E torneremo a riveder le stelle, XXXIII Canto Paradiso, Dante

Da più di un anno il Covid-19 ha sottratto ogni sicurezza alla nostra quotidianità. L’unico appiglio a cui aggrapparci nel caos è la cultura. Salvifica, anche quando la salvezza è lontana, ma certa. Lo dichiarava anche Primo Levi nel romanzo Se questo è un uomo, rileggendo il suo inferno personale, quello del campo di concentramento, attraverso il Canto di Ulisse di Dante.
Anche noi abbiamo scelto di interpretare la nostra difficile contemporaneità, attraverso le terzine del Poeta. Abbiamo così scelto di ricorrere alla cultura come lo spazio virtuale di ritrovo, confronto e confronto che era per noi il laboratorio teatrale del Liceo Classico Cairoli di Varese. Molti di noi lo hanno frequentato nel periodo precedente alla pandemia, per altri, già avviati in percorsi universitari, invece è stato un ritorno.
Anche tra le mura di casa - da attori, videomaker, montatori - ci siamo trovati così a condividere il percorso di Dante verso il Paradiso, a 700 anni dal suo inizio. Proprio il 15 aprile, giorno in cui abbiamo pubblicato questo video, molti ipotizzano che il poeta fosse riuscito a vedere la luce divina. La speranza a conclusione di un viaggio tormentato. Un viaggio simile al nostro.