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Speedy - Clochard (Official Video)

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Regia: Francesco Morrone
Camera: Francesco Morrone
Clochard: Francesco Servidio
Impiegato: Giovanni Loria
Rider: Luca Bosco
Coppia: Paolo Chilà, Miriam Gugliotti
Scena collettiva: Giuseppe Frustaci, Mattia Bufano, Enrico Lia, Yari Lento, Maria Miletta, Gaetano Liguori, Serena Nicolò, Gaia Candido
Cane: Faber Morrone
Riconoscimenti:
Artista: Speedy
Testi e musica: Francesco Servidio
Produzione: L’ennesimo
Chitarre: Danilo Colosimo, Paolo Pasqua
Basso: Gianpasquale Blefari
Genere musicale: Pop/Cantautorato
Clochard - testo
T'ho dato tutto me stesso
Tu solo una lezione:
Mai più il mio povero cuore
in mano ad altre persone
Tu l'hai preso, l'hai modellato
Come fosse plastilina
E ora, per quanto ci provi
Non torna più come prima
Anche il stanotte non mi spiego
Come ogni cosa che ottengo
Poi mi scivoli via
Come questa canna d'erba
al suono delle sirene
di una volante della polizia
Cammino
lasciando pezzi di cuore da tutte le parti
Chiamo un amico
per non restare da solo ad immaginarti
Sopra il letto col mio dolore
me lo godo come fosse felicità
Poi mi alzo mi sciacquo la faccia
chissà se passerà
L'ultimo bacio alla porta
Aspettando l'ascensore
Speravo non arrivasse
Che crollasse pure il tuo balcone
T'ho rivista poi a settembre
Che avevi dato un altro esame
Faceva caldo ed ero fiero di te
Ma nei tuoi occhi c'era l'era glaciale
Ma t’ho capita
Quando ubriaca nel cesso
T’ho fatto vomitare
Ero contento che per una volta
Dei due
Non fossi io quello da salvare
Cammino
lasciando pezzi di cuore da tutte le parti
Chiamo un amico
per non restare da solo ad immaginarti
Sopra il letto col mio dolore
me lo godo come fosse felicità
Poi mi alzo mi sciacquo la faccia
chissà se passerà
Cammino
lasciando pezzi di cuore da tutte le parti
Chiamo un amico
per non restare da solo ad immaginarti
Sopra al letto col tuo ricordo
Me lo godo come fossi davvero qua
Poi mi abbraccio da solo ed ho freddo
mi sento un po' un clochard
Camera: Francesco Morrone
Clochard: Francesco Servidio
Impiegato: Giovanni Loria
Rider: Luca Bosco
Coppia: Paolo Chilà, Miriam Gugliotti
Scena collettiva: Giuseppe Frustaci, Mattia Bufano, Enrico Lia, Yari Lento, Maria Miletta, Gaetano Liguori, Serena Nicolò, Gaia Candido
Cane: Faber Morrone
Riconoscimenti:
Artista: Speedy
Testi e musica: Francesco Servidio
Produzione: L’ennesimo
Chitarre: Danilo Colosimo, Paolo Pasqua
Basso: Gianpasquale Blefari
Genere musicale: Pop/Cantautorato
Clochard - testo
T'ho dato tutto me stesso
Tu solo una lezione:
Mai più il mio povero cuore
in mano ad altre persone
Tu l'hai preso, l'hai modellato
Come fosse plastilina
E ora, per quanto ci provi
Non torna più come prima
Anche il stanotte non mi spiego
Come ogni cosa che ottengo
Poi mi scivoli via
Come questa canna d'erba
al suono delle sirene
di una volante della polizia
Cammino
lasciando pezzi di cuore da tutte le parti
Chiamo un amico
per non restare da solo ad immaginarti
Sopra il letto col mio dolore
me lo godo come fosse felicità
Poi mi alzo mi sciacquo la faccia
chissà se passerà
L'ultimo bacio alla porta
Aspettando l'ascensore
Speravo non arrivasse
Che crollasse pure il tuo balcone
T'ho rivista poi a settembre
Che avevi dato un altro esame
Faceva caldo ed ero fiero di te
Ma nei tuoi occhi c'era l'era glaciale
Ma t’ho capita
Quando ubriaca nel cesso
T’ho fatto vomitare
Ero contento che per una volta
Dei due
Non fossi io quello da salvare
Cammino
lasciando pezzi di cuore da tutte le parti
Chiamo un amico
per non restare da solo ad immaginarti
Sopra il letto col mio dolore
me lo godo come fosse felicità
Poi mi alzo mi sciacquo la faccia
chissà se passerà
Cammino
lasciando pezzi di cuore da tutte le parti
Chiamo un amico
per non restare da solo ad immaginarti
Sopra al letto col tuo ricordo
Me lo godo come fossi davvero qua
Poi mi abbraccio da solo ed ho freddo
mi sento un po' un clochard
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