop eterno.

Questo è il modo in cui personalmente interpreto la storia, ho scritto in fretta quindi spero non ci siano errori . Bellissimo racconto come sempre Mortebianca! Stavolta ti sei addirittura superato.

mk
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Theory time!
Secondo me, il protagonista il bibliotecario della torre di babele che sta raccontando tutta la storia dell'universo e dell'umanità.
Alla fine l'umanità si accinge per andare nell'universo 2, lasciando il bibliotecario da solo nella torre di babele.
L'uomo sul balcone, (che mi immaginavo con le fattezze dell'onironauta) non è nient'altro che l'intelligenza artificiale che metteva in ordine tutte le informazioni dell'universo, e a finito il lavoro, per questo dice "non troverai niente lassù".
Il fatto che ci siano lapidi infinite mi fa credere che tutta l'umanità abbia compiuto un suicidio di massa per raggiungere l'universo 2, che credo sia l'aldilà e ricongiungersi con Dio, il programmatore supremo.
Ma il protagonista è stato lasciato indietro, e ora sta cercando un modo per ricontattare gl'altri.(forse centra qualcosa il fatto che sta andando alla cima della torre).
Quello che non ho capito bene è la citazione biblica, se qualcuno mi può spiegare.
Comunque morte grande creepypasta, anche se credo di aver immaginato troppo sul finale.

superstarcop
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(Seconda parte)

Sappiamo che in Genesi 11, 1-9 la Torre fu costruita sul fiume Eufrate con l'intenzione di arrivare al cielo e dunque a Dio e anche nella tua storia vediamo questo intento, ma ed è qui che ho apprezzato ancora di più il riferimento alla Torre di Babele o meglio alla Biblioteca di Babele (nel momento in cui l'hai descritta). La biblioteca de Babel (La Biblioteca di Babele) è un racconto fantastico di Jorge Luis Borges, apparso dapprima nel 1941 nella raccolta Il giardino dei sentieri che si biforcano e poi nel 1944 all'interno del volume Finzioni. Mi è piaciuto moltissimo questo riferimento. Essa è una biblioteca spazialmente infinita composta di sale esagonali, che raccoglie disordinatamente tutti i possibili libri di 410 pagine in cui si susseguono sequenze di caratteri senza ordine, in tutte le possibili combinazioni. Poiché la biblioteca è infinita e poiché in ciascun libro può risiedere solo una finita sequenza di caratteri, ogni possibile libro di 410 pagine si ripete infinite volte, metafora questa dell'eterno ritorno. Ho notato il sotto-tema dell'eterno ritorno in questa CP, anche nella teoria del Punto Omega c'è questa visione così come nella frase finale di The Last Question (almeno in uno dei suoi livelli interpretativi). Ogni libro della biblioteca è "intelligibile" se uno lo decodifica correttamente, semplicemente perché può essere decodificato da qualsiasi altro libro della biblioteca usando un terzo libro come taccuino monouso, similmente al cifrario di Vernam. Questo si presta all'idea filosofica proposta da Immanuel Kant, secondo cui la nostra mente aiuta a strutturare la nostra esperienza della realtà; quindi le regole della realtà (come la conosciamo) sono intrinseche alla mente. Quindi, se identifichiamo queste regole, possiamo decodificare meglio la "realtà". Interessante notare come l'intera serie possibile di sequenze proteiche (spazio delle sequenze proteiche) è stata confrontata con la Biblioteca di Babele. Nella Biblioteca di Babele, trovare qualsiasi libro che avesse un senso era impossibile a causa del grande numero e della mancanza di ordine. Lo stesso sarebbe vero per le sequenze proteiche se non fosse per la selezione naturale, che ha individuato solo sequenze proteiche che abbiano un senso. Inoltre, ogni sequenza proteica è circondata da un insieme di vicini (mutanti puntiformi) che hanno probabilmente almeno una funzione.

Forse tu già lo conoscevi questo sito e mi diverto un sacco visitarlo, ma lo lascio qui per gli altri se sono interessati:

Kenosis
Kenosis è una parola greca, che significa letteralmente "svuotamento" o "svuotarsi", ed è storicamente connessa alle teologie e alle mistiche delle religioni cristiane. La troviamo per la prima volta in Filippesi 2, 5-7:

"Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso, assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini."

Nella teologia cristiana kenosis esprime l'"autosvuotamento" del Logos divino nell'incarnazione, nella vita cristiana indica anche il processo interiore che porta il cristiano a svuotarsi della propria volontà incline al peccato e al male, a svuotarsi del proprio egocentrismo, per divenire ricettivo della volontà divina. È un atto di rivestimento con Cristo ad opera della Grazia e dello Spirito divino. La preghiera semplice che recita "Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore" è un'invocazione associata alla kenosis ed è il primo passo verso la conversione. Curiosamente questo concetto mi ha ricordata la Vacuità (Sunyata in Sanscrito) e più nello specifico l'annullamento nella Vacutià dei vari esseri e spiriti invocati per divorate il proprio ego, visualizzato come un corpo orripilante e gonfio dopo che è stato tagliato e lacerato a pezzi dal kartika di Vajrayogini, nella chadissima pratica del Chöd, ossia "Tagliare attraverso tutto l'ego". Machig Labdrön fu colei che attuò la pratica e fece partire i vari lignaggi legati ad esso nell 11° secolo. Se ci sarà occasione in futuro ne parlerò un pò meglio.

