VIDEO SPAVENTOSI CHE TI FARANNO NASCONDERE IN MACCHINA - Real Ghost Caught On Camera

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Ciaoo e buon inizio settimana, sei pronto/a per una serata da brividi?
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IL MIO PRIMO LIBRO: BREVI RACCONTI HORROR:
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Ciaoo e buon inizio settimana, sei pronto/a per una serata da brividi?
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quellochenonsai
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Buonasera carissima, sempre video super bellissimi grande 👏👏👏👏👏

giusyevangelista
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Ciao bella😍 una bella seratina horror. Un bacio tesorino😘🤗❤

ghireikhan
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Enza, in Cambogia durante il periodo dei Khmer rossi del regime di Pol Pot, ci sono stati centinaia di migliaia di morti, quindi è possibile che accadano cose strane, hanno fatto stragi immani.❤

massimilianocorradini
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Un mondo immaginario./. Terza parte./. 26 capitolo./. Sabry subito dopo che andò insieme ad Elena per incontrare Il Generale Ettore, tornò indietro, riferendomi che Ettore il Generale voleva conoscermi, ed incontrarmi. Alfio Ettore a richiesto là tua presenza, vorrebbe discutere con te, l lui sa che noi due siamo i futuri regnanti della terra della speranza e sapienza, e così vorrebbe relazionare con noi, è un'ottima occasione per avvicinarci ad un accordo di pace, secondo me è realmente intenzionato ad arrivare a un compromesso. E a chi dobbiamo tutto ciò Sabry? Le domandai incuriosito, stava filando tutto troppo liscio, e omogeneo con le nostre richieste di armistizio.Troppo semplice e non mi fidavo anche se non conoscevo Ettore, lui era pur sempre un guerriero, un uomo d'azione, un militare, e per giunta Generale, e in linea di massima, che io sapessi i militari non sono proprio dei pacifisti, anzi il contrario, belligeranti e pronti alla guerra e lo scontro frontale. Il merito di chi è? Bisogna darlo ad Elena, è riuscita ad ammorbidirlo e trasformarlo in un agnellino. Mi rilevò Sabry.E si il potere che hanno le donne su noi uomini sa del miracoloso, quando vogliono, possono smuovere le montagne. Ok Sabry allora avviamoci. Che gli Dei vi siano propizi. Ci benedi con questo saluto Ontario. Ettore era un orco di colore verde, me lo sarei aspettato di colore nero, invece era della stessa specie di Attilio, a differenza dei suoi legionari guerrieri, che erano di colore nero. Mi accolse nella sua tenda improvvisata, tutto l'ambiente all'interno era spartano come lo era lui, un tipo pratico e dedito all'essenziale senza fronzoli ma solo fatti e poche parole. Elena era sdraiata su dei comodi cuscini, la sua corta veste le lasciava scoperte le sue lunghe gambe, e parte del suo inguine, mettendo in bella mostra quel paradiso al centro della sua femminilità. Benvenuto o futuro Re della terra della speranza e sapienza, che il tuo destino sia il mio destino, che là malasorte sia una tua acerrima nemica e non ti colga mai. E dette queste parole di auspicio, mi abbracciò come se io fossi un suo fratello, o un suo caro amico che non vedeva da anni. Alfonso ti presento Ettore il Sommo Generale degli orchi neri. Fu Elena ha presentarmi a lui, e Ettore là lasciò fare. Generale è un vero onore e piacere conoscerla. Alfonso perché mi dai del lei al femminile? Mi domandò sorridente Ettore. Allora sapeva anche sorridere, una rarità tra militari. Scusami Ettore, ma noi umani sulla terra è nostra abitudine darci del lei, sinché non entriamo in confidenza con l'altra persona con cui interagiamo. Lui si grattò il suo mento volitivo, poi mi fece segno di sedermi su dei cuscini appoggiati sul caldo pavimento. Strane usanza che avete, penso che entrambi avremo molto da scoprire dei relativi popoli, e modi di vivere come uno scambio di culture, delle reciproche storie dei nostri due differenti mondi. E cosi iniziammo ha discutere ed interloquire tra noi, scambiandoci informazioni relative alle nostre culture, e di politica, e di molto altro. Fu un vero piacere per me parlare con lui, era una persona semplice, e gradevole dà ascoltare. E da quel nostro primo incontro, me ne feci un'immagine differente da come me lo ero immaginato.Sabry ed Elena, per tutto il tempo, se ne rimasero in disparte a parlare tra loro due, ogni tanto buttavo un'occhiata veloce verso loro, ed ebbi la netta sensazione che stavano tramamdo qualcosa di poco chiaro tra loro due. Che il cielo ci assisti se era così, mi dissi tra me
Quando due belle ragazze tramano tra loro, c'è sempre da aspettarsi di tutto. Il ventisettesimo capitolo della terza parte del mondo immaginario a seguire.

alfonsodelucia
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Ciao Enza, la clip della sedia a rotelle è molto famosa in tutto il mondo, una cosa accaduta in asia. sembra India or Bangladesh... è stato anche materiale da esaminare di un famoso programma credo inglese. che trattavano cose inspiegabili, anche esperti non-si sono potuto dare una spiegazione valida, non cera vento e la sedia sale una salita! agghiacciante a mio parere!

