Cardiopatia Ischemica - Dott. Andrea Mortara

Il Dott. Andrea Mortara, specialista in Cardiologia, ci parla di Cardiopatia Ischemica.

Attualmente, è Direttore della Cardiologia Clinica del Policlinico di Monza (MB) e Professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione di Malattie Cardiovascolari dell’Università di Pavia

Ha conseguito la specializzazione in Cardiologia con il massimo dei voti presso l'Università degli Studi di Pavia nel 1990, seguita da un periodo di formazione come Fellow presso l'Università di Oxford (Regno Unito) negli anni 1998-1999, dove ha approfondito la sua competenza in elettrofisiologia ed emodinamica.

Il suo campo di interesse abbraccia diversi aspetti della Cardiologia Clinica, con particolare attenzione a patologie come la cardiopatia ischemica, lo scompenso cardiaco acuto e cronico, l'ipertensione arteriosa, le aritmie ventricolari e sopraventricolari, e la cardiopatia ipertrofica. Nel suo percorso ospedaliero il Dott. Mortara ha curato con la sua equipe più di 1000 pazienti all’anno ed è stato responsabile della crescita professionale di molti giovani, che lavorano oggi nelle migliori Cardiologie della Lombardia.

Ha ottenuto vari riconoscimenti dalla Società Europea di Cardiologia e dall'Associazione Nazionale Medici Cardiologi, attestando il suo impegno e la sua eccellenza nel campo sia clinico che di ricerca. Sono stati pubblicati dal Dott. Mortara più di 300 articoli fra lavori per esteso e comunicazioni ai congressi.

La sua carriera professionale ha visto una crescita costante, culminando con il ruolo attuale di Direttore del Dipartimento di Cardiologia Clinica e Scompenso Cardiaco presso il Policlinico di Monza, che ricopre dal 2015. Prima di questo incarico, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità e ha istituito all’interno del Policlinico di Monza nel 2002 una delle prime Unità per la cura dello Scompenso Cardiaco presenti in Lombardia. Al Dott. Mortara si deve negli anni duemila uno dei lavori pionieristici per lo studio e il trattamento dello scompenso cardiaco con tecniche di Telemedicina, argomento che poi ha continuato a seguire nel corso degli anni successivi.

La sua formazione e carriera includono periodi di studio e ricerca in Istituti di prestigio, come il J. Radcliffe Hospital nel Regno Unito, evidenziando il suo impegno nell'approfondire la conoscenza e contribuire al progresso della Cardiologia. La sua dedizione alla pratica clinica, alla ricerca e all'educazione lo rende un professionista di rilievo nel campo della Cardiologia.

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Una angiotac coronarica fatta 10 anni fa normaledeve essere ripetuta o in questo lasso di tempo può rimanere invariato? Del resto se fatta a 56 anni era negativa non credo che in 10 anni può variare di tanto. O non è così?