'Dio è Morto': Tutto il Pensiero Di Nietzsche | Intervista Storica del 1885 in Italiano

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L'intervista era interamente scritta, così abbiamo deciso di tradurre il contenuto e presentarvi questo illuminante dialogo tra Maximilian Vogt (l'intervistatore) e Friedrich Nietzsche. Ci troviamo sulle maestose alpi svizzere nel 1885, dove Nietzsche si presenta con un insolito anticipo, accompagnato dal suo amabile sarcasmo. Durante questa intervista, Nietzsche ha 41 anni, ha pubblicato da qualche anno la sua famosa opera "Così parlo Zarathustra", ed è pieno di critiche verso la religione e la società di quei tempi, che si rivelano vere ancora oggi. Buona Visione!

Introduzione a Friedrich Nietzsche:
Friedrich Nietzsche, filosofo tedesco nato nel 1844 a Röcken, è una delle figure più influenti e controversie della filosofia moderna. Divenne professore di filologia classica all'Università di Basilea all'età di 24 anni, ma si ritirò presto a causa di problemi di salute che lo afflissero per il resto della sua vita. Le sue opere hanno esplorato la profondità della psicologia umana, la morale, la religione e la cultura, spesso attraverso un'analisi critica della tradizione occidentale.

Nietzsche è noto per la sua critica dell'etica tradizionale e delle religioni, in particolare per la sua dichiarazione che "Dio è morto". Questa frase simbolizza la sua percezione del declino dell'influenza della religione cristiana sulla vita moderna e la necessità per l'uomo moderno di trovare nuovi valori in un'epoca post-religiosa. La sua filosofia include il concetto di "superuomo" (Übermensch), l'individuo che crea nuovi valori al di sopra delle convenzioni sociali e moralistiche e vive con un'intensa vitalità e autenticità.

Le idee di Nietzsche sulla volontà di potenza, l'eterno ritorno e il superamento di sé stesso hanno sfidato le convenzioni e stimolato il pensiero filosofico, artistico e culturale. Nonostante la sua vita fosse segnata da isolamento e sofferenza, le sue opere continuano a essere di grande impatto, ispirando generazioni a riflettere sulla natura dell'esistenza e sul potere trasformativo dell'individuo. Le sue provocatorie teorie rimangono al centro di molti dibattiti contemporanei nella filosofia e oltre.

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Parole chiave:
Friedrich Nietzsche, Filosofia, Nietzsche, Superuomo, Zarathustra, Dio

#nietzsche #dio #filosofia #spiritualità
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Комментарии
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horus
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La sua filosofia è un suggerimento a rimanere se.mpre aperti nella riflessione su ogni aspetto della vita senza avere la presunzione di aver il mondo delle verità. Lo trovo sottile e originale nel manifestare e sottolineare i limiti, i valori e la tirannia che esiste nelle varie religioni e sistemi filosofici . Il suo sguardo è ricco e complesso vale la pena di comprenderlo per vedere in noi stessi e negli altri. Filosofo geniale

assuntapotenziani
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Pienamente d'accordo con il suo pensiero.