TonyEsposito-It
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Un mondo immaginario./. Terza parte./. 25 capitolo./. Ben tornato Pietra, benvenuto tra noi ti stavo aspettando! Elena stupi tutti noi, a quanto pareva, era al corrente dell'arrivo del Ciclope, e Sabry si alterò con lei quando seppe della notizia. Perché non ci hai avvisato Elena? Per la misera siamo una squadra, e dobbiamo comportarci da tale, non può esistere l'anarchia, se no che senso avrebbe, dobbiamo rimanere uniti e compatti con un'unico spirito d'intenti. Elena si fece piccola dalla vergogna, arrossendo come un cocomero. Mi spiace Sabry averti deluso, ma io pensavo d'agire in buona fede, l'ho fatto soprattutto per te Sabry. Che grande attrice era Elena, dà premio Oscar, dà applausi, ma non incantò Sabry, che subito dopo là rimproverò. Non fare la gnorri e la furba con me non funziona, so riconoscere quando una persona mi mente, e tu mia cara stai spudoratamente mentendo. Elena non ribatte e rimase in silenzio, assumendo un'aria contritta e offesa. Va bene ragazze se avete risolto i vostri problemi esistenziali, possiamo procedere con il viaggio? Manca ancora parecchia strada, e la notte si sta avvicinando. Le spronò entrambe Ontario, invitandole ad unirsi al resto di noi. E la notte arrivò improvvisamente, il Sole tramonto' ad Est, e la Luna piena si prese la scena nel cielo notturno. Le uniche fonte di luce erano le stelle del firmamento, e la Luna che con una scaglia di luce ci accompagnò nel nostro cammino. Attilio cavalcando Stilo il suo Drago Verde, in alto nel cielo notturno, ci guido' verso la nostra destinazione. Fabrizio lo feci montare con me sul mio Unicorno bianco, cosi evitandogli di molestare Sabry come era il suo solito fare. Elia volle provare l'ebbrezza di montare un Centauro e Simone si offri volontario. Dopo aver sorpassato le cime innevate dei monti Perei, cosi chiamati nel mondo immaginario, in lontananza ci apparve l'accampamento dei Legionari degli Orchi neri. Elena una volta conscia che ci stavamo avvicinando all'accampamento degli Orchi neri, ci disse di aspettare. Ontario io e Sabry andiamo noi per prime ad incontrare Ettore il Generale dei Orchi neri, poi quando vi farò un cenno con la mano destra, potrete raggiungerci. Tu Pietra, rimani qui in disparte, poi quando sarà il momento opportuno, farò lo stesso gesto, con la mano sinistra. Va bene o mia diletta. Gli rispose il Gigante di pietra facendole un'incihino. E che storia era mai questa? L'aveva chiamata mia diletta. Vabè che Elena era di una bellezza abbagliante, ma non osavo nemmeno pensare che Elena e il ciclope Pietra, avessero avuto una relazione, no era praticamente impossibile e inconcepibile, o mi stavo sbagliando? Ma quando c'era di mezzo Elena, mai dite mai. Il ventiseiesimo capitolo della terza parte del mondo immaginario a seguire.

alfonsodelucia
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Un mondo immaginario./. Terza parte./. 24 capitolo./. Elia il gorilla, era da un po' di tempo che se ne stava sempre in disparte, sembrava cupo, indifferente a tutti noi altri. Evitava addirittura la compagnia di Elena e Sabry, cosa ben strana per un tipo come lui che stravedeva per le donne umane. Io rispettai il suo silenzio, il suo stato d'animo, la sua tristezza, perché era visibilmente triste e ogni tanto assumeva un atteggiamento malinconico. Cosi dissi agli altri, di non disturbarlo, lasciando che fosse lui stesso ad aprirsi, se ne aveva voglia e volontà. Io insieme a Sabry radunammo gli altri componenti del gruppo, ad esclusione di Elia, per aggiornare là situazione, dopo che eravamo in procinto di incontrare, gli Orchi neri, e il loro Generale Ettore. Fu Ontario ha prendere la parola. Mie cari amici, manca poco per l'incontro con Ettore il Generale degli orchi neri. Mi scuso con Sabry se le ho omesso questa notizia, ma ho preferito astenermi finché non ero sicuro, che Ettore fosse disponibile ad incontrarci. E si rivolse a Sabry porgendole un inchino. Scusami o mia Stupenda Regina, ma per cause maggiori, sono stato costretto dagli eventi ha mentirti. Non fa' niente, Ontario se è servito al nostro comune scopo? Che ben venga una piccola bugia. Le rispose Sabry con un dolce sorriso Ebbene domattina io, Alfonso e la sua compagna Sabry, ed Elena e il figlio del Re dei gorilla Elia, andremo ad incontrarci con Ettore, al di là delle montagne rocciose. Ed indicò un punto lontano verso Nord-est. Un mio emissario ha già consegnato il nostro invito ad una dichiarazione di pace al Generale Ettore, ed egli a accettato l'invito. E già ciò, è una grande notizia e speranza per un accordo reciproco di pace e prosperità, di comune interesse tra i due popoli. Elia quando senti Ontario pronunciare il suo nome, si sentì preso in causa, ed intervenne anch'egli nella nostra discussione. Buonasera amici miei, innanzitutto vorrei scusarmi con voi tutti, se in questi giorni non ero dell'umore giusto, ma dovete sapere, che noi gorilla soffriamo molto là lontananza della nostra terra, e della nostra famiglia, siamo molto legati hai nostri cari, al nostro ambiente, alla nostra natura, al nostro modo di vivere e concepire là vita, e il senso della famiglia allargata. Calò il silenzio tra noi, e ad un certo punto, fu interrotto da dei boati che fecero tremare la terra e le montagne. Era come se si stesse avvicinando un terremoto, e quelle le prime scosse d'avvertimento. Ma non era un terremoto, quando vedemmo all'orizzonte arrivare da lontano, colui che provocava quelle onde sismiche. Era Pietra il ciclope fatto di roccia e pietra, che avevamo incontrato la prima volta che avevano messo piede su quel mondo immaginario. Il venticinquesimo capitolo della terza parte del mondo immaginario a seguire.

