Pregare anche con il corpo - don Paolo Quattrone

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Commento di don Paolo Quattrone - sacerdote della diocesi di Aosta, parroco di Hône e Bard.
Lunedì 17 giugno

Buon lunedì! Torniamo al nostro corso di preghiera per entrare ancor di più nello specifico e nel concreto. Il primo aspetto da prendere in considerazione e che spesso, soprattutto noi occidentali rischiamo di trascurare è il corpo. Sì perché pregare non è solo una questione di mente! Se si va a Dio lo si fa con tutto noi stessi e non solo con una parte e noi per l’appunto possediamo sì una mente ma anche un corpo. Non si può perciò pregare stravaccati, occorre trovare una posizione comoda che ci aiuti a rilassarci e allo stesso tempo a concentrarci. Come ricordavo giorni fa, la preghiera dev’essere un momento di relax nel quale incontrarci con Dio. Perciò vietato iniziare a pregare con l’affanno, di corsa, ma troviamo un posto che ci aggrada, ci mettiamo comodi, prendiamo coscienza che abbiamo un corpo, magari avvertiremo la stanchezza ma va bene lo stesso, a Dio si va così come si è, anche da stanchi ma assumendo una posizione che ci aiuti a percepire che non stiamo facendo una roba a caso ma che stiamo incontrando Qualcuno di importante, un Amico prezioso per la nostra vita. Primo passo perciò quando si prega è assumere con il corpo una posizione comoda e consona a ciò che stiamo facendo, sapendo che c’è bisogno anche di gesti, magari di cambiare posizione così come si fa durante la Messa, insomma è ricordarsi che a Dio andiamo con tutto noi stessi, corpo compreso.
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Комментарии
Автор

Buongiorno don Paolo io spero che valgano lo stesso i momenti di preghiera durante il lavoro, perché tranne la domenica, non ho il tempo di fermarmi e ascolto tutto con gli auricolari anche se sto in movimento. Grazie per queste riflessioni 🙏🙏❤️

antonellafierro
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