'Il fenomeno degli incel e la teoria Redpill' di Marco Crepaldi

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Per curarmi il fegato, dopo il libro precedente oggi recensisco l'ultimo lavoro di @MarcoCrepaldi sul tema incel e teoria Redipll. Un libro che consiglio a tutti di acquistare e leggere, perché è molto istruttivo e soprattutto è un ottimo esempio di come si scrive in modo serio, equilibrato e affidabile: direi che ne abbiamo molto bisogno.
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Комментарии
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la cosa che poi non mi spiego è come cavolo si fa ad etichettare Marco come un misogino nonostante lui affronti il problema sia in modo analitico e meticoloso e sia in modo molto empatico, completo e tridimensionale. Essere un "non femminista" significa essere "misogino"? Questo accade se a scuola non si insegna la logica di base

FrancisMetal
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"Se una donna ha un problema deve essere aiutata poichè è in difficoltà.

Se un uomo ha un problema è adulto e vaccinato e deve risolverlo da solo."

floshi
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Ciao Yasmina. Per quanto sia divertente vederti sclerare appresso a lavori discutibili, fa piacere ogni tanto vederti riprendere fiato e parlare di libri che ti piacciono. Chiaramente è l'unica cosa che possa commentare perché non ho ancora letto il libro;)

danieleercoli
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Grazie per la recensione! Stavo valutando di acquistarlo e mi hai convinta.
Ti ho conosciuta tramite Marco Crepaldi e lo ringrazio ogni giorno visto che sto divorando i tuoi video.
Fin da giovanissima (quando non esistevano i social e quindi il femminismo non sapevo neanche cosa fosse) sono sempre stata molto sensibile ai problemi (che oggi definiamo "di genere") che si trovavano ad affrontare quotidianamente sia uomini che donne nelle varie circostanze della vita. Mi hanno sempre particolarmente colpita, però, le ingiustizie subite dagli uomini soprattutto nei contesti familiari (il loro ruolo esclusivo di donatore di sperma per la moglie che ha bisogno solo di qualcuno che le dia del DNA per farle fare un figlio, di bancomat che la campi con i figli, di sacco da box su cui sfogare le proprie frustrazioni dopo il divorzio, facendolo soffrire come un cane impedendogli di vedere i figli, ecc), probabilmente perché delle sofferenze di quegli uomini non è mai fregato nulla a nessuno. Col tempo la rete del femminismo online mi ha catturata, facendomi credere che il nuovo femminismo, che viene chiamato "intersezionale", fosse un femminismo per i problemi di tutti, uomini compresi. Ho quindi seguito le guru e letto i loro libri, trovandoci però spesso delle cose che non andavano ma, soprattutto, pian piano mi sono accorta che dei problemi degli uomini non si parlava ma che anzi, li si dipingevano velatamente come i responsabili di ogni ingiustizia contro il genere femminile (vedi il fatto che ogni singolo femminicidio per loro sia colpa di tutti gli uomini). Ti porto un esempio di come affrontavano le questioni da me portate nei confronti: " Ma vi sembra normale che un uomo quando lascia la compagna con i figli debba perdere la casa, mantenere i figli e la compagna non potendosi permettere un affitto e vivere in macchina e mangiare alla Caritas? La signora non può alzare il culo e andare a lavorare? E in più impedisce anche al compagno di vedere i bambini e fa loro il lavaggio del cervello facendogli credere che il papà non gli voglia più bene" la loro risposta è stata "Se ha deciso di fare la casalinga, significa che il marito l'ha costretta a fargli da serva e da incubatrice per i figli DI LUI quindi fa bene a spennarlo".
E questo è un esempio, potrei farne milioni. Quindi ho capito che non sono femminista, non so cosa sono e non mi interessa visto che non ho bisogno di una etichetta.
Io sono d'accordo con Marco sul fatto che la società faccia molta pressione sugli uomini perché rientrino entro certi parametri e se non ci rientrano, li fa sentire una 💩, con tutte le conseguenze.

dischera
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Madonna adoro le tue analisi! Non vedo l'ora di leggermi il libro di Marco e il tuo!

