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SI STAVA COSÌ BENE (original song) #cantautori #infanzia #musicaitaliana
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Presento e canto la mia canzone "Si stava così bene", brano melodico e struggente che propone un confronto tra età adulta e infanzia.
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Ho scritto questa canzone all'età di vent'anni immaginando un dialogo tra me bambino di circa 3 anni, che dicevo di chiamarmi "Tatto Lollo" (cioè Marco Criscuolo) perché' non sapevo ancora parlare bene, e me ormai adulto. Da questo confronto sono emerse le differenti visioni della vita: il bambino che gode del presente senza mai preoccuparsi del futuro, che s'immerge con gioia nella fantasia, non teme lo scorrere del tempo, si sente sicuro nel suo piccolo mondo circondato dagli affetti più cari e dalla magia del Natale e della bontà del mondo; l'adulto che teme il futuro, le scelte, il tempo, vede la crudeltà dell'uomo e soprattutto sa di avere sempre bisogno di qualcosa e di qualcuno.
Anche in questa canzone emergono le sonorità classiche della musica leggera italiana, la melodia suggestiva e malinconica del cantato è accompagnata dalla chitarra acustica, in un'interpretazione intensa fatta di note dolci e graffiate della voce. La tematica trattata rientra nel filone sentimentale che propone riflessioni sulla vita: l'amore, le gioie e i dolori, le speranze, i sogni, le illusioni, le vittorie e le sconfitte, l'amicizia, la morte, la libertà, le emozioni, la voglia di fuggire, i legami con la famiglia, la propria terra...
TESTO:
"Tatto" quanto tempo è che non parlavamo u n po' di noi.
Guardo indietro, ricordi? Vivevamo senza mai pensare "Che sarà?"
E allora com'era facile vivere di fantasia il futuro che non andava via...
Si stava così bene, senza avere bisogno di nessuno, quand'io ero ancora te, con l'entusiasmo di crescere, vivere...
Marco, adesso ci sei solo tu, contro questa vita che ha bruciato quelle illusioni, le nostre speranze...
"Tatto", avevi la magia del Natale e invece adesso che cos'è?
Credevi nell'eterno amore e nell'amicizia infinita, ora dov'è finita?
Non sapevi com'era brutto il mondo visto da qui fuori, della gente ti fidavi...
Si stava così bene, senza avere bisogno di nessuno, quand'io ero ancora te, con l'entusiasmo di crescere, vivere...
Marco, adesso ci sei solo tu, contro questa vita che ha bruciato quelle illusioni, le nostre speranze...
TESTO E MUSICA DI MARCO CRISCUOLO
Brano depositato alla S.I.A.E.
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Ho scritto questa canzone all'età di vent'anni immaginando un dialogo tra me bambino di circa 3 anni, che dicevo di chiamarmi "Tatto Lollo" (cioè Marco Criscuolo) perché' non sapevo ancora parlare bene, e me ormai adulto. Da questo confronto sono emerse le differenti visioni della vita: il bambino che gode del presente senza mai preoccuparsi del futuro, che s'immerge con gioia nella fantasia, non teme lo scorrere del tempo, si sente sicuro nel suo piccolo mondo circondato dagli affetti più cari e dalla magia del Natale e della bontà del mondo; l'adulto che teme il futuro, le scelte, il tempo, vede la crudeltà dell'uomo e soprattutto sa di avere sempre bisogno di qualcosa e di qualcuno.
Anche in questa canzone emergono le sonorità classiche della musica leggera italiana, la melodia suggestiva e malinconica del cantato è accompagnata dalla chitarra acustica, in un'interpretazione intensa fatta di note dolci e graffiate della voce. La tematica trattata rientra nel filone sentimentale che propone riflessioni sulla vita: l'amore, le gioie e i dolori, le speranze, i sogni, le illusioni, le vittorie e le sconfitte, l'amicizia, la morte, la libertà, le emozioni, la voglia di fuggire, i legami con la famiglia, la propria terra...
TESTO:
"Tatto" quanto tempo è che non parlavamo u n po' di noi.
Guardo indietro, ricordi? Vivevamo senza mai pensare "Che sarà?"
E allora com'era facile vivere di fantasia il futuro che non andava via...
Si stava così bene, senza avere bisogno di nessuno, quand'io ero ancora te, con l'entusiasmo di crescere, vivere...
Marco, adesso ci sei solo tu, contro questa vita che ha bruciato quelle illusioni, le nostre speranze...
"Tatto", avevi la magia del Natale e invece adesso che cos'è?
Credevi nell'eterno amore e nell'amicizia infinita, ora dov'è finita?
Non sapevi com'era brutto il mondo visto da qui fuori, della gente ti fidavi...
Si stava così bene, senza avere bisogno di nessuno, quand'io ero ancora te, con l'entusiasmo di crescere, vivere...
Marco, adesso ci sei solo tu, contro questa vita che ha bruciato quelle illusioni, le nostre speranze...
TESTO E MUSICA DI MARCO CRISCUOLO
Brano depositato alla S.I.A.E.
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