Uno dei discepoli gli disse: “Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre”. Ma Gesù gli disse: “Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti

Questa frase la ritroviamo in due dei quattro vangeli canonici Matteo 8, 21 e Luca 9, 57-62. Interessante come il corpo centrale del vangelo, in cui Luca narra del viaggio di Gesù dalla Galilea a Gerusalemme 9, 51-18, 14, non trova riscontri negli altri vangeli, comunque la frase nel contesto del vangelo di Luca si colloca temporalmente in modo preciso ossia prima di questo viaggio verso Gerusalemme, la sezione che inizia col capitolo 9 descrive, secondo Luca, quindi, un periodo estremamente ricco e impegnativo per Gesù. Quindi è comprensibile che all’inizio del cammino per Gerusalemme, Luca voglia far comprendere quali sono le condizioni che Gesù aveva posto ai discepoli che lo avrebbero seguito nella sua missione in questa fase finale e decisiva. Questa frase di Gesù però in Luca non è isolata: fa parte di un gruppo di tre detti radicali che mirano a rompere con gli interessi familiari, gli averi e gli attaccamenti. Seppur con delle piccole differenze anche in Matteo troviamo il nocciolo della questione: quali sono le condizioni per divenire discepolo di Gesù.

Il rumore dei passi che correvano per le scale mi ha ricordato quello che si sente nel film The Believer e anche quando il programmatore ha detto "non troverai niente lassù" mai ha ricordato la frase "there's nothing up there", o meglio nel suo finale dove ancora una volta troviamo il concetto di eterno ritorno. Un eterno ritorno a quella morte a cui si cerca di scappare, invano, nonostante si diventi (o si provi) a diventare Dio. Anche in questa CP vedo l'alone della morte aleggiare imperante anche se all'inizio non lo percepiamo perché inebriati dallo sviluppo tecnologico che ci distrae dalla sempre imperante Morte. Quando hai parlato di Impero Galattico mi è venuto il collegamento alla CP 123 "La Condanna"

Il protagonista sembra essere stato lasciato indietro e il fatto che si vedano molte lapidi è il segno che probabilmente l'Umanità o è morta nel tentativo di raggiungere il successivo Universo oppure si è suicidata (d'altronde già nelle CP del Basiliskos si menzionano suicidi di massa quindi non trovo poi troppo lontana dalla realtà la speculazione di un suicidio di massa, un ulteriore progetto per il perfezionamento dell'Uomo o meglio Transuomo). La voce che parla al protagonista mi ricorda anche l'Architetto di Matrix, o almeno così me lo immagino. Forse uno dei sensi della CP è che è inutile provare a ricongiungersi con Dio o farsi Dio, forse perché Dio è morto o è nel momento antecedente al morire (ricordo che nel secondo ciclo è imperante il concetto di Detetragrammatizzazione anche se qui non è esplicitato o menzionato, tuttavia non lo reputo improbabile data la natura di questo tuo secondo ciclo).

Morte il numero 1 che caratterizza questa CP cosa dovrebbe significare? Forse l'Unità, Dio? Honestly there is as yet insufficient data for a meaningful answer, dear Morte.

microraptorguy
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Ciao, ti ho scoperto durante questa quarantena. Sei estremamente dotato, complimenti. Non capisco perché tu venga definito solo il Re del Sud, colonizza anche noi!!

annamarini
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WAW il miglior video sulla "fantascienza" che abbia mai visto, complimenti !!!

zekune
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Morte, sento il cuore battere in petto, emozioni, adoro le tue capacità.
Grazie ancora :3

shilux
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Nella letteratura Lovecraftiana la conoscenza è spesso associata a qualcosa di terribile. Tanto più gli umani conoscevano, tanto più si sono spinti all'unica verità. Una verità che non erano pronti ad accettare. L'orrore tanto grande che metaforicamente è equivalente all'evocazione di un grande antico, che instilla l'orrore con la conoscenza. Non c'è un livello oltre. Non c'è nessuna "altra parte". Nessun altra sponda del fiume. Nessun Dio da raggiungere. Gli umani, gli atomi della mente alveare, si svuotano. E si spengono, trasformandosi in radiazione. Uno dopo l'altro. L'universo finirà. E anche loro. E il tempo ora è finito. L'ultima particella e ultimo morto che seppellisce i morti si domanda dove siano finiti gli altri, credendo che qualcuno sia andato dall'altra parte. Ma invece sono tutti lì. Nessuno esiste più da nessuna parte

gabrielepalmisani
Автор

Lascia che i mortebianca seppelliscano gli uomini quantistici

davideravazzoli
Автор

E fu così, che una sera decisi per la prima volta che avevo voglia di creepypasta. E scoprii il regno del Sud.
Per Seldon! Tutto questo è quantistico!

m.m.