Genitori Narcisisti e Invischiamento familiare: ritrovare te stesso e abbandonare i sensi di colpa

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"Genitori Narcisisti e Invischiamento familiare: come ritrovare te stesso e abbandonare i sensi di colpa"

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Sono le 07:35 del mattino e ancora non sono andato a dormire perché sono circa 5 ore che guardo video di psicologi che spiegano come si comporta un genitore narcisista e ho appena realizzato che mia madre è una narcisista al 10000% e in questo momento mi si è aperto il cervello. Una sensazione difficile da spiegare. Tutto torna. Tutti i puntini si sono uniti. Pazzesco, bello bello

esseriatleti
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Se vi racconto quello che è successo a me vi consolate tutti quanti. Lo schifo che fanno queste persone compresi i fratelli non è spiegabile a chi non lo capisce o a chi non ne uscirà mai o a chi non lo ha mai vissuto. E il dolore e i pianti per cose che un giorno ti accorgi esser state tutte costruite da loro è sempre peggio meno che non li si scarti dalla propria esistenza loro e chi come loro per sempre costi lasciarli morire nel loro veleno. Nessuno ci ripagherà di quelle lacrime versate e il vostro corpo e la vostra realtà chiederanno i conti. Di queste fecce è pieno il mondo se non risolviamo i problemi con i primi incontrati non ci si sa rapportare con nessuno

simonevuocolo
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Questo è il video più pieno più vero più importante sull argomento genitori che hanno tratti grosdi narcisistici e manipolatori. Descrive tutto cio che accade a un figlio di genitori ego riferiti

Emystellina.
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I Miei Genitori mi hanno invischiato e distrutto a Livello Psicorelazionale.
I Miei Genitori sono entrambi MORTI e adesso VIVO LA MIA VITA IN LIBERTÀ E CERCO DI CRESCERE SEMPRE PIÙ EMANCIPATO.
1 - 1, PALLA AL CENTRO.

andrearaserotheking
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Finalmente dei video con delle informazioni dettagliate sul narcisismo genitoriale! Grazie

eleonoradf
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Non sa quanto sono grata per ogni video che fa.Sono illuminanti.

claudiaiman
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Grazie dott.ssa Michelini, video chiarissimi e quindi utilissimi. Fin da bambina ho capito di non piacermi per niente quando mettevo in atto i comportamenti di mia mamma, che in realtà aborrivo e soffrivo. Così, anche con l'aiuto di validissimi psicoterapeuti, ho recuperato me stessa salvandomi e alzando le indispensabili barriere difensive. Io e mio fratello ne siamo fuori. I nipoti hanno rifiutato la nonna fin da bambini. Adesso lei è un'anziana sempre cupa e arrabbiata, nervosa, maldicente e insopportabile (come poi era anche da giovane e da adulta). C'è rimasto in mezzo mio padre, succube, passivo, sempre piegato a 45 gradi. Ben gli sta. Quando da bambina piangevo a causa delle situazioni agghiaccianti che lei creava in casa, lui andava in ufficio... Adesso nella melma (molto molto marrone) c'è lui. Che ci stia.

robertaiotti
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Io ho avuto la fortuna di avere un fratello più piccolo di me ma molto consapevole e crescendo ci siamo Uniti (NON coalizzati). Io ho interrotto i rapporti ma è una cosa difficilissima da fare perché ti senti "Perseguitato" Da autogiudizi e cattivi pensieri anche a distanza. E questa è la cosa più difficile da sradicare. Nonché l'intromissione delle persone che vorrebbero importi perdoni è riconciliazioni

