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GOTTO ESPLOSIVO - ESTEBAN - videoclip 2021
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Ascolta da vicino. Apri gli occhi. Sei già lontano...
Protagonisti : Gotto Esplosivo, Jennifer Avogadro
Da | Maurizio Cardullo
Autori musica:
Gotto Esplosivo
Antonio Capuzzo “Anto”: Voce, sintetizzatori, Fisarmonica
Manuel Scolari “Lasku”: Chitarra, cori
Autore testo:
Antonio Capuzzo “Anto”
Produzione e arrangiamento:
Gotto Esplosivo, Maurizio Cardullo, Gianluca Amendolara - Black Dingo Productions
TESTO:
Esteban ti prego
Continua almeno tu
Sorridi a quella donna
Solleva la tua penna
E fanne una poesia
Dicevi “le sue gambe
Mi portano lontano”
Un tuffo sudamericano
I suoi seni
La mente è un deltaplano
E taccuino alla mano
Raccontami di un cielo afgano
Nei suoi capelli l’aria d’Asia
E ancora più lontano
Mentre metropolitano
L’uomo spinge gli orizzonti
In tunnel metropolitani
Esteban davvero
Chi sbaglia non sei tu
Ma un mondo intorpidito
Opaco disilluso
Come un cane stordito dalla fame
Esteban sul serio
Non dirlo almeno tu
Che vivi con l’angoscia
Disagio diffidenza
Come un Picasso blu
E taccuino alla mano
Raccontami di un cielo afgano
Nei suoi capelli l’aria d’Asia
E ancora più lontano
Mentre metropolitano
L’uomo spinge gli orizzonti
In tunnel metropolitani
Esteban estendi la tua mente ancora
Raccogli l’energia di quest’aurora
E cerca qualche strana tua parola
Che è ciò che resta ai folli come noi
Esteban estendi invece la tua mente adesso
E un po’ parlo di te, un po’ di me stesso
Che cerco sempre qualche mia parola
Ci proverò a cantarla prima o poi
Esteban lo scemo
Lo scemo sono io
Che scrivo per sfogarmi
Ma ormai è sempre più raro
E ho l’animo stantio
Esteban ricorda
Che a volte una prigione
Ha muri trasparenti
E non bastano i lamenti
Per fare un’evasione
E taccuino alla mano
Raccontami di un cielo afgano
Nei suoi capelli l’aria d’Asia
E ancora più lontano
Mentre metropolitano
L’uomo spinge gli orizzonti
In tunnel metropolitani
Esteban estendi la tua mente ancora
Raccogli l’energia di quest’aurora
E trova qualche strana tua parola
Che è ciò che resta ai folli come noi
Esteban estendi invece la tua mente adesso
E un po’ parlo di te, un po’ di me stesso
Che cerco sempre qualche mia parola
Ci proverò a cantarla prima o poi
Protagonisti : Gotto Esplosivo, Jennifer Avogadro
Da | Maurizio Cardullo
Autori musica:
Gotto Esplosivo
Antonio Capuzzo “Anto”: Voce, sintetizzatori, Fisarmonica
Manuel Scolari “Lasku”: Chitarra, cori
Autore testo:
Antonio Capuzzo “Anto”
Produzione e arrangiamento:
Gotto Esplosivo, Maurizio Cardullo, Gianluca Amendolara - Black Dingo Productions
TESTO:
Esteban ti prego
Continua almeno tu
Sorridi a quella donna
Solleva la tua penna
E fanne una poesia
Dicevi “le sue gambe
Mi portano lontano”
Un tuffo sudamericano
I suoi seni
La mente è un deltaplano
E taccuino alla mano
Raccontami di un cielo afgano
Nei suoi capelli l’aria d’Asia
E ancora più lontano
Mentre metropolitano
L’uomo spinge gli orizzonti
In tunnel metropolitani
Esteban davvero
Chi sbaglia non sei tu
Ma un mondo intorpidito
Opaco disilluso
Come un cane stordito dalla fame
Esteban sul serio
Non dirlo almeno tu
Che vivi con l’angoscia
Disagio diffidenza
Come un Picasso blu
E taccuino alla mano
Raccontami di un cielo afgano
Nei suoi capelli l’aria d’Asia
E ancora più lontano
Mentre metropolitano
L’uomo spinge gli orizzonti
In tunnel metropolitani
Esteban estendi la tua mente ancora
Raccogli l’energia di quest’aurora
E cerca qualche strana tua parola
Che è ciò che resta ai folli come noi
Esteban estendi invece la tua mente adesso
E un po’ parlo di te, un po’ di me stesso
Che cerco sempre qualche mia parola
Ci proverò a cantarla prima o poi
Esteban lo scemo
Lo scemo sono io
Che scrivo per sfogarmi
Ma ormai è sempre più raro
E ho l’animo stantio
Esteban ricorda
Che a volte una prigione
Ha muri trasparenti
E non bastano i lamenti
Per fare un’evasione
E taccuino alla mano
Raccontami di un cielo afgano
Nei suoi capelli l’aria d’Asia
E ancora più lontano
Mentre metropolitano
L’uomo spinge gli orizzonti
In tunnel metropolitani
Esteban estendi la tua mente ancora
Raccogli l’energia di quest’aurora
E trova qualche strana tua parola
Che è ciò che resta ai folli come noi
Esteban estendi invece la tua mente adesso
E un po’ parlo di te, un po’ di me stesso
Che cerco sempre qualche mia parola
Ci proverò a cantarla prima o poi
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