alfonsodelucia
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Un mondo immaginario./ Terza parte./. 31 capitolo./. Alla fine accettai dopo un'accesa discussione, tra me e il resto di noi ad una sola condizione inderogabile, che le accompagnassi io. Sabry scuote la testa stizzita. Sei un testone
Alfio, non hai pensato che là tua presenza possa mandare tutto a monte? Là fissai dritta negli occhi, e da essi colsi una sorte di delusione. Perché ti spiace che io venga con voi Sabry? No assolutamente no Alfio, è solo che!! E non terminò la frase. E solo che cosa Sabry? La incalzai, ero più che convinto che mi nascondessero qualcosa. Lei per tutta risposta mi sorrise languida e maliziosa, e capi il loro scopo. Va bene allora se siamo tutti d'accordo, alzi la mano chi è contrario. Solo uno di noi tutti alzò la mano, indovinate chi era? Fabrizio e chi se non lui. Perché sei contrario Fabrizio? Gli domandò Elena. Come perché Elena, mi pare ovvio, anch'io voglio venire con voi, il solo Alfonso non può bastare in caso di pericolosità. Già sapevo il motivo per cui voleva aggiungersi a noi, ma poi acconsenti per non creare altre inutili polemiche. E finalmente ci mettemmo in cammino per la nostra ultima missione di pace. Fabrizio si avviò per primo, lo avevo incaricato di andare dal Generale Ettore, per avvisarlo del nostro imminente arrivo. Ettore ci accolse sorridente e con un'aria festosa, in fianco ha lui Fabrizio lo vidi farmi dei gesti che non compresi, sembrava una tarantola, si continuava ha grattare il suo folto pelame. Benvenuti miei cari ospiti, è un caro piacere rivedervi. Certamente era più che altro contento di rivedere Sabry ed Elena, di questo ne ero più che convinto, di fatti non aveva occhi solo che per loro. Ben ritrovato mio caro amico, è sempre un'onore per me stare al tuo cospetto. Sperai che questa mia presentazione, fosse alla sua altezza di gradimento. Venite entriamo in tenda, oggi fa un caldo terribile. E così passammo un pomeriggio intero, in suo compagnia, parlando e discutendo del comune futuro che ci attendeva. Poi verso sera ci apprestammo a fare ritorno, ma Ettore ci bloccò, .mettendosi davanti alla porta della tenda. Aspettate un'attimo, non avrete fatto questo viaggio solo per confermare il vostro patto di non belligeranza? Fabrizio alle sue spalle era già posizionato, reggendo la sua spada, pronto ha colpirlo. Fermati Fabrizio, non lo fare. Gli urlai poco prima che lui agisse. Che sta succedendo? Disse Ettore voltandosi verso Fabrizio. Cos'è vuoi colpirmi Satiro? E poi si mise dinnanzi ha lui, gonfiando i suoi massici muscoli pettorali. No Ettore, non lo fare ti prego. Lo pregò Elena. Fabrizio abbassò la sua spada, e si inchinò davanti ad Ettore. È colpa mia o mio Signore, se devi prendere una vita prendi la mia. L'ultimo capitolo della terza parte del mondo immaginario a seguire.

alfonsodelucia
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Un mondo immaginario./. Terza parte./. 28 capitolo./. Avevo un conflitto interiore con me stesso, chi scegliere tra Sabry ed Elena, una volta che tutto fosse concluso? Elena era passionale, e sotto le lenzuola un vulcano. Sabry altrettanto passionale e inzabile per quanto riguardava la sfera intima. E se le avessi scelte entrambe? Poteva essere la soluzione migliore, ma per il momento rimandai a tempi migliori. Elia usci dal suo tepore e stato d'ansia, era stato un brutto periodo per lui, ma alla fine ne usci fuori da quel tunnel di depressione che lo stava risucchiando verso il baratro. Come stai oggi Elia? Gli domandai una volta che usci dalla tenda, in cui Ettore ci aveva gentilmente offerto, come sistemazione temporanea. Buongiorno mio caro amico, oggi è una bella giornata, il sole splende e mi sento in forma smagliante. Ero ben lieto per lui, era molto importante che fosse nelle migliori condizioni fisiche e mentali! Soprattutto per l'interesse dell'intero gruppo, lui era uno dei migliori elementi in assoluto. Un pensiero in meno e un amico ritrovato, l'unità tra noi era fondamentale, essenziale, irrinunciabile. Sabry ed Elena mi stavano attendendo per il famoso giro d'ispezione nell'accampamento degli orchi neri, più che una ispezione era un'occasione per fare conoscenza con i vari legionari che si trovavano in loco, e per chiaccherare con loro e cercare di capire cosa ne pensassero del nuovo ciclo di pace che si stava andando a realizzare tra noi, e gli orchi neri compresi gli oranghi, e il popolo dei gorilla. Una specie di sondaggio insomma, tanto per tastare il polso della situazione che si stava costruendo. Certamente là presenza di Sabry ed Elena fu fondamentale per i nostri scopi che ci eravamo di comune accordo prefissati. Da dove iniziamo ragazze? Mi affidai completamente a loro due, delegandole di qualsiasi decisione che avrebbero preso. Ma Alfio io penso che non ci sia alcuna differenza, sono tutti maschi, legionari dei soldati indottrinati alla disciplina ed eseguire ogni ordine che gli vien dato. Lo so Sabry, ma da qualche parte si dovrà pur iniziare. Alfonso se non ti spiace vi faccio io da Cicerone e lasciapassare, qualcuno di loro lo conosco personalmente, e penso che quando questi bestioni, vedranno me e Sabry ci accoglieranno stendendoci i tappeti di fiori. Però Elena, è proprio modesta e insicura di se stessa. Ok allora Elena, facci strada noi ti seguiamo. Sabry mi rivolse un'occhiataccia, e mi voltò le spalle in modo da farmi intendere che non apprezzava là mia intesa con Elena. E ciò era solo l'inizio, il mio conflitto interiore divenne una guerra tra due Dee della bellezza. Il ventinovesimo capitolo della terza parte del mondo immaginario a seguire.

