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CASTELLO DI FRONZOLA Poppi (ripresa con drone) 7/12/21
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Fronzola è una frazione del comune di Poppi, in provincia di Arezzo, nella quale vivono attualmente meno di una decina di abitanti.
Il toponimo Fronzola probabilmente deriva da “fronda” (di quercia o di castagno), cioè dalla folta vegetazione che circonda il paese e si stende sulle colline intorno; prevale la quercia, il rovere e, soprattutto tra Fronzola, Ortignano e Quota, si trovano antichi castagneti. Ritengo che debba essere presa in considerazione anche la derivazione da fionda (cfr mazzifronzola come viene chiamata in dialetto locale) o forse che debbano essere prese in considerazione altre derivazioni più antiche e meno semplicistiche. Sulla sommità del colle che sovrasta Poppi a mezzogiorno, ad un'altezza di circa 600 metri, si trovano i resti del formidabile castello medioevale e di una muratura più antica, forse di epoca etrusca o romana. Sul versante orientale del colle, sotto le mura del castello, sono stati costruiti i fabbricati che formano il nucleo del borgo risalenti probabilmente al XVI - XVII secolo che hanno mantenuto le loro caratteristiche perché non sono state fatte molte aggiunte e variazioni al progetto originale. Le strette viuzze sono lastricate con pietre poste a coltello, tipiche dei paesi di montagna per non scivolare in caso di neve e di ghiaccio. In un pianello, sul lato nord rispetto alle rovine del castello, si trova la chiesetta medioevale coeva del castello stesso, abbastanza integra, fornita di un bel campanile a vela con due buche campanarie. Questa chiesa è stata dedicata a San Lorenzo ed era una delle chiese dipendenti dalla pieve di Buiano che si trova più in basso ad un chilometro circa, quasi sulla riva dell'Arno, lungo l'antica strada “via casentinensis maior” che percorreva la valle da Capolona - Arezzo verso nord, verso Firenze - Fiesole ed il Mugello, con diramazioni verso la Romagna. Nel raggio di pochi chilometri si trovavano tre chiese dedicate a San Lorenzo: quella di Fronzola, l'antica chiesa di Poppi, nel versante sud del colle di Poppi, sotto il castello dei Guidi e la chiesa di Strumi ormai demolita.
Storia
La storia del piccolo paese è legata a quella dell'omonimo castello, le cui rovine sorgono poco sopra il paese; le prime notizie di Fronzola si hanno a partire dal 1065, quando viene attestato il possesso del castrum di Fronzola all'abbazia di Capolona; nel 1164 il castello passa sotto la proprietà della famiglia Guidi; nel 1322 il vescovo di Arezzo, Guido Tarlati di Pietramala conquista Fronzola, in seguito modifica il castello innalzando nuove mura ed rafforzando la parte nord del castello; nel 1344 Simone II da Battifolle con il sostegno dei fiorentini conquista il castello, scacciando Guido Tarlati; nel 1440 la repubblica fiorentina decreta la distruzione del castello di Fronzola, che avverrà solo nel 1498 ad opera del capitano di ventura Bartolomeo D'Alviano, su commissione di Venezia schierata contro Firenze.
Ritornando a Fronzola, proprio sulla cima del colle era arroccato il castello, con il formidabile cassero ed il grande piazzale. Il castello ripeteva lo schema consolidato di Romena: un cassero con torre ed una cinta muraria con altre torri di difesa ed avvistamento ai quattro punti cardinali. All'esterno un'altra cinta muraria, le opere accessorie, alcuni edifici non ben individuati. Oggi rimangono grandi resti di mura di grande altezza, parte del cassero con i fondamenti della torre, una parte delle mura del piazzale con scala costruita sulla muratura ed i resti delle tre torri che si trovavano a nord, ad oriente e ad occidente, inoltre esiste il varco dell'ingresso che si trovava sul lato sud. All'interno del piazzale si trovano i resti di una torre abbattuta ed una grande cisterna ancora funzionante, quasi intatta. Poco lontano, tra il castello e la chiesa i resti di una seconda cisterna, ormai interrata. Il castello nasce sul colle dove si trovava una curtis e probabilmente edifici molto più antichi.
