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Spettacolo 'VERDE BIANCO ROSSO' di Carmen De Sandi - TRAILER

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Un trailer da guardare comodamente di fronte ad un grande schermo, con il volume a palla e, se ti viene voglia, balla!
Spettacolo "𝘝𝘦𝘳𝘥𝘦 𝘉𝘪𝘢𝘯𝘤𝘰 𝘙𝘰𝘴𝘴𝘰"
𝚛𝚎𝚐𝚒𝚊 𝚎 𝚌𝚘𝚛𝚎𝚘𝚐𝚛𝚊𝚏𝚒𝚊: Carmen de Sandi
𝚖𝚞𝚜𝚒𝚌𝚑𝚎: Giuseppe Pascucci
𝚜𝚌𝚎𝚗𝚘𝚐𝚛𝚊𝚏𝚒𝚎: Filippo Affatati
𝚌𝚘𝚜𝚝𝚞𝚖𝚒: Ambra Amoruso
𝚙𝚛𝚘𝚍𝚞𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎: Arti Sinespazio 3.0
𝚟𝚒𝚍𝚎𝚘𝚖𝚊𝚔𝚎𝚛: Giuseppe Chirico
𝚌𝚘𝚗 Mauro Losapio, Giuseppe Pascucci e Carmen de Sandi
La nuova creazione “Verde Bianco Rosso”, si ispira al pensiero G. Simmel secondo cui l’uomo è, in tutta la sua essenza e in tutte le sue manifestazioni, determinato dal fatto di vivere in relazione reciproca con altri uomini. “Verde Bianco Rosso” porta sulla scena un’indagine sulle relazioni tra gli individui e il meccanismo di reciprocità che esse comportano e innescano, collegando elementi narrativi tratti dalle testimonianze e
dalle personali storie di connazionali baresi. Il punto di partenza è la trasformazione intesa come condizione della nostra vita, un evento inevitabile determinato dalle relazioni stabili o passeggere, profonde o
superficiali tra gli individui. Sulla scena c’è una esplicita volontà di scoprire le infinite possibilità di interazione tra persone e linguaggi diversi in una condizione di vicinanza e distanza, riconducibili nel medesimo tempo ad una dimensione spaziale, temporale, psicologica e sociologica.
Spettacolo "𝘝𝘦𝘳𝘥𝘦 𝘉𝘪𝘢𝘯𝘤𝘰 𝘙𝘰𝘴𝘴𝘰"
𝚛𝚎𝚐𝚒𝚊 𝚎 𝚌𝚘𝚛𝚎𝚘𝚐𝚛𝚊𝚏𝚒𝚊: Carmen de Sandi
𝚖𝚞𝚜𝚒𝚌𝚑𝚎: Giuseppe Pascucci
𝚜𝚌𝚎𝚗𝚘𝚐𝚛𝚊𝚏𝚒𝚎: Filippo Affatati
𝚌𝚘𝚜𝚝𝚞𝚖𝚒: Ambra Amoruso
𝚙𝚛𝚘𝚍𝚞𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎: Arti Sinespazio 3.0
𝚟𝚒𝚍𝚎𝚘𝚖𝚊𝚔𝚎𝚛: Giuseppe Chirico
𝚌𝚘𝚗 Mauro Losapio, Giuseppe Pascucci e Carmen de Sandi
La nuova creazione “Verde Bianco Rosso”, si ispira al pensiero G. Simmel secondo cui l’uomo è, in tutta la sua essenza e in tutte le sue manifestazioni, determinato dal fatto di vivere in relazione reciproca con altri uomini. “Verde Bianco Rosso” porta sulla scena un’indagine sulle relazioni tra gli individui e il meccanismo di reciprocità che esse comportano e innescano, collegando elementi narrativi tratti dalle testimonianze e
dalle personali storie di connazionali baresi. Il punto di partenza è la trasformazione intesa come condizione della nostra vita, un evento inevitabile determinato dalle relazioni stabili o passeggere, profonde o
superficiali tra gli individui. Sulla scena c’è una esplicita volontà di scoprire le infinite possibilità di interazione tra persone e linguaggi diversi in una condizione di vicinanza e distanza, riconducibili nel medesimo tempo ad una dimensione spaziale, temporale, psicologica e sociologica.