Dovremmo scaricare l’App IMMUNI?

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Questa la leggo io. Cerco di leggere tutto ma vi prego di andare subito al punto (no mail misteriose tipo "hey posso dirti una cosa", non risponderò mai). La corrispondenza non è il mio forte ma ci provo ugualmente, quindi non offendetevi se non rispondo, ricevo un sacco di roba ed è molto difficile. Non sei tu, sono io.

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#Immuni #ContactTracing #Tracciamento
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Комментарии
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Questa stagione di Balck Mirror sembra molto meglio della precedente

diegodelfavero
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Quanto serebbe stato migliore il nome App-estati?? XD

matteogiuseppepietro
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“Con la Sardegna illuminata quanto il nord Africa”
Ahahahahahaha

agjelo
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Plot twist: l'app funziona col 5G

marcocalaciura
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Continuo a sostenere che un nome geniale sarebbe stato "immunitàpp".
Per principio non mi abbasserò mai ad installare un software che provenga da gente che non è arrivata ad una simile ovvietà

tilde
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Vorrei condividere anche qui quello che ho scritto su Facebook perché coerente col pensiero di Shy e probabilmente lo espande un po'! Sono specializzato in cybersecurity ma non è tanto quello di cui vorrei parlare in realtà.

*Dubbi e riflessioni sull'app per il tracciamento dei contatti*
Discutendo con amici ieri sull'app #Immuni di Bending Spoons ho avuto l'occasione di fare un po' di riflessioni, che ora vorrei condividere con un pubblico più ampio per un miglior dibattito. Sarà lungo ma state con me!

*Funzionamento e Privacy*
Non abbiamo ancora la certezza di come sia realizzata l'app specifica, ma da quello che sappiamo usa la tecnologia Bluetooth (connessioni a corto raggio) e non il GPS (tracciamento satellitare, che veniva usato in Corea e altrove). Quindi l'app non traccia i tuoi spostamenti geografici, traccia le altre app con cui entra in contatto ravvicinato. Ovvero: non sa che eri al parco in un determinato momento, ma sa con chi eri in quel momento (ammesso che tutti l'abbiano). Inoltre il database dei contatti è solo sul proprio dispositivo, l'app non dovrebbe caricare nessun dato sui server di chi la gestisce finché una persona non viene dichiarata infetta e solo a quel punto dallo smartphone dell'infetto vengono inviati una serie di suoi identificativi casuali e anonimi che consentono agli altri smartphone, scaricandoli, di sapere di eventuali passati contatti a rischio, sempre senza rivelare identità. Quindi non c'è un tracciamento remoto costante e non c'è un tracciamento dei contatti normali. Questo almeno nello scenario decentralizzato ideale, perché sembra anche possibile l'adozione di un approccio invece centralizzato, ben più pericoloso per privacy e sicurezza [1]. Apple e Google hanno sviluppato delle specifiche tecniche che consentono all'app di funzionare nel modo descritto e tra diversi dispositivi, ma non saranno loro stesse a sviluppare app simili. L'app potrà inoltre dialogare con soluzioni simili di altri paesi europei appartenenti al consorzio PEPP-PT.
L'app non serve a chi è positivo, serve a chi ancora non lo è. E l'app non dice allo Stato dove i positivi siano.

Ci sono tante riflessioni che si possono fare sulla sicurezza ed efficacia del funzionamento e su possibili deanonimizzazioni e abusi, ma non è quello su cui mi voglio concentrare ora.

*Criticità*
Se realizzata con l'approccio decentralizzato descritto, questa specifica app non mi preoccupa molto, ma la maggior parte delle persone tutti gli accorgimenti di privacy descritti non li sa e non li capisce... Quindi quello che mi intimorisce è una possibile graduale normalizzazione dell'uso di vere app di tracciamento prima e autorizzazione alle attività pubbliche poi (es. puoi andare al ristorante solo se hai passato i controlli che decido io), da parte degli stati. Cosa molto più pericolosa che gli attuali tracciamenti da parte di aziende private, perché se con loro abbiamo qualche speranza di tenerle sotto controllo, chi controlla i controllori?