elitescouttraining
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Penso che Nietzsche sia, egli stesso, inconsapevolmente condizionato dalla visione cristiano-imperialista del mondo. Sostiene, afferma che vedere la vita/mondo/natura per ciò che è, in sé per sé - e lui presume di esserne capace - sia intollerabile. Vedere nell'abisso. Di conseguenza assume l'arte, l'attività estetica come l'unico rimedio, l'unica cura, quella più efficace. È proprio del cristianesimo di marca imperialista vedere la natura come altro da sé, luogo dell'imperfezione, del difetto, come pura materia modellabile dalla signoria dell'Uomo. Il cristianesimo ci pone in inimicizia con la natura e ci persuade di poterla dominare. Questo ci entusiasma ed eccita i nostri sensi, ma è una visione errata, illusoria. Per la teologia cristiana la bellezza è nell'aldilà, addirittura, la vera vita. Però, il papa si affaccia alla finestrella e si professa ecologista. O non ha capito niente, o fa il furbo come d'abitudine nel clero. Perché dico che anche il pensiero di N. è condizionato dal cristianesimo? Perché non è estraneo a quel mal di vivere che imputa a chi trova consolazione nella credenza. Non mi meraviglia che sia diventato "pazzo", catatonico. "L'onestà estrema ci porterebbe al disgusto e al suicidio." È riuscito a spogliare la visione della natura dalle sovrastrutture culturali, ma non è riuscito a liberarsi anche dai condizionamenti pedagogici che ci omologano alla civiltà. Il fatto è che siamo tutti condizionati, attraverso una pedagogia repressiva, sin dalla culla. Ci impiantano nel cervello l'idea che la natura (fuori come dentro) sia brutta, cattiva e difettosa (il serpente) e, quindi, va corretta. Cosicché, l'uomo bambino viene sottoposto ad una serie di torture per piegarne la volontà fino a perdere quell'entusiasmo innato, quella fascinazione per le cose. Il bambino è concepito come un uomo indefinito, una bozza di ciò che dovrà essere, un oggetto da modellare per farlo diventare l'uomo compiuto: quello capace di procreare e produrre per servire un ordine sociale basato sul benessere della classe dirigente. Questo perché vediamo la vita come un percorso che va da un punto iniziale a un punto finale. Sono tutte illusioni, idee astratte, pure, totalmente razionali. Dietro c'è una presunzione di onniscienza, l'illusione di essere dotati di un occhio assoluto, cioè divino sul mondo. Cosa impossibile. La conoscenza con l'obiettivo della consapevolezza (conoscenza di se stessi), è, in realtà, un'operazione di decondizionamento; cioè funziona a sottrarre, a togliere, anziché ad aggiungere. Purtroppo, va detto che siamo in tempi di capitalismo radicale, spregiudicato. Questo modo di pensare contiene pulsioni di morte, di autodistruzione come il cristianesimo che è uno spirito di ribellione alla natura portato all'estremo. Il capitalista è un megalomane convinto di poter sfruttare la natura illimitatamente. Concepisce la libertà come il rifiuto di qualunque limite, persino biologico, naturale. Non è il superuomo di Nietzsche che chiede scusa al cavallo. È una sua interpretazione volgare, terra terra. Per N. il superuomo è il filosofo che ricrea il mondo. Non a caso, la società sta diventando sempre più gretta e squallida.
Condivido il pensiero che il senso della vita sia nella vita stessa. Non esiste una verità da raggiungere, o, addirittura, conquistare, in un altro tempo e in un altro luogo, come pretenderebbero non solo i credenti. Sposo in pieno i giudizi sul cristianesimo-imperialista (quello imposto con la forza e per legge, che ha scalzato tutte le altre varianti) che, in realtà, è una dcontraffazione del discorso originale di Gesù e della sua figura, perciò una visione falsa del mondo, dunque distruttiva.
Al di là di tutto, la filosofia per filosofi non serve a niente. Bisogna trovare il modo di dialogare con tutti gli uomini, altrimenti sono pure elucubrazioni onanistiche, estetismi, cioè fini a se stessi.

p.s.: 15:20 Perché avete scritto "dio" con la lettera maiuscola se è un nome comune di persona accompagnato, perciò, dall'articolo indeterminativo? "La libertà che si concedeva ad un Dio nel suo rapporto con gli altri dei..." ... Dio... dei...

Anton-fwwb
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Lo trovo meraviglioso, troppo tardi ho conosciuto i suoi pensieri nobili. E ascoltandolo mi ci ritrovo. Grazie, mi aiuta tantissimo a proseguire il cammino. ❤❤❤

oriaforchiassin
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Pesantemente profondo, atrocemente precursore, follemente nudo. Mi domando se la stessa crudeltà prosaica fosse anch’essa rivolta verso se stesso. Modestie a parte ho generato gli stessi pensieri ancora prima di leggerlo e conoscerlo ma a differenza dello stesso credo che l’affrontare i propri lati ombrosi sia un processo esogeno verso l’altro e quindi verso la vita. NOI siamo nati pensatori, sensibili, osservatori con le pupille sempre rivolte verso l’interno, lui folle si dice finito cavalcando un cavallo bronzeo, io verso una serenità duratura e concreta che pone il vaso nella materia della natura pronto per essere riempito ma pur sempre un banale e semplice vaso privo di libertà e soggetto al ciclo chiuso della natura attuale. La materia di cui è composto il vaso potrà anche sfuggire per altri lidi ma rimane unicamente materia. Nulla di più. Il resto è solamente un puerile tentativo di rendere più vivibile e disonesto la cruda verità.

horus
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Ultimamente troppi profeti esperti santoni verità filosofi, troppi

francescocannizzo
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Thank you for posting this interview. A breath of fresh air in a time of woke culture and politically correct society. Although, not so fresh.

Unfiltered
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Resta il pensiero il nemico psicologicamente.

robertomaccarini
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La vita è molto più semplice di quanto la dipinga un filosofo

marcofimiani
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Dio è morto (Nietzsche).
Nietzsche è morto (Dio).

dispregiatordelvulgo
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Io sempre simpatizzato per Nietzsche...anche se preferisco C.
Nietzsche purtroppo mi crea un po' d' ansia..lo trovo un filino pessimista e nichilista, il che lo trovo essere un tantino pericoloso.

gogogoyes
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Che pippone....la Montagna ha partorito il topolino di una metapsicologia da salotto...

mariateresacerutti
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Salve, dove si potrebbe reperire il testo originale dell'intervista in tedesco?

Edward-edw