alfonsodelucia
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Un mondo immaginario./. Terza parte./. 30 capitolo./. Ontario ti rendi conto in che razza di pasticcio ci hai infilato? Ontario si guardò intorno, osservando tutti i presenti, sembrava che cercasse solidarietà dagli altri. Alfonso ascolta attentamente, io sono molto, ma molto più vecchio di te, forse millenni, o forse più. Con questo non voglio dire che io abbia il diritto di prevaricarti, però devi ammettere che io ho un'esperienza millenaria, soprattutto per quanto riguarda certe tematiche, e se permetti forse un po' di sano pragmatismo e prevenzione non guasta mai. A dire il vero ammisi a me stesso che non aveva tutti i torti, io che esperienze belliche e diplomatiche avevo? Si Ontario, secondo me è giusto quello che tu dici, anzi ti ringrazio per il tuo intervento, si può essere una eventualità che Ettore cambi idea, e chissà cos'altro ha in mente, può darsi che anch'egli abbia un piano b. Se ci pensiamo bene, lì al di fuori di questa tenda, vi è un'intera legione di guerrieri, ci siamo mai posti là domanda il perché e l'utilità di tutto quel'esercito? Però Elena, oltre che bella era anche un'ottima oratrice, di fatti tutti noi ci ponemmo là stessa domanda. Ai pienamente ragione Elena, ha cosa servono tutti quei soldati se siamo qui come messageri di pace? Calò il silenzio tra noi, nessuno si assunse l'onere di rispondere. Allora nessuno di voi ha una risposta plausibile? Sbottò Ontario sentitosi autorizzato ad intervenire. Ok ragazzi, allora come intendiamo procedere? Domandò Sabry al resto di noi. Sabry è difficile trovare una soluzione, ma non abbiamo abbastanza tempo per trovare un rimedio immediato. Le dissi in tono preoccupato. Io ho una soluzione. Intervenne Fabrizio alzando la mano, come se fosse un bambino a scuola, e chiedeva il permesso alla maestra per recarsi alla toilette. Va bene Fabrizio, ogni suggerimento è ben accetto. Io pensavo a Sabry ed Elena. Ascolta Fabrizio non è il momento adatto, hai capito a cosa mi riferisco, vero Fabrizio? Lo ripresi redarguendolo. Alfonso, non stavo assolutamente pensando a quello che maliziosamente stai pensando te, e poi dici sempre che sono io il maniaco. No aspetta Alfonso, può essere un'idea, io non mi tirò certo indietro se può servire alla nostra missione, e così evitare una guerra globale. Elena ti ringrazio per la tua disponibilità, ma non credo che sia il mezzo migliore, per evitare il peggio. Alfio invece penso che Elena abbia ragione, e poi anch'io se ciò può evitare una guerra, e la vita a milioni di persone, sono disponibile ad aggiungerni ad Elena. Cioè Sabry, tu non ti tireresti indietro? Esattamente Alfio. E poi la intravidi strizzare l'occhio ad Elena. Il trentunesimo capitolo della terza parte del mondo immaginario a seguire.

alfonsodelucia
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Sera dolce idola❤ video spettacolare 😍👍 si la migliore ❤ sei grande mia idola 😍 un super abbraccio 😘💋