annalisapetrini
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Bel video. Importante.
Noi valiamo per noi stessi, vero. Ma siamo anche ciò che pensano gli altri di noi. E la pubblicità gratuita di alcuni genitori e poi dei fratelli è quella di far apparire a tutti il capro espiatorio come violento, asociale, ....In quanto al ricatto se non si aderisce ai loro modi e pensieri, c'è l'isolamento all' interno della famiglia. Ai loro regali potremmo aggiungere quello di intromettersi in amicizie e conoscenze, manipolandole contro la vittima ed escludendola: tu non ci sai fare, ti comporti male con le persone. Se allontani un amico o un fidanzato, sei tu la difficile.😄

astridam.
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io mi sono resa conto, ultimamente, di quanto sia narcisista mio padre...ed è vero che lui si arrabbia quando la penso in un modo diverso da lui...vorrei avere altri genitori e pure un'altra vita, sono così stanca

annalou
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Grazie dottoressa.
Oggi la psicologia è alla portata di tutti coloro che prendono consapevolezza di avere bisogno di un professionista, o di chi vorrebbe migliorarsi come persona e soprattutto come futuro genitore.
Il mio augurio è vengano cancellate tradizioni e culture tossiche.

MariaCastro-gprm
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Non sopravviverò, voglio vivere finché morirò!💪♥️☀️👍

danielatheodorescu
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Difficile accettare che un bambino non possa essere amato, eppure è così, ormai sono anni che sto cercando in tutti i modi di guarire le mie ferite, è un percorso lungo, ma non impossibile ad un certo punto diventi il tuo punto di riferimento, la famiglia non si sceglie allontanarsi sì, quella è una scelta spesso dolorosa ma necessaria.

saracasale
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Grazie dottoressa, se ne parla pochissimo di questo aspetto genitoriale del narcisista..grazie per i preziosi consigli e perché fa sentire capite le persone che si trovano in questa delicata situazione..grazie mille

silviadeangelis
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grazie davvero,
mi chiedo sempre quanto sia realmente diffuso il problema del narcisismo

giuseppesabatino
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Dott.ssa, ma Lei ha vissuto con la mia famiglia? ....tutto uguale. Grazie ancora

lucam
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Ho 50 anni e per vari motivi mi ritrovo a vivere a casa con i miei genitori che non smettono di giudicarmi di incolparmi per qualsiasi cosa...persino se cerco di far notare che sono anziani e certe cose potrebbero evitare e magari di godersi di più la vita, di fare attenzione, vengo accusato che sono io il problema che stanno male a causa mia...cerco di starmene al mio posto parlo io meno possibile ed anche quello non va bene mi accusano che sono cattivo dopo tutto quello che hanno fatto e fanno per me che la famiglia è rovinata per io mio con continui rimugini su di loro...temo anche che mi potrò ammalare per il mio un misto di sensi di colpa e risentimento...

Maurocoach
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Descrizione magistrale, nessuno cosi chiaro come Lei. Grazie ❤

