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Nustalgia é Napule - Sergio Bruni

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"Nustalgia é Napule" - Una bella canzone musicata da mio padre nel 1954, su versi di Giuseppe Messina e mirabilmente interpretata da Sergio Bruni.
Gino Campese (Napoli, 21 marzo 1914 – 12 settembre 1973).
Inizia giovanissimo la sua carriera artistica, infatti appena dodicenne commentava al pianoforte film e spettacoli di varietà e durante la guerra gli viene assegnato il compito di organizzare un’orchestra per le truppe alleate, Orchestra melo ritmica Siena del 31° reggimento di fanteria, tra i cui orchestrali figurava anche il percussionista Gegè di Giacomo.
Si diploma in pianoforte al conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli, sotto la guida di Rossomandi, Finizio e Laccetti, ed entra subito a far parte dei maestri sostituti del Teatro di San Carlo.
Per la Casa Zerboni di Milano, ridusse per canto e pianoforte molte arie di Domenico Cimarosa.
Fu uno dei protagonisti del rilancio della canzone napoletana nel dopoguerra. Dal 1945 al 1948 diresse a Radio Napoli (EIAR di Pizzofalcone) l’orchestra di Melodie del Golfo, poi ribattezzata Orchestra d’archi e fu lui a dare il nome d’arte al cantante napoletano, Guglielmo Chianese, universalmente conosciuto come Sergio Bruni. Si ricorda la trasmissione Nel Bazar della rivista, di Federico Fellini (il grande regista) e Ruggero Maccari, trasmessa il 26 dicembre 1945, con la direzione dell’orchestra di Gino Campese.
Dopo quattro anni lasciò la Rai, richiamato dal sovrintendente Pasquale Di Costanzo, per assumere la direzione musicale del palcoscenico del San Carlo, con la mansione aggiuntiva di primo maestro sostituto, diventando un protagonista della vita musicale del Teatro, grazie alla sua professionalità fu punto di riferimento per i grandi direttori impegnati presso il Massimo Napoletano. Continuò a dirigere concerti di musica sinfonica ed a svolgere l’attività di pianista accompagnatore. Scrisse vari brani da camera ed una Rapsodia epica.
Tra le canzoni più fortunate ricordiamo “Sunnanno a Pusilleco” del 1946, scritta con Salvatore Di Costanzo, fratello del famoso Sovrintendente del Teatro . Ma furono anche popolari ‘O munaciello, su versi di Canetti, Sì sempe ‘a stessa (1945), Napulitano all’estero (1948), ‘A canzone d’’e rrose, Bella figliò e ‘Ncampagna è n’ata cosa sempre su versi di Canetti (1948), Nun è cchiù comme a ‘na vota (1951); Straniera mia (1954); ‘A zuccheriera (1955). Compose le colonne sonore di due film di Raffaele Matarazzo, Catene del 1949 e Tormento del 1950 con protagonisti Amedeo Nazzari ed Yvonne Sanson.
Altre canzoni da lui composte sono Ammore n’zuonno, A pecurella, Chitarrata antica, Canario cantatore, Lasseme stà, Mamma mia, Mattutina, ‘O viento, Pupatella sfortunata, Senza sole, Serenataccia, Sempre con te, Torna Napula a cantà, Tempesta, Tramonto a Napule, Uocchie verde, interpretate da grandi artisti dell’epoca tra cui Beniamino Gigli, Gabriele Vanorio e Luigi Infantino. Fu anche docente al corso straordinario di Avviamento al Teatro Lirico istituito dal Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.
Per il San Carlo ha diretto:
9 giugno 1951, Paisiello : Il barbiere di Siviglia
Con Baruffi, Monti, Poli, Tajo, La Porta regia di Vittorio Viviani
Al Teatro della Reggia di Caserta;
12 settembre 1951, Giordano : Mese Mariano
Con Fortunati, Garofalo, Cassinelli regia di Vittorio Viviani
Al Teatro Mediterraneo per la V Estate Musicale Napoletana
26 agosto 1954, W. Shakespeare, Molto rumore per nulla su musiche di Renzi
Con Barzizza, Spada, Piazza, De Carmine, Garrani, Ronconi, Scaccia, Moretti, Mondolfo, regia di Brissoni
Gino Campese (Napoli, 21 marzo 1914 – 12 settembre 1973).