AnnaDeCaro-uu
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Un mondo immaginario./. Terza parte./. 22 capitolo./. Sabry dovresti farmi una cortesia, se te là senti dovresti chiedere ad Ontario quando arriviamo. Lei mi guardò sbuffando. E perché mai io e non te? Sabry quando ci si metteva aveva una testa più dura di un mulo testardo. Semplicemente perché io sono un maschio, e non penso che Ontario apprezzi gli appartenenti al sesso maschile. Sei sempre il solito maschilista, pensate sempre che noi donne serviamo solo per una cosa sola. Dio mio quando si arrabbiava diventava ancora più bella di quella che già era lì per sé. Dai Sabry cerca di capire, e poi a cosa alludi quando dici che noi uomini pensiamo sempre ad una cosa sola? Le chiesi ironico sorridendole. Se come no, non lo sai? No dimmelo tu. Ontario montava un Unicorno nero, era il suo destriero preferito, nella sua tendopoli aveva un'intera scuderia di Unicorni rigorosamente di colore nero, ma il suo preferito era Milos, il suo Unicorno che in quel momento galoppava sotto la sua sella. Alla fine Sabry accettò la mia richiesta e si allontanò da me, raggiungendo Ontario affiancandolo. Naturalmente appena Ontario si accorse della sua presenza, iniziò ha sudare e balbettare, senza capire più nulla. Era il famoso effetto Sabry, era così che lo chiamavo l'effetto che faceva a qualsiasi uomo l'ha incontrasse. Bastarono due sue moine e sorrisi, per far si che Ontario non solo le dicesse i tempi d'arrivo alla nostra agognata meta, ma anche l'intera storia della sua vita. Elena approfittò dell'assenza di Sabry, per raggiungermi, e farmi domande inappropriate, per quanto riguardava la nostra nostra intesa sessuale, mia e di Sabry. Ciao Alfonso la bella Sabry ti ha lasciato da solo? Ciao Elena, no sta parlando con Ontario, l'ho mandata io, sai pensiamo che il viaggio è più lungo di quello previsto. A capisco, almeno io e te possiamo un po' parlare tra noi. E di cosa vorresti discutere Elena? Lei abbassò il capo, e i suoi lunghi capelli neri le coprino il suo bel viso. Ma che so? Di noi due, di quello che c'è stato tra noi sulla terra, sai io ho dei bellissimi ricordi, con te ho trascorso dei momenti speciali, e sai ha cosa mi riferisco. Io l'ha fermai prima che il discorso prendesse una piega imbarazzante. Aspetta un secondo, tra noi due c'è stato solo sesso, bè è stato piacevole e se direi il contrario, sarei un'ipocrita, mentirei sapendo di mentire. Solo sesso? Sei sicuro Alfonso che sia così? Mi domandò in modo enigmatico, e con tanti sottintesi, maliziosi. Non è il momento giusto questo per discuterne, adesso abbiamo ben altro ha cui pensare. E nel frattempo arrivò anche Attilio sempre ha cavallo del suo fidato Drago Verde Stilo. Ciao ragazzi, quando si arriva? Gli altri iniziano a brontolare, mi sembrano delle vecchie comare. Attilio non so risponderti per adesso, Sabry si sta informando dà Ontario, e presto sarà di ritorno, sempre che Ontario la lasci andare, le sta facendo una corte serrata. Lo immaginavo Alfonso, quel vecchio filibustiere appena vede una femmina umana và fuori di brocca. E per mia fortuna tornò Sabry. E chi c'era aggrappato dietro di lei, stringendola come se Sabry fosse un salame? E si avete indovinato Fabrizio il Satanasso. Il ventitresimo capitolio della terza parte del mondo immaginario a seguire.

alfonsodelucia
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Buon titolo, 8\10, il video si merita un like

francoparracciani
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Un mondo immaginario./. Terza parte./. 23 capitolo./. Sabry là vidi alquanto alterata, sbuffava come una ciminiera, e si divincolava come un'anguilla. Sabry allora com'è andata? Alfio prima di risponderti, potresti dire a questo maiale di un Satiro alle mie spalle, che le mie tette non sono due cuscini? Non l'avevo visto Fabrizio, poi quando Sabry smontò dal suo Unicorno, lo vidi avvinghiato a Sabry mentre le controllava là pressione di entrambi i suoi seni. Eihi! la vuoi finire di fare il Satiro Fabrizio? Ma io sono un Satiro Alfonso te ne sei scordato? Mi rispose con la sua faccia dà schiaffi. Adesso che ti sei liberata da quel impiastro di Fabrizio, vuoi farmi l'onore di mettermi al corrente? Andato via Fabrizio, fu sostituito da Simone, che in tutta la sua maestosa fierezza, mostrò la sua folta criniera nera. Ragazzi avete visto la mia criniera? Ma che ci azzecca la criniera nera con noi? Si è bella pettinata e sistemata, e adesso con ciò? Intervenne Fabrizio, con il suo senso dell'umorismo cinico e inappropriato.Sei solo un essere inutile Fabrizio, parli sempre a sproposito, non sei per niente spiritoso. Lo rimbrottò Simone. Fabrizio ebbe il buon senso e buon gusto, di andarsene, non senza imprecare contro Simone. E adesso che quella specie di quadrupede infoiato, se ne andato, posso spiegarvi il significato del cambio del colore della mia criniera? Come ben sapete io appartengo alla specie dei Centauri, ebbene quando raggiungiamo la maturità, spirituale non fisica, fate bene attenzione a separare le due cose. Dicevo, dunque una volta che li nostro spirito ha raggiunto la perfezione, il colore delle nostre criniere cambia colore, e quello è il segnale che acquisiamo il potere di prevedere il futuro. Però questa sì che è una novità importante, potrà esserci d'aiuto. Esclamò con enfasi Attilio. Aspetta un'attimo prima di cantare vittoria, il mio potere di preveggenza, ha due facce della stessa medaglia. Posso prevedere il futuro ma non posso cambiarlo se era ciò che intendevi Attilio. Esattamente Simone, e si sarebbe troppo bello poter cambiare il futuro. Va bene Simone adesso che conosciamo il tuo nuovo dono, chissà potremmo sfruttarlo a nostro favore, chi lo sa potrà sempre esserci utile. Dissi a Simone, così per farlo sentire parte importante del nostro gruppo, incentivando il suo ego e la sua autostima. Anche Elena si aggiunse ha noi altri, e quando vide il colore nero della criniera di Simone, nei suoi occhi verdi apparve una strana luce. Simone posso essere la prima ad accarezzare la tua criniera? Domandò a Simone sorridendogli, e guardandolo con occhi languidi. Ma certamente mia cara, a te l'onore d'essere là prima. E si abbassò in modo tale che Elena riuscisse a accarezzargli la sua criniera. Sabry se ti vuoi unire a me, vieni pure ha sentire come è morbida là sua criniera, è liscia come la seta. Sabry non si fece ripetere l'invito, e si unì ha lei. Non capivo cosa ci trovassero di così eccitante, nel accarezzargli la criniera al Centauro, ma poi capi il perché, meglio che mi astengo nel rivelarlo. Sabry una volta che si tolse la sua morbosa curiosità, finalmente si decise di informarci di quanto le aveva detto Ontario il Re degli oranghi. Il ventiquattresimo capitolo della terza parte del mondo immaginario a seguire.

