LA PANDEMIA PORTA A 15 MILIONI I POVERI NEL REGNO UNITO

TELE LONDRA

La pandemia ha portato un altro triste record nel Regno Unito, con 700mila nuovi poveri, di cui 120mila sono bambini.

La stima è del Legatum Institute, con un analisi basata sui dati del Social Metric Commission, un istituto indipendente che collabora con il Governo sulla povertà.

Secondo l’istituto, altri 700mila residenti nel Regno Unito sono sul punto di scendere sotto la soglia di povertà, salvati, per il momento, solo dall’aumento di 20 sterline a settimana dell’Universal Credit.

Una differenza minima, utile alla statistica, ma che non cambia il quadro drammatico della situazione dal punto di vista sociale ed economico.

Sempre secondo l’istituto, gli inglesi sotto la soglia di povertà sarebbero 15 milioni, ovvero il 23% della popolazione.

Per Philippa Stroud, Conservatrice a capo dell’istinto, la strategia contro la povertà va messa ora al centro del piano di rilancio della lotta alla pandemia.

Chiede quindi che l’aumento concesso per l’Universal credit sia almeno mantenuto oltre la scadenza fissata dal Governo per l’aprile del prossimo anno.

Come sempre succede, a pagare sono i più giovani, molti dei quali lavoravano stabilmente e ora o hanno perso il lavoro, o sono ad orario ridotto, con bassi stipendi.

La metà dei nuovi poveri infatti guadagna il 25% in meno della soglia di povertà, mentre per 160mila dei restanti il crollo è tra il 35% e il 50%. Ci sono poi 270mila persone che guadagnano ancora meno.

Tutti sono scesi sotto la soglia di povertà con la recente crisi dovuta alla pandemia, che ha avuto un impatto devastante sul lavoro.

L’istituto si è detto molto preoccupato dal futuro, quando il piano di aiuti del Governo finirà, perché potrebbe portare a decine di migliaia di poveri in più.

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