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Senza nome nella folla dei senza nomi

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"Senza nome nella folla dei senza nomi", così si è descritto Bartolomeo Vanzetti nella sua autobiografia di venti pagine che egli redasse nella prigione di Charlestown: Storia di una vita di proletario.
Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti furono due anarchici italiani.
Vennero arrestati, processati e giustiziati sulla sedia elettrica negli Stati Uniti negli anni venti, con l'accusa di omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio «Slater and Morrill». Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all'epoca del loro processo; a nulla valse la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che scagionava i due.
Furono giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 nel penitenziario di Charlestown, presso Dedham. Prima della sentenza, Vanzetti fece una lunga dichiarazione nella quale riassumeva le prove e le circostanze a favore suo e di Sacco, nonché alcune affermazioni di carattere sociale e politico dimostrando che le vere ragioni della loro condanna nulla avevano a che fare con i capi di imputazione, ma erano figlie della società del tempo. In questo video vengono riportati alcuni stralci delle sue considerazioni socio-politiche. A distanza di quasi un secolo si può dire che nulla è cambiato.
A cinquant'anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.
Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti furono due anarchici italiani.
Vennero arrestati, processati e giustiziati sulla sedia elettrica negli Stati Uniti negli anni venti, con l'accusa di omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio «Slater and Morrill». Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all'epoca del loro processo; a nulla valse la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che scagionava i due.
Furono giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 nel penitenziario di Charlestown, presso Dedham. Prima della sentenza, Vanzetti fece una lunga dichiarazione nella quale riassumeva le prove e le circostanze a favore suo e di Sacco, nonché alcune affermazioni di carattere sociale e politico dimostrando che le vere ragioni della loro condanna nulla avevano a che fare con i capi di imputazione, ma erano figlie della società del tempo. In questo video vengono riportati alcuni stralci delle sue considerazioni socio-politiche. A distanza di quasi un secolo si può dire che nulla è cambiato.
A cinquant'anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.