Secondo aspetto: sono piuttosto in dubbio sulla reale utilità sanitaria... Molti dicono sia merito di app simili che in Asia si sia contenuto il contagio, ma potrebbe anche essere merito di altri comportamenti pubblici e privati: da un miglior uso di dispositivi di protezione individuale ad un miglior e maggior uso dei tamponi, a diverse abitudini di contatto sociale. Vale il solito discorso che correlazione non significa causazione, e non mi sembra che si siano ancora fatti abbastanza studi per dimostrarlo questo nesso di causalità (tracing -> riduzione contagi). Né in realtà mi pare così logico suggerirlo come fanno alcuni. Se ora nei luoghi pubblici cambiano le norme di comportamento e protezione, qual è la probabilità che sia in quelle situazioni che si verifichi il contagio? Già adesso sembra che la maggior parte dei contagi avvenga in famiglia, ospedale o RSA. Tutti luoghi dove l'app sarebbe sostanzialmente inutile.

Ultimo aspetto: il problema di fondo secondo me è proprio concettuale. Nella testa di molti si pensa di usare una singola soluzione tecnologica ad un problema che ha molteplici origini e che prima di tutto andrebbe risolto affrontando quelle origini. Con una miglior protezione del personale sanitario, miglior organizzazione della medicina del territorio, miglior educazione delle persone, miglior terapia dei pazienti a casa e in ospedale (cosa che ora si sta imparando a fare conoscendo meglio il virus), ancora maggior numero di tamponi (magari usando campioni causali statisticamente significativi), maggior velocità nei tempi di processamento, minor possibilità di falsi negativi, miglior efficacia e disponibilità di test sierologici, miglior isolamento dei contagiati, miglior monitoraggio delle effettive guarigioni domiciliari, e miglior organizzazione della cosa pubblica in generale (non abbiamo neanche coerenza nel modo di riportare i dati dei pazienti tra regioni, né efficienti sistemi di monitoraggio e segnalazione).
Ma prevenzione, educazione sanitaria e sociale prima di tutto: qualcuno può dire che con un giusto comportamento individuale (pubblico e privato, di igiene e distanziamento) c'è un qualche significativo rischio di contagio? Se non impariamo questo staremo sempre ad inseguire il contagio, invece di prevenirlo. E le amministrazioni pubbliche devono favorire questi comportanti, non renderli impossibili: è inammissibile avere mezzi pubblici con gente ammassata. Ed è inammissibile che il personale sanitario ancora oggi non abbia gli strumenti di protezione individuale adeguati per tutelare se e i pazienti.
E dopo la prevenzione analisi, analisi, analisi. Idealmente se uno facesse un tampone ogni mattina in casa prima di uscire si risolverebbero il 90% dei problemi. Ora non è possibile, ma è lì che serve innovazione. Mi sembra strano che con le risorse economiche messe in campo non si possa arrivare a questo o qualcosa di simile.

*Conclusione*
Per avere le risposte giuste bisogna sempre farsi le domande giuste, cosa tutt'altro che banale, e che determina dove tu Stato o persona allochi le tue attenzioni e risorse.
Non sto dicendo nulla di rivoluzionario, ma proprio per questo trovo molto ingannevole e illusoria tutta l'enfasi che queste app stanno ricevendo. Con le origini più discusse dei contagi (RSA, ospedale, in famiglia) l'app mi sembra inutile, e senza informazioni precise su altre origini frequenti trovo difficile capire se e quanto l'app possa essere di reale d'aiuto in altri casi, e dubito che lei stessa potrà fornirci queste informazioni, per come immaginata. Può invece avere controindicazioni non indifferenti. Ma mi rendo conto che le risposte semplici hanno sempre più successo di quelle complesse.
Comunque... se almeno l'app aiutasse il lavoro del personale sanitario nel notificare le persone che è bene si facciano un controllo perché sono state vicino ad un positivo, beh sarebbe meglio che niente... Certo, se però c'è il dubbio che anche solo una della persone non abbia l'app o un giorno abbia lasciato il cellulare a casa o fosse scarico, è tutto inutile, perché il lavoro di contatto manuale va fatto lo stesso.
Installiamola pure, ma non pensiamo che sia lì la svolta. La svolta è molto più noiosa e low-tech: prevenzione e protezione individuale, isolamento efficace e diagnosi rapida. In attesa di un famigerato vaccino, ammesso che sia realizzabile, sicuro ed efficace.
In ogni caso l'app per ancora 3-4 settimane non ci sarà, comportiamoci di conseguenza.