Anemone_
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Buongiorno dottoressa Silvia,
volevo condividere la mia esperienza in modo da contribuire alla ricerca sull'argomento (che mai come in questi anni è attiva e fertile) e aiutare sia i giovani che i 40 esperienziati come me.
Parto dalla fine: mia madre ha subito due ricoveri in psichiatria, con un diagnosticato disturbo bipolare che la prima volta la rese un vegetale (si bloccó al punto da non parlare e mangiare più).
Prima di questo fantastico epilogo (ed anche attualmente, visto che da un anno sono ritornata sotto il suo tetto perché mi sono operata a un piede, e non ho potuto espatriare come faccio sempre per lavorare) mia mamma è una prefica lamentatrice seriale, che svaluta in modo continuo e cattivo ogni mio raggiungimento, dimostrando invidia smisurata verso ogni aspetto del mio vivere.
Sono "bella" perché "sono uguale a lei da giovane", però "non entri nel mio vestitino laminato degli anni giovanili, né tu né tua sorella" (che poverina, è grassissima e malata di accumulo compulsivo, mostrando spiccati tratti narcisistici a sua volta).
Vive in un costante senso d'ingiustizia, creando di sana pianta storie che la vedono vittima per mettere noi figli (siamo 4, di cui io l'ultima e nata già sul finire del suo matrimonio col padre che ci ha abbandonati emigrando in america) uno contro l'altro e poterci manipolare meglio. Non si autoattribuisce mai un solo torto e chiede scusa solo quando non me la filo di striscio, buttando un complimentino tramezzo come cartina tornasole per tornare a sbattermi in faccia di vivere a spese sue, e che ciò è "strano, lo ha detto pure il mio psichiatra".
Peccato che abbia dovuto vivere per un anno in un ostello a Londra per permettermi il lusso di essere indipendente (visto che da copione ha trovato un pretesto per chiudersi il borsello e sabotarmi) per poi ammalarsi e accusarmi con gli altri fratelli di essere la ragione del suo male in quanto me ne fotterei di lei essendomene andata.
La cosa assai bizzarra è che ho iniziato a capire fino in fondo che si trattasse di una narcisista patologica solo dal sopracitato ricovero ospedaliero, visto che nella fase di delirio toccava il mio viso e poi correva in bagno a toccare il suo davanti allo specchio (un film horror proprio 😀) dicendomi con sguardo vitreo "perché tu hai la pelle liscia e io no?".
Durante quel ricovero diceva anche senza freni tutte le sue più intime paure (quelle che con tutta evidenza nega al livello inconscio) ossia che qualcuno di noi possa "superarla" e "rimpiazzarla".
Da allora (era il 2017) qualcosa in me si è un po' sbloccata: non solo sono appunto emigrata all'estero da sola, affrontando le sfide di un mondo lavorativo che avevo sempre aggirato (lavoravo solo con quell'altra narcisista manipolatrice di mia sorella maggiore, che pure si attribuiva tutti i miei meriti calunniando pesantemente alle spalle) e capendo senza ombra di dubbio che proprio io (la più insicura della famiglia, almeno quella che non ha mai avuto remore a manifestarlo) sono vittima di grande invidia patologica e sabotamento continuo. Ricostruendo con calma e grazie all'aiuto di una cugina le calunnie portate all'esterno da mia madre (e supportate per comodo da mia sorella) ho compreso il comportamento ostracizzante delle persone del mio quartiere, che soltanto dopo l'internamento di mamma (appunto) hanno iniziato a rivedere le proprie posizioni inquinate dal fango gettatomi addosso.
Tuttavia il suo primogenito 50enne (ex alcolista residente negli stati uniti dall'età di 19 anni, da sempre "bambino d'oro" caricato del peso di "marito" honoris causa, e difensore instancabile di mia madre soprattutto contro il padre che ci ha abbandonati) continua a insultarmi dandomi del maiale durante le conversazioni telefoniche quotidiane con nostra madre, bendandosi volutamente gli occhi rispetto alla mia posizione di nemica intrafamiliare (ormai tragicamente manifesta e nota anche ai nostri amici più vicini) e lasciandosi usare come pattumiera mentale per i racconti malsani e spesso splatter di mamma (la quale passa il tempo libero a guardare telefilm macabri, a conferma della sua convinzione di trovarsi in un mondo di merda).