ceccc
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Questo video è stato davvero illuminante e informativo. Il fenomeno degli incel e la teoria Redpill sono argomenti complessi e controversi, ma è importante discuterne per comprendere meglio le dinamiche sociali e di genere. Marco Crepaldi ha fatto un ottimo lavoro nel presentare queste idee in modo chiaro e obiettivo. È essenziale continuare a promuovere il dialogo aperto su questioni complesse come queste per cercare soluzioni e una maggiore comprensione. Grazie per aver condiviso questa prospettiva!

silviamertelli
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Secondo me le donne sono diventate più selettive in epoca social e dating app rispetto anche solo a 15 anni fa, perchè sia sulle app come Tinder o Instagram sono letteralmente (soprattutto quelle molto carine) bombardate di like e di messaggi. Rispetto a un tempo dove le conoscenze e gli approcci avvenivano dal vivo adesso una donna anche mediamente carina riceve in un giorno o al massimo una settimana un numero di approcci che la stessa ragazza ma di 20 anni fa avrebbe ricevuto forse in un mese. Non da meno in questo marasma sono nati anche in Italia i cosiddetti pick up artist o per meglio definirli "artisti del rimorchio" che a mio avviso, oltre a insegnare tecniche manipolative, si approfittano di persone in difficoltà che magari avrebbero bisogno dell'aiuto di un professionista chiedendo loro cifre folli per insegnargli a "rimorchiare come si deve".

Aridd
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Per quello che riguarda la "condizioni maschile", suggerisco il libro The Second Sexism, del filosofo David Benatar, pubblicato già qualche anno fa (e, credo, mai arrivato in Italia).

vins
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Ciao Yasmina. Questo sarà il terzo libro che leggerò grazie a te (gli altri due sono stati l’Avvocato dell’Atomo e il tuo). L’argomento incel in sé non è di mio interesse immediato, ma mi interessano le riflessioni correlate ad un certo femminismo, che non mi ha mai convinto.

marianodevalerio
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Estate 2001, paese dove vivevo:
Due ragazze che conoscevo raccontano, ridacchiando che avevano, pochi giorni prima, chattato con un ragazzo e che, dopo la visione della sua foto, gli hanno risposto con un crudele: "fai schifo!"
Al epoca avevamo 16 anni, forse 17 (non sono sicuro fosse il 2001, potrebbe essere avvenuto l'estate prima, è passato molto tempo).
Immagino che anche il ragazzo avesse più o meno quel età.
A queste due "fenomene", nessuno ha evidentemente spiegato che a quel età i maschi sono ancora dipendenti dai genitori, e che con un mutuo o un affitto da pagare, andare a fare una pulizia del viso da un estetista è una cosa che può gravare sulle finanze familiari, specie se i figli sono più di uno?
A queste fenomene nessuno ha spiegato che magari nel paese dove viveva il tipo, non vi erano palestre vicine, e portarlo lontano avrebbe gravato sulle finanze familiari?
È così che nascono gli incel, purtroppo...
Se a quel età cominci già ad avvilirli, e ovvio che poi si chiudono nel loro bozzo...

alessiodusi
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Gentile Yasmina, la teoria Redpill, non esclude il miglioramento personale a tutto tondo, è una profonda e molto fredda analisi di certe dinamiche sociali, prediligendo una lettura 'biologica'. Cordialmente.

andrearosato
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Dalla rivoluzione sessuale del 68 agli incel... 🙂
Scherzi a parte, dove stiano andando la sessualità e i rapporti tra i sessi nel mondo moderno occidentale è tema affascinante. Per me vale sempre quello che dicevano i Greci: conosci te stesso!

