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Cortina, paura per 30 turisti sulla funivia! La cabina si sgancia e oscilla nel vuoto!!
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Un fulmine sulla cima della montagna, un guasto elettrico che blocca il motore principale, e la cabina della funivia della Tofana, a Cortina, che fa uno scatto in avanti, nel vuoto, ancorata alle funi, ma penzoloni oltre la stazione di partenza.
Sono gli attimi che hanno gettato nel panico una trentina di turisti che domenica scorsa stavano scendendo con la funivia 'Freccia nel Cielo' dai 3.244 metri della Tofana di Mezzo.
Tra i passeggeri c'è stato chi ha pianto, chi ha cominciato a pregare: "Abbiamo iniziato tutti a pensare alla morte - ha raccontato un turista romano - c'era chi faceva la videochiamata ai parenti, c'era chi piangeva, mia figlia tremava".
Lo sganciamento della cabina, è stata la ricostruzione della società di gestione, ha fatto entrare in funzione il freno di emergenza; la cabina però è oscillata violentemente, sbattendo e rimbalzando più volte nel vuoto.
"Non possono aver sbattuto contro la roccia o la stazione - ha riferito il responsabile della struttura - L'impianto è studiato proprio perché questo non avvenga.
Il colpo sentito dai passeggeri è stato probabilmente l'urto contro gli ammortizzatori: si chiamano respingenti, hanno delle molle apposta per respingere i colpi".
I 30 passeggeri, due terzi dei quali stranieri, non dimenticheranno facilmente tuttavia quei lunghissimi minuti:, durante i quali l'addetto ai comandi, presente nell'abitacolo, ha cercato di rassicurarli, spiegando che il secondo motore dell'impianto avrebbe riportato la cabina al sicuro.
"Ma dopo tutta questa spiegazione - ha raccontato un turista romano - la funivia è ripartita e siamo 'caduti' di nuovo nel vuoto a peso libero.
È successo una terza volta.
Anche l'addetto non sapeva più che dire, ha cercato di mantenere il controllo, ma non era facile nemmeno per lui. È stato bravo".
Il temporale e poi il fulmine
I problemi erano iniziati al mattino, a causa dei temporali che imperversavano nella conca ampezzana.
La società funiviaria aveva già chiuso temporaneamente, in via precauzionale, gli impianti dei tre tronchi della Freccia nel Cielo: il primo porta dal piazzale di Cortina a Col Druscié (1778 metri), il secondo a Ra Valles (2470 m), il terzo sulla Tofana di Mezzo (3.244), da dove si ammira un panorama mozzafiato.
L’incidente in fase di discesa
L'inconveniente alla cabina dei 30 turisti è capitato nella fase di discesa da cima Tofana, verso le 16.00.
"C'era molta elettricità nell'aria - ha spiegato Rimoldi - e abbiamo avuto degli arresti improvvisi della cabina nella fase di partenza.
Nel momento in cui siamo partiti, questa elettricità ha bruciato un fusibile elettrico e la funivia si è arrestata.
Allora abbiamo cambiato il tipo di azionamento, utilizzando il motore di riserva per riportarli in stazione, seguendo la prassi".
I turisti sono stati riportati dentro la stazione di partenza con una manovra lenta, in sicurezza.
Il gestore ha compreso naturalmente la paura dei passeggeri: "Ma in realtà - ha chiarito - non sono mai stati in pericolo di vita".
Sono gli attimi che hanno gettato nel panico una trentina di turisti che domenica scorsa stavano scendendo con la funivia 'Freccia nel Cielo' dai 3.244 metri della Tofana di Mezzo.
Tra i passeggeri c'è stato chi ha pianto, chi ha cominciato a pregare: "Abbiamo iniziato tutti a pensare alla morte - ha raccontato un turista romano - c'era chi faceva la videochiamata ai parenti, c'era chi piangeva, mia figlia tremava".
Lo sganciamento della cabina, è stata la ricostruzione della società di gestione, ha fatto entrare in funzione il freno di emergenza; la cabina però è oscillata violentemente, sbattendo e rimbalzando più volte nel vuoto.
"Non possono aver sbattuto contro la roccia o la stazione - ha riferito il responsabile della struttura - L'impianto è studiato proprio perché questo non avvenga.
Il colpo sentito dai passeggeri è stato probabilmente l'urto contro gli ammortizzatori: si chiamano respingenti, hanno delle molle apposta per respingere i colpi".
I 30 passeggeri, due terzi dei quali stranieri, non dimenticheranno facilmente tuttavia quei lunghissimi minuti:, durante i quali l'addetto ai comandi, presente nell'abitacolo, ha cercato di rassicurarli, spiegando che il secondo motore dell'impianto avrebbe riportato la cabina al sicuro.
"Ma dopo tutta questa spiegazione - ha raccontato un turista romano - la funivia è ripartita e siamo 'caduti' di nuovo nel vuoto a peso libero.
È successo una terza volta.
Anche l'addetto non sapeva più che dire, ha cercato di mantenere il controllo, ma non era facile nemmeno per lui. È stato bravo".
Il temporale e poi il fulmine
I problemi erano iniziati al mattino, a causa dei temporali che imperversavano nella conca ampezzana.
La società funiviaria aveva già chiuso temporaneamente, in via precauzionale, gli impianti dei tre tronchi della Freccia nel Cielo: il primo porta dal piazzale di Cortina a Col Druscié (1778 metri), il secondo a Ra Valles (2470 m), il terzo sulla Tofana di Mezzo (3.244), da dove si ammira un panorama mozzafiato.
L’incidente in fase di discesa
L'inconveniente alla cabina dei 30 turisti è capitato nella fase di discesa da cima Tofana, verso le 16.00.
"C'era molta elettricità nell'aria - ha spiegato Rimoldi - e abbiamo avuto degli arresti improvvisi della cabina nella fase di partenza.
Nel momento in cui siamo partiti, questa elettricità ha bruciato un fusibile elettrico e la funivia si è arrestata.
Allora abbiamo cambiato il tipo di azionamento, utilizzando il motore di riserva per riportarli in stazione, seguendo la prassi".
I turisti sono stati riportati dentro la stazione di partenza con una manovra lenta, in sicurezza.
Il gestore ha compreso naturalmente la paura dei passeggeri: "Ma in realtà - ha chiarito - non sono mai stati in pericolo di vita".