Il toponimo Fronzola probabilmente deriva da “fronda” (di quercia o di castagno), cioè dalla folta vegetazione che circonda il paese e si stende sulle colline intorno; prevale la quercia, il rovere e, soprattutto tra Fronzola, Ortignano e Quota, si trovano antichi castagneti. Ritengo che debba essere presa in considerazione anche la derivazione da fionda (cfr mazzifronzola come viene chiamata in dialetto locale) o forse che debbano essere prese in considerazione altre derivazioni più antiche e meno semplicistiche. Sulla sommità del colle che sovrasta Poppi a mezzogiorno, ad un'altezza di circa 600 metri, si trovano i resti del formidabile castello medioevale e di una muratura più antica, forse di epoca etrusca o romana. Sul versante orientale del colle, sotto le mura del castello, sono stati costruiti i fabbricati che formano il nucleo del borgo risalenti probabilmente al XVI - XVII secolo che hanno mantenuto le loro caratteristiche perché non sono state fatte molte aggiunte e variazioni al progetto originale. Le strette viuzze sono lastricate con pietre poste a coltello, tipiche dei paesi di montagna per non scivolare in caso di neve e di ghiaccio. In un pianello, sul lato nord rispetto alle rovine del castello, si trova la chiesetta medioevale coeva del castello stesso, abbastanza integra, fornita di un bel campanile a vela con due buche campanarie. Questa chiesa è stata dedicata a San Lorenzo ed era una delle chiese dipendenti dalla pieve di Buiano che si trova più in basso ad un chilometro circa, quasi sulla riva dell'Arno, lungo l'antica strada “via casentinensis maior” che percorreva la valle da Capolona - Arezzo verso nord, verso Firenze - Fiesole ed il Mugello, con diramazioni verso la Romagna. Nel raggio di pochi chilometri si trovavano tre chiese dedicate a San Lorenzo: quella di Fronzola, l'antica chiesa di Poppi, nel versante sud del colle di Poppi, sotto il castello dei Guidi e la chiesa di Strumi ormai demolita.
Storia
La storia del piccolo paese è legata a quella dell'omonimo castello, le cui rovine sorgono poco sopra il paese; le prime notizie di Fronzola si hanno a partire dal 1065, quando viene attestato il possesso del castrum di Fronzola all'abbazia di Capolona; nel 1164 il castello passa sotto la proprietà della famiglia Guidi; nel 1322 il vescovo di Arezzo, Guido Tarlati di Pietramala conquista Fronzola, in seguito modifica il castello innalzando nuove mura ed rafforzando la parte nord del castello; nel 1344 Simone II da Battifolle con il sostegno dei fiorentini conquista il castello, scacciando Guido Tarlati; nel 1440 la repubblica fiorentina decreta la distruzione del castello di Fronzola, che avverrà solo nel 1498 ad opera del capitano di ventura Bartolomeo D'Alviano, su commissione di Venezia schierata contro Firenze.
Ritornando a Fronzola, proprio sulla cima del colle era arroccato il castello, con il formidabile cassero ed il grande piazzale. Il castello ripeteva lo schema consolidato di Romena: un cassero con torre ed una cinta muraria con altre torri di difesa ed avvistamento ai quattro punti cardinali. All'esterno un'altra cinta muraria, le opere accessorie, alcuni edifici non ben individuati. Oggi rimangono grandi resti di mura di grande altezza, parte del cassero con i fondamenti della torre, una parte delle mura del piazzale con scala costruita sulla muratura ed i resti delle tre torri che si trovavano a nord, ad oriente e ad occidente, inoltre esiste il varco dell'ingresso che si trovava sul lato sud. All'interno del piazzale si trovano i resti di una torre abbattuta ed una grande cisterna ancora funzionante, quasi intatta. Poco lontano, tra il castello e la chiesa i resti di una seconda cisterna, ormai interrata. Il castello nasce sul colle dove si trovava una curtis e probabilmente edifici molto più antichi.