alfonsodelucia
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Un mondo immaginario./. Terza parte./. 10 capitolo./. La terra della speranza e sapienza non era altro che un'immensa vallata, immersa nel verde! Vi coesistevano tutte le razze, e specie di ogni sorta di quel paradiso chiamata terra della speranza e sapienza. Regnava la pace e l'armonia tra tutti i diversi abitanti di quel luogo, non vi erano guerre, o altre tipo di belligeranze tra loro. Ogni specie aveva il proprio spazio vitale, non esistevano confini o barriere tra loro, la libertà di circolazione era un sacrosanto diritto primario. Dio se mi era mancato quel lato del mondo immaginario. Antares ci convinse ha restare suoi graditi ospiti ha casa sua a tempo indeterminato, sinché ne avremo avuto voglia e desiderio. Accettammo di buon grado quel suo invito, era una forma di gesto diplomatico il suo, d'altronde entro poco tempo, secondo i canoni di quel mondo immaginario, saremmo divenuti i suoi vicini Reali, ed egli approfittò dell'occasione, per iniziare un nuovo percorso di alleanza tra i due popoli opposti. Oltre me e Sabry, ovviamente rimasero anche gli altri del nostro gruppo, Fabrizio, Attilio e Simone, ormai ci consideravamo come una famiglia allargata, anche se inizialmente Fabrizio fraintese la parola famiglia allargata. Per lui significava dividere la mia amata con tutti loro. Ma misi con lui subito le cose in chiaro. La stessa sera mentre eravamo occupati ha sistemarci nella nuova nostra temporanea dimora, fu Fabrizio ad aprire furbescamente il discorso Sabry. Alfonso pensavo che adesso che siamo diventati una famiglia allargata, dovremo decidere i turni, con chi dormirà con Sabry. Lei sentitasi chiamata in causa, intervenne decisa e sicura di se stessa intrommettendosi nell'argomento. Aspetta un'attimo Fabrizio, forse non hai capito o fai finta di non capire. Io dormo da sola, e non ci saranno, come li hai definiti? Turni? No niente dà fare, io dormo da sola, anche se in questo mondo non si dorme o riposa come da noi sulla terra. Scordatevi e non pensateci nemmeno, al massimo dormo, o altro con il mio legittimo compagno Alfio! E ci mancherebbe altro pensai tra me, che io divida Sabry con questi pervertiti. Elia il figlio di Antares là mattina seguente venne ha farci visita di buon ora. Con lui c'era la solita scorta di guerrieri armati, sembrava che gli piacesse mostrare il suo potere esibendo quei muscolosi e massici gorilla. Buongiorno a tutti voi, mi manda sua Maestà mio Padre per invitarvi ha fare una visita ai nostri vicini confinanti Oranghi, una visita diplomatica, vorrebbe presentarvi a loro. Tra non molto diventerete i legittimi regnanti della terra della speranza e sapienza, e così dà futuri Re e Regina, è giusto che voi iniziaste ha trattenere rapporti diplomatici con i vostri confinanti vicini. Si mi pare più che giusto, i rapporti di buon vicinato sono fondamentali, garantiscono pace e prosperità. E così all'imbrunire della sera ci avviammo verso il nostro primo impegno come futuri Re della terra della speranza e sapienza. L'undicesimo capitolo della terza parte a seguire.