Vorrei ascoltare altri punti di vista!



ameft
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"Se non cambiamo rotta andremo a finire esattamente dove ci stiamo dirigendo." Proverbio cinese (ah, ironia!)

Kaful
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Risposta breve: No
Risposta lunga: NO NO NO

federicovolpe
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sei più valido, trasparente e serio della gran parte dei telegiornali italiani

pota
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Penso che installerò prima age of empires 4.

micromymario
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Oggi è perfettamente possibile tecnicamente creare una applicazione per il contact tracing che rispetti al 99% la privacy delle persone, tutto questo unito alla scelta volontaria di utilizzo della applicazione suddetta. Se un governo farà qualcosa di diverso significa che è in cattiva fede.

francescodalpozzo
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lo so che sembro ridicolo, ma è la prima volta che clicco con "nessuna visualizzazione", 0 mi piace e 0 commenti.
È una sensazione che provo solo quando pubblico le mie canzoni su soundcloud e nessuno se le caca

davidecardullo
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Protesto! rivoglio "ehy gentaglia, sono Shooter hates You, e oggi vi parlo di sesso noioso che fa bene, lo dice la scienza!"

fabioartoscassone
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La cosa che più mi preoccupa, è leggere tra i commenti tanta gente affermare che non è poi un grave problema avere un'app, che traccia i nostri spostamenti e con chi abbiamo avuto contatto, perché tanto abbiamo già i social network. Saranno queste le stesse persone, che purtroppo sono troppe, che ci porteranno verso quel mondo dove effettivamente la privacy non esisterà più. Qual è la difficoltà a capire che un'azienda privata, come Google o Facebook, abbia come interesse solo quello di fare soldi e che difficilmente collaborerebbe con lo stato allo scopo di tracciarci, perché andrebbe a compromettere gravemente il loro business? Esiste una differenza abissale tra voi, utenti, che scegliete cosa pubblicare sui social network, la cui presenza è, ricordo, facoltativa ed un sistema controllato dallo stato, che vi viene imposto è che sa tutto di voi. E non pensate che "non hai nulla da temere se non hai nulla da nascondere", perché lo stato non perseguita i "cattivi", ma quelli che gli stanno in culo, che oggi possono essere gli immigrati, domani gli omosessuali, un altro giorno i comunisti e un altro giorno ancora, indovinate chi? Proprio voi che oggi state ad appoggiare quest'idea. Concludo dicendo che è tanto facile accettare di adottare questi sistemi, libersarsene un po' meno.

veeso_rustdev
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La tua pronuncia di "Bluetooth" è sublime... Mr Flanagan era un australiano a paragone

michaelmanera
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SHY: Diamoci dentro!
Giopizzi: Ehilà campione, a proposito di copyright...

ariafrittissima
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shy una critica te la devo rivolgere: non parli più di figa

alechi
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7:10 eh però Shy, il GDPR è la normativa sulla privacy, non c'entra niente con il copyright europeo

Keluith
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Cosa, dovrei tenere il Bluetooth sempre acceso?!
Non sono psicologicamente pronta a dover caricare il telefono 4 volte al giorno

QueenSonohraDevil
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Avrebbero dovuto chiamarla app-estati. Altro che immunità

Christian-mjqj