Perchè i sintomi peggiorano durante una terapia psicologica?

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Ho iniziato una terapia psicologica e i sintomi sono peggiorati, perchè? Sarà forse che la terapia non funziona o addirittura ha peggiorato la situazione? In questo video ti spiego perchè è normale che in una buona terapia ci sia un temporaneo peggioramento dei sintomi.

#neuroscienze #psicologia #laurapirotta #psicologo
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Комментарии
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grazie mille, io sto seguendo una terapia da più o meno 5 mesi e ho fatto passi da giganti ma in questi ultimi giorni mi è tornata l'ansia e mi sono molto molto spaventata perché ho detto "oddio starò di nuovo male" e tutta una serie di frasi che mi dicevo all'inizio del percorso.
sono molto orgogliosa di quello che sto facendo in terapia e della persona che sto diventando ma mi sono spaventata:(
video giusto al momento giusto

g-a
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Verissimo. Io sono stata almeno 1 anno a stare male poi ho capito! Ogni tanto mi ricapita ma mi capita spesso di stare molto bene ❤

selenebiondi
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Non ho ancora guardato il video, ma presumo che i sintomi peggiorino in quanto l' inconscio metta in campo la resistenza al cambiamento. Perche'? Perche' ogni intervento terapeutico mette in discussione la costruzione del se', con i suoi vantaggi che comporta. L' intervento e' al tempo stesso un terremoto e un ristrutturamento

pasqualemuzzupappa
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Grazie dottoressa Pirotta . Molto curiosa e interessante la " scarica di estinzione"

pasqualemuzzupappa
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A me peggiorano per via della frustrazione di metodi inconsistenti che ho potuto sperimentare con vari tipi di approcci terapeutici. Certo, spesse volte ti dicono che ha delke resistenze. Io invece insisto con la poca consistenza di varie metodologie.

MarcoS-qgel
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Dottoressa vi sono TANTISSIMI approcci e non è sempre semplice scegliere quello più adatto.
Purtroppo sovente i pazienti prima di incominciare un percorso psicologico hanno una tendenza ossessiva del tipo :"Ce la farò? Avrà un esito positivo la
Tutto dipende da una serie di cose:
-Quanto sono motivato a cambiare?
-Riconoscere che il sintomo non dipende dagli altri, ma dal modo in cui noi stessi percepiamo un evento ( Non è mai l'evento in sé importante, bensì la nostra percezione riguardo ad esso).
Per i disturbi di natura ansiogena a mio parere non servono le terapie psicoanalitiche, bensì quelle più attive (Terapia Breve Strategica, Cognitivo-Comportamentale, Comportamentale ecc...).
Qualora l'ansia avesse forti somatizzazioni, può andare anche la Bioenergetica o la Gestalt.
Le terapie ad orientamento psicodinamico (anche quelle brevi) possono andare bene per chi ha disturbi di personalità.
Avevo visto da qualche parte che esiste anche la terapia Dialettico-Comportamentale che sono efficaci per i disturbi borderline.
Come possiamo notare, ci troviamo di fronte ad una "giungla" . Una persona inesperta potrebbe avere tanta confusione.
Una volta scelta la terapia, occorre che si crei un'alleanza col terapeuta e che il paziente abbia fiducia il lui.
E' un lavoro molto importante e non va ASSOLUTAMENTE sottovalutato!
Soprattutto in Terapia Breve Strategica si prescrivono compiti da mettere in pratica fra una seduta e l'altra (apparentemente paradossali). Questo tipo di approccio è molto direttivo!

af
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Buongiorno Dottoressa, mi è servito molto il suo video. Però comunque volevo spiegarle la mia situazione, ho iniziato a fare psicoterapia circa 3 anni fa ma dopo tre mesi mi sono trasferita e quindi fermato la terapia, ma abbiamo sempre fatto gli incontri settimanali, solo che erano diventati di supporto e in modalità online. Tutto questo fino a fine anno 2023. Nel 2024 abbiamo ripreso la terapia da capo, sempre ogni settimana e in presenza, ma adesso mi sento bloccata, non vedo funzionare più di tanto questo percorso: parliamo sempre di soliti temi e spesso mi sembra di perdere tempo. Ne ho parlato con il terapeuta ma sembra che non capisca bene le mie motivazioni e mi ha proposto di fare altre due sedute settimanali per capire come procedere...sono un po' scoraggiata...