Inizia giovanissimo la sua carriera artistica, infatti appena dodicenne commentava al pianoforte film e spettacoli di varietà e durante la guerra gli viene assegnato il compito di organizzare un’orchestra per le truppe alleate, Orchestra melo ritmica Siena del 31° reggimento di fanteria, tra i cui orchestrali figurava anche il percussionista Gegè di Giacomo.
Si diploma in pianoforte al conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli, sotto la guida di Rossomandi, Finizio e Laccetti, ed entra subito a far parte dei maestri sostituti del Teatro di San Carlo.
Per la Casa Zerboni di Milano, ridusse per canto e pianoforte molte arie di Domenico Cimarosa.
Fu uno dei protagonisti del rilancio della canzone napoletana nel dopoguerra. Dal 1945 al 1948 diresse a Radio Napoli (EIAR di Pizzofalcone) l’orchestra di Melodie del Golfo, poi ribattezzata Orchestra d’archi e fu lui a dare il nome d’arte al cantante napoletano, Guglielmo Chianese, universalmente conosciuto come Sergio Bruni. Si ricorda la trasmissione Nel Bazar della rivista, di Federico Fellini (il grande regista) e Ruggero Maccari, trasmessa il 26 dicembre 1945, con la direzione dell’orchestra di Gino Campese.
Dopo quattro anni lasciò la Rai, richiamato dal sovrintendente Pasquale Di Costanzo, per assumere la direzione musicale del palcoscenico del San Carlo, con la mansione aggiuntiva di primo maestro sostituto, diventando un protagonista della vita musicale del Teatro, grazie alla sua professionalità fu punto di riferimento per i grandi direttori impegnati presso il Massimo Napoletano. Continuò a dirigere concerti di musica sinfonica ed a svolgere l’attività di pianista accompagnatore. Scrisse vari brani da camera ed una Rapsodia epica.
Tra le canzoni più fortunate ricordiamo “Sunnanno a Pusilleco” del 1946, scritta con Salvatore Di Costanzo, fratello del famoso Sovrintendente del Teatro . Ma furono anche popolari ‘O munaciello, su versi di Canetti, Sì sempe ‘a stessa (1945), Napulitano all’estero (1948), ‘A canzone d’’e rrose, Bella figliò e ‘Ncampagna è n’ata cosa sempre su versi di Canetti (1948), Nun è cchiù comme a ‘na vota (1951); Straniera mia (1954); ‘A zuccheriera (1955). Compose le colonne sonore di due film di Raffaele Matarazzo, Catene del 1949 e Tormento del 1950 con protagonisti Amedeo Nazzari ed Yvonne Sanson.
Altre canzoni da lui composte sono Ammore n’zuonno, A pecurella, Chitarrata antica, Canario cantatore, Lasseme stà, Mamma mia, Mattutina, ‘O viento, Pupatella sfortunata, Senza sole, Serenataccia, Sempre con te, Torna Napula a cantà, Tempesta, Tramonto a Napule, Uocchie verde, interpretate da grandi artisti dell’epoca tra cui Beniamino Gigli, Gabriele Vanorio e Luigi Infantino. Fu anche docente al corso straordinario di Avviamento al Teatro Lirico istituito dal Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.
Per il San Carlo ha diretto:
9 giugno 1951, Paisiello : Il barbiere di Siviglia
Con Baruffi, Monti, Poli, Tajo, La Porta regia di Vittorio Viviani
Al Teatro della Reggia di Caserta;
12 settembre 1951, Giordano : Mese Mariano
Con Fortunati, Garofalo, Cassinelli regia di Vittorio Viviani
Al Teatro Mediterraneo per la V Estate Musicale Napoletana
26 agosto 1954, W. Shakespeare, Molto rumore per nulla su musiche di Renzi
Con Barzizza, Spada, Piazza, De Carmine, Garrani, Ronconi, Scaccia, Moretti, Mondolfo, regia di Brissoni
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