andreagariglio
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Mi permetto di raccontare la mia esperienza perché penso sia pertinente. Premetto che il commento sarà lungo.
Non ho mai avuto contatti con donne, ma in realtà i miei problemi sono in generale con le persone. Con le donne è per me più difficile ipotizzo a causa degli stereotipi di genere, ma ho comunque pochissimi amici e li vedo poco. Ma il discorso diventa ancora più difficile se parliamo di relazioni sentimentali/sessuali perché in quel caso fino a qualche mese fa non riuscivo proprio a concepire la possibilità che potessi viverne una. Non per i motivi che dice la redpill, ma perché essere a contatto così intimamente con le altre persone mi scuote tantissimo, ho paura. Nel caso della sessualità è ancora più difficile perché se ci penso ho paura sia dell'altro che di me, cioè anche il pensiero di un contatto vagamente sessuale mi destabilizza tanto da essere in estrema difficoltà anche solo a pensarci. Ad esempio una volta sui mezzi pubblici una donna ha appoggiato il seno sulla maniglia dove mi reggevo toccandomi per sbaglio la mano ed io per la vergogna non riuscivo a girarmi da quella parte. E quello era un contatto per errore.
Dunque fino a qualche mese fa questa parte della mia vita era completamente censurata, non riuscivo a pensarla né tantomeno a parlarne. Adesso mi sto sforzando di pensarci perché nel corso degli anni ho avuto problemi psichiatrici ed ho capito sempre di più quali sono le mie difficoltà, ho capito che questa parte della vita che prima non riuscivo ad immaginare ha probabilmente un ruolo anche nella condizione mentale che vivo e nella sofferenza che esperisco. Mi potrei definire incel, anche se onestamente ancora non capisco fino a che punto soffro per questo e non saprei nemmeno cosa potrei fare a riguardo perché adesso riesco a pensare alle relazioni sentimentali/sessuali ma ho paura di essere umano in quel modo e di vedere donne umane in quel modo nei miei confronti. Da adolescente ho avuto interessi particolari verso alcune ragazze, ma rimaneva tutto dentro di me e rimaneva appunto un interesse senza possibilità di pensare ad una relazione o di dire alla diretta interessata che per me era interessante e che mi sentivo vacillare quando la vedevo o capitava di parlarci. Tra compagni a scuola si diceva che quando ti piaceva una donna ci pensavi spesso in termini sessuali, ma per me non era così in quanto chi mi interessava non riuscivo a pensarla in termini sessuali. Mi metteva in estremo disagio, avrei dovuto sforzarmi e volerlo pensare attivamente altrimenti non mi veniva in mente.
Sono contento di riuscire almeno a pensare ed a scrivere quello che sento, spero che una volta stabilizzate delle questioni psichiatriche che ho in corso riuscirò a parlarne a voce con esperti. In realtà ci ho già parlato, ma questo argomento inconsciamente lo evitavo ed obiettivamente c'erano anche altre questioni da discutere. Ad esempio in terapia ho ricordato un abuso sessuale subito nell'infanzia e mi chiedo che ruolo ha nella mia esperienza. Spero di riuscire ad affrontare l'argomento quanto prima.

Roberto-uzjx
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Premetto che trovo rincuorante che le problematiche maschili finalmente escono allo scoperto, purtroppo, nonostante le ricerche, Marco non ha una visione corretta di cosa sia la redpill, né tanto meno la blackpill. Gli ho consigliato più volte il canale wheat waffles che è il canale di riferimento della blackpill, ma forse sono arrivato tardi. Ad ogni modo, né la redpill, né la blackpill ignorano i fattori personali come carisma, simpatia, ecc... semplicemente li mette in secondo piano rispetto all'aspetto (l'unico fattore veramente determinante nella blackpill) ai soldi e allo status e non per teoria, ma per osservazione della realtà, ovvero per statistica, non per singoli esempi che sono solo delle eccezioni e non modificano per niente la teoria stessa.
Detto questo, e ribadendo quanto scritto all'inizio, è un bene che se ne parli sempre di più perché ignorare le problematiche dell'altra metà della popolazione non può che far collassare la società tutta. La mancanza di intimità con l'altro sesso DEVE essere considerato un fattore debilitante a tutti gli effetti e la soluzione NON è lo psicologo quando questa è endemica, ma un problema sociale che va risolto politicamente e culturalmente.