noemispinetti
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Buongiorno, contennuto nel tempo come può essere quantificato?

carloc
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Mi è piaciuto il video dottoressa Pirotta. Ergo però che quella sul neurone è poco metaforica, dato che la componente cerebrale e neuronale fa parte del funzionamento di resistenza al cambiamento e di scarica di estinzione. Con questo non intendo un riduzionismo in quanto vi sono anche le componenti cognitivo-affettive implicate in tali processi.Potrebbero esservi anche altre motivazioni per il peggioramento dei sintomi come stressor emotivi e paure sottostanti.Grazie per il video!

alessiopsicoscienza
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Persona dolce. Oltre che bella e gentile.

alessandrozani
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Non credo che ci si aspetti risultati in due sedute. Ma se dopo mesi e mesi si peggiora senA migliorare forse la terapia non funziona

alessandror
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cosa si intende "sintomi di peggioramento contenuti nel tempo" ? io ho avuto varie piccole ricadute subito risolte ma adesso con le vacanze di mezzo rivedrò la mia psicoterapeuta a gennaio

g-a
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sono una ragazza molto giovane vado dalla psicologa da un mese circa ma Jon trovo giovamento. e non riesco ad aprirmi anzi parlarle dei miei problemi mi è praticamente impossibile. credo di abbandonare la terapia

andreadiquattro
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Grazie per i video, una domanda si può guarire un disturbo borderline senza fare la psicoterapia? Parlo di persona cosciente del proprio problema. Grazie.

woodproject-lqfv
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dottoressa cosa ne pensa del thc? secondo me non è così pericoloso come dicono, io credo che dipenda dal soggetto non dalla durata dell'uso o dalla quantità, lei cosa ne pensa?

squallleonhart
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Buongiorno, posso chiederle se è normale che dopo 12 sedute che ho fatto sentendomi esattamente nello stato che lei ha descritto una psicologa clinica mi ha "cacciato" dicendomi che non aveva mezzi neccessari consigliandomi altre psicologhe che però applicano anche la psicoterapia?

AudioSoloMute
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Invece può capitare che la psicoterapia faccia male a lungo andare? Io sono andata da una psicologa per tre anni circa per curare il mio DCA, risolto fisicamente in circa un anno e psicologicamente boh penso di si. All'inizio andare dalla mia dottoressa mi piaceva molto, mi sentivo capita, importante per qualcuno... Con il passare del tempo però ho cominciato a nutrire molto risentimento e rancore, non la sopportavo più e mi infastidiva molto. Ho interrotto la terapia in modo un po' brusco e non l'ho mai più ricontattata se non per dirle che purtroppo non riuscivo più ad esserle grata e che il risentimento era troppo grosso e che dubitavo molto della sua professionalità. Io credo che il mio percorso sia stato in parte un fallimento perché avrei dovuto essere lasciata prima perché il fatto di essere seguita da lei e da medici mi faceva solo stare male, mi faceva sentire malata e un caso inguaribile. Ancora oggi sono arrabbiata di come mi abbia trattato, tanto da innervosirmi anche solo quando si nomina il termine "psicologo". Secondo lei questo sentimento è dovuto realmente a qualcosa che non ha funzionato? Potrei in qualche modo fare pace con questo?

Ale-myzc
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come facciamo a capire quando effettivamente la terapia è adatta oppure no

caterinamaione
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Ok, ma nel frattempo chi li sopporta i sintomi?

saraasaro
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Me lo chiedevo anche io...
Sto facendo una terapia per disturbo ossessivo compulsivo e mi succede ultimamente 😩❤

meryp.
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