alfonsodelucia
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Un mondo immaginario./ Terza parte./. 27 capitolo./. Alfonso noi andiamo ha fare un giro, vuoi venire con noi? Io ed Ettore avevamo completato i vari accordi diplomatici di pace, mancavano solo le varie firme sui documenti allegati di pace. Si ragazze vengo con voi, se mi aspettate un attimo, dobbiamo solo firmare i documenti e vi raggiungo. Di certo non mi fidavo a farle girovagare da sole, in mezzo a quei legionari guerrieri, che chissà dà quanto tempo non vedevano una donna. Già me le figuravo e immaginavo, mentre camminavano in mezzo ha quei soldati, con arretrati e mancanza di femminine, no non era proprio il caso. E due bellezze tentattrici come loro due poi? Mentre stavo firmando gli ultimi documenti e scartoffie varie, vidi con mia somma sorpresa entrare nella tenda Attilio. Ma Attilio, che ci fai qui? Attilio si osservò intorno, poi mi chiese dov'era Ettore. Ciao Alfonso, dov'è Ettore? Lo voglio salutare. Conosci Ettore? Certamente che lo conosco, da quando è nato. Mi fa' piacere ma era qui in minuto fa, se aspetti penso che tornerà presto. E proprio in quel momento entrò Ettore che appena vide Attilio, lo abbracciò calorosamente. Fratello mio dà quanto tempo non ci vediamo? Per tutti i diavoli dell'inferno, ma Ettore allora era il fratello di Attilio? Ecco allora il perché appena vidi Ettore ebbi la strana sensazione di averlo già visto. E adesso che li avevo entrambi davanti i miei occhi, notai la straordinaria somiglianza tra i due fratelli. Li lasciai soli, ed usci dalla tenda per andare incontro a Sabry ed Elena, loro due mi stavano aspettando, mentre erano impegnate ha spazzolare il manto dei loro due rispettivi Unicorni. Era ora Alfonso, stavamo per avviarci da sole. Ma lo sapevi Elena che Attilio è il fratello di Ettore? Lei non mi parve sorpresa dalla mia domanda e si limitò ad annuire. Si Alfonso l'ho sempre saputo, dà secoli, anzi forse millenni. Quanti segreti mi nascondi ancora Elena? La vuoi lasciare in pace Alfio? Ma quanto sei curioso? Sono affari suoi in fin dei conti, sei troppo invadente, cerca di trattenere la tua curiosità. Quella reazione imprevista di Sabry, mi lasciò parecchio perplesso e interdetto. Scusami Sabry, non era mio intento entrare nella vita privata di Elena. La volete finire di fare i bambini, voi due? I miei segreti? Non ho segreti, io sono come un libro aperto, non nascondo nulla, è vero Alfonso? Vidi Sabry aggrottare là fronte ha quelle esternazioni di Elena. E poi si rivolse a lei, chiedendole cosa intendesse dire esattamente. Elena che vuol dire? Intendi dire che Alfio ha dei segreti dà noscondermi? Si metteva proprio male là faccenda per me, solo un miracolo poteva togliermi da quella situazione estrema. E il miracolo per grazia ricevuta avvenne, Fabrizio e gli altri del gruppo, stavano arrivando in mio soccorso, mentre avevo perso ogni sorta di speranza. Il venttotesimo capitolo della terza parte del mondo immaginario a seguire.

alfonsodelucia
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Un mondo immaginario./. Terza parte./. 6 capitolo./. Il tempo scorreva via velocemente, ormai la nostra comune speranza di tornare nel mondo immaginario, era scomparsa come la nebbia ai primi raggi solari del mattino. Sabry era inquieta nervosamente irascibile per un non nulla. E questa sua condizione di insofferenza influì negativamente sul nostro rapporto, sino ad arrivare al punto di rottura e di non ritorno. Una sera mentre eravamo in cucina, nel silenzio che ormai divenne il nostro abituale compagno, lei ruppe il silenzio, dichiarandomi che era intenzionata ad interrompere il nostro rapporto. Alfio ti devo parlare, riguarda il nostro futuro, penso che sia arrivato il momento, di separarci, dopo tre anni che viviamo insieme, mi sono resa conto che tra noi due è finita, non sento più quel sentimento d'amore che provavo per te, è inutile continuare una convivenza, che non ha più nessuna ragione d'esistere. Io già me lo aspettavo da mesi, questa sua intenzione di separazione. Me ne accorsi dai suoi comportamenti che aveva nei miei confronti. Dà piccole sottigliezze, dai suoi sbalzi d'umore, ed anche nella nostra intimità, era venuta ha mancare quella passione dei primi tempi quando ci amavamo. Sono d'accordo con te Sabry, è inutile continuare ha fingere, sarebbe solo ipocrisia, anch'io penso che sia arrivata l'ora di separarsi, siamo ancora giovani, e ancora in tempo ha rifarci una vita. Sabry ha queste mie parole reagì violentemente, aggredendomi verbalmente. È così allora? Tu pensi che dovremmo separarci? Ti arrendi così facilmente, come se tre anni vissuti insieme non contassero nulla? E poi scoppiò ha piangere e si ritirò nella nostra stanza chiudendosi a chiave all'interno. Io quella notte dormi sul divano, e la mattina dopo, la vidi uscire di casa con le sue valigie, e dà quella mattina non la rividi più per parecchio tempo. Passarono altri mesi, e di Sabry non ebbi più notizie, di lei. Nel frattempo io mi ero fidanzato con una ragazza che venne ad abitare nel mio stesso condominio. Si chiamava Antonella, di origine Napoletana, di lei mi colpì la sua ironia e voglia di vivere. Per me fu come una ventata d'aria fresca, una boccata d'ossigeno. E ne avevo dannatamente bisogno dopo là traumatica separazione con Sabry. Con Antonella si aprì un'altro capitolo della mia vita, e dopo altri mesi di convivenza, arrivammo alla decisione di coronare il nostro futuro sposandoci. Il settimo capitolo della terza parte del mondo immaginario a seguire.