Mamma non manca di farlo sentire in colpa per essersi permesso di non chiamarla tutti i giorni dal momento del suo matrimonio; ha infatti sposato una brava e istruita giornalista che a differenza di mio fratello non è molto avvezza alle faccende di casa e che mia madre non perde occasione per criticare alle spalle, salvo poi sbattermi in faccia con sguardo cattivo i di lei titoli da me non posseduti. Credo invece che la laurea di mia cognata (che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare tramite internet, ma che ho dovuto bloccare per evitare che litigasse con mio fratello nel nobile e giustificato scopo di difendermi dalla di lui misoginia) siano ampiamente meritati, e in cuor mio continuo a coltivare il sogno di superare le coliche nervose e gli attacchi di panico che mi hanno impedito di terminare il percorso universitario laureandomi in studi orientali (il campo in cui sono riuscita comunque a lavorare con un esame statale scritto che ha certificato il mio livello di giapponese senza scatenare i miei malesseri profondi).
Questi erano i primi due fratelli: il terzo e più vicino per età (ha 7 anni più di me) ha subito anch'egli dei ricoveri in psichiatria per schizofrenia. Mi ha picchiata molto durante infanzia ed adolescenza, ma anche recentemente, dopo il ritorno in patria di mio padre, col quale abita. Sia mia madre che mio padre hanno sempre finto di non vedere quando mi massacrava di botte, e nell'ultimo exploit (avvenuto appunto da mio padre) ho deciso di tagliare i rapporti con il mio genitore maschio arricchendo di nuovi dettagli la denuncia penale fatta 10 anni fa. Nonostante queste premesse, considero mio fratello schizofrenico una vittima diretta dei miei genitori, e provo per lui una profonda e giustificata pena (difatti ho tirato un enorme sospiro di sollievo sapendolo in una struttura adatta a persone con i suoi problemi).
Arrivata a questo punto della mia vita e con tutte queste consapevolezze dolorosamente acquisite a scapito della mia confort zone e dei miei paraventi mentali, mi sento tanto piena di rammarico e mi astraggo spesso sognando altri fatti e situazioni.
Non la famiglia del Mulino Bianco, ma una più simile a quella del mio ex fidanzato (un bravo ragazzo con cui sono rimasta per 8 anni in Francia, e che ho lasciato 10 anni fa per esaurimento del sentimento ma di cui porterò sempre un caro e rispettoso ricordo), dove regnava un clima empatico e senza guerre e melodrammi continui.
Mia madre ha di fatto distrutto l'armonia tra noi figli mettendoci tutti contro col principio del dividi et impera, ma nessuno pare capirlo o accettarlo.
Dopo il mio convivente ho avuto solo microstorie con narcisisti, e da due anni il nulla cosmico.
Ho letto tutti i libri di Morelli e l'intera lista di testi in uso presso la facoltà di psicologia a Salerno (dove vivo), tra cui Freud, Jung, Hillmann ecc, non riuscendo tuttavia a capire come mai abbia una patente che non posso usare (sviluppando attacchi di panico non appena imbocco l'autostrada).
Ho chiesto consiglio allo psichiatra di mia madre sottoponendomi volontariamente a una seduta, ma mi ha trovato normalissima e neppure un poco depressa (mi ha addirittura sconsigliato la terapia psicologica), ma intanto è come se dall'ultimo rapporto con un narcisista mezzo bandito mi fossi rinchiusa in una bolla fatta solo di pittura e lettura di libri, e spesso vivo episodi di derealizzazione in cui mi sento appoggiata su uno sfondo che non percepisco come realtà tangibile.
Mi accorgo di avere comunque un'autostima assai più alta, perché le offese di madre e familiari e la loro ingratitudine per le cure che comunque riservo per mamma (pulendo di fino casa dietro di lei, visto che gli psicofarmaci la fanno andare in bagno con risultati non meravigliosi) non hanno più l'effetto di farmi sentire cattiva e senza valore.
Adesso mi sto preparando al rientro in Francia, dove mi sento a casa e per cui provo quel sentimento di calda nostalgia che accompagna i bei ricordi di gioventù.
Volevo dire a chi si è riconosciuto in tutto o in parte in questi racconti di non lasciarsi attaccare l'etichetta di pecora nera, di non credere ai detrattori e continuare a coltivarsi con amore.
Lascio un saluto grande a tutti, e un grazie di cuore a persone come la dottoressa, che consacrano la propria vita all'aiuto degli altri e all'ascolto dei loro problemi.

JdStarForever
Автор

Grazie per questi video, sto capendo molte cose...

stefaniavalentino