FlyingSoulworld
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adoro i video si Marco lo seguo da un bel po'. veramente bravo

demon
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Potrei anche leggere il libro perché, obiettivamente, non conosco i dettagli, ma per aver letto qualche articolo da parte dei Redpillati, mi sono sembrati molto delle "femministe contemporanee al maschile" con tutte le derive che ciò comporta.
Per riassumere, le cose in comune che hanno con le pagine come Frida è:
- il mostrare solo la parte di verità che "conviene" mostrare occultando il resto.
Un esempio: "Fra i più grandi geni ci sono, nella maggioranza, degli uomini". Si è vero. Però anche fra i più grandi criminali di reati gravi. Questa seconda parte la omettono alla grande.
Come quando le femministe moderne dicono "Eh ma le donne son discriminate al lavoro guadagnano meno" omettendo però che le donne, in generale, preferiscono mestieri che, purtroppo, attualmente, son meno pagati, ma non è che son meno pagate perché son donne.
- Dare tutta la colpa all'altro/a senza mai rimettersi in questione.
Tirano sempre in ballo la moglie che scappa con l'amante dopo 20 anni di matrimonio ma se ne guardano bene da raccontare come si sono comportati loro in 20 anni di matrimonio ecc
- Non tengono minimamente conto della variabile umana. E' vero che ci sono delle tendenze generali, ma un conto è la massa ed un altro è la persona singola. Non ci arrivano MAI.
- Nessuna voglia di risolvere i problemi realmente, troppo sbatti, ma continuare a sputare il proprio veleno incoraggiati da altri uguali su internet.
Questo è il motivo per cui me ne tengo alla larga, sia dalle femministe tipo Frida che dai Redpillati

reivestories
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Mi fa piacere aver scoperto, per caso, questo canale.

elenamaier
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Un aspetto sottovalutato, è l'esistenza di gruppi on-line molto numerosi di Ragazzi Incel che nel migliore dei casi, si limitano a "soffrire" a consolarsi e quindi ad incoraggiarsi a vicenda, raccontando gli aspetti monotoni, frustranti e molto dolorosi della propria vita quotidiana, ma nel peggiore dei casi, diventano "sistemi" perturbati ben organizzati, coordinati e pronti ad "esplodere" tutta la rabbia repressa approntando potenziali e sistematici attacchi. Il caso di Harris e Klebold nel 1999 oppure Cho Seung-hui nel 2007, oppure ancora il caso di James Eagan Holmes nel 2012, per citare gli Stati Uniti, ma i casi e gli esempi in tutto il mondo sono numerosissimi. La "Rabbia Incel" può divenire un devastante "tsunami nero".

giuliocantini
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Ho letto da poco il libro, da quel che ho compreso la teoria 'red pill' non viene descritta come assurda in toto; tutt'altro, molte ricerche sostanzialmente la confermano su tanti punti. L'altezza e altri tratti fisici, lo status, etc. attirano le donne, è un fatto. Essendo io bassino, noto effettivamente di essere meno attraente di ragazzi più alti. Ovviamente si è abbastanza intelligenti da capire che le pulsioni non le scegliamo, le abbiamo e basta, bisogna quindi conviverci. Quel che Crepaldi sottolinea è il fatto che assolutizzare l'impatto della biologia nelle relazioni è certamente un eccesso. A suo parere è possibile, tramite l'affinamento di specifiche capacità relazionali, riuscire ad ottenere relazioni sentimentali soddisfacenti. Sono in parte d'accordo, anche se ritengo che la selezione naturale preveda di per sé l'esclusione. È purtroppo un dato di fatto, ci saranno sempre degli uomini senza una compagna, più difficilmente capiterà la stessa sorte ad una donna. Il problema fondamentale è che non si danno, o non si hanno, delle soluzioni alla solitudine, che alcuni dovranno loro malgrado sopportare. Come si fa a rimanere soli? Come si riempie il vuoto? Come si fronteggiano le pulsioni senza diventare nevrotici? Rimangono domande senza risposta.

amosmattia
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Eh niente, non sapevo fosse uscito il suo ultimo libro. Grazie per l'ottima (ed equilibrata) recensione e il remainder! ;)

Sghilimberto
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