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Un mondo immaginario./. Terza parte/. 8 capitolo./. Recuperammo il tempo perduto, io e Sabry ritornammo ad essere la vecchia versione della coppia, dei bei tempi passati! E così ci accasammo, contando le ore, i minuti, i giorni ed infine gli anni che mancavano al nostro rientro nel mondo immaginario. Là nostra chiamata arrivò esattamente un mese addietro, di notte mentre entrambi stavamo dormendo dopo una notte d'amore e passione. Alfonso il tempo sta per scadere, entro un anno tornerete, vi attendono altre dure prove d'affrontare, altre peripezie che metteranno ha dura prova là vostra fede, e la vostra caparbietà. Io mi svegliai di soprassalto, Sabry al mio fianco dormiva beata e aveva un'espressione felice, i suo bei tratti rilassati in una smorfia di beatificazione. Sabry, Sabry, svegliati, svegliati! La richiamai più volte, sinché non si ridestò del tutto. Alfio che succede? Mi domandò con voce impastata di sonno. Una bella notizia, l'albero della vita, mi è arrivata la sua chiamata, entro un anno torneremo sul mondo immaginario. Lei aggrottò la fronte in una espressione delusa. Come un anno? Speravo molto prima, comunque va bene così, almeno abbiamo una data certa. Si cara, ancora un po' di pazienza un anno passa in fretta, diamo tempo al tempo. Ma quell'anno non passò così in fretta, come mi ero preposto. Anzi ogni giorno che passava era un calvario per noi due, iniziammo ha contare i giorni, i mesi, e alla fine arrivò il trentuno Dicembre, di quell'ultimo anno che passammo sulla nostra madre terra. Festeggiammo l'ultimo Natale con le nostre relative famiglie e amici, poi arrivò la mezzanotte dell'ultimo dell'anno. Come da istruzioni da parte dell'albero della vita, ci coricammo, e una volta che il sonno ci colse, come per magia e d'incanto ci ritroviamo sul mondo immaginario. Finalmente ha casa, nel nostro nuovo mondo, dove avremmo passato l'eternità ad amarci e goderci la vita. Ad accoglierci trovammo tutta là truppa dei nostri vecchi amici. Elia, suo Padre Antares, Fabrizio, l'orco Attilio con il suo Drago Verde Sisto e per ultimo Simone il Centauro di Sabry. Il nono capitolo della terza parte a seguire.

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Un mondo immaginario/. Terza parte./. 5 capitolo./. Non senti la mancanza del mondo immaginario Alfio? Era passata una settimana dà quando eravamo tornati dal mondo immaginario, eppure mi sembrava fosse passato un secolo. Con il nostro ritorno sulla terra riprendemmo le nostre vecchie abitudini. Il solito tran tran quotidiano, lavoro, spesa, la sera un'uscita con i soliti noti amici, poi il ritorno a casa, e via sotto le coperte, e il giorno dopo iniziava un'altra giornata. Si Sabry mi manca, soprattutto i colori di quel mondo incantato, la sua natura incontaminata, il suo cielo azzurro terso, il sole caldo che ti scalda il cuore e ti rinfranca l'anima e lo spirito. Fermati Alfio se no mi fai scendere là lacrimuccia. Sai invece cosa mi manca di più Alfio? Quelle creature che popolano quel mondo, quei esseri speciali, loro sono liberi di vivere come meglio credono, senza vincoli, senza obblighi e compromessi, senza tutta questa demagogia che viviamo qui sulla terra. Adesso sei tu che mi fai piangere Sabry, comunque dobbiamo avere solo pazienza, prima o poi arriverà questa benedetta chiamata. Non ne ero più tanto convinto, ma una leggera fiammella di speranza mi rendeva positivo, e chissà forse molto presto saremmo tornati. La speranza è l'ultima ha morire, ma chi di speranza vive di speranza muore? Passò un'altro intero anno, ed io e Sabry, quella flebile fiammella di speranza la vedemmo perire, più il tempo passava e più ci convincemmo che era solo stato un sogno infranto il nostro. Michele il mio unico collega della filiale Bancaria in cui lavoravo, un giorno si ritrovò in una situazione che per noi, che lavoriamo nell'ambito bancario, può considerarsi un'incubo. Era mattina presto la filiale aveva appena aperto i sportelli, e dopo solo cinque minuti, si presentarono due persone davanti là porta scorrevole d'ingresso della banca. E una volta all'interno, i due si misero due cappucci in testa, e uno dei due estrasse una pistola puntandola verso Michele. Questa è una rapina, gli urlò contro il bandito armato. Lui alzò le mani e gli disse che le cassaforti erano temporizzate. L'altro bandito, quello non armato, scavalcò il banco dello sportello e una volta dall'altra parte del banco, ordinò ha Michele di aprire la cassa che aveva al suo lato destro. Michele fece come gli aveva ordinato il malfattore, ma nel contempo, al posto di quelle poche banconote da cinquanta euro che conteneva, prese la pistola e la punto' contro i due banditi. Ne consegui uno scontro ha fuoco, in cui uno dei due banditi fu colpito a morte, mentre l'altro scappava uscendo dalla porta d'uscita. Michele da quello scontro armato, ne uscì senza neanche un graffio, ma penalmente fu inquisito per eccesso di legittima difesa, pluriaggravata. Naturalmente fu sospeso dal servizio, e messo sotto inchiesta dalla stessa banca, e nel giro di pochi giorni, fu licenziato per giusta causa. Il suo processo durò poche settimane, e poi si arrivò al fatidico giorno della sentenza, fu condannato ha sette anni di carcere, e in appello gliene scontarono due per buona condotta. Io da quella tragica esperienza che visse Michele, ne uscì abbastanza provato psicologicamente. Mi domandai se fossi stato io al suo posto quella fatale mattina, cosa mi sarebbe successo? Come avrei agito? Mi domandai se ne valeva la pena di rischiare la vita, per un misero stipendio, e con l'aggravante che avrei anche perso il posto di lavoro, e addirittura rischiare la galera. Il sesto capitolo della terza parte del mondo immaginario a seguire.

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